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CIVG Informa N°60

Dettagli
Scritto da CIVG

Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.

 

Cassazione: motivazione della sentenza Eternit
comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

Motivazione della sentenza Eternit: dopo il danno arriva la beffa.

Lunedì 23 febbraio il pm Guariniello della procura di Torino ha chiesto nuovamente il rinvio a giudizio per padrone svizzero dell’Eternit, Stephan Schmidheiny, 67 anni,accusato di omicidio volontario aggravato per la morte da amianto, tra il 1989 e il 2014, di 256 persone. Nello stesso giorno, la Corte di Cassazione ha depositato le motivazioni della sentenza che lo scorso 19 novembre ha considerato prescritto il reato di disastro colposo annullando la condanna a 18 anni di reclusione inflitta dalla Corte d’Appello di Torino.

Per la Cassazione il processo per le morti da amianto era prescritto prima ancora del rinvio a giudizio di Schmidheiny perché l’accusa avrebbe dovuto contestare non il disastro colposo ma l’omicidio e lesioni. Sono stati annullati anche i risarcimenti ai famigliari delle vittime dei quasi 2000 morti e ammalati degli stabilimenti di Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli.

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Una giovane ragazza ucraina dice la verità su Poroshenko
Fort Rus

05 feb 2015

Regione Zaporojskaya, provincia Kamensko-Dneprovskaya, villaggio Dneprovka.
In Ucraina la gente comincia a protestare contro la politica della giunta nazista di Kiev che costringe gli uomini ad andare in guerra ed ammazzare i propri fratelli per il solo scopo di riempire le tasche degli oligarchi.

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Occupata la sede della Provincia di Lecce dai lavoratori di Alba Service
Cobas Pubblico Impiego

20/02/2015

I lavoratori di Alba Service S.p.a. oggi hanno occupato Palazzo Adorno, sede della Presidenza della Provincia di Lecce per contrastare i nefasti risultati della riforma Delrio seguita dai tagli mostruosi della legge di stabilità.

I problemi sono legati alla salvaguardia dei livelli occupazionali intaccati e minacciati dai tagli previsti dalla legge di stabilità e confermati dal Presidente della Provincia di Lecce Dott. Gabellone.

Proprio il Presidente Gabellone lunedì vuole sottoporre all’approvazione del Consiglio Provinciale una delibera contenente, tra l’altro, un taglio pari al 60% degli affidamenti dei servizi ad Alba Service s.p.a., con conseguente tagli ai Settori Scuole, Strade, Servizi Sociali, Pulizia e Uscierato.

Naturalmente tale proposta è stata bocciata da tutti i lavoratori che sostenuti dai Cobas hanno deciso di contrastare tale atto frutto della scelta discrezionale dell’amministrazione provinciale di centrodestra capeggiata da Gabellone.

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Stranezze sull'attentato di Kharkiv
FortRuss

23 feb 2015

I servizi di sicurezza ucraina nella loro consueta fretta di dare tutta la colpa ai russi, ma hanno per l'ennesima volta compiuto un errore madornale.

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Gaza: conseguenze dell’occupazione
G.B. – Gazzella Onlus Gaza

5.12.2014

Dal 2006 la popolazione civile di Gaza ha subito aggressioni continue, con definizioni ogni volta diverse: colonna di nuvole, pioggia d’estate, piombo fuso, margine protettivo, ma tutte con le stesse conseguenze, migliaia di morti e feriti, danni enormi alle insfrastture, case, scuole, ospedali, pozzi, fabbriche e danneggiando ogni volta la centrale elettrica, unica nella striscia di Gaza.

La situazione attuale è drammatica e rischia di aggravarsi: secondo gli ultimi dati statistici il 90% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, dipende dagli aiuti umanitari e un abitante su due non ha un lavoro.Tutta l'attività economica, il movimento delle cose e persone è soffocata dall’assedio imposto da Israele e Egitto, ma vista l’immobilita’ degli Stati europei e non, è  chiaro che la situazione trova responsabilita’ anche nelle politiche internazionali.

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La Kiev bohemienne si concede «bambino russo» e «fegato di miliziano»
Russia.it

12 Gennnaio 2015

 

 

Alla vigilia dell'Anno Nuovo, in uno dei ristoranti di Kiev la bohème ucraina si è concessa una torta a forma di bambino russo cotto al forno, riporta il 12 gennaio la pubblicazione «Ridus». Sono stati inoltre serviti piatti denominati «Casa dei sindacati», «Fegato di miliziano» e infuso di «Veterano».

Il video de  «L’ Anno Nuovo del cannibalismo ucraino» come sono stati battezzati i partecipanti al cenone è stato pubblicato online. La torta a forma di bambino che si trova sul tricolore russo, tagliato a fette dagli ospiti al suono di canzonette pop russe. Gli ospiti partecipano festosamente a ciò che sta accadendo, esclamando: "Io ho una gamba", "Io ho un braccio!", "E' commestibile il pannolino?".

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Eroi ucraini e miliziani Novorossiya
FortRuss

Risposta al famoso comico ucraino che ha ringraziato i coraggiosi militari che difendono l'Ucraina dai "bastardi" del Donbass.
Questo video mostra quanto sono coraggiosi questi soldati e chi sono i bastardi che uccidono per salvare l’Ucraina.

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I Russi venderanno l’anima al diavolo americano per un pezzo di parmigiano?
Pravda.Ru

Gli Stati Uniti sono ossessionati dalle sanzioni economiche e politiche di Mosca, mentre la Russia ha iniziato ad affermare i propri interessi nazionali. Resisteranno i Russi alle attuali difficoltà? Pravda Ru ha intervistato l’analista Sergei Mikheyev chiedendogli come i valori di una società del consumo possono sopraffare i valori nazionali.

 

Ritiene che il giorno dell’Unità nazionale diventerà una vera festività nazionale?

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Veterani di Stalingrado scrivono una Lettera aperta ad Angela Merkel
Enrico Vigna

 

Il 22 gennaio presso il Museo Memoriale della Battaglia di Stalingrado, si è svolta una tavola rotonda con i sopravvissuti  della storica battaglia. Questi vecchi soldati, ancora residenti nella regione di Volgograd, Maxim Matvejevic Zagorulko, Alexander Kolotushkin, Maria V. Sokolov, Mikhail Tereshchenko, Eugene F. Rogov, e Alexander Yakovlevich Sirotenko, hanno scritto una lettera aperta, una "lettera dei vivi" al Cancelliere della Germania. Il testo completo è su diversi siti in lingua russa. Questa la loro lettera. 

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Kosovo Notizie - Corte Eulex
Ennio Remondino

Su Eulex in Kosovo sono pendenti le accuse di sentenze – tassametro

 

L’avvocato inglese Maria Bamieh è molto decisa e le sue accuse determinate, precise. Quindi, o la donna soffre di qualche disturbo che la fa sentire vittima, o un bel pezzo di uffici giudiziari di Eulex in Kosovo dovrebbero essere trasferiti semplicemente in carcere. O clinica o galera. Quando?

L’alternativa è drammatica e seppellisce comunque la credibilità residua della missione giudiziaria europea in Kosovo: o clinica psichiatrica o prigione. Il sito inglese ‘dailymail.co.uk’ ovviamente dà attenzione e credito alla denuncia fatta dalla sua concittadina. Con un disegno kosovo di fattura anglosassone meritevole di attenzione: «Quindici anni dopo il conflitto, il Kosovo rimane una regione senza legge, con gangster, politici corrotti e criminali di guerra che minacciano l’integrità delle frontiere dell’UE». Traduzione dall’inglese, sia chiaro, pur se il Kosovo è prodotto americano.

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Vladimir Putin e La Politica Fredda - Documentario [Sottotitoli in italiano]
Paolo Borgognone

Ben fatto, per un pubblico che ne vuole sapere di più. La fonte è Prvyj Kanal Russia: E’ illustrativo e formativo.

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Il Centro Wiesenthal denuncia la cerimonia svoltasi a Zagabria in Croazia, in memoria del boia croato Ante Pavelic.
www.wiesenthal.com

 

 

Gerusalemme. Il Centro Simon Wiesenthal ha duramente denunciato lo svolgimento di una funzione religiosa svoltasi ieri nel centro di Zagabria alla memoria del boia croato Ante Pavelic che fu a capo dello Stato Indipendente di Croazia (NDH) durante la Seconda guerra mondiale. In una presa di posizione in data odierna del suo principale cacciatore di nazisti, lo storico dell’Olocausto Efraim Zuroff, il Centro ha posto in risalto il ruolo determinante assunto dalle iniziative di genocidio lanciate da Pavelic contro i serbi, gli ebrei e gli zingari in Croazia nel corso della Seconda guerra mondiale nonché la persecuzione sistematica e l’assassinio degli antifascisti croati.

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Jugoslavia distrutta dall’Occidente, serbi demonizzati
Giacomo Dolzani

Intervista a Radovan Karadzic   -    9 gennaio  2015

 

 

La guerra in Bosnia si concluse il 14 dicembre 1995 con la firma dell’Accordo di Dayton, in cui era prevista la cessazione delle ostilità, l’intangibilità delle frontiere così come erano definite al tempo della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, il ritorno della Slavonia, ancora in mano ai serbi, alla Croazia e la divisione della Bosnia ed Erzegovina in due entità amministrative, la Federazione Croato-Musulmana, consistente nel 51% del territorio nazionale e la Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina (Republika Srpska), che avrebbe controllato il 49% della superficie del paese.

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Putin: chi vuole uccidere l'orso russo fallirà
Pravda.Ru

Due settimane dopo il suo discorso annuale all'Assemblea federale, il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto una grande conferenza stampa con i giornalisti a Mosca il 19 dicembre. Questa conferenza è la decima tenuta da Putin.

Come d’abitudine Putin ha iniziato la sua conferenza stampa con brevi informazioni sui risultati del lavoro dell'amministrazione russa nell'anno. Secondo Putin la valuta estera può continuare a salire nei confronti del rublo russo. Pertanto è possibile che si dovrà tagliare la spesa, anche se non si fermerà la crescita dell'economia russa. La crescita dell'economia russa è inevitabile, ha affermato Putin. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia avrà bisogno di due anni per superare la crisi attuale.

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Libia. La verità.
TzeTze

Illuminante dichiarazione di Hugo Chavez : "I governi europei hanno rubato 200 miliardi di dollari alla Libia. L'hanno fatto passare per i conti personali di Gheddafi, ma erano i conti della Libia e ora sono nelle banche europee o americane"

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Capire la Russia? Intervista Paolo Borgognone
confini.blog.rainews.it

 22 Febbraio 2015

Quali sono le “radici” della prassi politica di Vladimir Putin? Come si sviluppa il dibattito politico in Russia? Lo abbiamo chiesto a un giovane studioso del pensiero politico russo contemporaneo, Paolo Borgognone. Autore di un grosso volume, pubblicato dall’Editrice Zambon: Capire la Russia (pagg. 680, € 25,00). 

Le sue risposte sono dichiaratamente filorusse, frutto di un’impostazione politica “patriottica anticoloniale” (così lui stesso la definisce). Sono tesi minoritarie in Occidente, ma che sono presenti, invece, nella politica russa. Questa è la prima di una serie di interviste sulla Russia, ne seguiranno altre con analisti di diversa impostazione.

Borgognone, la sua è una posizione marcatamente filorussa. Lei nel suo libro, tra l’altro, analizza le “ragioni” storiche e culturali del “putinismo” nella storia politica recente della Russia. Quali sono queste “ragioni”?

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Serata di incontro presentazione CISNU
CIVG

Serata di incontro presentazione CISNU - Centro Informazione e Solidarietà con la NovoRossIya e l’Ucraina resistente

Parte 1 di 2

 

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Incontri a Torino - La politica della crisi: debito privatizzazione e moneta
CIVG

CIVG Informa N°59: STALINGRADO 1943: per non dimenticare

Dettagli
Scritto da Enrico Vigna

Il 2 febbraio è stato il giorno della Gloria militare della Russia. Dedicato alla battaglia di Stalingrado.

Durante la seconda guerra mondiale l’Armata Rossa ha avuto 9.000.000 di morti e 18.000.000 di feriti. Solo 1.800.000 prigionieri ritornarono in patria dei 4.500.000 catturati dalla Wehrmacht. Le perdite tra i civili si aggirano attorno ai 18.000.000 portando il totale delle perdite di guerra dell’Unione Sovietica a più di 26 milioni di caduti, ovvero cinque volte il totale delle perdite tedesche e oltre 40 milioni di feriti e mutilati.

23 agosto 1942 – 2 febbraio 1943:  L'operazione Barbarossa

"Date un calcio alla porta e tutta quella marcia impalcatura (l’URSS) crollerà" . (Hitler,1941)

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CIVG Informa N°58 - Speciale Marwan Barghouti

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Scritto da CIVG

Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.

 

Marwan Barghouti, la storia, il processo
a cura di Antonino Salerno, CIVG

Marwan Barghouti è una figura di spicco nel panorama della dirigenza palestinese. Parlamentare del Consiglio legislativo, segretario generale di Al Fatah in Cisgiordania, numero due per popolarità subito dopo il carismatico Yasser Arafat. E’ una delle voci più autorevoli, amate e ascoltate dalla popolazione, compresa quella sua parte più vicina ad Hamas, nonostante abbia condannato e combattuto gli attacchi contro civili entro i confini di Israele e nonostante sia l’unico leader ad aver espresso dolore di fronte alla morte di civili israeliani.

Nato in un villaggio vicino Ramallah il 6 giugno 1959, appartiene ad una famiglia fra le più influenti e conosciute dell’area. A otto anni, dopo la guerra del 1967, conosce la durezza dell’occupazione israeliana. A soli 15 anni si iscrive ad al Fatah, in uno dei momenti più difficili per questa organizzazione, dopo il Settembre Nero del re giordano Hussein che fa oltre diecimila vittime fra i rifugiati palestinesi. Viene arrestato una prima volta per aver partecipato ad una manifestazione contro l’occupazione e allontanato dalla scuola secondaria che frequentava. Pochi anni dopo, a causa del suo attivismo, viene nuovamente arrestato e detenuto per quasi 5 anni nelle prigioni di Israele.

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Dichiarazione di Robben Island
a cura di Antonino Salerno, CIVG


 

Noi firmatari affermiamo la convinzione che la libertà e la dignità sono l'essenza della civiltà. La gente in tutto il mondo, e lungo tutto il corso della storia, è sempre insorta per difendere la propria libertà e dignità contro il dominio coloniale, l'oppressione, la segregazione e l’apartheid.

Generazioni di uomini e donne hanno fatto grandi sacrifici per forgiare i valori universali, difendere le libertà fondamentali e far progredire il diritto internazionale e i diritti umani. Non vi è rischio maggiore per la nostra civiltà che rinunciare a questi principi e consentire la loro violazione e negazione, senza assumercene la responsabilità.


Il popolo palestinese ha lottato per decenni per la giustizia e la realizzazione dei suoi inalienabili diritti. Questi diritti sono stati più volte ribaditi da innumerevoli risoluzioni delle Nazioni Unite.

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Marwan Barghouti il Mandela palestinese
Antonino Salerno

“La Palestina è la questione morale del nostro tempo” (NelsonMandela)

 

 

Presentazione, finalità, organizzazione


L’iniziativa si inscrive nel quadro della Campagna internazionale per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane, simbolicamente lanciata il 27 ottobre del 2013 dalla cella di Robben Island, dove fu lungamente rinchiuso Nelson Mandela.

Alla Campagna hanno aderito l'arcivescovo Desmond Tutu, l'ex Capo del governo irlandese John Bruton, i premi Nobel per la pace, Mairead Corrigan e Jody Williams, l’ex Primo Ministro della Svezia Lena Hjelm-Wallén, l’attivista per i diritti civili degli afroamericani Angela Davis e molti altri personaggi di spicco della storia della lotta per i diritti umani.

In Italia l’appello, rilanciato da AssoPacePalestina e dalla Fondaziona Lelio e Leslie Basso, è stato sottoscritto fra gli altri da Gino Strada, Moni Ovadia, Maurizio Landini, Susanna Camusso, e da molte associazioni fra cui Libera, Arci, Cgil, Fiom, Un Ponte per, Pax Christi, Rete Radei resh, Comunità Palestinese in italia, Donne in Nero ….

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CIVG Informa N°57

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Scritto da CIVG

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Una crisi poco conosciuta dai preoccupanti risvolti

Angelo Travaglini

Premessa

Lo Yemen, realtà affascinante dalle evocazioni bibliche, si trova da tempo coinvolto in una gravissima crisi dove le drammatiche condizioni di vita della popolazione e i conseguenti devastanti effetti sul piano politico e sociale si intrecciano con conflitti di ordine settario dai risvolti molto inquietanti sui precari equilibri prevalenti sul piano regionale.

In effetti, stiamo parlando del Paese più povero del mondo arabo, privo di quelle risorse e infrastrutture di cui abbondantemente dispongono le entità della Penisola arabica. Non solo. Ma se aggiungiamo a ciò gli effetti deleteri di trenta tre anni di autocratica dittatura di Ali Abdullah Saleh, contrassegnata da un’endemica corruzione, nepotismo, contrapposizioni tribali con il loro seguito di sangue e violenza, la presenza della più forte branca di Al-Qaeda nell’universo islamico e, last but not least, daun movimento di secessione nel sud mai spentosi, si può avere un’idea del mix esplosivo che contraddistingue la storia recente dell’entità yemenita.

Lo Yemen, popolato da circa 24 milioni di abitanti, riveste un’indiscutibile rilevanza sul piano strategico; esso infatti è collocato sulla nevralgica rotta marittima che dal Canale di Suez conduce al Golfo Persico, porta di accesso al mar Rosso e luogo di passaggio dalla Penisola arabica in direzione del finitimo turbolento Corno d’Africa.

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Situazione Militare nel Donbass al 5 febbraio 2015

Stefano Orsi

LA SITUAZIONE MILITARE

 

 

Dopo l’avanzata compiuta dai novorussi nei giorni scorsi sul fronte di Debaltsevo, assistiamo ad un rallentamento delle operazioni. Abbiamo già analizzato questo modus operandi delle truppe di Donetsk e Lugansk, ma ricordo, per i distratti, che ad ogni avanzata segue necessariamente, per le condizioni logistiche in cui le VSN sono costrette ad operare, una pausa operativa durante la quale: 1) viene consolidata la posizione raggiunta con l’ eliminazione delle sacche di resistenza e degli eventuali cecchini; 2) vengono allestite le necessarie opere difensive e i presidi fissi, necessari nel caso di un contrattacco; 3) vengono portati in linea adeguati rifornimenti (munizioni, viveri, carburanti) necessari al proseguimento dell’azione.

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Lettera aperta ai presidenti della commissione difesa del senato e della camera e al presidente commissione diritti umani del senato
Falco Accame

Al Presidente Commissione Difesa Senato

Sen. Nicola La Torre

 

Al Presidente Commissione Difesa Camera

On. Elio Vito

 

Al Presidente della Commissione Straordinaria per la Tutela

e la Promozione dei Diritti Umani del Senato

Sen. Luigi Manconi

Roma, 1 Dicembre 2014   

LETTERA APERTA AI PRESIDENTI DELLA COMMISSIONE DIFESA

DEL SENATO E DELLA CAMERA E AL PRESIDENTE COMMISSIONE DIRITTI UMANI DEL SENATO

 

 

Argomento: Associazioni d’arma “Processi disciplinari”

 

Sono state rese note a questa Associazione, problematiche relative ed aderenti ad Associazioni d’Arma, in particolare all’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Si cita il caso del 1° Maresciallo Lgt. Ciro Guariglia, Presidente del gruppo A.N.M.I. di Marmirolo (Mantova), convocato a riunione del Comitato Esecutivo Nazionale, in merito a addebiti di carattere disciplinare (vedi lettera allegata).

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“Piccoli” segni di cedimento del regime ucraino, le cose non vanno bene come sembrano per i separatisti, ma meglio. Ma c’è un problema…

rischiocalcolato

29 gennaio 2015

 

Un articolo tanto interessante quanto inquietante sui segni di cedimento della giunta di Kiev. Ecco, in breve, cosa potrete leggere in quest'articolo:

- L'aggravarsi di grida isteriche a Kiev e nei paesi occidentali sull'inesistente "invasione russa";

- Un decreto legge che permette agli ucraini in età di leva di sostare più a lungo in Russia per evitare la coscrizione;

- La chiusura di ottomila militari ucraini nella sacca di Debaltsevo (curioso parallelo con un analogo accerchiamento di invasori nazisti settant'anni fa);

- Il reclutamento nell'esercito ucraino di ragazzi di 16 e 17 anni (qualcuno ricorda la Hitler-Jugend?);

- le resistenze ai reclutatori, letteralmente con i forconi (anche nell'Ucraina occidentale);

- una versione grottesca della storia insegnata ai bambini;

- la norma (nella foto) che autorizza gli ufficiali a sparare sui soldati che disertano, senza processo.

Il commento finale dell'articolo lo lasciamo come (amara) sorpresa ai lettori. Intanto, vi mostriamo nel seguente filmato cosa resta del convento dell'icona "Ivirskaja" della Madre di Dio presso Donetsk, di cui avevamo commentato il bombardamento agli inizi di novembre:

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Piccoli Grandi furti di Stato. TFR/TFS trattenuta del 2,5%

cesppadova

Diritti a scuola.  31 gennaio 2015

 

Trattenuta del 2,5% sull’80% della retribuzione dei dipendenti pubblici (30 € circa al mese per 13 mesi, per centinaia di migliaia di dipendenti...La trattenuta omeopatica Personalizzata Senza voce previdenziale di spesa Per la persona vampirizzata).

La Corte Costituzionale, con sentenza 244 dell’ottobre 2014, ha stabilito che tale trattenuta è legittima per quei ricorrenti che, trovandosi a passare da T.F.S. (vecchio regime di buonauscita, dove il 2,5% concorreva ad un miglior trattamento di fine servizio rispetto al T.F.R. privato) a T.F.R. hanno continuato ad essere tassati (trattamento peggiorato, ma trattenuta invariata).

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Donetsk Repubblica Memorandum dichiara continuità Stato con Donetsk - Krivoy Rog Repubblica

Fortruss

 

 

Donetsk Krivoy Rog-Repubblica

5 Febbraio 2015 Novorossia-Novosti 

MEMORANDUM della Repubblica Popolare di Donec'k sui ​​principi di costruzione dello Stato, la continuità politica e storica. 

Noi, membri del Consiglio del Popolo della Repubblica Popolare di Donec'k nella prima convocazione, eletto da elezioni universali, democratiche e libere del 2 Novembre 2014, tenendo conto dei principi del diritto internazionale, sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, proclamano il memorandum sui principi di costruzione dello Stato, la politica e la continuità storica. Sulla base della volontà del popolo del Donbass , espressa nel referendum del 11 maggio 2014, nella legge della proclamazione dello stato di indipendenza della Repubblica popolare di Donetsk, nella Dichiarazione di Sovranità della Repubblica Popolare di Donetsk dal 7 aprile 2014, nella cognizione della necessità di uno sviluppo progressivo del diritto e del processo di costruzione dello Stato, si afferma il legame storico e la continuità delle formazioni statali della Donetsk-Krivoy Rog Repubblica e la RPD.

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Manipolazione anche linguistica il rispetto delle parole e la “lealtà”

Falco Accame

E’ inaccettabile attribuire a chi è stato prigioniero di guerra la denominazione di “assente (ingiustificato) dal servizio”, come se si trattasse di uno scolaro che ha marinato la scuola. Ancor più grave sarebbe la questione se, con il termine “assente dal servizio”, si fosse voluto mirare a far credere che la persona così denominata fosse un disertore. Anche se affrontiamo, con oltre 70 anni di ritardo, questo problema, credo che tuttavia ve ne siano delle valide ragioni. Mi riferisco in particolare al caso del 2° Capo Otello Parpajola, appunto prigioniero di guerra, e ridenominato “assente dal servizio”. Una semplicemente vergognosa manipolazione dei fatti. Le Forze Armate devono dare un esempio di dignità nell’uso delle parole, non tradendo mai la verità. Mi riferisco specificamente al precedente scritto “la dignità per gli auto-affondati” che riferiva di un grave episodio accaduto dopo l’8 settembre ’43, in seguito ad un ordine per le navi, che si trovavano in estremo oriente, di auto-affondamento.

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Putin: "Chi è l'aggressore?" - Sottotitoli in italiano

Canale Italia

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Gli omissis di Obama: 28 pagine sui finanziamenti sauditi al terrorismo : 4 congressisti ne chiedono la pubblicazione

MoviSol

8 gennaio 2015   -    Executive Intelligence Review - Comunicato stampa

L'urgenza di rendere pubbliche le 28 pagine del rapporto del Congresso sull'11 settembre, da cui emergono chiaramente i finanziamenti di alcuni paesi, quali Arabia Saudita e Qatar, al terrorismo islamico, è stata al centro di una affollata conferenza stampa a Capitol Hill, coincisa con la strage di Parigi. La conferenza stampa bipartisan, era stata indetta dai congressisti Walter Jones (repubblicano) e Stephen Lynch (democratico) che il 6 gennaio hanno ripresentato la loro mozione in cui esigono che il Presidente Obama desecreti quelle 28 pagine, coperte dal segreto prima sotto Bush e poi sotto la propria presidenza. Ha parlato anche il Sen. Bob Graham (democratico) che era copresidente della Commissione d'Inchiesta sull'11 settembre e che si batte da 12 anni per la pubblicazione di quelle 28 pagine. Sia l'on. Jones sia il Sen. Graham hanno esordito parlando della strage di Parigi e dichiarando che “la tragedia di oggi in Francia dimostra che nessun paese può tutelarsi dal terrorismo senza conoscere la verità sui suoi finanziatori”. Dopo di loro hanno preso la parola i parenti delle vittime dell'11 settembre, Terry Strada, copresidente della 9/11 Families and Survivors United for Justice Against Terrorism; Sylvia Carver, sorella di una vittima al Pentagono, e Abraham Scott, marito di una vittima al Pentagono. Tutti e tre hanno chiesto con forza a Obama di rendere pubblico quel capitolo, perché “le famiglie delle vittime dell'11 settembre hanno diritto di conoscere la verità e avere giustizia”.

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Il vescovo Longin (Zhar) sulla guerra in Ucraina

Mihai Șomănescu

 

Mentre nell’Ucraina si assiste alla quarta mobilitazione generale nel giro di meno di un anno (sarebbe un evento comico, se non fosse una tragedia), si sta diffondendo l’appello del vescovo Longin (Zhar) di Bănceni,  presentato nello scorso settembre sul nostro blog parrocchiale. Nei villaggi di lingua romena della Bucovina è andata a ruba l’edizione del giornale Libertatea Cuvântului (Libertà di parola), di proprietà di uno dei membri del consiglio comunale della città, uscita il giorno dopo la mobilitazione. Il giornale riporta il testo dell’appello di Vladyka Longin: “non mandate a morire i vostri figli mettendoli nelle mani dei satanisti”. ( Padre Ambrogio)

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Nella Repubblica musulmana della Cecenia, parte della Russia, un milione in piazza per protestare contro le vignette, insultanti il Profeta Maometto

CIVG

 

  

Grozny, 19 gennaio 2015

 

A Grozny manifestazione con la parola d’ordine “Noi Amiamo il Profeta Maometto”. Secondo il capo del Ministero degli Interni della Repubblica cecena, Ruslan Alkhanov, vi erano più di un milione di persone.

Vi hanno preso parte non solo residenti locali, ma anche provenienti da altre parti della Russia.

Migliaia di persone su camion  hanno riempito le strade del centro di Grozny fino alla Moschea centrale. C’erano striscioni con slogan «No Charlie Hebdo», «Giù le mani dal nostro Profeta ," "Siamo contro le vignette! .Molte automobili avevano adesivi con scritto "Noi amiamo il nostro Profeta."

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Il leader della Cecenia e il portavoce del Parlamento dichiarano Khodorkovsky loro nemico personale.

Itar Tass

8 gennaio 2015

 

Kadyrov ha ragione, non bisogna commettere errori perché Khodorvkovsky è un fantoccio dei banchieri sionisti di Wall Street con grandi piani per diventare il “boss dei boss” in Russia e ora segue la manovra francese CIA-Al Qaeda finalizzata a costruire il caos in Europa .

Il leader ceceno Razman Kadyrov ha fortemente criticato l'ex capo della ex società Yukos Mikhail Khodorkovsky, per aver indirizzato alla comunità dei media un appello per la pubblicazione di altre immagini delle vignette del Profeta Maometto a seguito dell'attentato terroristico in Francia.

«Dopo il delitto sanguinoso di Parigi deve aver immaginato di essere più francese del presidente della Francia o del primo ministro di quel Paese. In un momento in cui le autorità francesi sono impegnate con l'inchiesta e con l'adozione di misure che potrebbero impedire un ulteriore aumento delle tensioni Khodorkovsky ha esortato tutti i media a seguire le orme della rivista Paris e pubblicare le vignette caricaturistiche», dic e Kadyrov sulla sua pagina Instagram.

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Capire la Russia. E’ uscito il nuovo lavoro di Paolo Borgognone.

Paolo Borgognone

 

Capire la Russia.

Correnti politiche e dinamiche sociali nella Russia e nell’Ucraina postsovietiche.

Prefazione di Giulietto Chiesa

 

Zambon Ed. 2015

640 pagine

25 €

 

ISBN 9788898582068

 

Allo stato attuale, la Russia è il Paese più demonizzato al mondo, inserito d’ufficio, a seguito degli sviluppi di situazione in Ucraina, nel particolarissimo elenco di "Stati canaglia" individuati dalle strategie obamiane di esportazione delle libertà americane (capitalismo consumistico e "senza

frontiere", individualismo, mercificazione, commercializzazione dell’esistenza dei singoli) in ogni angolo del Pianeta non ancora sottomesso ai dettami speculativi del Nuovo Ordine Mondiale.

Difendere la Russia, le sue ragioni in ambito geopolitico e culturale, è dunque un dovere da parte di chi, oggi come in passato, non accetta di deporre le armi della cultura, della conoscenza e della lotta per la dignità dei popoli e delle nazioni, contro l’imperialismo globalizzatore del Leviatano euro-atlantico.

Per difendere la Russia, occorre iniziare dal "Capire la Russia". (Dalla 2° di copertina)

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CIVG Informa N°56 - Speciale Ucraina / Donbass

Dettagli
Scritto da CIVG

Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, lo speciale Ucraina / Donbass.

 

Appello della Federazione dei Sindacati della Repubblica Popolare di Lugansk ai Sindacati Internazionali.

Enrico Vigna - CISNU

Abbiamo ricevuto questo Appello che rimanda alla concezione del valore di solidarietà e fratellanza tra lavoratori, i quali hanno nella pace l’interesse prioritario che gli permette sviluppo, crescita sociale, miglioramenti e una dignità di vita.

A nostra volta ci appelliamo a lavoratori, militanti sindacali, organismi dei lavoratori, a far girare queste righe, a rendersi disponibili e organizzare momenti informativi e solidali.

Enrico Vigna - CISNU

 

 

 

La Federazione dei Sindacati della LPR si appella ai Sindacati Internazionali, alla Confederazione Europea dei Sindacati, alla Confederazione Panrussa dei Sindacati, alla Federazione dei Sindacati Indipendenti della Russia e della Bielorussia, per supportare l’obiettivo di trovare misure concrete  per stabilizzare la situazione in Donbass.

Più di milione di persone hanno reso omaggio alle 17 vittime dell'azione terroristica, nella marcia contro il terrore in Francia. Anche il presidente ucraino ha partecipato alla marcia. Una ragazza di 14 anni e due donne sono morte in quel giorno a Lugansk, a seguito di bombardamenti. Altre due persone sono morte a Donetsk, di cui un bambino di 5 anni e un altro bambino ancora più piccolo ferito è in fin di vita. 

Questa posizione delle autorità ucraine conferma che esse utilizzano regolarmente doppi standard di comportamento, e che esse sono all’opposto di valori democratici, e di norme umane e morali.

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MARIUPOL, Donbass, altro crimine contro l’umanità. Una documentazione per cercare la verità.

Enrico Vigna

 

Il Ministero della Difesa della Repubblica Popolare di Donetsk, ribadisce l’estraneità delle milizie al bombardamento dentro la città di Mariupol             

24 gennaio 2015

Il Ministero della Difesa della DPR definisce chiara propaganda di disinformazione dei media ucraini, le affermazioni secondo cui l’abitato della città di Mariupol sarebbe stato bombardato dalle milizie e dove sono morti decine di civili ( 30 vittime) oltre ad altri feriti. Il Ministero afferma che la milizia ha in mano il forte di Novoazovsk (una cittadina a 40 chilometri da Mariupol, controllata dal DPR) e da lì non c’è stato alcun bombardamento verso Mariupol.

"Questa è palese disinformazione. Le forze delle milizie non hanno aperto il fuoco verso Mariupol o le sue case ", ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa alle Agenzia di stampa a Donetsk.

Un testimone, che vive in Mariupol, che ha assistito al bombardamento, ha detto alla TASS che " l’ordigno è partito dalla zona di Ilyich, dove è stato sentito partire. Questo territorio è controllato dllea forze armate dell'Ucraina ".

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Nina Matvienko sulla guerra in Ucraina con sottotitoli in italiano

CIVG - CISNU

 

Video della cantante ucraina, Nina Matvienko, canta le canzoni nazionali ucraine, molto famosa in Ucraina e per gli ucraini anche nazionalisti.

Traduzione a cura di Svetlana I. per CISNU/CIVG

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  1. E’ uscito il nuovo lavoro di Enrico Vigna, in proseguimento di: “ L’UCRAINA TRA GOLPE, NEONAZISTI, RIFORME E FUTURO”.
  2. CIVG Informa N°55
  3. Sarà il loro primo Natale di guerra, aiutateci a NON farglielo ricordare
  4. Progetto Novorossiya

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