Il ruolo della Chiesa Ortodossa Russa nella Grande Guerra Patriottica e nella vittoria sul nazifascismo
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- Scritto da Enrico Vigna
9 maggio 2015
9 Maggio: la Grande Guerra Patriottica 70 anni dopo.
Il senso di questo lavoro è di documentare e rendere onore, nel 70° anniversario della Grande Guerra Patriottica, a quei popoli e quelle componenti della società e delle popolazioni sovietiche e russa che non solo resistettero, ma rovesciarono gli esiti della storia, portando a compimento con costi umani e materiali spaventosi (26 milioni di morti e oltre 40 milioni di mutilati e invalidi), la sconfitta della più potente ed efficiente forza militare di quei tempi: il Terzo Reich ed i suoi vassalli, tra cui l’Italia.
Il popolo russo ed i popoli sovietici, insieme al popolo jugoslavo, furono l’elemento fondamentale ed imprescindibile per la liberazione dell’umanità e dell’Europa in particolare. Fu quindi col sacrificio delle loro vite a decine di milioni, che ci fu donata la libertà; senza le battaglie e l’eroismo di Stalingrado e Leningrado, il corso degli eventi militari non sarebbe stato lo stesso, come concordano gli storici e i militari di ogni paese, compresi i comandanti nazisti.
CIVG INFO 64 – Speciale Siria
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- Scritto da Enrico Vigna
La Siria martoriata dei nostri giorni ha ricordato il Giorno della sua Indipendenza
Il Giorno dell'Indipendenza della Siria, il 17 aprile, è la Giornata durante la quale viene commemorata l'evacuazione dell'ultimo soldato francese e la proclamazione della piena indipendenza, con la fine del mandato francese della Siria, evento che ebbe luogo il 17 aprile 1946. In questi giorni dell’anniversario, che ha sullo sfondo una guerra terroristica scatenata contro il loro paese, i siriani evocano questa data come una fonte di ispirazione, tracciando paralleli tra lo stato attuale delle cose e quello dei tempi duri che stringevano la Siria sotto il dominio coloniale francese. Pur essendo temporalmente lontani dai tempi del mandato francese, i nemici della Siria stanno impiegando gli stessi metodi per cercare di riportare la Siria in ginocchio, con slogan intrisi di libertà e democrazia per mascherare le vere intenzioni oppressive e imperialiste. Nel mezzo della triste realtà che avvolge la Siria di oggi il Giorno dell'Indipendenza innesca una valanga di forti ricordi della lotta tenace fatta contro il colonialismo, poi conclusa con la vittoria del popolo siriano. Con il ricordo ancora vivo del sacrificio di quella generazione di combattenti, che insorsero contro l’occupazione francese, i siriani si aggrappano oggi tenacemente ai valori d’indipendenza e sovranità, rifiutando di cedere la propria terra alle organizzazioni terroristiche, armate e finanziate da potenze straniere, che mirano a strappare l'unità nazionale della Siria a pezzi e invertire una storia gloriosa di lotta. L'Esercito Arabo Siriano e le altre forze armate, le milizie popolari di autodifesa, hanno ribadito in questo 69° anniversario dell'indipendenza siriana l’impegno a proseguire lungo le orme dei loro padri che hanno sacrificato la vita per l'indipendenza, la sovranità e l'unità della Siria.
2 Maggio 2014: Il massacro di Odessa, Ucraina
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2 Maggio 2015: PER NON DIMENTICARE
Il CISNU indice un presidio/veglia per la rimembranza dei Martiri del feroce massacro, compiuto alla Casa del Sindacato della città (eroina della Grande Guerra Patriottica)
- Ore 15.00: Appuntamento presso il cortile della Parrocchia Ortodossa di Str. Val San Martino 7 – TO, al tavolo con materiale informativo
- Ore 16.00: Funzione funebre nella Chiesa tenuta da Padre Ambrogio per i Martiri caduti
- Ore 16.30: Commemorazione del CISNU e Saluto ai Martiri
Centro Informazione e Solidarietà con la NovoRossIya e l’Ucraina resistente - INFO info@civg.it -ambrose@fastwebnet.it
CIVG Informa N°63
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Ucraina: inviato britannico nel Donbass smentisce le menzogne USA – UE
12, aprile, 2015
Il giornalista britannico Mark Franchetti interviene a Shuster Live, il più importante talk show della televisione Ucraina. E getta lo sconcerto in studio con le sue risposte che mettono in grande imbarazzo l’intervistatore, chiaramente schierato pro-Kiev.
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Tramite il sito "Peacemaker" Gerashchenko ordina per l’assassinio delle persone
Il sito killer "Peacemaker" ha inviato degli assassini a Dnepropetrovsk. Sembra per occuparsi della mia persona Cari compatrioti! Anton Gerashchenko, responsabile del sito "Peacemaker", ha inviato a Dnepropetrovsk un killer. Nel sito vi è una lista di nemici di Dnepropetrovsk, nella lista compare Vickoria Shilova, cioè, io, come un nemico personale di Gerashchenko. Sul sito ci sono le informazioni su di me, dove vivo e altre informazioni. Con l’indicazione che sono un personaggio estremista. Se mi accade qualcosa, Anton Gerashchenko univocamente ne sarà complice. Questa è una minaccia diretta alla mia vita. Leggi tutto |
Il leader della RPD ha dichiarato la possibilità della milizia di liberare Mariupol
16 aprile 2015
Il capo del Repubblica Popolare di Donetsk, Aleksandr Zaharchenko annunciato che Mariupol sarà parte della DPR prima o poi. Così ha detto durante una conversazione con Bloomberg, affermando che le forze della milizia possono occupare la città, sapendo che non ci potrà essere una seria resistenza. 'Non è difficile, Mariupol è già circondata e i soldati là si arrenderebbero prontamente”, ha annunciato Zaharchenko. “Siamo in grado di farlo senza problemi per la citta'”. Leggi tutto |
Blitz comunicativo contro i treni della guerra
Un blitz di una cinquantina di attivisti del Presidio No Dal Molin questa mattina sui binari sotto la passerella ferrovia dei Ferrovieri in Via D’Annunzio, utilizzati dai militari americani per il carico e lo scarico dei mezzi diretti nelle zone di guerra. Abbiamo aperto il cancello che conduce alla ferrovia e abbiamo attaccato all’interno alcuni striscioni denunciando l’utilizzo di questa area come una vera e propria servitù militare. Crediamo sia grave e pericoloso che operazioni complesse con decine di mezzi di grandi dimensioni vengano fatti passare in una zona residenziale e di fronte a una scuola frequentata da centinaia di studenti. Leggi tutto |
Oles' Buzina assassinato a Kiev
L'Ucraina ha perso uno dei suoi ultimi veri intellettuali indipendenti: al mattino di giovedì 16 aprile, Oles' Alekseevich Buzina, è stato assassinato nel cortile di casa sua a Kiev. Proprio il giorno prima, è stato assassinato davanti a casa sua l'ex-deputato del Partito delle Regioni e organizzatore del movimento Antimaidan, Oleg Kalashnikov. Mercoledì sempre a Kiev, un commando ha ucciso Sergej Sukhobok, responsabile di un sito internet e di un piccolo giornale antigovernativo. Leggi tutto |
Ccnl del Commercio: giudizio fortemente negativo di Flaica Uniti CUB sul rinnovo del contratto
02 Aprile 2015
Un’intesa vergognosa che estende precariato e flessibilità e prevede contributi obbligatori riscossi dall’Inps a Filcams, Fisascat e Uiltucs.
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L’Impero del Caos si installa in Europa. Lo Stato Islamico in Ucraina
Kiev e i jihadisti: una cupa alleanza. Mentre noi combattiamo lo Stato islamico, l’IS alias ISIS in Iraq e in Siria, e mentre i responsabili americani sottolineano il preteso pericolo di un attacco sul territorio americano, Washington ed il Califfato si battono dalla stessa parte in Ucraina. In una notevole serie di articoli su L’Intercept, Marcin Mamon si é dedicato ad un aspetto del conflitto in Ucraina a cui nessuno ha fatto attenzione: il ruolo giocato dal battaglione Dudaev, “un’unità di combattimento di islamisti radicali composta da ceceni, ma che include ugualmente combattenti di tutto il Caucaso, così come alcuni ucraini”. Leggi tutto |
Video indipendente sul conflitto nel Donbass
Video indipendente sul conflitto nel Donbass, con sottotitoli in italiano, realizzato in questi mesi :Leggi tutto
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I nuovi orizzonti europei per i diritti di tutela professionale del personale militare
ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA' DIRITTO E PROGRESSO
Alle Autorità presenti, ai parlamentari, ai rappresentanti sindacali e del mondo associativo, agli esperti che si occupano della materia in trattazione, agli amici della ADEFDROMIL, ai membri delle RR.MM., agli intervenuti a vario titolo, a tutti un sincero ringraziamento per la loro presenza e un cordiale benvenuto a questo impegnativo appuntamento. Un particolarissimo ringraziamento è doveroso da parte mia rivolgere alla Segreteria Organizzativa di questo evento, alla D.ssa Laura Zeppa e alla D.ssa Antonella Manotti che al meglio delle loro capacità e con sicura professionalità hanno consentito la realizzazione dello stesso. Relativamente al tema in trattazione che ha attinenza con i lavori della nostra Commissione Difesa della Camera che si sta occupando della riforma della RRMM, questo convegno si prefigge lo scopo di offrire ai parlamentari della stessa un contributo di pensiero e qualche elemento di riflessione, che pur espressi fuori dal coro dei tanti conformismi dalla stessa ascoltati in materia, meritano a nostro giudizio di essere tenuti nella dovuta considerazione proprio per il buon esito della riforma da realizzare. Leggi tutto |
Un appello per Vanunu
Un messaggio dal tecnico nucleare israeliano , Mordechai Vanunu, detenuto per circa 30 anni in Israele per avere rivelato i crimini dello stato terrorista sionista. Ora è in libertà vigilata e non può abbandonare Israele. Chiede il nostro aiuto.
Cari amici. Qui potete vedere l’ultimo ricatto di Israele. Estorsione: dopo 29 anni di carcere in Israele, ora vogliono farmi pagare $ 10.000 per una causa per diffamazione che ho perso contro il giornale Yediot Aharonot, o Ediot Aharonot. Il giudice israeliano ha deciso, hanno il diritto di pubblicare menzogne, perché le hanno ottenute dai servizi di sicurezza di Israele, lo Shaback, nel 1999. Una bugia: mentre ero in prigione, avrei inviato istruzioni ai palestinesi su come fare le bombe. Tutto questo mentre ero in carcere in totale isolamento per 12 anni. Come vedete è una grande bugia. Così ora devo pagare per avere la libertà. Potete mostrare il vostro sostegno con qualsiasi contributo. Grazie per il vostro aiuto. La libertà verrà molto presto.
Mordechai Vanunu Leggi tutto |
Comunicato Stato di Palestina sulla situazione di Yarmouk
Pochi mesi fa il popolo palestinese aveva subito un’aggressione a Gaza che ha causato decine di migliaia di morti e feriti, distruzione e di migliaia di abitazioni e la distruzione di più del 50% delle infrastrutture. Oggi i profughi palestinesi in tutti i campi in Siria, in particolare nel campo di Yarmouk stanno subendo un massacro per mano di terroristi che non appartengono all’umanità. Ventimila persone, tra cui 3500 bambini rischiano lo sterminio anche per la mancanza di cibo e acqua. Dal primo giorno del conflitto in Siria la leadership palestinese ha invitato i palestinesi in Siria a non interferire nella situazione interna e ad astenersi di schierarsi con le parti del conflitto, proprio per evitare di aggiungere altre sofferenze a quelle che vivono da molti anni. Leggi tutto |
Quindici anni del Forum di Belgrado
LA SERBIA DEVE RIMANERE NEUTRALE
Zivadin Jovanovic, Presidente del Forum di Belgrado – 27 gennaio 2015
Il Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali, è un’associazione libera, indipendente fondata 15 anni fa. Era il marzo del 2000, quando il Forum ospitò un importante convegno internazionale che commemorava le 4000 vittime dell’intervento NATO del 1999, contro la Repubblica Federale di Jugoslavia. Il Forum crede e lotta per l’eguaglianza e la sovranità di tutti gli Stati e di tutti i popoli come fondamento per una cooperazione equa, per la pace, stabilità e sviluppo. Libertà di scelta sulle politiche di sviluppo per ogni paese, non ingerenza negli affari interni e soluzione di tutti i conflitti e questioni internazionali con mezzi pacifici, sono i principali punti per cui il Forum si batte. Eguaglianza e sovranità degli stati e delle nazioni, come stabilito nella carta delle Nazioni Unite, sono una condizione essenziale per la promozione dei diritti umani intesi nella sua completezza, che comprendono diritti politici, economici, sociali, culturali, i diritto al lavoro, all’istruzione, alla salute, all’informazione e altri ancora. Il Forum è per il rispetto dei principi del diritto internazionale, specie per il rispetto della Carta dell’ONU e degli accordi di Helsinki del 1975. Leggi tutto |
Dichiarazione della delegazione cubana al Forum della Società Civile e gli Attori Sociali del VII Vertice delle Americhe
Cuba non parteciperà al dialogo del Forum della Società Civile con i governi |
Capire la Russia, ambiziosa necessità
01 Aprile 2015
Capire la Russia è un obiettivo ambizioso. Paolo Borgognone si presenta dinanzi alla sfida con una pubblicazione che si avvicina alle 700 pagine, a testimoniare una consapevolezza della complessità del tema. Il testo, edito da Zambon, si inserisce dichiaratamente in controtendenza rispetto all’informazione convenzionale. La scelta di espressioni come nuovo ordine mondiale, o di ampie citazioni di Costanzo Preve e Diego Fusaro, scatenano forti pregiudizi anche nel lettore di sinistra. Il non parlare di alcune cose le porta ad essere quasi un’esclusiva di teorie del complotto o, peggio, di matrice fascista o neofascista. Il campo della politica internazionale è in effetti quello più complesso per quell’area politica che si richiama alla tradizione delle internazionali. Il disorientamento prevale, con il vento della disinformazione che soffia sulle vele del web e dei pregiudizi. Per dovere di sintesi si pensi all’entusiasmo acritico delle sinistre occidentali rispetto alle primavere arabe, dopo il quale si è faticato a vedere rinascere un movimento pacifista in opposizione ai bombardamenti in Libia e ai processi di destabilizzazione della Siria. L’insofferenza rispetto a gravi peccati di ingenuità, talvolta, comporta una reazione scomposta, anche grazie ai nuovi mezzi di comunicazione. Non sono rari i sostenitori delle Pussy Riot come paladine del socialismo del XXI secolo, così come non mancano confusi personaggi che individuano in Putin un segretario del troppo compianto PCUS. Leggi tutto |
CIVG Informa N°62: Speciale Israele/Palestina
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- Scritto da Angelo Travaglini
Il fuorilegge della comunita’ internazionale
A cura di Angelo Travaglini, ex Ambasciatore e membro del Comitato Scientifico del CIVG
L’apprezzato scritto di Richard Falk, figura insigne nella difesa dei diritti del popolo palestinese, e del dissidente iraniano Akbar Gandji, noto per le sue battaglie per una democrazia laica nel suo Paese, costituisce un apporto prezioso per inquadrare nella sua giusta dimensione la gravità delle violazioni di ogni legge perpetrate da Israele dal momento della sua nascita nel 1948. Da qui l’appropriata definizione, coniata dai due autori, di Stato fuorilegge (“outlaw”) dove le ripetute violazioni della legalità internazionale e delle Risoluzioni delle Nazioni Unite hanno viaggiato di pari passo con il clima di oppressione e discriminazione imposto alle minoranze residenti nell’entità sionista.
A tal proposito illuminante appare inter alia quanto riportato nello scritto a proposito della definizione data dal giornalista israeliano Gideon Levy della democrazia vigente in Israele, che si rivelerebbe tale solo per i “Jewish citizens” (cittadini ebrei) ma non per gli israeliani di origine araba e, meno che mai, beduina.
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La lettura di questo utile contributo acquista una sua indiscutibile attualità all’indomani dello svolgimento delle elezioni israeliane le quali, contrariamente alle risultanze dei sondaggi, hanno ancora una volta premiato la politica oltranzista ed aggressiva del Premier Netanyahu, il più longevo dei Capi di governo d’Israele dopo il leader storico David Ben Gurion. Al riconfermato Premier è stato dato l’incarico di formare la nuova equipe governativa per il suo quarto mandato alla guida del trentaquattresimo governo israeliano, destinato verosimilmente a essere il più conservatore ed anti-arabo dalla creazione dell’entità ebraica.