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CIVG INFO 64 – Speciale Siria

Dettagli
Scritto da Enrico Vigna

La Siria martoriata dei nostri giorni ha ricordato il Giorno della sua Indipendenza

 

 

Il Giorno dell'Indipendenza della Siria, il 17 aprile, è la Giornata durante la quale viene commemorata l'evacuazione dell'ultimo soldato francese e la proclamazione della piena indipendenza, con la fine del mandato francese della Siria, evento che ebbe luogo il 17 aprile 1946. In questi giorni dell’anniversario, che ha sullo sfondo una guerra terroristica scatenata contro il loro paese, i siriani evocano questa data come una fonte di ispirazione, tracciando paralleli tra lo stato attuale delle cose e quello dei tempi duri che stringevano la Siria sotto il dominio coloniale francese.  Pur essendo temporalmente lontani dai tempi del mandato francese, i nemici della Siria stanno impiegando gli stessi metodi per cercare di riportare la Siria in ginocchio, con slogan intrisi di libertà e democrazia per mascherare le vere intenzioni oppressive e imperialiste. Nel mezzo della triste realtà che avvolge la Siria di oggi il Giorno dell'Indipendenza innesca una valanga di forti ricordi della lotta tenace fatta contro il colonialismo, poi conclusa con la vittoria del popolo siriano. Con il ricordo ancora vivo del sacrificio di quella generazione di combattenti, che insorsero contro l’occupazione francese, i siriani si aggrappano oggi tenacemente ai valori d’indipendenza e sovranità, rifiutando di cedere la propria terra alle organizzazioni terroristiche, armate e finanziate da potenze straniere, che mirano a strappare l'unità nazionale della Siria a pezzi e invertire una storia gloriosa di lotta. L'Esercito Arabo Siriano e le altre forze armate, le milizie popolari di autodifesa, hanno ribadito in questo 69° anniversario dell'indipendenza siriana l’impegno a proseguire lungo le orme dei loro padri che hanno sacrificato la vita per l'indipendenza, la sovranità e l'unità della Siria.

Leggi tutto: CIVG INFO 64 – Speciale Siria

2 Maggio 2014: Il massacro di Odessa, Ucraina

Dettagli
Scritto da CIVG

2 Maggio 2015: PER NON DIMENTICARE

Il CISNU indice un presidio/veglia per la rimembranza dei Martiri del feroce massacro, compiuto alla Casa del Sindacato della città (eroina della Grande Guerra Patriottica)

-         Ore 15.00: Appuntamento presso il cortile della Parrocchia Ortodossa di Str. Val San Martino 7 – TO, al tavolo con  materiale informativo

-         Ore 16.00: Funzione funebre nella Chiesa tenuta da Padre Ambrogio per i Martiri caduti

-         Ore 16.30: Commemorazione del CISNU e Saluto ai Martiri

 

 

Centro Informazione e Solidarietà con la NovoRossIya e l’Ucraina resistente  -     INFO info@civg.it -ambrose@fastwebnet.it  

CIVG Informa N°63

Dettagli
Scritto da CIVG

Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.

 

Ucraina: inviato britannico nel Donbass smentisce le menzogne USA – UE
Mark Franchetti
12, aprile, 2015

Il giornalista britannico Mark Franchetti interviene a Shuster Live, il più importante talk show della televisione Ucraina. E getta lo sconcerto in studio con le sue risposte che mettono in grande imbarazzo l’intervistatore, chiaramente schierato pro-Kiev.

 

 

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Tramite il sito "Peacemaker" Gerashchenko ordina per l’assassinio delle persone

Viktoria Shilova

 

Il sito killer "Peacemaker" ha inviato degli  assassini a Dnepropetrovsk. Sembra per occuparsi della mia persona

Cari compatrioti!

Anton Gerashchenko, responsabile del sito "Peacemaker", ha inviato a Dnepropetrovsk un killer. Nel sito vi è una lista di nemici di Dnepropetrovsk, nella lista compare Vickoria Shilova, cioè, io, come un nemico personale di Gerashchenko.   Sul sito ci sono le informazioni su di me, dove vivo  e altre informazioni. Con l’indicazione che sono un personaggio estremista. Se mi accade qualcosa, Anton Gerashchenko univocamente ne sarà complice. Questa è una minaccia diretta alla mia vita.

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Il leader della RPD ha dichiarato la possibilità della milizia di liberare Mariupol

Novorossiyainfo
16 aprile 2015

Il capo del Repubblica Popolare di Donetsk, Aleksandr Zaharchenko annunciato che Mariupol sarà parte della DPR prima o poi. Così ha detto durante una conversazione con Bloomberg, affermando che le forze della milizia possono occupare la città, sapendo che non ci potrà essere una seria resistenza.

'Non è difficile, Mariupol è già circondata e i soldati là si arrenderebbero prontamente”, ha annunciato Zaharchenko. “Siamo in grado di farlo senza problemi per la citta'”.

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Blitz comunicativo contro i treni della guerra

Presidio No Dal Molin

Un blitz di una cinquantina di attivisti del Presidio No Dal Molin questa mattina sui binari sotto la passerella ferrovia dei Ferrovieri in Via D’Annunzio, utilizzati dai militari americani per il carico e lo scarico dei mezzi diretti nelle zone di guerra. Abbiamo aperto il cancello che conduce alla ferrovia e abbiamo attaccato all’interno alcuni striscioni denunciando l’utilizzo di questa area come una vera e propria servitù militare. Crediamo sia grave e pericoloso che operazioni complesse con decine di mezzi di grandi dimensioni vengano fatti passare in una zona residenziale e di fronte a una scuola frequentata da centinaia di studenti.

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Oles' Buzina assassinato a Kiev

ortodossiatorino.it

 

L'Ucraina ha perso uno dei suoi ultimi veri intellettuali indipendenti: al mattino di giovedì 16 aprile, Oles' Alekseevich Buzina, è stato assassinato nel cortile di casa sua a Kiev. Proprio il giorno prima, è stato assassinato davanti a casa sua l'ex-deputato del Partito delle Regioni e organizzatore del movimento Antimaidan, Oleg Kalashnikov.

Mercoledì sempre a Kiev, un commando ha  ucciso Sergej Sukhobok, responsabile di un sito internet e di un piccolo giornale antigovernativo.

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Ccnl del Commercio: giudizio fortemente negativo di Flaica Uniti CUB sul rinnovo del contratto

Marcelo Amendola
02 Aprile 2015

Un’intesa vergognosa che estende precariato e flessibilità e prevede contributi obbligatori riscossi dall’Inps a Filcams, Fisascat e Uiltucs.


Nei giorni scorsi, dando il “meglio di sé”, Confcommercio e CGIL-CISL-UIL di categoria hanno sottoscritto il rinnovo del Contratto Nazionale del Commercio.
In cambio di una miseria di aumento salariale, 85 euro parametrati al IV livello,  in cinque rate (36 euro di media mensili), i padroni portano a casa:
1.    la prestazione di 44 ore settimanali di lavoro, per un massimo di 16 settimane all’anno, senza consultazione e senza il pagamento degli straordinari nei periodi più impegnativi (periodo natalizio, pasquale o  periodo dei saldi). Le ore saranno poi recuperate nell’arco dei dodici mesi successivi, quando sarà ritenuto opportuno dall’azienda.
2.    la possibilità di assumere disoccupati e lavoratori senza stabilizzazione dopo l’apprendistato, con un contratto di 12 mesi, di cui 6 mesi con un sottoinquadramento di 2 livelli e 6 mesi con un sottoinquadramento di 1 livello. Il sottoinquadramento  potrà essere prolungato per altri 24 mesi in caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato.
Contro i contenuti di questo rinnovo vergognoso Flaica Uniti Cub  avvia un percorso di lotta a partire dallo sciopero del 1° maggio e chiama a raccolta le lavoratrici e i lavoratori per condividere e organizzare un’adeguata risposta.

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L’Impero del Caos si installa in Europa. Lo Stato Islamico in Ucraina

Justin Raimondo

 

Kiev e i jihadisti: una cupa alleanza.

Mentre noi combattiamo lo Stato islamico, l’IS alias ISIS in Iraq e in Siria, e mentre i responsabili americani sottolineano il preteso pericolo di un attacco sul territorio americano, Washington ed il Califfato si battono dalla stessa parte in Ucraina. In una notevole serie di articoli su L’Intercept, Marcin Mamon si é dedicato ad un aspetto del conflitto in Ucraina a cui nessuno ha fatto attenzione: il ruolo giocato dal battaglione Dudaev, “un’unità di combattimento di islamisti radicali composta da ceceni, ma che include ugualmente combattenti di tutto il Caucaso, così come alcuni ucraini”.

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Video indipendente sul conflitto nel Donbass
globalresearch
Video indipendente sul conflitto nel Donbass,  con sottotitoli in italiano, realizzato in questi mesi :Leggi tutto

I nuovi orizzonti europei per i diritti di tutela professionale del personale militare
Emilio Ammiraglia

 

ASSOCIAZIONE  SOLIDARIETA'  DIRITTO  E  PROGRESSO

 

Alle Autorità presenti, ai parlamentari, ai rappresentanti sindacali e del mondo associativo, agli esperti che si occupano della materia in trattazione, agli amici della ADEFDROMIL, ai membri delle RR.MM., agli intervenuti a vario titolo, a tutti un sincero ringraziamento per la loro presenza e un cordiale benvenuto a questo impegnativo  appuntamento.

Un particolarissimo ringraziamento è doveroso da parte mia rivolgere alla Segreteria Organizzativa di questo evento, alla D.ssa Laura Zeppa e alla D.ssa Antonella Manotti che al meglio delle loro capacità e con sicura professionalità hanno consentito la realizzazione dello stesso.

Relativamente al tema in trattazione che ha attinenza con i lavori della nostra Commissione Difesa della Camera che si sta occupando della riforma della RRMM, questo convegno si prefigge lo scopo di offrire ai parlamentari della stessa un contributo di pensiero e qualche elemento di riflessione, che pur espressi  fuori dal coro dei tanti conformismi dalla stessa ascoltati in materia, meritano a nostro giudizio di essere tenuti nella dovuta considerazione proprio per il buon esito della riforma da realizzare.

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Un appello per Vanunu
Diego Siragusa
Un messaggio dal tecnico nucleare israeliano , Mordechai Vanunu, detenuto per circa 30 anni in Israele per avere rivelato i crimini dello stato terrorista sionista. Ora è in libertà vigilata e non può abbandonare Israele. Chiede il nostro aiuto.

 

Cari amici.

Qui potete vedere l’ultimo ricatto di Israele. Estorsione: dopo 29 anni di carcere in Israele, ora vogliono farmi pagare $ 10.000 per una causa per diffamazione che ho perso contro il giornale Yediot Aharonot, o Ediot Aharonot. Il giudice israeliano ha deciso, hanno il diritto di pubblicare menzogne, perché le hanno ottenute dai servizi di sicurezza di Israele, lo Shaback, nel 1999.

Una bugia: mentre ero in prigione, avrei inviato istruzioni ai palestinesi su come fare le bombe. Tutto questo mentre ero in carcere in totale isolamento per 12 anni. Come vedete è una grande bugia. Così ora devo pagare per avere la libertà. Potete mostrare il vostro sostegno con qualsiasi contributo.

Grazie per il vostro aiuto.

La libertà verrà molto presto.

 

Mordechai Vanunu

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Comunicato Stato di Palestina sulla situazione di Yarmouk
Ambasciata di Palestina

 

Pochi mesi fa il popolo palestinese aveva subito un’aggressione a Gaza che ha causato decine di migliaia di morti e feriti, distruzione e di migliaia di abitazioni e la distruzione di più del 50% delle infrastrutture.

Oggi i profughi palestinesi in tutti i campi in Siria, in particolare nel campo di Yarmouk stanno subendo un massacro per mano di terroristi che non appartengono all’umanità. Ventimila persone, tra cui 3500 bambini rischiano lo sterminio anche per la mancanza di cibo e acqua.

Dal primo giorno del conflitto in Siria la leadership palestinese ha invitato i palestinesi in Siria a non interferire nella situazione interna e ad astenersi di schierarsi con le parti del conflitto, proprio per evitare di aggiungere altre sofferenze a quelle che vivono da molti anni.

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Quindici anni del Forum di Belgrado
Zivadin Jovanovic
LA SERBIA DEVE RIMANERE NEUTRALE

Zivadin Jovanovic, Presidente del Forum di Belgrado – 27 gennaio 2015

 

 

Il Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali, è un’associazione libera, indipendente fondata 15 anni fa. Era il marzo del 2000, quando il Forum ospitò un importante convegno internazionale che commemorava le 4000 vittime dell’intervento NATO del 1999, contro la Repubblica Federale di Jugoslavia.

Il Forum crede e lotta per l’eguaglianza e la sovranità di tutti gli Stati e di tutti i popoli come fondamento per una cooperazione equa, per la pace, stabilità e sviluppo. Libertà di scelta sulle politiche di sviluppo per ogni paese, non ingerenza negli affari interni e soluzione di tutti i conflitti e questioni internazionali con mezzi pacifici, sono i principali punti per cui il Forum si batte. Eguaglianza e sovranità degli stati e delle nazioni, come stabilito nella carta delle Nazioni Unite, sono una condizione essenziale per la promozione dei diritti umani intesi nella sua completezza, che comprendono diritti politici, economici, sociali, culturali, i diritto al lavoro, all’istruzione, alla salute, all’informazione e altri ancora. Il Forum è per il rispetto dei principi del diritto internazionale, specie per il rispetto della Carta dell’ONU e degli accordi di Helsinki del 1975.

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Dichiarazione della delegazione cubana al Forum della Società Civile e gli Attori Sociali del VII Vertice delle Americhe
Granma Int.

 

Cuba non parteciperà al dialogo del Forum della Società Civile con i governi

La nostra delegazione ha deciso di non partecipare al dialogo della società civile e degli attori sociali con i governi, previsto per il pomeriggio di venerdì 10 aprile.
Abbiamo preso questa decisione dopo aver riflettuto collettivamente sullo scenario che si è disegnato nel Forum della Società Civile per forzarci a condividere con mercenari pagati dall’estero con il proposito di sovvertire il sistema politico e sociale del paese.

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Capire la Russia, ambiziosa necessità
Dmitrij Palagi
01 Aprile 2015

Capire la Russia è un obiettivo ambizioso. Paolo Borgognone si presenta dinanzi alla sfida con una pubblicazione che si avvicina alle 700 pagine, a testimoniare una consapevolezza della complessità del tema.

Il testo, edito da Zambon, si inserisce dichiaratamente in controtendenza rispetto all’informazione convenzionale. La scelta di espressioni come nuovo ordine mondiale, o di ampie citazioni di Costanzo Preve e Diego Fusaro, scatenano forti pregiudizi anche nel lettore di sinistra. Il non parlare di alcune cose le porta ad essere quasi un’esclusiva di teorie del complotto o, peggio, di matrice fascista o neofascista.

Il campo della politica internazionale è in effetti quello più complesso per quell’area politica che si richiama alla tradizione delle internazionali. Il disorientamento prevale, con il vento della disinformazione che soffia sulle vele del web e dei pregiudizi. Per dovere di sintesi si pensi all’entusiasmo acritico delle sinistre occidentali rispetto alle primavere arabe, dopo il quale si è faticato a vedere rinascere un movimento pacifista in opposizione ai bombardamenti in Libia e ai processi di destabilizzazione della Siria. L’insofferenza rispetto a gravi peccati di ingenuità, talvolta, comporta una reazione scomposta, anche grazie ai nuovi mezzi di comunicazione. Non sono rari i sostenitori delle Pussy Riot come paladine del socialismo del XXI secolo, così come non mancano confusi personaggi che individuano in Putin un segretario del troppo compianto PCUS.

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CIVG Informa N°62: Speciale Israele/Palestina

Dettagli
Scritto da Angelo Travaglini

Il fuorilegge della comunita’ internazionale

A cura di Angelo Travaglini, ex Ambasciatore e membro del Comitato Scientifico del CIVG

 

 

L’apprezzato scritto di Richard Falk, figura insigne nella difesa dei diritti del popolo palestinese, e del dissidente iraniano Akbar Gandji, noto per le sue battaglie per una democrazia laica nel suo Paese, costituisce un apporto prezioso per inquadrare nella sua giusta dimensione la gravità delle violazioni di ogni legge perpetrate da Israele dal momento della sua nascita nel 1948. Da qui l’appropriata definizione, coniata dai due autori, di Stato fuorilegge (“outlaw”) dove le ripetute violazioni della legalità internazionale e delle Risoluzioni delle Nazioni Unite hanno viaggiato di pari passo con il clima di oppressione e discriminazione imposto alle minoranze residenti nell’entità sionista.

A tal proposito illuminante appare inter alia quanto riportato nello scritto a proposito della definizione data dal giornalista israeliano Gideon Levy della democrazia vigente in Israele, che si rivelerebbe tale solo per i “Jewish citizens” (cittadini ebrei) ma non per gli israeliani di origine araba e, meno che mai, beduina.

&

La lettura di questo utile contributo acquista una sua indiscutibile attualità all’indomani dello svolgimento delle elezioni israeliane le quali, contrariamente alle risultanze dei sondaggi, hanno ancora una volta premiato la politica oltranzista ed aggressiva del Premier Netanyahu, il più longevo dei Capi di governo d’Israele dopo il leader storico David Ben Gurion. Al riconfermato Premier è stato dato l’incarico di formare la nuova equipe governativa per il suo quarto mandato alla guida del trentaquattresimo governo israeliano, destinato verosimilmente a essere il più conservatore ed anti-arabo dalla creazione dell’entità ebraica.

Leggi tutto: CIVG Informa N°62: Speciale Israele/Palestina

CIVG Informa N°61

Dettagli
Scritto da CIVG

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Associazioni d’arma “Processi disciplinari”

Falco Accame

 

ASS. NAZ. ITALIANA ASSISTENZA VITTIME

ARRUOLATE NELLE FORZE ARMATE

E FAMIGLIE DEI CADUTI – SEDE CENTRALE:

Via A. Nobel n.1 00034 COLLEFERRO (RM)

Tel./Fax: 06/9701182; Segr.: 06/9780145; Pres.: 06/3331689

E-Mail: segreteria@anavafaf.com Sito web: www.anavafaf.com

 

Al Presidente Commissione Difesa Senato

Sen. Nicola La Torre

 

Al Presidente Commissione Difesa Camera

On. Elio Vito

 

Al Presidente della Commissione Straordinaria per la Tutela

e la Promozione dei Diritti Umani del Senato

Sen. Luigi Manconi

Roma, 1 Dicembre 2014   

LETTERA APERTA AI PRESIDENTI DELLA COMMISSIONE DIFESA

DEL SENATO E DELLA CAMERA E AL PRESIDENTE COMMISSIONE DIRITTI UMANI DEL SENATO

 

Argomento: Associazioni d’arma “Processi disciplinari”

 

Sono state rese note a questa Associazione, problematiche relative ed aderenti ad Associazioni d’Arma, in particolare all’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Si cita il caso del 1° Maresciallo Lgt. Ciro Guariglia, Presidente del gruppo A.N.M.I. di Marmirolo (Mantova), convocato a riunione del Comitato Esecutivo Nazionale, in merito a addebiti di carattere disciplinare (vedi lettera allegata).

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Appello del giornalista ucraino Anatoly Sharij

Anatoly Sharij

20 febbraio 2015

Il giornalista ucraino Anatoly Sharij, che attualmente è un rifugiato politico in Europa, rischia di perdere questo status semplicemente per aver osato criticare il governo ucraino.

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Comunicato del comitato "Rifiutizero-Noinc" di Grugliasco

Comitato Rifiuti Zero/Nolnc di Grugliasco

Premessa ...
Negli anni passati il Movimento chiamato 'RIFIUTIZERO - NO INC' Si è sempre battuto contro qualunque tipo di scelta di gestione dei rifiuti che conducesse al loro incenerimento. La battaglia, fondata sulla consapevolezza che questi Impianti sono causa di problematiche salutari e che mettono in crisi il sistema biologico presente intorno a loro, ha sempre tenuto banco in ogni dibattito pubblico e privato che vertesse sul tema.
I vari Comitati, nati a sostegno di queste campagne, hanno, per mesi, continuato a diffondere il concetto che nulla di ciò che si brucia può far bene o può trovare una sua ‘valorizzazione’.
Per dar credito a tali argomentazioni sono stati pubblicati dati scientifici e relazioni universitarie; gli stessi ricercatori si sono spesi in prima persona per sostenere, in sintesi, questa tesi: l'unico Inceneritore buono è quello SPENTO!

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Care, care le nostre donne!

Enrico Vigna

8 marzo 2015 – Dall’Ucraina Resistente

 

 

Noi uomini del Partito Socialista Progressista di Ucraina, ci congratuliamo in occasione dell'8 marzo, giornata internazionale della donna. Vi auguriamo felicità e prosperità, armonia in famiglia, un forte amore reciproco, la salute e, naturalmente, la pace. In particolare per le nostre donne di Ucraina oggi,  l'instaurazione della pace e l'armonia nel paese, come obiettivo dominante. Sappiamo che degenerati e traditori del nostro paese oggi  al potere, hanno sradicato tutte le nostre feste, e con esse le persone che hanno plasmato i nostri valori culturali e spirituali, glorificando la nostra gloriosa storia.

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Prosecuzione lettera aperta in data 1 dicembre 2014

Falco Accame

 

ASS. NAZ. ITALIANA ASSISTENZA VITTIME

ARRUOLATE NELLE FORZE ARMATE

E FAMIGLIE DEI CADUTI – SEDE CENTRALE:

Via A. Nobel n.1  00034 COLLEFERRO (RM)

Tel./Fax: 06/9701182; Segr.: 06/9780145; Pres.: 06/3331689

E-Mail: segreteria@anavafaf.com Sito web: www.anavafaf.com

 

Al Presidente Commissione Difesa Senato

Sen. Nicola La Torre

 

Al Presidente Commissione Difesa Camera

On. Elio Vito

 

Al Presidente della Commissione Straordinaria per la Tutela

e la Promozione dei Diritti Umani del Senato

Sen. Luigi Manconi

 

Roma, 27 Febbraio 2015

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L’inflazione in Ucraina al 272 per cento

Saker

The Vineyard of the Saker, 8 marzo 2015

 

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24 Marzo 1999 - Marzo 2015 : NOI NON DIMENTICHIAMO

Enrico Vigna

 

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Pane al posto di pistole! Pace invece di guerra!

Sergey Gabriel

 

Con questo manifesto Sergey Gabriel, il segretario Regionale di Sumy, membro del Comitato Centrale del Partito Socialista Progressista Ucraino, il 25 febbraio 2015 ha partecipato al Consiglio Comunale della antica città di Romny, dopo questo intervento. Per la prima volta una istituzione pubblica in Ucraina occidentale, da oltre un anno, prende posizione contro la guerra e per la pace. Anche nell’ovest del paese i cittadini onesti e pacifici cominciano a prendere coscienza della realtà e a prendere posizione, nonostante minacce, violenze e rischio della vita. Abbiamo ricevuto da là questo documento, che proponiamo in italiano per cercare di contribuire ad una informazione reale e vera, che aiuti a comprendere quanto sta avvenendo e avverrà in quel paese. Enrico Vigna – CISNU-CIVG

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Un nuovo movimento nasce negli Stati Uniti. Dove è diretto?

John Catalinotto

9 gennaio 2015

Inizia con questo lavoro una collaborazione del CIVG  con J. Catalinotto, membro del IAC Center di R.Clark e caporedattore del Workers World di New York.

 

Mentre il 2014 volgeva al termine, un nuovo movimento politico è emerso negli Stati Uniti. Questo movimento è solo un inizio. E 'troppo presto per prevedere quanto velocemente si svilupperà o quali iniziative prenderà la classe dirigente per tentare di fermarlo. Ma questo movimento ha già risvegliato alla lotta una nuova generazione. E lo ha fatto sulla base di una solidarietà di classe più forte di quella del movimento Occupy Wall Street nel 2011.

 

Questo movimento è sorto negli Stati Uniti a partire dall'estate scorsa, in risposta agli assassinii razzisti di afroamericani da parte della polizia. Il 13 dicembre ha portato centinaia di migliaia di persone, sopratutto giovani, neri, bianchi, meticci  a scendere nelle strade in 200 città e paesi degli Stati Uniti per protestare, bloccando il traffico, facendo dei"die-in" contro l'impunità della polizia. In generale, la gran parte dei manifestanti ha seguito le indicazioni di organizzazioni e di persone afroamericane, che hanno dato il via a queste proteste.

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In Ucraina i golpisti vogliono proibire non solo il partito ma la stessa ideologia comunista

Mauro Gemma

In Ucraina i golpisti vogliono proibire non solo il partito ma la stessa ideologia comunista

Mentre nel nostro paese, come nel resto dell'Unione Europea - in particolare dopo l'assassinio in circostanze oscure di Boris Nemtsov - prosegue freneticamente la campagna dei media di regime e di esponenti politici dei più disparati schieramenti, tendente a diffondere tra l'opinione pubblica un clima di ossessiva russofobia funzionale agli sbocchi più aggressivi, compresi quelli della guerra “calda” contro la Federazione Russa, il processo di fascistizzazione della società ucraina procede a tappe forzate, nell'indifferenza più sconcertante degli ambienti “democratici” del nostro continente.
Dopo avere avviato il processo di messa al bando e di repressione del Partito Comunista di Ucraina, ora le autorità golpiste di Kiev intendono presentare all'approvazione della Rada Suprema (il parlamento) addirittura un progetto di legge per la proibizione della stessa ideologia comunista, elaborato per iniziativa del ministero della Giustizia.
Un documento che, secondo i suoi proponenti (che hanno anche la spudoratezza di sostenere di non volerne fare un “utilizzo politico”), prende lo spunto da normative anticomuniste già esistenti in paesi che fanno parte dell'Unione Europea (Polonia, Repubbliche Baltiche e altri paesi dell'Europa orientale) e che chi governa le istituzioni comunitarie (compresa la commissaria italiana agli esteri Mogherini) non ha mai sconfessato e sottoposto alle opportune sanzioni per il loro carattere liberticida. Nel sito del Partito Comunista della Federazione Russa sono ripresi i materiali di agenzia che rendono conto nel dettaglio (attraverso le parole degli stessi presentatori della legge, degni eredi dei collaborazionisti hitleriani, come Bandera, da essi esaltati e celebrati) dei contorni allucinanti della nuova iniziativa repressiva che sicuramente continuerà a non suscitare alcuno scandalo tra coloro che reggono le redini delle istituzioni europee, gli stessi che quotidianamente impartiscono lezioni di “diritti umani”, di “libertà” e di “democrazia”.  (Mauro Gemma)

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La Libia è stata liberata? Da che cosa? Per condurla dove e come?

Joseph M. Cachia

Malta

Cosa accadrà se le forze di invasione non lasciano la nostra terra? Se l’esercito degli Usa e degli altri rimarrà sulla nostra amata patria? Se le loro aziende e le loro ambasciate rimarranno aperte, la bandiera Americana ben esposta? Rimarremo in silenzio? Potete immaginarlo?

Muqtada al Sadr

 

 

Finalmente “Siamo liberi”.    (Se l’ISIS o l’UE non arriveranno prima!)

Mentre l’instabilità politica e la sicurezza in deterioramento hanno complicato i loro sforzi, gli Usa si impegnano ad addestrare le forze di sicurezza del Paese, forze che, ovviamente, avevano precedentemente distrutto insieme con la Nato.

“Gli Usa, e I loro alleati della Nato costruiscono l’esercito spalleggiatore libico, a spese della Libia. Gli Usa si impegnano ad addestrare le Forze di sicurezza libiche”, dichiara il Dipartimento statunitense della Difesa, aggiungendo che “la Libia sta pagando per l’addestramento, che dovrebbe richiedere otto anni”. Vedete, gli Usa hanno già detto che si prenderanno la loro fetta di torta!

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La Voce della Cina: il momento giusto per la cooperazione Cina-America Latina

peopledaily.com

 

PECHINO, 6 gennaio 2015

Mentre la prima riunione ministeriale del Forum di Cina e Comunità degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi (CELAC) sta per iniziare, per la Cina e l'America Latina è il momento giusto per
aprire nuovi orizzonti e per promuovere una cooperazione a tutto tondo.


L'incontro di due giorni, a partire dall' 8 gennaio a Pechino, vede i rappresentanti di Cina e CELAC incontrare i capi di Organizzazioni regionali latinoamericane.

L'evento servirà a portare la già ampia cooperazione Cina-America Latina ad un nuovo livello.

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