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CIVG Informa N°71

Dettagli
Scritto da CIVG

Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.

Appello per il ricorso contro la delibera n. 18/2015 della giunta regionale del Piemonte
CSA

Gentili associazioni, organizzazioni, Enti locali,

Con la allegata  delibera di Giunta regionale n. 18 del 20 aprile 2015 (“ Pianificazione economico finanziaria e definizione delle regole del Sistema sanitario piemontese in materia di assistenza alle persone anziane non autosufficienti con decorrenza dall’esercizio 2015”) la Giunta Chiamparino ha approvato –mai discutendolo con le associazioni e le organizzazioni di rappresentanza dei malati e disabili non autosufficienti – un nuovo provvedimento che nega i diritti degli anziani malati cronici o dei disabili gravi non autosufficienti e che ignora totalmente il tema drammatico delle 32mila persone malate o con rilevanti carenze di salute in lista di attesa in Piemonte per le cure socio - sanitarie domiciliari o residenziali. Si tratta di persone che per patologia o disabilità sono completamente dipendenti da terzi per il soddisfacimento delle loro più elementari esigenze vitali e sono quindi destinati a morire nel giro di brevissimo tempo se lasciati senza interventi di cura che sono in ogni casodi tipo sanitario (al riguardo si vedano le allegate note dei proff. Giancarlo Isaia (Siommms, Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro e S.C. Geriatria e malattie geriatriche metaboliche dell’osso Aou Città della salute e della scienza di Torino – ospedale Molinette), Mario Bo e Fabio Di Stefano (Sigg, Società italiana di gerontologia e geriatria).

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Tunisia : un quadro finitimo piuttosto inquietante
Angelo Travaglini

Premessa

Il discorso tenuto dal quasi novantenne Presidente tunisino Beji Cajd Essebsi, all’indomani della strage perpetrata lo scorso 26 giugno da un commando terrorista a danno di pacifici turisti occidentali nella spiaggia di Sousse, ha dato adito a giustificate perplessità quanto alla capacità della leadership politica tunisina, democraticamente scaturita dalle prove elettorali dello scorso anno, di percepire nei suoi giusti termini i tratti fondamentali delle minacce che ora incombono sul vicino Paese magrebino. Le reazioni a tale sfida sono apparse appropriate o hanno travalicato i limiti fissati dalla Costituzione democratica approvata al termine di un prolungato, laboriosissimo e sofferto percorso nel gennaio 2014?

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Gli abitanti di Gorlovka maledicono Poroshenko - Video
Viktoria Shilova

Cari compatrioti!

Continua il provocatorio bombardamento di Gorlovka e Donetsk, con lo scopo di uccidere civili. Tutti sanno tutto, ma gli oligarchi sotto il comando di Washington continuano a uccidere il popolo ucraino del Donbass.

Personalmente, sono una pacifista e la nostra organizzazione è pacifista, ma quando la gente andrà in piazza con le mani nude per cacciare il presidente del Parlamento ucrainoGroisman, Poroshenko, Yatsenyuk e la loro banda, lo spirito di pace in me cederà il passo alla giustizia assoluta. Quando a questi - assassini di bambini brucerà la nostra terra sotto i piedi, la nostra colomba della pace semplicemente salirà nel cielo. Quando le persone cattive parlano di principi umani, essi dovranno parlare con l'anima dei bambini morti nelle loro mani.

 

Viktoria Shilova, Antivoyna Ucraina

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“ Poco vi siete bruciati?”
Viktoria Shilova

Eva Merkureva e il suo articolo "Poco vi siete  bruciati ??? ​​..." o le paure dell’UKROPATRIOTA.

Cari compatrioti!

La blogger Eva Merkureva si sta chiedendo da dove arriva tutto l’odio e il sadismo sul  territorio di una Ucraina pacifica e amichevole, e perché, come dimostra la celebrazione del Giorno della Vittoria, di pseudo-patrioti nel nostro paese ce ne sono pochi, e invece i  "Vatnikov e Colorati" ( ndt. un modo di dire in Ucraina per indicare antifascisti e filorussi) sono ben l’85%. Anche uno dei più famosi giornali ucraini: il “Korrespondent" infatti, esclusi i voti del Donbass e della Crimea, ha ottenuto i seguenti dati del loro studio sociale (vedi tabella sotto).

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Effetto Palestina
Irene Masala

Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone, scriveva Steinbeck.

 

 

Il significato di questa frase non mi è mai stato così chiaro come durante il mio primo viaggio in Palestina. Sapevo a cosa andavo incontro, conoscevo la situazione dell’occupazione, le ingiustizie a cui la popolazione palestinese è sottoposta quotidianamente, ma vederlo con i propri occhi è diverso. Vederlo ti catapulta dentro una realtà ben più dura di quella che immaginavi leggendo libri e articoli.

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Armi e segreto di stato, un garbuglio nel Mediterraneo nel marzo 1994
The Depleted Island

13 giugno 2015

 

 

 

Al di là degli ordinari segreti che tutelano le attività in basi e poligoni militari, ci sono stati almeno due casi in cui, nella periferica regione della Sardegna, per due inchieste della magistratura, è stato apposto il segreto di stato. In una settimana, nel tormentato marzo del 1994 (era il periodo della guerra civile in Bosnia-Erzegovina – per rimanere in ambito europeo), sono capitati due affari poco chiari, riguardanti il trasporto in mare di armi: ne andava (a quanto pare) della sicurezza nazionale. Ma ad essere implicato, direttamente o indirettamente, non c’era solo lo stato italiano: Libia e Ucraina (fronti, oggi, molto caldi), Russia, forse Algeria, probabilmente altri.

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CEEA - Silk Road: un valore positivo per tutti
ritmeurasia.org

24/06/15

La cooperazione dell'Unione Economica Eurasiatica e la Cina nel megaprogetto "I tempi economici della Via della Seta" non era destinato a costruire un "ponte" tra l'Europa e l'Asia. Questa interazione costituisce la base per la formazione di un nuovo modello di cooperazione economica in tutta Eurasia Eurasia e nella formazione di un indipendente, attivo e attiva con la propria persona oggetto di politica mondiale e l'economia.

La tesi che la CEEA e "tempi economici della Via della Seta" (EPSHP) possono completarsi a vicenda, negli ultimi anni, suona come un ritornello da parte dei rappresentanti dell'establishment politico. Di recente, in un incontro con il presidente del Comitato permanente del Congresso Nazionale del Popolo Zhang Detszyanom egli è di nuovo osservato il capo del Consiglio della Federazione Valentina Matviyenko. L'oratore russo ha ampliato il consueto formato linguaggio diplomatico, dicendo che l'interazione di due progetti di integrazione crea una base per la formazione di qualche "nuovo modello di cooperazione economica" su tutto il continente eurasiatico.

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La Carelia: lo sconosciuto punto caldo della nuova guerra fredda
Sakari Linden

9 giugno 2015

La Russia ha rafforzato la sua presa sulla sua regione nord-occidentale della Repubblica di Carelia nel 2015. Dopo essere stata una zona remota di trascurabile importanza strategica, la crescita d'importanza della Carelia è stata notata dagli osservatori geopolitici sia in Russia sia in Occidente. Le conclusioni finali tratte sui finanziamenti alla regione determinano lo stato della Carelia o come opportunità o come minaccia per la Federazione Russa. Cosa ancora più importante, rivelano molto sulla fiducia in se stessa e la forza della Russia. La futura Russia tenderà a fare maggiore affidamento su una dura disciplina per evitare ogni influenza potenzialmente rischiosa dall'estero? Oppure mira a beneficiare della dimensione di soft power offerta dalle caratteristiche culturali uniche della Carelia, creando collegamenti transfrontalieri tra est e ovest?

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Padre Haddad: "Questo non è l'Islam”
Irib

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Mons. Capucci invia messaggio di solidarietà ai prigionieri palestinesi
ALBAInformazione

 

L’arcivescovo melchita Hilarion Capucci ha inviato una lettera aperta di solidarietà a tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, in particolare, per quelli in sciopero della fame.

Nella sua lettera, Capucci ha scritto: «Io saluto  la costanza di tutti i prigionieri palestinesi che difendono il diritto del popolo palestinese a vivere in pace senza occupazione e sofferenza. Il mio saluto a tutti i prigionieri in sciopero della fame che combattono i loro aguzzini e oppressori per la libertà, la dignità e l’umanità».

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I consiglieri di Podemos votano a Madrid in difesa dei golpisti venezuelani.
Resumen

"Ahora Madrid" lista cittadina di Podemos, ha votato  una mozione del Partito Popolare "per i diritti umani in Venezuela".

22 luglio 2015

 

 

Il consiglio comunale di Madrid ha votato quasi all'unanimità una mozione congiunta trasversale dei partiti,  chiedendo la liberazione di Leopoldo Lopez e Antonio Ledezma in Venezuela e il rispetto dei diritti umani nel paese sudamericano. Yolanda Rodriguez e Mauricio Valiente dei venti consiglieri di Ahora Madrid, sono stati gli unici che hanno votato contro la mozione.

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L’icona di San Vladimir a Pyongyang in Corea del Nord
mospat

Si è conclusa il 1 giugno 2015 a Pyongyang la visita pastorale in Corea del Nord del vescovo ortodosso del Patriarcato di Mosca, Innokentij di Ussuriisk, vicario della diocesi di Vladivostok. Durante il viaggio, che ha avuto inizio il 29 maggio, il vescovo Innokentij ha consegnato alla parrocchia della Chiesa ortodossa russa a Pyongyang, dedicata alla Santa Trinità, l’icona del santo principe Vladimir. Questa icona, con la benedizione di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, è stata portata a Pyongyang in occasione del 1000° anniversario del decesso del Battista della Rus’.

Il 30 maggio, il vescovo Innokentij ha tenuto nella chiesa della Santa Trinità di Pyongyang, un servizio di preghiera per i defunti (panikhida), in memoria dei soldati e dei volontari russi caduti, presso il monumento dedicato alla  «Liberazione», eretto a Pyongyang in commemorazione dei caduti dell’esercito sovietico.

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Sicuramente ci sarà una guerra. Intervista a Emir Kusturica
Emir Kusturica

 

"Sicuramente ci sarà la guerra, perchè la leadership russa non ha collaborato con  Hitler, ma la famiglia Rothischild sì!"

 

Sia nei film che nella vita Kusturica comunica qualcosa. Abbiamo trascorso tutta la giornata facendo riprese di falchi per il suo nuovo film, così sono volate via alcune ore dell’intervista, mentre sono volate via dal cestino anche le domande preparate in precedenza.

 

Le domande si sono poste da sole, il tragitto ci ha portato dal film alla politica e alla vita.

 

EK:Il capitalismo è diventato un’ideologia fatalista, Hollywood gli serve per ubriacare e addormentare, come fa la birra. Dall’omicidio di John Lennon ad oggi ci sono questi cantanti e compositori ricchi, che si concentrano esclusivamente sul denaro e non appartengono a nessuna ideologia, perchè è stata ammazzata nel frattempo. Il mondo di oggi non è governato dall’ ideologia ma dalla teoria della prassi. Io sono cresciuto leggendo Theodor Adorno, volevo capire l’idea di Kundera nello "Scherzo“, su come viene creata la musica, volevo capire la differenza tra Oriente e Occidente.

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Le Madri per lo sbocco al mare Bolivia
CIVG

15/07/2015

 

 

La presidenta delle Madri di Plaza de Mayo, Hebe de Bonafini, ha incontrato il presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia, Evo Morales, in questa occasione le Madri hanno sostenuto un sostegno chiaro alla Bolivia nella sua pretesa di avere uno sbocco al mare. Hebe ha detto al presidente Morales, che le Madri inizieranno una campagna internazionale di adesioni per fornire tutto il supporto che il popolo boliviano ha bisogno.

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Venerdì 26 giugno, a cura del CIVG, si è svolta la presentazione del libro: “A. Hart – Il sionismo vero nemico degli ebrei – Zambon editore”
CIVG

L’interessantissima serata, una vera e propria lezione sul medioriente è stata  tenuta da Diego Siragusa del Comitato Scientifico del CIVG.

"La ricostruzione puntigliosa e documentata con cui Hart illumina le trame, gli inganni e i raggiri mediante i quali i sionisti coartarono il voto delle Nazioni Unite, e come costrinsero Truman ad appoggiare il loro progetto, nonostante la sua riluttanza, mette una pietra tombale su ogni pretesa di 'ripulire' il sionismo dalla cloaca in cui è sempre stato."

Diego Siragusa

Alan Hart, giornalista inglese, è stato corrispondente capo di Independent Television News, presentatore di BBC Panorama e inviato di guerra in Vietnam. Ha lavorato a lungo in Medio Oriente, dove, nel corso degli anni, ha conosciuto personalmente i maggiori protagonisti del conflitto arabo-israeliano. Le sue conversazioni private con personaggi quali, ad esempio, Golda Meir e Yasser Arafat gli hanno permesso di conoscere verità spesso taciute all’opinione pubblica. Autore di una biografi a di Arafat e della trilogia “Sionismo, il vero nemico degli Ebrei” è fra i promotori dell’iniziativa “La verità sull’11 settembre”. Hart è fiero di essere un pensatore indipendente e di non essere mai stato membro di alcun partito o gruppo politico. Alla domanda sul motivo del suo impegno, lui rispose: “Ho tre figli e, quando il mondo andrà in pezzi, voglio essere in grado di guardarli negli occhi e dire: Non prendetevela con me. Io ci ho provato.”

da  www.alanhart.net

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CIVG Informa N°70 - Speciale Srebrenica 1995-2015

Dettagli
Scritto da CIVG

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Srebrenica. Città tradita. VIDEO
CIVG

Un documento eccezionale fatto da giornalisti norvegesi, sugli avvenimenti di Srebrenica, in italiano grazie alla traduzione del Forum Belgrado Italia e del CIVG. Le testimonianze, le denunce, le dichiarazioni, i ricordi di comandanti bosniaci musulmani, che hanno combattuto contro la parte serba nella tragica guerra civile di allora, e che coraggiosamente rievocano e inquadrano sulla base dei fatti e delle loro esperienze dirette, le vicende legate alla battaglia di Srebrenica. Senza sconti, da soldati che avevano combattuto, non per obiettivi criminali o al servizio di poteri stranieri, ma perché lo ritenevano giusto. E da soldati e da protagonisti, così hanno esposto  gli avvenimenti a cui hanno preso parte.

 


 

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SREBRENICA 1995-­‐2015: Solamente i fatti, senza propaganda o abbellimenti
Stefan Karganovic, Aleksandar Pavic

 

Srebrenica Historical Project www.srebrenica-­‐project.org

 Che cosa è irrefutabilmente stabilito, e che cosa no

 Per 20 anni interi, il quadro completo di che cos'è accaduto, e che cosa no,

dentro e attorno alla supposta "zona sicura" nella città di Srebrenica in Bosnia-­‐Erzegovina nel luglio del 1995, è stato soppresso.

È tempo di sollevare il velo della segretezza e della disinformazione

 

Questo breve libro informativo è basato sul lavoro di vari esperti americani, britannici, olandesi, serbi e musulmano-­‐bosniaci, impegnati ad analizzare o investigare gli eventi di Srebrenica nel corso degli ultimi 20 anni, i reportage dei media, e le testimonianze di persone direttamente coinvolte o afflitte..

 

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Libri su Srebrenica
Forum Belgrado Italia

A.Dorin – Z. Jovanovic

SREBRENICA. Come sono andate veramente le cose

 

 

Le strazianti immagini che testimoniano il massacro di 4000 serbi dei villaggi intorno Srebrenica. Le testimonianze dei sopravvissuti. Le menzogne e le falsificazioni.

Prefazione del Prof. Aldo Bernardini, ordinario di Diritto Internazionale all’Università di Teramo. Pag. 200 – 19,80 Euro – Zambon Editore

 

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CIVG Informa N°69

Dettagli
Scritto da CIVG

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Pridnestrovie, Transnistria prossima tappa delle guerre infinite della NATO?
Enrico Vigna

2 luglio 2015

Dopo che nelle scorse settimane ci sono state esercitazioni congiunte tra truppe della NATO e l’esercito della Moldavia, nell’area le tensioni e i pericoli di un nuovo focolaio di guerra sono tornati altissimi.

 

 

Sono anni che seguiamo, date le relazioni con realtà locali, la situazione della Pridnestrovie/Transnistria (vedere sul sito civg.it), le tensioni con la Moldavia e le conseguenti ripercussioni sulla situazione della’area contigua.

Con lo svilupparsi della crisi ucraina e nel Donbass, ora quella regione rischia di diventare una nuova polveriera e trascinare in altre conflittualità destabilizzanti anche la Moldavia; essendo la sua popolazione spaccata in due, circa una prospettiva geopolitica eurasiatica e forze asservite agli interessi occidentali e della NATO. In questo video di Russia 24 sottotitolato da Saker Italia è spiegata molto chiaramente e lucidamente la situazione sul campo ed i rischi che sono all’orizzonte. Evidentemente, chi vuole esacerbare la crisi dell’Europa Orientale ha tutte le ragioni per non voler risolvere questa crisi.

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Donetsk. Un calvario brutale. Un monaco parla della tortura subita
ortodossiatorino.it

 

Un video di uno ieromonaco ortodosso torturato dall’"esercito volontario ucraino" è stato pubblicato sul sito internet del giornalista ucraino Anatolij Sharij. Padre Teofane (Kratirov) del Monastero della santa Dormizione e dei santi Nicola e Basilio (della diocesi di Donetsk della Chiesa ortodossa ucraina, patriarcato di Mosca) è stato rapito il 3 marzo 2015 dall'esercito ucraino e rilasciato solo di recente.

Esausto e tormentato, padre Teofane racconta nel video come è stato rapito, ammanettato, incarcerato in un seminterrato che mostrava tracce di recenti torture, e poi torturato dai membri dell'esercito ucraino "volontario". Durante la sua prigionia non aveva idea del perché era stato arrestato, e solo dopo ha appreso che un locale in stato di ebbrezza era andato alle autorità ucraine e aveva detto loro che nel monastero era nascosto il deposto presidente ucraino, Viktor Janukovich, insieme con le sue presunte ricchezze trafugate. I soldati ucraini lo hanno costretto a scrivere una testimonianza contro se stesso e contro il monastero.

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Un episodio del massacro di Gaza ed una storia di speranza
SyriaNews

Ahmad Al-Sawafiri è un insegnante palestinese, che ha perso entrambe le gambe e il braccio sinistro, dopo che Israele ha bombardato la sua casa nell’ultimo assalto alla striscia di Gaza, ma egli non rinuncia a credere e lavorare nella creazione di una nuova generazione in Palestina. “Noi insegniamo la vita, signori”, sono le sue parole.

Le foto che seguono servono a mostrare ai contribuenti statunitensi e degli altri sponsor d'Israele, come viene usato il loro denaro.

L’insegnante Ahmad Al-Sawafiri della striscia di Gaza

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I membri del Movimento pacifista ucraino "ANTIVOYNA” di Kharkov, incontrano l’OSCE, per denunciare le violenze contro di loro
Enrico Vigna / CISNU

Giugno 2015

In Ucraina hanno provocato indignazione in molti l'attacco contro i pacifisti di "Antivoyna" a Kharkov. Questo evento ha interessato anche l'OSCE. Gli attivisti si sono recati nell’ufficio regionale del procuratore di Kharkov, dove hanno denunciato e specificato i reati commessi dai mercenari degli oligarchi delle bande di Duda e Shіdnogo.

Si sono anche tenuti incontri e consultazioni tra i rappresentanti degli attivisti, l'OSCE e le organizzazioni internazionali per i diritti umani.

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Gas e nucleare: gli accordi Forum economico internazionale di San Pietroburgo
Anna Kuchma

23 giugno 2015

Al Forum economico internazionale di San Pietroburgo sono stati firmati contratti dal valore totale di quasi cinque miliardi e mezzo di dollari. Tra i più significativi, quelli siglati da Gazprom, Rosneft e Rosatom

 

 

Rosneft ha firmato 57 accordi, il più importante dei quali è la vendita a BP di una quota del 20% del giacimento Taas Jurjach per 750 milioni di dollari (Foto: Artem Korotaev/TASS)

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Comandante Mozgovoj: AD MEMORIAM
Enrico Vigna, CISNU

23 giugno 2015. Ad un mese dall’assassinio del Comandante Aleksej Mozgovoj.

Per non dimenticare.

 

 

Video con la dichiarazione ufficiale dei Vice comandanti della Brigata e la presa in consegna del comando militare, politico e morale.                 

                                                                   

Prima di difendere la vita occorre difendere l’onore!                                            

Questo era il motto che contraddistingueva la Brigata Prizrak (Fantasma), da lui guidata fin dal primo giorno dopo il colpo di stato nella rivolta contro la Giunta neonazista di Kiev.

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Immagini molto espressive di combattenti di Hezbollah
Saker

11 giugno 2015

 

Cari amici,

Potreste aver sentito che i combattenti di Hezbollah in Siria hanno recentemente compiuto alcuni progressi sostanziali contro i takfiri dell'ISIS/Daesh. Hanno liberato diversi villaggi e preso il controllo di diverse posizioni chiave nei pressi del confine con la Siria. Ma oggi volevo solo condividere con voi alcune foto che mi ha inviato un amico libanese: la prima raffigura un combattente di Hezbollah che "onora la Vergine Maria tenendo l'immagine di colei che è cara ai loro cuori", come ha detto il mio amico (questo soldato ha probabilmente trovato l'immagine in una chiesa distrutta o all'interno di una casa cristiana).

Un'immagine dice più di cento parole. Buona visione

Saker

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Alti ufficiali ucraini si uniscono alle Milizie della Repubbliche del Donbass
Enrico Vigna, CISNU / CIVG

Vice ministro della Difesa ucraino è passato dalla parte della Repubblica Popolare di Donetsk

22 Giugno 2015

 

 

Un ex vice ministro della Difesa ucraino, Aleksandr Kolomiyets, si è unito alle forze della Repubblica Popolare di Donetsk.
"Sono Aleksandr Kolomiyets, un importante generale delle Forze Armate ucraine, e la mia ultima posizione è stata quella di capo analista militare e assistente del Ministro della Difesa ucraino", ha detto Kolomiyets in una conferenza stampa presso l'agenzia della RPD a Donetsk. Aggiungendo che per 19 anni era stato il commissario militare regionale della Regione Donetsk.

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Risultati e conclusioni della tavola rotonda: "Per non dimenticare - NON nella NATO"
Forum Belgrado Italia

Belgrado, 23 marzo 2015

 

 

L’Aggressione della NATO contro la Serbia (RFJ) nel 1999, è un crimine contro la pace e l'umanità, un crimine i cui autori non sono stati assicurati alla giustizia.

Quest’aggressione è stata l’ introduzione della strategia di interventismo globale della NATO nella più dura violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale e del ruolo delle Nazioni Unite, in particolare, il Consiglio di Sicurezza. Così, nel settore cruciale della pace e della sicurezza, la NATO ha usurpato il ruolo delle Nazioni Unite.

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Alla TV Ucraina: ci dovrebbero essere campi di concentramento in Donbass
CISNU / CIVG

18 giugno 2015

 

 

Dmytro Korchinskiy, fondatore e leader del partito di estrema destra neonazista UNA-UNSO, giornalista e presentatore televisivo, ha sollecitato l'istituzione di campi di concentramento per i residenti del Donbass in una trasmissione in diretta sul canale TV "112 Ucraina" il 17 giugno.

Secondo lui, l'esercito ucraino dovrebbe comportarsi come gli americani durante la Seconda Guerra Mondiale – bombardare i quartieri popolari e organizzare campi di concentramento per i civili.

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Le autorità ucraine cercano di coprire i crimini spaventosi dei loro battaglioni di volontari: la testimonianza di un poliziotto
Sergente Tsvetkov D.А

 

 

Il sergente ucraino Dmitriy Tsvetkov ha scritto attraverso Facebook (afferma di non avere altro modo per comunicare con il governatore), al governatore ucraino della Regione di  Lugansk e Donetsk sig. G. Moskal. Questo il testo:

"Sig. Moskal,
Una volta avete chiamato il comandante del Battaglione "Kiev-2", Bohdan Voytsekhivskiy un vigliacco, che non obbedisce agli ordini del comando. Considero mio dovere aggiungere a questo che Voytsekhovskiy ha trasformato il posto di blocco a Volnovakha in un proprio business personale. Con traffici illeciti, corruzione, detenzioni illegali, torture, rapporti manipolati, appropriazione indebita di donazioni e aiuti materiali, vendita dei gradi dei componenti il personale del battaglione e, a coronare il tutto, l'omicidio di un civile, che non aveva nulla a che vedere con il separatismo della DPR; un assassinio commesso dal comandante del battaglione Voytsekhovskiy personalmente. Questa è la lista incompleta delle attività criminali di questo personaggio. Vi dò la descrizione completa del delitto.

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Successo del 22 maggio al cinema Baretti
CIVG

Riuscita serata organizzata il 22 maggio presso il Cineteatro Baretti di Torino dal CISNU (Centro Informazione e Solidarietà con la Novorossiya e l'Ucraina, parte del CIVG) e dall’ Associazione Baretti nell’ambito delle iniziative di Solidarietà e Informazione per l’Ucraina, con la proiezione in anteprima del film THE MATCH di Andrey Malyukov.

 

 

L’iniziativa si è aperta con l’intervento da Mosca del produttore del film Dimitry Kulikov. Al termine della proiezione ci sono stati testimonianze e interventi di Larissa L., Svetlana I. e Enrico Vigna, che hanno risposto a domande dei presenti e spiegato il lavoro informativo e di solidarietà del CISNU ed i suoi progetti.

In seguito all’iniziativa si sono ricevuti inviti per altre proiezioni/iniziative analoghe presso associazioni e località.

Tutto il ricavato sarà devoluto per finanziare i progetti di solidarietà del CISNU

Centro Informazione e Solidarietà con la NovoRossiya e l’Ucraina resistente – info@civg.it

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ILVA DI TARANTO. Una storia odierna con radici lontane e con complicità insospettabili
CIVG

 

Seminario del CIVG sul tema della sicurezza del lavoro e delle devastazioni ambientali, che è una parte del lavoro e dell’impegno del Centro, tenutosi venerdì il 29 maggio 2015 all’Associazione Piemonte-Grecia. La relazione è stata tenuta dall’avvocato Sergio Bonetto, parte civile nel processo contro l’ILVA e membro del Comitato Scientifico del CIVG.                        

Moderatore: Luigi Cecchetti del CIVG

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Un soffio di vera o rinata primavera araba

Dettagli
Scritto da Angelo Travaglini

 

Un risultato alquanto inatteso

Le elezioni parlamentari del 7 giugno in Turchia hanno segnato un momento qualificante nella difesa degli equilibri democratici nel grande Paese anatolico.

Il tentativo di Erdogan e del suo partito, il “Justice and Development Party” (AKP), di rendere irreversibile la svolta autoritaria impressa da qualche anno al sistema politico del Paese non ha avuto il successo sperato, nonostante che la formazione islamista, seppur con una perdita del 10% dei voti, continui a raccogliere il maggior numero di consensi, attestatisi ora al 41% del corpo elettorale; una soglia peraltro che non ha consentito all’AKP il conseguimento della maggioranza assoluta nel Parlamento di Ankara.

L’importanza della consultazione non risiedeva tuttavia nella verifica di un primato che resta fuori discussione, anche se il calo dei consensi interviene per la prima volta dopo tre elezioni politiche dal 2002, in esito alle quali l’AKP aveva sempre registrato un crescendo di eclatanti successi, giungendo perfino nell’ultima tornata del 2011 a sfiorare il consenso di metà del corpo elettorale. In tale quadro è bene tenere presente che il cuore profondo della Turchia, lontano dai grandi centri urbani e costantemente ghettizzato nei decenni di dittatura militare, ha ancora una volta manifestato in larga maggioranza una indiscussa adesione alle autoritarie visioni di Erdogan, riconoscendo in lui la figura che più di ogni altro leader nazionale ha permesso la fine di un’emarginazione iniqua dalla quale la massa dei turchi devoti e legati ai valori tradizionali dell’Islam anatolico è, grazie a lui, finalmente uscita. E di questo il merito è in larghissima misura di Erdogan al quale la Turchia profonda continua dunque a elargire consensi.

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