COMUNICATO delle figlie, figlio e madre di BERTA CACERES
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A fronte di quanto accaduto alla nostra Bertha, la nostra mamma, nostra figlia, la nostra guida
Noi, sue figlie Olivia, Bertha e Laura, suo figlio Salvador, sua madre Austra Bertha, accompagnati dai nostri famigliari e amiche e amici, noi vogliamo rendere pubblici i nostri pensieri in questo momento di profonda costernazione.
La nostra Bertha è la nostra più grande ispirazione, abbiamo pertanto sentito il bisogno di far ascoltare la verità sulla sua vita e la sua lotta.
In queste circostanze, vogliamo prima ringraziare tutta la solidarietà nazionale e internazionale che ci accompagna.
Ringraziamo per il suo sostegno il popolo Lenca, cui dedicò la parte più rilevante delle sue forze. Il popolo Garifuna, con cui si gemellarono lotte e utopie. Tutte le organizzazioni e movimenti sociali in Honduras, America Latina e nel mondo, che hanno fatto loro il nostro dolore. Siamo grati per tutte le immense manifestazioni d’affetto e condoglianza che il popolo honduregno ha offerto, a dimostrazione che la sua lotta è la lotta degna dei popoli, quella di cui il mondo ha bisogno.
Non si può distorcere la verità sul crimine che ha posto fine alla sua vita. Sappiamo con assoluta chiarezza che i motivi del vile assassinio sono stati la sua resistenza e lotta contro lo sfruttamento dei beni comuni della natura e in difesa del popolo Lenca. Il suo omicidio è un tentativo di porre fine alla lotta del popolo Lenca contro ogni forma di sfruttamento e saccheggio. Un tentativo di troncare la costruzione di un nuovo mondo.
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CIVG Informa N°85
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Presidente Slobodan Milosevic, Ad Memoriam
Slobodan Milosevic era nato il 20 agosto 1941 a Pozarevac, Serbia. Sì è laureato in Legge all’università di Belgrado nel 1964. Fu prima militante e poi dirigente della Lega dei Comunisti della Jugoslavia e poi del Partito Socialista di Serbia, di cui fu tra i fondatori. A partire dagli anni ottanta era considerato uno dei migliori e più capaci amministratori e funzionari dello Stato della Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia. Nell’Aprile 1984 fu nominato Segretario della Federazione di Belgrado della Lega dei Comunisti; dal Maggio 1986 al Maggio 1989 fu presidente del Comitato Centrale della Lega dei Comunisti e al primo Congresso del Partito Socialista di Serbia nel Luglio 1990 venne eletto Presidente del Partito, che era nato dall’unificazione della Lega dei Comunisti e dall’Unione degli operai e dei socialisti della Serbia. Leggi tutto |
11 Marzo 2016: Noi non dimentichiamo
11 Marzo 2006, Slobodan Milosevic
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Viktoria Shilova a Torino
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Appuntamenti:
Mercoledì 9 marzo, ore 15,00, presso la saletta del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, dentro il Palazzo di Giustizia di Torino, incontro sul tema dei "Diritti Umani in Ucraina", con avvocati e giuristi, con l'Associazione Giuristi Democratici
Mercoledì 9 marzo, ore 21,00, presso il salone dei Missionari, in V. Cialdini 4 a Torino, incontro sul tema "Ucraina, Donbass: Testimonianze. 8 vedere locandina)
Giovedì 10 marzo, ore 16,00, presso il Campus Einaudi, "Diritti Umani e Diritto Internazionale in Ucraina".
Giovedì 10 marzo, ore 21, presentazione del libro " Noi sotto le bombe" e relativi Progetti di Solidarietà.Luogo da definire in questi giorni.
A tutti gli amici e le amiche a cui sta a cuore la verità e la giustizia, la pace contro la guerra, la solidarietà contro rigurgiti nazifascisti, l'amicizia ed il rispetto tra i popoli, chiediamo di partecipare e far girare questi appuntamenti, in PARTICOLARE quello del 9 Marzo sera. Le testimonianze e l'impegno di Viktoria Shilova meritano di essere ascoltati.
Grazie. CISNU/CIVG
CIVG Informa N°84
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Crescita del fatturato per le grandi imprese industriali, ma non per l’occupazione
29 gennaio 2016 Fonte: Elaborazioni su dati Istat di Giorgio Nei primi undici mesi del 2015 il fatturato delle maggiori imprese industriali è aumentato rispetto all’analogo periodo del 2014 dello 0,4%. Al netto della variazione dei prezzi alla produzione (-2,6), le vendite reali segnano un incremento del 3,1%, trainate soprattutto dal mercato interno (+3,3). Le vendite all’estero aumentano invece dell’1,7 (quelle complessive nazionali nello stesso periodo sono aumentate dell’1,9).
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La battaglia per Aleppo e le menzogne dei giornalisti di regime
Desta veramente scandalo ed indignazione il cumulo di menzogne spudorate con cui i giornalisti dei principali canali TV e dei maggiori quotidiani descrivono le operazioni militari in Siria che potrebbero segnare una svolta nel corso della guerra che insanguina il paese da quasi 5 anni. L’apice dello scandalo è raggiunto nella descrizione, del tutto capovolta rispetto alla realtà, della battaglia per Aleppo, che potrebbe rivelarsi decisiva per le sorti della guerra. La grande città industriale, posta nel Nord della Siria, è stata sempre la capitale economica del paese. Nel 2012 la città fu attaccata da bande jihadiste di diversa tendenza, in buona parte costituite da jihadisti e mercenari stranieri, che riuscirono a circondarla quasi completamente, ad occupare alcuni quartieri periferici comprendenti varie industrie e le centrali elettrica ed idrica, e ad infiltrarsi anche in alcuni quartieri centrali. Leggi tutto |
Ucraina. Progetto “ Corridoi di pace” del movimento antiguerra AntiVoyna
Tra le innumerevoli attività per la pace del movimento AntiVoyna ucraino, è partito questo Progetto, coordinato da Viktoria Shilova che cerca di praticare la lotta contro la guerra fratricida nel Donbass, mettendo insieme allo stesso tavolo di pace, madri e vedove di entrambe la parti, genitori e familiari, che hanno perso in guerra figli o mariti, o cari. L’obiettivo è di cercare modi per tornare a parlarsi e confrontarsi in una prospettiva di soluzioni di pace e negoziali; e le madri e le vedove in quanto donne e madri in primis, hanno nel dolore vissuto su se stesse e interiore, la percezione più profonda della tragedia della guerra. Il valore profondo di questo progetto di pace sta nel fatto che alcune di queste donne erano state interne alle proteste di Maidan ed oggi riconoscono il fallimento e la deriva tragica della guerra conseguitane. AntiVoyna guidato dalla Shilova ha organizzato un primo viaggio di riconciliazione e di ricerca di figli e mariti prigionieri di guerra o dati per morti o scomparsi nel Donbass; insieme ad un gruppo di donne dell’Ucraina, esse sono andate a Donetsk sotto la protezione e le garanzie della Repubblica Popolare di Donetsk e del suo Presidente Zacharcenko. Il video qui sotto è la Conferenza stampa tenuta a Kiev al ritorno dal viaggio, con le parole di queste donne.
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NovoRossiya NOTIZIE - Gennaio 2016
a cura di CISNU/CIVG “ La Repubblica Popolare di Donetsk adotta tutte le misure per risolvere il conflitto pacificamente…”, così ha dichiarato Eduard Basurin vice comandante delle milizie della RPD in una conferenza stampa . Basurin ha denunciato le azioni illegali contro la popolazione civile da parte delle forze di Kiev. "…Ancora una volta voglio incoraggiare tutti gli organismi comunitari e internazionali dei diritti umani di unirsi e di parlare con una sola voce nella lotta contro il male, che è diretto contro la popolazione civile del Donbass. La leadership militare e politica dell’Ucraina continua a indurre in errore i leader mondiali di Germania, Francia e Russia per quanto riguarda la conformità con l'accordo di Minsk, aumentando il raggruppamento delle sue truppe lungo la linea di contatto. Noi per parte nostra prendiamo tutte le misure per risolvere il conflitto pacificamente. Noi non vogliamo la guerra… "- ha detto il rappresentante del Ministero della Difesa della RPD. Leggi tutto |
Armati al monastero
1 febbraio 2016 Nella serata del 30 gennaio, intorno alle 21, è stato prima bloccato e successivamente arrestato un drappello di quattro uomini che a bordo di una golf bianca targata Uroševac/Ferizaj si era appostato di fronte al portone di ingresso principale del Monastero di Dečani. L’operazione di polizia, condotta congiuntamente dalla Kfor italiana e dalla Kosovo Police, ha permesso di risalire all’identità degli arrestati, quattro maschi sulla ventina, di etnia albanese, provenienti da diverse città del Kosovo: Gnjilane, Uroševac, Prizren e Djakovica. Leggi tutto |
Fca, Marchionne annulla il piano per Mirafiori
28 gennaio 2016 Per Cgil e Fiom di Torino il cambio di strategia del gruppo ex Fiat avrà un impatto pesante sugli stabilimenti italiani e su quelli torinesi in particolare. Alle Carrozzerie almeno 1500 lavoratori resteranno in Cig. Chiesto l'intervento di Regione e Comune Conferma o, addirittura, incremento degli obiettivi finanziari non accompagnati però dalla conferma degli obiettivi produttivi. E poi il posticipo del lancio dei nuovi modelli Alfa che ha un impatto pesante sugli stabilimenti italiani di Fca (ex Fiat), su quelli torinesi in particolare. Per questo la Cgil e la Fiom di Torino esprimono grande preoccupazione dopo le dichiarazioni dell'Amministratore Delegato di Fca nella “conference call” con gli azionisti a margine del CdA tenuto a Londra. Leggi tutto |
Il settarismo o il fallimento di una prospettiva democratica in medio oriente
Il ruolo della monarchia saudita
La recente felice conclusione della delicatissima trattativa sul programma nucleare iraniano ha suscitato sconcerto e preoccupazione in seno alla casa regnante saudita ai cui occhi l’evento ha costituito l’ulteriore conferma della fondatezza dei timori provati circa il progressivo allentamento della relazione strategica tra Washington e Riyadh. La caduta del regime sunnita di Saddam Hussein, conseguente all’invasione dell’Iraq da parte degli anglo-americani nel 2003, rimpiazzato da un governo a direzione sciita, fatto assolutamente inedito nella realtà araba, e il fallito tentativo di “regime change” in Siria dove l’intervento russo, iniziato lo scorso autunno, ha significato l’allontanarsi nel tempo di un obiettivo del cui mancato conseguimento i sauditi attribuiscono in buona misura la colpa all’“irresolutezza” dell’Amministrazione Obama, hanno fatto trapelare alla monarchia saudita la materializzazione di un arco sciita in grado di coprire l’immenso spazio tra il porto iracheno di Basra sul Golfo Persico e la capitale del Libano, Beirut. Leggi tutto |
Il ritorno in patria della vedova di Maskhadov: un monito a Akhmed Zakayev
L’analista politico e giornalista ceceno Islam Saidaev ha commentato per EADaily l’ultima notizia, numero uno in Cecenia : il ritorno in patria della vedova dell'ex presidente "d'Ichkeria" Aslan Maskhadov, Kusama Maskhadov , la più stretta consigliera del successore Džokhar Dudaev, il vero e proprio "Cardinale grigio" della Cecenia di allora. "…In primo luogo, Kusama è tornata in patria di propria volontà, nella Cecenia di oggi. Il motivo è meglio chiederlo direttamente a lei stessa. Ma qual’è il suo desiderio personale, è un fatto ", ha detto Saidaev. “…In secondo luogo, considera Saidaev, il ritorno della vedova di Maskhadov nella terra dei propri antenati, e la sua richiesta a Kadyrov di ottenere il passaporto russo, è un segnale al resto dei sostenitori di "Ichkeria". Questo è un messaggio chiaro: fratelli ceceni, basta sopportare i disagi dell’emigrazione e prendersela con la Russia, ritornate a casa…", ha detto Islam Saidaev. Leggi tutto |
Assedio. Su Aleppo la fabbrica delle balle
L’assedio di Aleppo. Forse non lo sapevate ma in questi ultimi giorni, e solo in questi ultimi giorni, il mondo delle persone perbene, di coloro che hanno a cuore la libertà, è angosciato dall’assedio di Aleppo. Il che è un po’ curioso, perché Aleppo è sotto assedio da tre anni e mezzo. Guardate la cartina qui pubblicata: raffigura la situazione di Aleppo dal 2012 fino a un mese fa. Com’è facile notare, il verde circonda su tre lati il rosso. E il verde erano le forze dei ribelli. Che quindi per tre anni e mezzo hanno stretto la città in una morsa aperto solo verso Sud. Un assedio quasi perfetto. Leggi tutto |
Presentazione del libro “Uomini e non uomini” di G. Jelisic al Sovietniko
Riuscita serata di informazione e solidarietà del Forum Belgrado Italia il 9 febbraiopresso il locale “Sovietniko”; oltre trenta presenti alla serata che dopo la presentazione del libro “ Uomini e non uomini” di G. Jelisic, ha poi partecipato ad una cena serbo bosniaca, preparata dalle cuoche volontarie Jovanka e Vida, per raccogliere fondi per Jelisic.
Ringraziando i partecipanti e le cuoche, non dimentichiamoci degli amici Giovanna e Sasha del Sovietniko, sempre sensibili e disponibili per iniziative solidali e informative. Torino Leggi tutto |
CIVG Informa N°83
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Libia. Dopo la condanna a morte di Saif al Islam Gheddafi, viene inventato un governo virtuale, in un paese distrutto e devastato
A ottobre è stata confermata la sentenza di condanna a morte per Saif al Islam Gheddafi (secondogenito di M. Gheddafi) e a dicembre è stato pubblicizzato un inesistente governo libico NATO, formato in Marocco, composto da figure estranee alla terribile situazione interna al paese e non riconosciuto da nessuna fazione, banda, milizia jihadista che stanno distruggendo la Libia e il suo popolo. Un governo virtuale ma necessario alla NATO e all’occidente per poter giustificare il prossimo intervento militare. Due notizie su cui riflettere per capire come hanno ridotto un paese e un popolo che fino a 5 anni fa aveva la più alta aspettativa di vita dell'Africa continentale, 74 anni. Aveva anche il più alto prodotto interno lordo in quel continente (PIL), al pari di paesi come il Messico o l’Argentina; era al primo posto dell’Indice di sviluppo umano dell’Africa. Leggi tutto |
APPELLO DI Safia Farkash, vedova di Muammar Gheddafi, sulle torture di suo figlio Saadi Gheddafi
Io sono la madre di Al Saadi Gheddafi, mio terzo figlio. Tre dei suoi giovani fratelli sono stati uccisi durante la guerra del 2011. Uno di loro, Mutassim, fu brutalmente trucidato dopo la sua cattura da parte delle milizie di Misurata, che erano impegnate per la distruzione della Libia. Leggi tutto |
Appello ai cittadini di tutto il mondo! Esigiamo giustizia, non assassinii!
La Nuova Libia, una fabbrica di estremismo, un terreno fertile per le formazioni dell’ISIS, un paese senza legge e governo, senza un legittimo organo giudiziario, ha condannato a morte per fucilazione il figlio di Muammar Gheddafi, Saif al Islam al Gheddafi, e sette funzionari dell'ex potere popolare tra cui Abdullah al-Senussi ex capo della Sicurezza nazionale, l’ex primo ministro al-Mahmoudi al-Baghdadi e l’ex capo del controterrorismo Abu Zeid Dorda. Leggi tutto |
Libia: i libici manifestano nelle strade, in solidarietà con gli eroi della Jamahirija e della Rivoluzione Verde, condannati a morte dal tribunale delle milizie terroriste a Tripoli
Da Bani Walid, al Golfo della Sirte, a Sabha, la Resistenza Verde guida e organizza il popolo libico perché si ribelli di fronte alle sentenze di morte della cricca islamista tripolina. Leggi tutto |
Italia - Libia: basta guerre! Appello
Un'inesorabile coazione a ripetere? Siamo alla vigilia di un’altra guerra contro la Libia, “a guida italiana” questa volta
Sembra ormai assodato che le forze speciali SAS sono già in Libia, per preparare l’arrivo di mille soldati britannici. L’operazione complessiva, capitanata dall’Italia, dovrebbe coinvolgere seimila soldati americani ed europei per bloccare i cinquemila soldati dell’Isis. Il tutto verrà sdoganato come "un’operazione di peacekeeping e umanitaria." Leggi tutto |