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CIVG Informa N°104

Dettagli
Scritto da CIVG

Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.
Non possiamo rimanere in silenzio
Alex Zanotelli

13 gennaio 2017

L’anno 2016 ha visto trionfare la normalità della guerra, la Terza Guerra mondiale a pezzetti, come la chiama papa Francesco, una guerra spaventosa che ha il suo epicentro in Medio Oriente e ha mostrato tutta la sua ferocia, disumanità e orrore nell’assedio della città martire, Aleppo. Una guerra che attraversa anche l’intera zona saheliana dell’Africa, dalla Somalia al Sudan (Darfur e Montagne Nuba), dal Sud Sudan al Centrafrica, dalla Nigeria (Nord) alla Libia, dal Mali al Gambia. Senza dimenticare i massacri nel cuore dell’Africa, in Burundi e Congo (Beni). Siamo davanti a desolanti scenari di guerra che si estendono dallo Yemen all’Afghanistan, guerre combattute con armi sempre più sofisticate e a pagarne le spese sono sempre più i civili. “Come è possibile questo? – si chiede papa Francesco. È possibile perché dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi che sembra essere tanto importante”.

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La Siria è un regime alawita?
Andrea Bulgarelli - CIVG

La guerra civile siriana prosegue ininterrotta da ormai 5 anni. Inizialmente essa ci è stata presentata come “una pacifica rivolta di un popolo contro un corrotto dittatore”. In seguito è diventato chiaro che la rivolta non solo era tutto men che pacifica, ma che i suoi protagonisti erano in buona parte gruppi islamisti più o meno radicali; allora la narrazione dei media ha cominciato a parlare di “guerra settaria”, “scontro religioso”, “lotta tra potenze sciite e sunnite”. Si tratta di una tecnica ben collaudata: prima si propone uno schema semplice, quello dei Buoni Democratici (preferibilmente giovani e dotati di connessione wi-fi) e dei Dittatori Cattivi. Quando lo schema manicheo è del tutto screditato, gli opinionisti occidentali lo mettono in soffitta e avanzano una nuova, sofisticata analisi, riassumibile con “la Siria è un casino”. Persone che non sospettavano nemmeno l’esistenza di una ventina di confessioni in un Paese di 22 milioni di abitanti finiscono per ridurre tutto al “caos etnico-religioso” che nella mentalità occidentale media domina tutto il resto del pianeta. Ma un cattivo deve essere comunque identificato. Nel caso della Siria è ovviamente il “regime alawita” o “sciita” (i due termini vengono usati disinvoltamente come sinonimi) degli Assad, colpevole di opprimere la maggioranza sunnita. Perfino molti mezzi di “controinformazione” accettano questa lettura, almeno per quanto riguarda l’esistenza di un governo ad egemonia alawita in Siria. In che cosa consista questo regime “alawita” non viene di solito precisato.

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L’esodo di massa dall’Ucraina alla Russia: 80.000 a settimana preferiscono Putin all’Europa
Eugenio Cipolla

 

Ci sono due numeri che, al netto della propaganda occidentale su quanto sia brutta, sporca e cattiva la Russia per gli ucraini, parlano chiaro. Il primo è 1,1 milioni e sono i cittadini ucraini che dall’inizio della guerra in Donbass hanno lasciato la regione dell’est Ucraina per rifugiarsi in territorio russo. Il dato è fresco fresco ed è stato reso noto la settimana scorsa durante una seduta del Consiglio russo per le relazioni interetniche da Aslambek Paskachev, capo della Ong “Congresso dei popoli del Caucaso”. Paskachev ha aggiunto che sono più di 4 mila i ragazzi proveniente da famiglie di rifugiati accolti nelle scuole e nelle università del paese. Numeri importanti che non a caso sono stati attenzionati dal governo di Mosca attraverso un decreto firmato nel mese di maggio da Vladimir Putin, dove si prevedevano procedura semplificate e meno burocratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno in favore dei rifugiati ucraini in Russia. “Per loro la Russia è stata, è e sarà sempre una seconda patria”, aveva detto Dmitri Medvedev in quell’occasione, commentando il provvedimento fortemente voluto da Putin.

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2.000 Mercenari stranieri arrivati nel Donbass
Enrico Vigna

Circa 2.000 mercenari, alcuni dei quali parlano l'arabo, sono stati inviati nella zona del villaggio di Luhansk dal Comando ucraino, ha riportato il portavoce della Milizia popolare il maggiore A. Marochko, della Repubblica Popolare di Lugansk (LPR).

 

 

 "…Circa 2.000 mercenari, vestiti in uniforme nera, sono arrivati ​​nella zona del villaggio di Luhansk. Alcuni di loro comunicano in lingua araba. Tutti i mercenari arrivati ​​sono stati collocati in campi estivi per bambini e case private vuote ", ha detto Marochko.
"…Inoltre abbiamo rilevato l'arrivo di più di 100 estremisti delle unità neonaziste di Pravy Sector  nella zona del villaggio di Mironovka per il rafforzamento della linea del fronte della 54a Brigata", ha aggiunto. Marochko ha anche osservato che molto probabilmente, nel caso di ritiro delle forze armate ucraine dalla linea di delimitazione dei confini, Kiev utilizzerà queste unità di Pravy Sector per l’ attuazione di provocazioni e atti terroristici contro la popolazione civile, accusando poi la Repubblica Popolare.

3-11-2016

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Democrazia significa libertà, uguaglianza e informazione neutrale
Zivadin Jovanovic

Intervista rilasciata a People's Daily da Zivadin Jovanovic, Presidente del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali.

D: Molte persone sono rimaste scioccate dai risultati delle elezioni presidenziali statunitensi dello scorso novembre.  Alcuni esperti sostengono che ciò sia un difetto della liberal-democrazia. Quali sono le principali colpe o errori delle democrazie occidentali?

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Hebe De Bonafini, Presidente dell’Associazione Madri de Plaza de Mayo, è stata nuovamente minacciata di morte
Hebe De Bonafini

 

Hebe De Bonafini in un video ha denunciato che dopo aver scritto una lettera a Papa Francesco le hanno tagliato le comunicazioni telefoniche, isolandole il cellulare e il telefono di casa, ed è poi stata minacciata di morte. Nella suddetta lettera al Pontefice, la Presidente delle Madri di Plaza de Mayo chiedeva aiuto perché il «popolo ha paura».

«Quando si è saputo che avevo scritto una lettera per il Papa, hanno isolato il mio cellulare e silenziato il mio telefono di casa - ha raccontato la Bonafini attraverso un video pubblicato su internet. Una mattina alle 2.30 mi hanno suonato anche il citofono. Impaurita mi sono alzata e una voce mi ha detto: "Vecchia di merda, cagna, finiscila, ci stiamo stufando, stiamo per scoppiare, stiamo per ridurti a una palla, ti uccideremo, se non la smetti veniamo a ucciderti, finiscila con le lettere al Papa e con le offese e gli insulti al nostro Presidente"».

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Un campo per bambini dei “ Vendicatori Azov" organizzato sul modello della "Gioventù hitleriana”, in Ucraina.
Enrico Vigna

                      

Come allevare un bambino sotto le tradizioni nazifasciste della "Gioventù hitleriana", se n’è parlato al campo dei bambini "Vendicatori Azov", organizzato in uno dei sobborghi di Kiev, lo scorso agosto.
In rete è girato un video scioccante in cui i bambini partecipanti al campo, leggono insieme "La preghiera del nazionalista ucraino."

" la chiamata dei legami della mia fede è granitica, fa crescere il desiderio, il potere della volontà di andare combattere come eroi, per voi, per vendicarsi di chi ha tradito il sangue e la morte eroica degli eroi della nazione ucraina, della Rivoluzione nazionale ucraina, come  il colonnello Eugene Konovaltsia Basarabovoi, Golovinskiy, Shukhevych, Bandera (ndt: tutti condannati storicamente come criminali di guerra, genocidi e collaborazionisti dei nazisti) e la morte gloriosa di Danylyshyn e Bilas, e migliaia di altri a noi sconosciuti, che le loro ossa sono sparse o sepolte in segreto". Queste parole sono ferocemente ripetute dai figli dei militanti del battaglione "Azov", che forse, neanche comprendono il significato di simili terribili parole.

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Kadyrov Ramzan: “Io lo penso veramente!”
TASS

28 novembre 2016

Il leader della Cecenia in una intervista speciale alla TASS parla della paura, dei nemici e degli amici, di Boris Nemtsov e delle guerre.

 

A. Vandenko: E’ da molto tempo che non registro una intervista in una palestra. Di solito le mie interviste si svolgono alla scrivania di un ufficio.

R. Kadyrov: Sono qui semplicemente per una salutare sudata. Per cui non vi preoccupate, va bene così. Risponderò comunque ad ogni domanda, qualunque essa sia.

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Piena solidarietà e sostegno per Riccardo Antonini, in prima linea per la verità del crimine ferroviario di Viareggio
Cassa di Solidarietà tra Ferrovieri

11 gennaio  2017

Mentre, a fine mese (il 31.01) è prevista la sentenza di primo grado per il crimine ferroviario di Viareggio del 29.06.2009, continua il calvario di Riccardo Antonini reo di aver sostenuto la richiesta di verità delle popolazioni colpite dalle inadempienze dei diversi soggetti imputati nel processo che vede anche Medicina Democratica tra le parti civili.

 

Comunicato della Cassa dei Ferrovieri

MERCOLEDÌ 18 GENNAIO, ALLE ORE 10.00

PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE DI ROMA, PIAZZA CAVOUR 95

UDIENZA CONTRO IL LICENZIAMENTO DEL NOSTRO COLLEGA RICCARDO ANTONINI

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Il Battaglione Azov e i Servizi di Sicurezza Ucraini (SBU) hanno occupato e perquisito gli uffici del PSPU (Partito Socialista Progressista di Ucraina) a Kiev
PSPU

11/11/2016

 

Il Servizio Stampa del PSPU ha emesso un comunicato di denuncia circa l’occupazione e la perquisizione dei propri uffici, nonché il sequestro subito di diversi materiali. Il raid è avvenuto il 28 ottobre a Kiev ad opera del Battaglione Azov e dei Servizi di sicurezza ucraini.

Il Battaglione Azov è una formazione armata che fa parte del movimento nazifascista Pravy Sector (Settore Destro), determinante nel violento colpo di stato del febbraio 2014 in cui fu rovesciato in Ucraina il legittimo presidente Victor Yanukovich. Quest'anno, Azov si è registrato come partito politico col nome “Corpo Nazionale”.

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Bombe molotov contro una Chiesa del Patriatcato di Mosca in Ucraina
Interfax

Alcuni sconosciuti non identificati, hanno attaccato con bombe molotov la Chiesa di Cyril e Methodius della Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Mosca a Pavlograd, nella Regione ucraina di Dnipro.

 

 

L’attentato è avvenuto alle 2 di notte, e sono state lanciate tre bottiglie incendiarie dentro l’edificio.

La galleria del coro e i libri sacri sono andati completamente bruciati e considerevoli danni hanno subito la parte centrale della chiesa con I dipinti, le icone, le vetrate decorate e il sistema acustico.

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Terrorismo dove è NATO e chi lo USA
Claudia Berton

Edizioni Dissensi     

140 pag. – 12 Euro

 

Molti sostengono che sia già iniziata la III guerra mondiale, ma che noi,

cittadini dei paesi occidentali, non ne siamo consapevoli.

Io non sono di questo avviso, sostengo che la II guerra mondiale in realtà non è mai finita, la pace ha avuto un ruolo formale privilegiando solo alcuni stati, i quali, non hanno avuto sul loro territorio nemici combattenti, ma questi stati in pace, hanno agito costantemente, dal 1945 ad oggi, guerreggiando in altre parti del mondo, a volte in luoghi a loro lontani, a volte in luoghi a loro vicini.

E’ pur vero che la storia dell’umanità è anche una storia di guerre e di conflitti continui, interrotti da momenti di tregua più o meno lunghi.

Considerando gli ultimi due secoli c’è solo una nazione, che dalla sua fondazione e fino ad oggi, è stata costantemente in guerra e non ha mai visto aggressioni al suo territorio, salvo una sola volta, quando subì un attacco a Pearl Harbur da parte del Giappone.

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Dottor Liza, l’angelo dei bambini vittime della guerra e degli ultimi, è volata via

Dettagli
Scritto da Enrico Vigna

AD Memoriam, dicembre 2016

 


                                                                          

Il 25 dicembre 2016 è caduto sul Mar Nero in Russia un aereo Tupolev TU –154 del Ministero della Difesa russo con 92 persone a bordo, tutte decedute.

Era diretto in Siria per portare un carico di aiuti umanitari destinati all’Ospedale Tishreen e a quello di Lattakia. A bordo c’era una parte del coro dell’Armata Rossa, che avrebbe cantato il 31 dicembre in un concerto per le truppe russe. Sull’aereo vi erano anche 9 giornalisti tra cui tre reporter del Canale Uno di Russia e tre del canale televisivo Zvezda Tv.

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CIVG Informa N°102

Dettagli
Scritto da CIVG

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Aleppo respira! Aleppo è libera!
Enrico Vigna

Dicembre 2016

 A cura di Enrico Vigna SOS Siria/CIVG

Aleppo liberata. Vicario apostolico: “Questo Natale avrà un altro profumo”

Mons. Abou Khazen, felice per l’ingresso dell’esercito siriano nei quartieri occupati, considera “motivo di speranza” la lettera del Papa ad Assad.                              Ma accusa: “L’embargo colpisce solo i civili”


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Luci e ombre del nuovo disegno di legge recante il testo unico amianto
C.N.A. CORDINAMENTO NAZIONALE AMIANTO

 

COMUNICATO STAMPA CNA

 

Si è tenuta ieri presso Palazzo Giustiniani del Senato la II Assemblea Nazionale sull’Amianto in cui è stato presentato un ddl recante il Testo Unico in materia di amianto, frutto delle conclusioni raggiunte dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali con la collaborazione dell’Università degli Studi di Milano. Otto titoli composti da 128 articoli per cercare di affrontare e riordinare il tema dell'amianto in tutta la sua vastità e complessità.


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Israele: li chiamano shministim o refusenik
Paola di Lullo

2 Novembre 2016

 

 

Sono i giovani obiettori di coscienza israeliani. I giovani che rifiutano di prestare il servizio di leva nell’esercito del loro paese. Tre anni per i ragazzi, due per le ragazze. Sono la futura classe dirigente israeliana. I futuri genitori di bambini che spereremmo non vedere più armati ad un poligono di tiro. Sono il cambiamento. La “rottura” nella società civile israeliana. Sono giovani che, pur riconoscendo il diritto all’esistenza dello stato d’Israele, non ne riconoscono la politica di occupazione, oppressione, violenza, apartheid. Sono i giovani che riconoscono l’esistenza dello stato di Palestina. Che non vogliono muri, checkpoints, soldati armati, soppressioni di manifestazioni e marce pacifiche.


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La Geopolitica delle relazioni russo-egiziane
J.Hawk, Daniel Deiss, Edwin Watson

27.10.2016  

 

Le relazioni in via di rapido sviluppo tra la Russia e l’Egitto sono state sovrastate in termini d’importanza dalle relazioni più impattanti tra la Russia e la Siria, come quelle d’altronde tra la Russia e l’Iran. Nondimeno il rapporto tra l’Egitto e la Russia merita un più attento esame perché, a differenza delle relazioni con le altre due Potenze medio-orientali, queste riguardano un Paese che fino a un tempo recente appariva essere saldamente ancorato al campo occidentale. Il brusco spostamento  in termini geopolitici verso lo spazio eurasiatico costituisce quindi un mutamento molto più significativo  per la regione di quanto possa rappresentare l’efficace sostegno russo del legittimo governo siriano.  Le ragioni a base di questo cambiamento sono di duplice natura. Esse hanno a che vedere sia con la maniera con la quale le Potenze occidentali interagiscono con le entità medio-orientali  nel contesto di una crisi economica a carattere sistemico sia  con l’attrazione esercitata dalla Russia in quanto Paese alleato.


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Benvenuti in Serbia, Paese della manodopera a basso costo
Rajko Blagojevic

JEDINSTVENA SINDIKALNA ORGANIZACIJA

 

 

SAVEZ SINDIKATA

SRBIJE

                                                                                                                                                                                                                                                        Novembre 2016, Kragujevac, Serbia

 

Benvenuti in Serbia, Paese della manodopera a basso costo

Lo spot del Ministero dell’Economia della Repubblica di Serbia con il quale sono stati invitati imprenditori stranieri per investire in Serbia inizia così: "in Serbia oltre alla manodopera a basso costo si offrono gratuitamente: il terreno per le aziende future, edifici già esistenti, le infrastrutture necessarie, tutta la documentazione e permessi per lavori edili. Oltre a tutto ciò è possibile avere un regalo di 10mila euro per ogni posto di lavoro". Queste opportunità, però, non vengono concesse agli imprenditori locali.


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La storia del giovane Maksim. Ucciso per aver gridato “Gloria ai minatori”. Una delle tante storie tragiche del Donbass aggredito
Enrico Vigna

novembre 2016

Maksim, era solo un giovane minatore di 29 anni

 

Una storia di “ordinaria” violenza e ferocia nel Donbass: un giovane minatore di 29 anni, Maksim Gladkih, è stato assassinato dalle bande neonaziste del battaglione Aydar, nella cittadina mineraria di Ugledar, a soli 50 km da Donetsk.


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Quale Eritrea? Parla il braccio destro del presidente eritreo
Yemane Gebreab

Isaias e Yemane

Eritrea, ex-colonia italiana, poi sotto una brutale occupazione etiopica, liberatasi con trent’anni di guerra di popolo e oggi al tempo stesso unico Stato dell’Africa a rifiutare i modelli politici sociali ed economici dell’Occidente e qualsiasi presenza militare Usa o Nato, e al tempo stesso paese più diffamato e sanzionato del Continente. Per molti sta all’Africa come Cuba rivoluzionaria stava all’America Latina. In ogni caso un paese inviso a imperialismo e neocolonialismo, sottoposto a costante aggressività dal gendarme occidentale in Africa, l’Etiopia, povero, ma in rapido ed equilibrato sviluppo, improntato al principio dell’autosufficienza e della giustizia sociale.


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Il discorso di Putin al Valdai Discussion Club
CIVG

© Mikhail Klimentyev / Reuters

Il presidente russo Vladimir Putin tiene un discorso durante la riunione del Valdai International Disussion Club a Sochi, Russia, il 27 Ottobre 2016.

 

Il discorso del presidente della Russia Vladimir Putin

Tarja, Heinz, Thabo, colleghi, signori e signore, è un grande piacere rivedervi.

Vorrei iniziare ringraziando tutti i partecipanti al Valdai International Discussion Club, dalla Russia e dall'estero, per aver preso parte in modo costruttivo a questo lavoro e vorrei ringraziare i nostri illustri ospiti per la loro prontezza nel prendere parte in questa discussione aperta.


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Cuba. L’unità come miglior omaggio.
CIVG

 

 

Profondamente turbati dalla scomparsa del Comandante Fidel Castro Ruiz ci uniamo al grave lutto che ha colpito la nazione cubana.

Fidel é stato un leader immenso; rivoluzionario, statista, stratega e maestro di vita.

Egli è stato capace di incarnare la voce di tutti gli oppressi superando i confini geografici e politici, persino quelli ideologici, in virtù della sua umanità eccezionale.

Il mondo intero ha perso un uomo che aveva dilatato la sua coscienza in cui donne e uomini di tutto il pianeta si riconoscevano e attingevano.

In questa realtà terrena il Comandante è esploso come una luce che ci ha illuminato tutti, diventando idea, luce invincibile.

 

Enrica Mendo e Flavio Rossi per il

Centro di Iniziative per la Verità e la Giustizia - CIVG , Italia

 

Torino 26 Novembre 2016


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S.O.S. Yugoslavia - S.O.S. KOSOVO METOHIJA: Ottobre 2016
S.O.S. Yugoslavia

LA NOSTRA SOLIDARIETA’ CONCRETA...CONTINUA

 

 

A Ottobre una delegazione dell’Associazione composta da Andrea, Denis, Enrico, Fabrizio, Luca e Willer, si è recata in Serbia, nel periodico viaggio per la consegna degli aiuti alle famigli adottate e alle Associazioni di là gemellate con noi per la solidarietà.

In questo viaggio ci siamo recati a Nis dove sono stati portati sia aiuti economici che vestiario e giochi per bambini  profughi e delle enclavi del Kosovo Methoija

A Nis, grazie alla collaborazione con le Associazioni “Srecna Porodica“ delle donne vedove di guerra e profughe, con le referenti Radmila e Lela e all’Associazione “Madri dei Rapiti del Kosovo“ di Nis con la referente Gordana e grazie all’ospitalità di Padre Milutinovic, presso  il salone della Facoltà Teologica di Nis di cui è rettore, si è svolta la consegna dei sostegni alle famiglie profughe in Nis e a quelle giunte dal Kosovo.


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S.O.S. Yugoslavia – SOS Kosovo Metohija
CIVG

La nostra solidarietà concreta continua...

Novembre 2016

Aderendo alla proposta ricevuta dal Kosovo Methoija, attraverso Padre Benedetto, l’Associazione, ha deciso di avviare un nuovo Progetto di Solidarietà verso le enclavi del Kosovo Methoija, che si andrà ad inserire dentro il Progetto Decani, di cui lo stesso Padre Benedetto sarà garante e nostro referente.


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Domenica 30 ottobre ad Asti, riuscita giornata di solidarietà con i bambini del Kosovo Methoija.
CIVG

S.O.S. Yugoslavia– SOS Kosovo Metohija

Ottobre2016

LA NOSTRA SOLIDARIETÀ CONCRETA… CONTINUA.

Domenica 30 ottobre ad Asti, riuscita giornata di solidarietà con i bambini del Kosovo Methoija.

Organizzata dall’Associazione CreArTe, dal Centro Culturale San Secondo e dalla sezione astigiana di SOS Yugoslavia-SOS Kosovo Methoija, presso il Salone ipogeo del Centro Culturale S. Secondo, gentilmente concesso, le Associazioni si sono unite per animare un pomeriggio all’insegna della solidarietà, per raccogliere fondi per la bambina del Kosovo Andjela, adottata a distanza dalla sezione astigiana di SOS YU-KiM.


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CIVG Informa N°101

Dettagli
Scritto da CIVG

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Processo a Torino, Eternit bis, presidio e convegno
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

 

COMITE’ D’AIDE ET D’ORIENTATION AUX VICTIMES DEL L’AMIANTE (CAOVA)

COMUNICATO STAMPA: PROCESSO A TORINO- ETERNIT BIS – PRESIDIO E CONVEGNO

E’ RIPARTITO IL PROCESSO ETERNIT BIS, DAVANTI AL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI (GUP)

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Giù le mani dalla Siria
SOS Siria Italia

Un messaggio urgente per la pace alla luce del pericolo di una guerra più grande.

Il 13 ottobre, pubblicato 158 organizzazioni di  numerosi paesi e diverse migliaia di cittadini statunitensi si schierano contro la guerra in Siria ed il ruolo degli USA

 

 

Alziamo la nostra voce contro la violenza della guerra, contro l’enorme pressione della propaganda bellica, delle bugie e di un programma politico adoperati per giustificare questa guerra e ognuna delle precedenti condotte dagli Stati Uniti.

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Donetsk: oltre 50.000 persone al funerale di Motorola
Ortodossiatorino

 

Ecco una notizia che i media in Italia NON vi daranno: più di 50.000 persone partecipano composte e con rispetto al funerale del colonnello Arsen Pavlov, noto come “Motorola”, ucciso in un attentato in casa sua il 16 ottobre. Dalla “libera stampa” generosamente finanziata dai manovratori dei colpi di stato definiti “rivoluzioni colorate” e delle campagne di distruzione e saccheggio eufemisticamente chiamate “operazioni anti-terrorismo”, più probabilmente sentirete chiamare il 33enne Pavlov “terrorista”. Osservate queste poche decine di migliaia di “terroristi” di ogni età e condizione sfilare per le strade di Donetsk, e attendete fiduciosamente che la corrente propaganda antirussa sia sbugiardata come si merita.

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Arsen Pavlov “Motorola”: un padre, un eroe
CISNU e CIVG Italia

 

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Me l’ha detto il fiume - Lettera di Laura Zuñiga
Laura Zuñiga

 

Bertha Caceres, mia madre, la mia mamma, era la lotta in cammino, con tutte le oppressioni addosso, caricando sulle spalle le sofferenze che questo sistema impone ai poveri, agli indigeni poveri, alle donne indigene povere.

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Ringraziamento di Luis Diaz de Teran
Luis Diaz de Teran

Il CIVG (Centro di Iniziative per la Verità e la Giustizia), ritenendo interno ai suoi intenti e obiettivi la battaglia del COPINH e dei suoi sostenitori sottoscrive l’appello contro l’espulsione del volontario spagnolo in Honduras. Qui sotto il testo dell’appello internazionale in spagnolo con le associazioni internazionali che lo hanno sottoscritto.


 

RINGRAZIAMENTO  DI  LUIS DIAZ DE TERAN

Stimati amici/amiche.

Vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine per il vostro appoggio, sia nelle azioni che sono state depositate presso gli organismi nazionali e internazionali competenti, per la risoluzione del mio ingiusto divieto d’ingresso nello Stato honduregno, sia nella solidarietà che ho incontrato in tutti voi; ho sentito che il mio lavoro in difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali non è un lavoro individuale, ma un impegno di tutti.

Molte grazie e spero che presto il mio caso si risolva e io possa tornare a svolgere il mio lavoro e apportare tutto ciò che è in mio potere, per denunciare le ingiustizie che affliggono l'Honduras.

 Cordiali saluti,

Luis Diaz de Teran

 

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Innovazione: un fattore chiave della crescita mondiale
Zivadin Jovanovic

Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali, Serbia, settembre 2016

 

La visione, l'integrazione, l'apertura e inclusività sono le caratteristiche principali del Hangzhou Consensus del G20.

Sia nel Comunicato che nel Piano d'Azione adottati in occasione del vertice del G20, tenutosi a Hangzhou (4-5 settembre) le innovazioni sono percepite come il fattore chiave per lo sviluppo globale sostenibile.


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Logistica - Firmati accordi di portata storica con i principali corrieri
globalproject

Comunicato nazionale di Adl Cobas e Si Cobas

4/11/2016

Firmati accordi di portata storica con i principali corrieri. Di seguito il comunicato in merito agli accordi siglati cn TNT, BRT, GLS assistiti da FEDIT, da SICOBAS e ADLCOBAS. Mentre SDA di una dichiarazione di intenti con la quale impegna i fornitori ad applicare le stesse condizioni previste dagli accordi.


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DA ALEPPO OVEST: le toccanti testimonianze degli abitanti in questi giorni terribili
Dottor Nabil Antaki

3   novembre 2016

Messaggio ai media, e a quella parte dell'opinione pubblica disinformata, che parteggiano per i gruppi armati di Aleppo perché li considerano ribelli rivoluzionari e non quel che sono in realtà: terroristi.

 

Esplosione del 3 novembre 2016                                                        

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SOS Donbass: la nostra solidarietà concreta continua
Andrey

I Bambini di Zaizevo nel Donbass rivedono la luce. Grazie CISNU!

Grazie ai contributi raccolti in Italia dal CISNU per il Progetto SOS DONBASS i nostri referenti hanno comprato un generatore elettrico per una famiglia del posto che da otto mesi non aveva più la luce elettrica.

 

 

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Storie di disumanità della guerra in Donbass.
ortodossiatorino.it

Un residente di Donetsk racconta la sua tragedia

Per tutti quelli che pensano che il conflitto nel Donbass sia terminato solo perché è sparito dalle prime pagine, presentiamo la trascrizione italiana della video-intervista a un padre di famiglia reso vedovo e vittima di mutilazioni dai bombardamenti sui civili.


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La verità si apre sempre la strada
Granma italiano e CIVG

Siamo orgogliosi della nostra storia e della nostra cultura, che sono il tesoro più prezioso, ha affermato il cancelliere cubano nella presentazione del progetto di risoluzione:  “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba”, che ha ottenuto 191 voti a favore, due astensioni e nessun voto contrario.

                    

 

Signor Presidente;

Signori Rappresentanti Permanenti;

Signore e Signori Delegati:

 

Sono passati quasi due anni dall’annuncio del presidente Barack Obama della sua disposizione d’usare le sue facoltà esecutive e di lavorare con il Congresso, con l’obiettivo d’eliminare il blocco a Cuba.

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CIVG Informa N°100 - Moldavia: speciale elezioni

Dettagli
Scritto da Enrico Vigna

MOLDAVIA: alle elezioni presidenziali il popolo moldavo cambia rotta e cerca un'alternativa, rivolgendosi verso la Russia. Una svolta geopolitica.

14 novembre 2016

 

 

Dopo decenni di rapine e saccheggio sistematico del Paese compiuto dai politici e dai partiti legati, finanziati e protetti dall’occidente, dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Mondiale, dall’Unione Europea e dalla NATO, che hanno portato il Paese ad essere il Paese più povero d’Europa; infatti secondo uno studio del FMI basato sul reddito pro-capite a parità di potere di acquisto, in Moldavia risulta di 5.006 dollari pro-capite. Questo è un dato riferito a chi materialmente vive nel paese, altro discorso andrebbe fatto per chi è emigrato in occidente. Anche un rapporto dell’UNDP(United Nations Development Programme), ha stabilito che l’8,1% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà internazionale di 1,25 dollari al giorno (2000-2007); ma il 48,5% vive al di sotto della cosiddetta soglia di povertà nazionale. La Moldavia è un paese con circa 3.600.000, di cui oltre la metà vivono all’estero, situata tra Ucraina e Romania. Si parla rumeno, come lingua ufficiale, ma una grande parte parla russo. La Moldavia, posizionata alla 103esima posizione nella Corruption Perceptions Index 2015 di Trasparency International è anche considerato uno dei Paesi più corrotti d’Europa, preceduta nella classifica solo dalla Georgia. Il 13 novembre c’è stato il secondo turno delle elezioni presidenziali, dove ha prevalso il candidato del Partito Socialista della Repubblica di Moldavia, con il 52,18% complessivo, ma senza i voti esteri, in Moldavia la media è del 75%. Questo nonostante  tutto l’insieme dei “poteri forti” del sistema, partiti, apparati, media e ONG filooccidentali hanno profuso ogni sforzo e investimento finanziario, sabotaggi elettorali, ricatti, pressioni e minacce sulla stampa e i media, completamente in mano ai potentati filo occidentali. Un esempio denunciato dal Blocco elettorale per  il candidato socialista Dodon è quello che, mentre nei paesi occidentali il governo moldavo ha istituito centinaia di seggi per permettere di votare i propri emigrati, in stragrande maggioranza fautori dell’occidente in quanto arricchitisi e culturalmente occidentalizzati, un dato che non ha bisogno di ulteriori commenti, al primo turno in Italia l’80% aveva votato per l’americana Sandu e il 7% per Dodon! In Russia e in altri paesi dove i  lavoratori emigrati non riconoscono l’occidente come un modello o una soluzione, il governo ha ridotto ad una minima presenza i seggi, basta pensare che in una città come Mosca, dove vivono e lavorano oltre 700.000 moldavi emigrati, le scorse elezioni erano stati messi 3 seggi.

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