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    Luca Conti
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    A fianco degli operai della ditta ‘Madys’
    Collettivo Mario Giannelli

CIVG Informa n.239

Dettagli
Scritto da CIVG

06 Aprile 2025
Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.
L’economia di guerra è già in marcia
Massimo Alberti

26 Marzo 2025

 

https://www.conflavoro.it/wp-content/uploads/2025/03/news170325-1024x529.jpg

 

Mentre a Bruxelles si discute di ReArm Europe, il Piano per il riarmo da 800 miliardi di euro proposto dalla Presidente della Commissione europea von der Leyen, l’economia reale ha già intrapreso la via della riconversione al militare, con l’automotive a fare da battistrada. L’Italia non fa eccezione.

Gli ultimi dati Istat sulla produzione industriale toccano i 2 anni tondi tondi, e consecutivi, di calo: sono 26 mesi su 27 da quando è in carica l’esecutivo presieduto da Giorgia Meloni. Il che la dice lunga sulla totale assenza di politiche industriali da parte del governo di destra, così come di quello che lo ha preceduto. A trascinare verso il basso la produzione è il settore auto, in crisi da tempo e plastico esempio dell’abbandono di un settore trainante da parte della politica, del tutto succube ai chiari di luna di Stellantis.

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Notiziario Patria Grande - Marzo 2025
PatriaGrande/CIVG

 

NOTIZIARIO MARZO 2025

 

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / NATIONAL ENDOWMENT FOR DEMOCRACY

Il tramonto della NED: nessuno la piangerà

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / STATI UNITI E TERRORISMO

Terrorismo o giustificazione?

La storia è testimone delle ansie espansionistiche della Casa Bianca

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / ORGANIZZAZIONE DEGLI STATI AMERICANI

L’OEA ha un nuovo segretario generale.

Cambia qualcosa nel “ministero delle colonie”?

 

RESUMEN LATINOAMERICANO (CUBA) / ESTERI / ARGENTINA

Argentina, cacciatori di taglie

 

SINPERMISO / ARTICOLI / ECUADOR AL BIVIO
Ecuador al bivio

 

PRENSA LATINA (CUBA) / ESTERI / ELEZIONI ECUADOR

Ecuador, Pachakutik annuncia accordo con Revolución Ciudadana

 

HISPANTV (IRAN) / ESTERI / COLOMBIA

Il presidente: l’oligarchia cerca di creare carenze e scontento

 

PRENSA LATINA (CUBA) / ESTERI / COLOMBIA

Cortei per sostenere il Governo di Petro

 

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Morti sul lavoro in Italia negli ultimi 4 anni. bollettino di una guerra. un campo di battaglia senza trincea nè scudi.
Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering

 

Dal 2021 al 2024, 4.442 persone hanno perso la vita sul lavoro in Italia.

Il settore delle Costruzioni è quello in cui si conta il maggior numero di decessi con 564 vittime. Le zone con il rischio più alto sono al Centro e al Sud. Basilicata e Umbria in zona rossa per quattro anni consecutivi, seguite da Campania e Valle d’Aosta per tre. La Toscana si distingue come la regione più virtuosa, con due anni in zona bianca.

Le costanti drammatiche dell’emergenza: gli over 65 sono i più vulnerabili, mentre gli stranieri registrano un tasso di mortalità doppio rispetto agli italiani, sia sul posto di lavoro sia in itinere.

418 le donne che hanno perso la vita sul lavoro.

 

IL COMMENTO AI DATI AGGIORNATI DEL QUADRIENNIO 2021-2024

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Le “thawabit” palestinesi: delle costanti che non lo sono più
Samah Jabr

 

https://i.ytimg.com/vi/QA1gGoyqmeY/hqdefault.jpg?sqp=-oaymwEmCOADEOgC8quKqQMa8AEB-AHSBoAC4AOKAgwIABABGFUgZShlMA8=&rs=AOn4CLDZJYf0dJ3mdmOZdbux2GqSgtsHLw

 

L'11 marzo 2025, il movimento di liberazione nazionale palestinese (Fatah) ha accusato Hamas di

tenere negoziati segreti con entità straniere. Fatah ha affermato che Hamas fa continuamente

concessioni sulle “thawabit”, i principi fondamentali palestinesi, le costanti nazionali.

Nel 1977, il Consiglio nazionale palestinese ha dichiarato un insieme di principi inviolabili,

qualificandoli come “thawabit”.

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Può l'Europa liberarsi dalla NATO e tracciare il proprio percorso di sicurezza?
Zivadin Jovanovic

19 marzo 2025

 

 

Zivadin Jovanovic, presidente del Forum Belgrado per un Mondo di Eguali  che ha servito come Ministro degli Affari esteri della Repubblica Federale di Jugoslavia tra il 1998 e il 2000

 

Le recenti richieste da parte di alcune figure statunitensi per il "ritiro degli Stati Uniti dalla NATO" hanno scosso l'Europa.

Per decenni, l'architettura della sicurezza dell'Europa si è basata pesantemente sul quadro della NATO guidato dagli Stati Uniti.

In questa attuale instabilità, la riflessione dell'Europa sulla propria sicurezza a lungo termine si è ulteriormente approfondita.

L'UE può liberarsi dalla sua lunga dipendenza dalla NATO per la sicurezza?

Come può l'Europa ritornare a se stessa?

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Le emissioni invisibili di ENI in Basilicata
Recommon

12 Marzo 2025

 

ENI ha una parte non trascurabile del suo business nel nostro Paese. In particolare in Basilicata, dove è impegnata a sfruttare da una trentina d’anni il più grande giacimento su terra ferma dell’Europa Occidentale. Le licenze concesse a ENI autorizzano l’estrazione di 104mila barili di petrolio al giorno – sebbene negli ultimi anni la produzione non superi le 40mila unità. Il fulcro delle attività è l’impianto di lavorazione del petrolio estratto in quasi 30 pozzi, il Centro Olio in Val d’Agri (COVA)

 

https://uploads-ssl.webflow.com/5d9bafe75f6edb09b82b5aaf/6061f352bde48f999061f5af_grafico-val-agri-sito-1024x538.png https://tse3.mm.bing.net/th?id=OIP.IEJTLLTFIFu9koJM5Q4Y9wHaD4&pid=Api&P=0&h=180

 

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Più di 350 rabbini rifiutano la “pulizia etnica” dei palestinesi, insita nel “Piano di Trump”
Al Manar

 

https://i0.wp.com/reseauinternational.net/wp-content/uploads/2025/02/Sans-titre-18-9.png?resize=740%2C431&quality=100&ssl=1

 

Più di 350 rabbini, insieme a una serie di altri firmatari tra cui creatori e attivisti ebrei, hanno firmato un annuncio sul New York Times che condanna il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di “pulire eticamente” i palestinesi a Gaza, riferisce il quotidiano britannico The Guardian.

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140 anni fa, a quel tavolo di Berlino, si decise la fine dell’Africa libera
Valentina Giulia Milani

 

file:///C:/Users/Diest/Downloads/Senza%20titolo.jpg

 

 

Sono passati 140 anni dalla storica Conferenza di Berlino durante la quale 14 nazioni europee decisero la spartizione del continente. Un processo che non tenne assolutamente conto delle popolazioni locali e favorì l’unione forzata di gruppi etnici storicamente in conflitto.

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Vigili del fuoco morti a causa dei Pfas
ReteAmbientalista

7 marzo 2025

https://www.rete-ambientalista.it/wp-content/uploads/2025/03/image-98.png

 

L’allarme a livello internazionale era stato più volte evidenziato sul nostro Sito. Ora il caso dei pompieri morti per glioblastoma, tumore cerebrale, sta mobilitando le istituzionei con indagini in corso e campionamenti sulle acque e sull’aria nelle caserme italiane. La tragedia del  decesso di Mario Marraghini, Maurizio Ponti e Antonio Ralli, della caserma di Arezzo,  ha messo in moto l’amministrazione centrale dei vigili del fuoco anche con un programma di ricerca, condiviso con l’Università di Bologna.

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IL TRAUMA PSICOSOCIALE di Martin Barò
Rocco Canosa

4 Febbraio 2025

 

https://www.brigatabasaglia.org/wp-content/uploads/2025/02/photo_2025-02-04-11.35.09-740x1024.jpeg

 

Premessa

Ero in Nicaragua nell’autunno del 1990 in missione in qualità di esperto in salute mentale, per conto della Cooperazione Italiana Governativa. Nel febbraio dello stesso anno i sandinisti avevano perso le elezioni e si era costituito un Governo di Unità Nazionale guidato da Violeta Chamorro, ben visto dagli Stati Uniti. Si respirava, però un’aria triste. A causa della sconfitta, inattesa, molti componenti del Fronte Nazionale di Liberazione “Augusto Sandino” erano depressi, fuori da ogni gestione degli apparati amministrativi. Nello stesso tempo infuriava ancora la guerra civile nel vicino Savador, che si stava acuendo dopo il fallimento dell’offensiva del 1989 realizzata dal Fronte Liberazione Nazionale “Farabundo Martì”. Nel novembre del 1989 c’era stato l’assassinio di sei frati gesuiti, tra cui Martin Barò, docente di Psicologia presso l’Università Centroamericana (UCA), ad opera di un plotone delle Forze Armate Governative: un episodio che scosse la comunità internazionale, la quale chiese la fine della guerra, conclusasi poi nel 1992.Durante la mia permanenza in Nicaragua ho conosciuto Sergio, ex guerrigliero salvadoregno, che mi ha parlato della crudeltà della guerra e delle conseguenze catastrofiche sulla sua salute mentale. Incubi notturni, crisi d’ansia in pieno giorno, paura di essere assalito da sconosciuti, ipervigilanza senza un motivo, difficoltà a fidarsi anche degli amici, scarsa autostima. Stava talmente male durante la guerra in Salvador che gli stessi suoi compagni gli hanno detto di lasciare il Fronte di Liberazione. E’ andato, così, a Cuba, dove ha frequentato un corso di film-maker nella Scuola di Cinematografia fondata da Gabriel Garcìa Marquez.

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La nostra solidarietà concreta continua – Marzo 2025
SOS YUGOSLAVIA – ONLUS

S.O.S. Yugoslavia

 

                                                                         

Progetto di sostegnoalla scuola elementare ‘Vuk Karadžić’ di Dragušica completato!

Ci scrivono dal Sindacato Samostalni di Kragujevac, nostro referente per il Progetto:

“ Eccoci finalmente a informarvi che il progetto è stato realizzato. E durato a lungo  perche e coinciso con una situazione politica estremamente delicata. Da dicembre il nostro paese si trova in uno ”stato di blocco'', le proteste in tutti i settori ma innanzitutto nel settore di istruzione. Insomma, le scuole sono chiuse, sia quelle elementari che medie e superiori mentre le facoltà sono occupate dagli studenti. Come capite, e stato difficile portare alla fine il progetto, il cui fine era previsto in gennaio, per non dire che nel frattempo prezzi dei materiali è estremamente salito. Nonostante tutti i problemi siamo felici che ci siamo riusciti e che ieri abbiamo potuto incontrare bambini ed i loro genitori e insegnanti. Immaginate che questi bambini hanno potuto visitare la loro scuola dopo più di 3 mesi a causa del blocco.

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Proclamazione sciopero generale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata di venerdì 11-4-2025.
Sicobas

 

https://sicobas.org/wp-content/uploads/2025/03/caro-vita-anni-68.jpg

 

La scrivente O.S., Sindacato Intercategoriale Cobas

premesso che:

  • Il 18 Settembre la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di Legge Crosetto-Nordio-Piantedosi. Lo stesso decreto passato poi al Senato sta concludendo il suo iter legislativo e verrà approvato nella discussione finale prevista  nella prima settimana di Aprile 2025. Il DdL 1660 ( ora  1236)  contiene  misure repressive delle lotte e dei movimenti di lotta che da anni sono sul terreno delle mobilitazioni per arginare i costi della crisi e dell’economia di guerra. Mentre Il Parlamento europeo, nel mese di Marzo 2025,   ha approvato  una risoluzione dove  chiede ai paesi Europei  una spesa per il riarmo di 800 miliardi di euro con impegno dei singoli stati ad aumentare la spesa per il riarmo del 2% del PIL.
  • In questo contesto, il DdL posto in funzione di legge contro la resistenza attiva e la resistenza passiva, con l’aumento delle pene per chi commette un blocco stradale e per chi tenta l’impedimento della costruzione delle grandi opere, dovrà vedere un’ampia mobilitazione per non lasciare che vengano attaccati maggiormente quei settori sociali come i lavoratori e le lavoratrici, ma anche i disoccupati e disoccupate, che esercitano il diritto a lottare per rivendicare un lavoro, dignitoso e che rivendicano la fine dello sfruttamento dei territori per il profitto di pochi.
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L'Unione Africana chiede giustizia mediante le riparazioni
Enrico Vigna

Marzo 2025

 

https://www.colonialismreparation.org/media/com_acym/templates/newsletter_italiano/images/freedom.jpg

 

 

Il 18 e 19 febbraio 2023 durante il trentaseiesimo vertice l'Assemblea dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione Africana prende la Decisione 847 (XXXVI) sulla costruzione di un fronte unito per far avanzare la causa della giustizia e il versamento di riparazioni agli africani appoggiando l'organizzazione della Conferenza sulle riparazioni di Accra.

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CONCLUSO IL PROGETTO EDUCATIVO DELLA TENDA-SCUOLA all’interno del campo profughi di DEIR el BALAH in GAZA.
SOS Palestina / CIVG Italia

31 Marzo 2025

 

https://www.palestinechronicle.com/wp-content/uploads/2023/05/IMG_2030-scaled.jpg

 

Essendo ripresi i bombardamenti dell’aggressore israeliano e la pulizia etnica del popolo palestinese, il Progetto al campo profughi di Deir el Balah, si è concluso. I nostri referenti, i bambini parte del progetto, se sopravvissuti ai criminali bombardamenti israeliani, sono sfollati o tornati alle case e alle città da cui erano stati espulsi. Naturalmente tutti hanno trovato le loro case distrutte e in macerie, ora hanno anche ricevuto un ulteriore ultimatum: o vanno via nuovamente o resteranno sotto i prossimi bombardamenti annunciati.

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A fronte di un siffatto disastro sanitario ed ecologico, quanti ad Alessandria hanno la coscienza a posto?
ReteAmbientalista

 

 

I Sindacati? I sindacati, nei primi cinquanta anni di esistenza del polo chimico di Spinetta Marengo hanno fatto quello che hanno potuto in quella che venne subito soprannominata “la fabbrica della morte” ma che sfamava centinaia di famiglie per metà contadine. Solo dopo il Sessantotto, fino alla sconfitta sindacale degli anni ’80, la tutela della salute è al primo posto in fabbrica e finanche fuori. E’ dal “Consiglio di fabbrica” che viene elaborata la rivendicazione dell’”Osservatorio ambientale della Fraschetta”. Dopo, invece, il ricatto occupazionale, vero o presunto, spinge il sindacato in un patto di subordinazione politica e culturale con Montedison e Solvay, pur nella consapevolezza della tragica nocività: è emblematico il volantino aziendale della CGIL del 2002 che per prima denuncia il cancerogeno PFOA, e poi tace per sempre pur conoscendo le analisi del sangue (PFAS) dei lavoratori. E’ emblematico il fatto che, in decine di anni, né all’Inail né in tribunale sia mai stata avviata causa di risarcimento per malattie e morti operaie. Neppure sostenuto nei due processi penali contro Solvay [*] .

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Slovacchia: il primo ministro Robert Fico: “Terroristi della ‘Legione Georgia’ ucraina coinvolti nelle proteste nel paese”.
Enrico Vigna

aprile 2025

 

http://www.termometropolitico.it/media/2014/03/robert-fico.jpg https://m.smedata.sk/api-media/media/image/sme/7/66/6662447/6662447_1200x.jpeg?rev=4

Il primo ministro slovacco Fico, ha denunciato che i terroristi della “Legione Nazionale Georgia”, che sta combattendo dalla parte di Kiev in Ucraina, sono coinvolti nelle proteste antigovernative nel paese. Ha accusato il comandante e reclutatore della “Legione georgiana” Mamuka Mamulashvili e i manifestanti, di pianificare le proteste per tentare un colpo di stato violento. Secondo Fico, “gli organizzatori delle proteste pianificano preordinatamente gli scontri con le forze di sicurezza”. A Mamulashvili è stato vietato di entrare in Slovacchia.

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CINA: 600.000 lavoratori coinvolti nel gigantesco progetto cinese. Il deserto del Taklamakan è stato fermato
Luca Conti

 

https://tse4.mm.bing.net/th?id=OIP.Qm88IE6El0Sqki_kMbEChAHaEN&pid=Api&P=0&h=180https://i.pinimg.com/originals/9f/a8/69/9fa8697681b44505f27d3fabccb40ab3.png

 

La Cina ha realizzato un’impresa straordinaria, costruendo una ceinture verte di oltre 3.000 chilometri che circonda il deserto del Taklamakan, uno dei deserti più vasti e inospitali del mondo. Questo ambizioso progetto ha utilizzato tecnologie di controllo del sabbia alimentate a energia solare per fermare le tempeste di sabbia devastanti, proteggere infrastrutture vitali e stimolare nuove opportunità economiche nella regione del Xinjiang, abitata principalmente dalla popolazione uigura.

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A fianco degli operai della ditta ‘Madys’
Collettivo Mario Giannelli

02 Aprile 2025

 

https://tse3.mm.bing.net/th?id=OIP.m9YDjOatdGVeGIQS7t6UvwFNC7&pid=Api&P=0&h=180

 

A fianco degli operai della ditta ‘Madys’

La solidarietà è una potente arma:

pratichiamola!

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Lo Yemen entra nella nuova fase: l’aggressione statunitense diretta, con obiettivo terminale l’Iran
Enrico Vigna

19 marzo 2025

 

file:///C:/Users/Diest/Downloads/93df063627e3497c64d2a5a9b240c4fd.jpg https://www.insurancejournal.com/app/uploads/2023/11/gulf-of-aden-red-sea-area-458320697-bigstock-scaled.jpg

 

Come da tempo si poteva delineare e  nei mesi scorsi avevo documentato, gli USA sono passati dalle minacce all’operatività militare, come preannunciato dal neo presidente Trump, in materia di Medio Oriente. Il 15 marzo Washington ha sollevato ancora una volta il bastone del “terrorismo” contro Sana’a e gli Houti, ma le Forze Armate yemenite hanno risposto prontamente abbattendo un drone MQ-9 e attaccando una portaerei statunitense. Una mossa piena di messaggi e implicazioni significative. Nel frattempo, mentre scrivo, nella  notte del 18 marzo, una nave della Marina militare iraniana in navigazione nel Mar Arabico, verso lo Stretto di Bab al-Mandab, è stata colpita e affondata.

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Carceri italiane: una situazione non più tollerabile
RC

21 mar 2025

 

 CARCERI ITALIANE: UNA SITUAZIONE NON PIU’ TOLLERABILE

 

Lettera aperta sulla situazione delle carceri italiane

 

È di ieri la drammatica notizia che rivela che, in quarantotto ore, all’interno della casa circondariale di Verona, si sono verificati due suicidi portando così, la tragica conta delle morti in carcere e per carcere del 2025 (siamo solo al 19 marzo) a 19, dei quali 6 in Emilia-Romagna (4 nel carcere di Modena, 1 a Bologna e 1 a Parma) e lo stato di cose è così in Toscana, in Umbria e in molti altri territori. Negli anni precedenti la situazione non era migliore e, tra i casi passati agli onori della cronaca, ricordiamo i 9 morti della rivolta del carcere di S. Anna di Modena dell’8 e 9 marzo 2020, in epoca di lockdown covid dove va sottolineata l’opacità del sistema carcerario nell’iter giudiziario. Purtroppo, dati i presupposti, anche il 2025 non andrà in direzione diversa.

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Donne palestinesi: una storia inestimabile di resistenza e volontà imprescindibile di non arrendersi
Enrico Vigna, SOS Palestina/CIVG

23 marzo2025

Donne palestinesi-pubblichiamo foto REUTERShttps://images.theconversation.com/files/219576/original/file-20180518-42233-v7vdix.jpg?ixlib=rb-4.1.0&rect=0%2C68%2C3431%2C2258&q=45&auto=format&w=926&fit=clip

 

 

Per documentare la straordinaria e inesauribile storia delle donne della Palestina, della loro Resistenza, della loro tenacia, della loro umanità ferita, violata, calpestata, ma mai vinta, mai sottomessa, occorrerebbe narrare 78 anni di storia. 78 anni di violazioni quotidiane e pianificate contro qualsiasi concetto di umanità, di rispetto dei diritti civili, sociali e umani minimi inalienabili…Allora lasciamo parlare le donne palestinesi di oggi, ancora, caparbiamente e infaticabilmente in prima fila a difendere i propri figli, le proprie famiglie, le proprie comunità, la propria terra, il proprio popolo, la propria Patria violentata e negata…

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CIVG Informa n.238

Dettagli
Scritto da CIVG

16 Marzo 2025
Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.
Caffaro di Brescia, associazioni in piazza per chiedere di sbloccare le bonifiche
lavialibera

 12 marzo 2025

Immagini satellitari dell'ex Caffaro di Brescia (Google)

Immagini satellitari dell'ex Caffaro di Brescia

 

La campagna Ecogiustizia Subito arriva nel comune lombardo segnato dall'inquinamento da pcb. La giustizia ha condannato l'azienda a pagare, ora le associazioni chiedono di usare quei fondi per accelerare sulla riqualificazione delle aree contaminate

Avviare una nuova campagna di monitoraggio, sbloccare le bonifiche e formulare un piano per la riqualificazione delle aree contaminate: è quanto chiede la campagna Ecogiustizia subito - In nome del popolo inquinato per Brescia, da decenni avvelenata dalle attività dello stabilimento chimico Caffaro. L’iniziativa, promossa da Legambiente, Libera, Azione cattolica, Acli, Agesci e Arci, giunge mercoledì 12 marzo nel comune lombardo dopo aver fatto tappa in altri territori segnati da disastri ambientali: Casale Monferrato (Alessandria), Taranto, Porto Marghera (Venezia), Augusta, Priolo e Melilli (Siracusa) e Napoli per la terra dei fuochi. 

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Notiziario Patria Grande - Febbraio 2025
PatriaGrande/CIVG

 

NOTIZIARIO FEBBRAIO 2025

 

 

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / DESTABILIZZAZIONE

Guerra culturale e soft power: come l’USAID e la NED rielaborano la dominazione statunitense in America Latina

 

SPUTNIK / MONDO / BRASILE E BRICS

Il Brasile reagisce con fermezza alla minaccia di Trump contro i BRICS

 

REBELION (CUBA) / ESTERI / BOLIVIA

Bolivia: difendere e rafforzare i cambiamenti in corso

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / DEMOCRAZIA NEL MONDO

Nuovi presidenti nel 2025, chi cambia?

Più di 40 paesi nel mondo andranno quest’anno alle urne

 

RESUMEN LATINOAMERICANO / HONDURAS

Honduras. Vittoria popolare: confermata la condanna a 30 anni di carcere di Sergio Rodríguez Orellana, autore dell'assassinio di Berta Cáceres

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / DESTABILIZZAZIONE

Operazione Northwoods: il mondo al bordo dell’abisso

 

RESUMEN LATINOAMERICANO (CUBA) / ESTERI / NICARAGUA

Il Nicaragua avanza: esportazioni e importazioni record

 

GRANMA (CUBA) / CULTURA / VERTICE MONDIALE DELLA GIOVENTU’

Cuba sarà la sede del Vertice Mondiale della Gioventù della UIT 2025

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In prima linea all’inferno: testimonianze dei dottori di Gaza
Sally Ibrahim

10 marzo 2025

 

https://www.invictapalestina.org/wp-content/uploads/2025/03/GettyImages-20743651261.jpg

 

Lavorando instancabilmente tra sofferenze inimmaginabili, i medici di Gaza sono stati arrestati, torturati e deliberatamente presi di mira dalle forze israeliane.

L’oscurità incombeva sulla sala operatoria dell’Ospedale Arabo Al-Ahli nel centro di Gaza mentre il chirurgo Issam Abu Ajwa concentrava tutte le sue energie nel salvare un paziente, il movimento delle attrezzature mediche si mescolavano ai gemiti dell’uomo ferito.

Mentre il medico lottava disperatamente per salvargli la vita, le porte della sala operatoria si spalancarono all’improvviso con violenza. Il Dottor Ajwa si voltò, ancora stringendo uno strumento intriso di sangue, per trovarsi davanti un gruppo di soldati israeliani armati.

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Pietre tombali: le stragi del traghetto Moby Prince e del treno pendolari a Pioltello
Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio

 

Martedì 25 febbraio scorso il procuratore del PM del tribunale di Livorno  ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l'archiviazione dell'inchiesta sul disastro del Moby Prince, il traghetto andato a fuoco il 10 aprile del 1991, dopo la collisione con la petroliera Agip Abruzzo davanti al porto di Livorno.

140 morti asfissiati o bruciati, l’intero equipaggio e i passeggeri, un solo superstite.

Il PM ha spiegato che dopo 34 anni sono cadute in prescrizione (ma và....) tutte le ipotesi di reato tranne quella di “strage dolosa”, e quindi ha chiesto l’archiviazione del procedimento.

140 morti senza verità né giustizia, come spesso è accaduto nel nostro Bel Paese delle stragi impunite.

Anche qui, dopo anni di tentativi di attribuire la responsabilità della più grande tragedia e del più grave incidente sul lavoro della navigazione mercantile  alla condotta dell’equipaggio della Moby Prince, scende una pietra tombale.

Sul fatto che quella notte, in rada, c’erano navi militari statunitensi non autorizzate (ben 9) che caricavano e scaricavano armi (siamo vicini alla base militare USA di Camp Derby),un’altra imbarcazione appartenente ad una flotta Somala (che 3 anni dopo sarà oggetto di un’inchiesta della giornalista Ilaria Alpi e del suo fotografo Milan Hrovatin che finirà.... con la morte – anch’essa misteriosa – dei due), un elicottero non identificato che volava sul mare neanche una parola. La colpa è... della nebbia che non c’era, come affermato da numerosi testimoni anche davanti alla Commissione parlamentare.

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Costituita e strutturata la Resistenza Popolare siriana contro il regime jihadista e contro l’occupazione straniera
Enrico Vigna

Febbraio 2025

 

https://media.istockphoto.com/id/652191222/it/vettoriale/bandiera-della-repubblica-araba-siriana-e-citt%C3%A0-bombardata-sullo-sfondo.jpg?s=170667a&w=0&k=20&c=rXW9s7R-NxeEB76MrMy3z-A2LiSV1W29zbUgVelOlI0=

 

In molte regioni della Siria ha preso forma e si stanno formando milizie armate e di autodifesa contro le atrocità e i crimini che stanno imperversando in tutto il paese. Qui sono riportati i documenti di presentazione e di proposta politica di alcune milizie rivolti al popolo siriano e una cronaca delle azioni partigiane e di guerriglia dispiegatesi in quasi tutto il paese.

Dopo la caduta del governo di Bashar al-Assad, mentre l’Esercito arabo siriano si è di fatto strutturalmente sciolto, con molte “diversissime” ipotesi tra loro, che solo col tempo potranno essere dipanati i molti, anche geopolitici, delicati e inquietanti interrogativi, riguardanti le dinamiche del devastante “dicembre siriano”. Le parti migliori e più patriottiche, comprendenti ufficiali, soldati e membri delle numerose milizie territoriali, comprendenti elementi di tutte le etnie, fedi e collocazioni politiche del paese, grazie alle capacità di alcuni alti ufficiali e generali hanno dato inizio, già dal dicembre ad un processo di costruzione di strutture e milizie territoriali, frenando la dispersione soggettiva, partendo da miliari delle varie unità dell’EAS, combattenti delle numerose milizie locali che hanno mantenuto una disciplina e una propria organizzazione strutturata, passando così più facilmente ad uno stadio di clandestinità nelle proprie regioni o città, o andando su posizioni delocalizzate, come le campagne e le aree montagnose.

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Padova - Il diritto allo studio non si misura
globalproject

24 / 2 / 2025

 

Appello Collettivo Spina Padova fogli di via

 

Un appello del Collettivo Universitario Spina alla comunità universitaria, accademica e al mondo della formazione contro i fogli di via emessi a 12 studenti.

Dodici studentɜ dell’Università di Padova sono stati allontanati dalla città con un foglio di via, una misura preventiva che vieta la permanenza per quattro anni. Il provvedimento, emesso dopo una risposta a una provocazione neofascista, colpisce giovani con contratti d’affitto e radicati nella vita universitaria. Il Collettivo Universitario Spina denuncia l’uso politico della repressione e chiama la comunità accademica a mobilitarsi. Per questo, mercoledì 26 febbraio alle 17:30 ha lanciato un’assemblea aperta al Polo Beato Pellegrino per discutere e organizzare una risposta collettiva. 

FIRMA QUA L'APPELLO

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La lotta di Masafer Yatta: i cinque punti salienti dell’intervista di The FloodGate ad Alaa Hathleen
Romana Rubeo

4 marzo 2025

 

https://zeitun.info/wp-content/uploads/2025/03/03europa-masafer-yatta-ap-777x437.jpg

I resti di una demolizione in un villaggio di Massafer Yatta

 

Nel podcast The FloodGate, Voices from Palestine, Alaa Hathleen di Masafer Yatta parla della vita sotto il regime militare, della violenza dei coloni e della continua lotta della comunità contro la pulizia etnica

Il 2 marzo il documentario No Other Land ha vinto un Oscar; vi si documenta la lotta dei palestinesi sotto l’occupazione israeliana in corso a Masafer Yatta.

In questa puntata di The FloodGate, Robert Inlakesh di Palestine Chronicle ha parlato con Alaa Hathleen, attivista e abitante di Masafer Yatta, della vita sotto il regime militare, delle realtà quotidiane dello sfollamento e della resistenza incrollabile della comunità contro le forze israeliane e gli attacchi dei coloni.

Masafer Yatta è uno dei casi di più lunga data di pulizia etnica nella Cisgiordania occupata, eppure la sua gente si rifiuta di essere cancellata.

Ecco cinque punti chiave della testimonianza di Alaa Hathleen.

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Protesta pacifista davanti al consiglio regionale
Comitato Pace e Disarmo

7 febbraio 2025

Volantinaggio presso il Consiglio Regionale della Campania Volantinaggio presso il Consiglio Regionale della Campania

Cresce la militarizzazione della scuola, ma l’Ufficio Scolastico Campania continua ad ignorare proposte di educazione alla pace

 

Da oltre un decennio il Comitato Pace e Disarmo Campania organizza e mette in rete iniziative per diffondere una cultura nonviolenta e la pratica dell’educazione alla e per la pace. Viceversa, in questi anni, scolaresche di ogni ordine e grado sono state oggetto d’iniziative propagandistiche delle Forze Armate sia all’interno degli istituti, sia con discutibili visite ‘didattiche’’ a comandi militari, caserme ed aeroporti.

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Otto marzo 2025: DONNE in Siria, IERI e OGGI
Enrico Vigna

Marzo 2025

 

international-DA DONNA giorni

 

Le DONNE siriane IERI e OGGI nel paese aggredito e ora occupato da terroristi e invasori stranieri. Oggi più che mai, un po’ di chiarezza, documentazioni e dati di fatto inoppugnabili è necessario ribadirli, non potranno cambiare le cose, ma anche solo per rendere onore alla verità storica e alla giustizia, e forse anche per rendere onore alle straordinarie donne siriane per il futuro, grigio, cupo ma che già sta muovendo verso RESISTENZA e NON accettazione di un presente jihadista e tragico.

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Nasce Tess, la coalizione per la transizione energetica senza speculazione
Martino Danielli

03-03-2025

 

Nasce Tess, la coalizione per la transizione energetica senza speculazione

 

 

Attraverso una propaganda orchestrata a puntino, che mostra al grande pubblico come unica soluzione alla crisi del clima quella di accelerare la realizzazione di impianti eolici, fotovoltaici e, perché no, di nucleare di “nuova generazione”, ci si appresta in realtà ad aggredire i territori, che sarebbero costretti ad affrontare cambiamenti epocali dal punto di vista ambientale, paesaggistico e sociale.

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Quartu: manifestazione contro il colonialismo energetico
Fernando Mameli

Sardegna – 2 marzo 2025

 

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Oggi, alla manifestazione contro il colonialismo energetico del 1 Marzo, a Quartu, abbiamo partecipato in tantissimi, erano presenti varie associazioni, e tutti, con lo stesso comune obiettivo di salvaguardare la nostra terra e tutti noi sardi!

Il colonialismo è una forma di oppressione di un popolo da parte di un altro popolo colonizzatore che qui in Sardegna, dura ormai da secoli, al punto che potremmo anche dire che ormai ci abbiamo fatto il callo a seguito di tutte le invasioni fenice, romane, spagnole e sabaude…

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Quando il calcio è sport popolare. Parigi non è solo PSG. Reportage dai quartieri banlieu del Red Star FC.
Nikhil Jha

 

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Io sono diverso. Io sono la strada….Io sono un calciatore. Io sono un banlieusard.

In una foto in fondo alla sala d’esposizione Franck posa in piedi di fronte a un campo da calcio, con un palazzo dall’architettura anni ’70 di forma triangolare sullo sfondo. È avvolto in una bandiera francese, portata come un mantello: l’obiettivo dichiarato della fotografa che l’ha immortalato, Henrike Stahl, è quello di nobilitare la banlieue parigina attraverso accessori che rendano i suoi abitanti sovrani di un regno. “Mio re, mia regina” è il nome della collezione.

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Mauro Morandi: l'ultimo guardiano di Budelli e la sua lotta per la bellezza e la natura
Antonio Rinaldis

 

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Mauro Morandi, custode solitario di Budelli per oltre trent’anni, ha difeso la bellezza della natura contro il consumismo, lasciando un messaggio di ribellione e speranza.

Due cose belle, la Natura e le donne, una cosa odiosa, la morte. Queste erano le convinzioni di Mauro Morandi, che ci ha lasciato qualche giorno fa lontano dalla sua isola. 

Mauro era diventato un personaggio pubblico con un notevole seguito per la sua scelta di vita piuttosto originale. Aveva, infatti, deciso di stabilirsi, unico abitante, a Budelli, una piccola isola dell’arcipelago della Maddalena, in Sardegna e in quello scoglio, che affiorava dall’incandescente bellezza del mare turchese, ha trascorso più di trent’anni, in perfetta solitudine. 

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Ucraina: fermate l'assassinio dei fratelli Kononovich!
Enrico Vigna

3 marzo 2025

 

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Chiedi al Dipartimento di Stato americano e al governo ucraino di fermare l'assassinio dei fratelli Kononovich!

 

In una dichiarazione pubblica del 25 febbraio, i fratelli Kononovich hanno scritto: "Cari compagni, facciamo ufficialmente appello agli ... antifascisti d'Europa e degli Stati Uniti, compagni, andate nelle ambasciate e nei consolati dell'Ucraina in tutto il mondo per difenderci! Il regime di Zelensky vuole ufficialmente ucciderci. Vogliono mandarci in guerra e ucciderci lì o metterci in prigione con nuove accuse come renitenti del servizio militare. Il regime non è riuscito per anni a condannarci secondo la legge e quindi vuole ucciderci! Cari compagni, chiediamo aiuto, le nostre vite sono nelle vostre mani".

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Ustica, un grido di verità
Loris Mazzetti

9 Marzo 2025

 

 

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Da Bologna, di fronte al Museo della Memoria di Ustica, si è levato un forte grido di richiesta di verità dopo 45 anni dalla strage di Ustica quando un aereo civile con 81 persone a bordo è stato abbattuto in tempo di pace perché si è trovato all’interno di una battaglia aerea, chi dice il contrario, chi sostiene ancora l’attentato palestinese o libico continua a depistare. Il grido è la conseguenza della decisione della magistratura di arrendersi.

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Hafez al-Assad, figlio maggiore di Bashar al-Assad, racconta gli ultimi giorni della famiglia Assad in Siria
Eva Karene Bartlett*

febbraio 2025

 

 

“…Non c’è mai stato un piano, nemmeno un piano di riserva, per lasciare Damasco, tanto meno la Siria.

Negli ultimi 14 anni, la Siria ha subito processi e pericoli non meno gravi di quelli di fine novembre e inizio dicembre. Chiunque avesse intenzione di fuggire lo avrebbe fatto molto tempo fa, specialmente nei primi anni in cui Damasco era praticamente assediata, bombardata quotidianamente e costantemente minacciata dai terroristi che si avvicinavano al suo centro.

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Mandato di arresto per il presidente della Repubblica Serba di Bosnia M. Dodik, dopo che “l’Aja di Sarajevo” lo ha condannato a un anno di carcere e sei anni di esclusione dalla politica. In Bosnia si riaccendono pericolosi venti di nuove conflittualità
Enrico Vigna

12 marzo 2025

http://www.lib.utexas.edu/maps/europe/bosnia_herzegovina_pol97.jpg https://balkans.aljazeera.net/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-26T152516Z_1799863435_RC2C2DA4217B_RTRMADP_3_BOSNIA-DODIK-SUPPORT-1740663440.jpg?resize=570%2C380&quality=80

Il presidente della Repubblica Serba di Bosnia ha dichiarato che respinge la sentenza di un Tribunale non legittimato e da ora le sue azioni non saranno più riconosciute sul territorio della RS, così come non sarà più acconsentita la presenza di soldati e dell’intelligence della Bosnia Erzegovina nella RS. Questo fino a quando non saranno definite alcune questioni di fondo, ora irrimandabili e irrisolte.

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SIRIA: il regime jihadistaha messo fuorilegge tutti i partiti politici. Comunicato dei comunisti siriani
Comitato centrale del Partito Comunista Siriano

Febbraio 2025

 

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/0/0d/Syrian_communist_logo.png?Syrian_Communist_Party_(Bakdash)1171548256

 

Dichiarazione del Partito Comunista Siriano.

 

" L'8 dicembre 2024, una cricca oscura ha preso il potere nella nostra patria, la Siria, attraverso un attacco militare condotto con il pieno supporto di forze colonialiste aggressive membri della NATO. Questo gruppo ha iniziato a limitare i diritti sociali del popolo. Decine di migliaia di lavoratori delle strutture statali e del settore pubblico sono stati licenziati e molte di queste strutture sono state liquidate, portando a un deterioramento delle condizioni economiche e sociali. Inoltre, la discriminazione tra i cittadini basata sulle loro convinzioni e affiliazioni sta crescendo. Rapimenti e omicidi sono avvenuti e continuano a verificarsi, accompagnati da furti, saccheggi ed estorsioni.

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Kamal Sharaf, pungente disegnatore yemenita
Enrico Vigna

Febbraio 2025

 

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Il disegnatore yemenita è uno dei vignettisti più prolifici degli ultimi anni sulla questione palestinese e non solo, avendo creato circa cinquecento opere d'arte per la Palestina e il Fronte della Resistenza.

Le opere di Kamal Sharaf, 47 anni, hanno un tono e una pregnante radice politica e sono provocanti, smascheratrici delle politiche di Israele, degli Stati Uniti e anche dell'Islam annacquato americanizzato. Ma molte si riferiscono anche alle Resistenze dei popoli siriano e libanese. Secondo molti osservatori, la satira tematica principale delle sue opere, è quella di svelare le contraddizioni tra le politiche occidentali e l'Islam occidentalizzato.

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Costituita e strutturata la Resistenza Popolare siriana contro il regime jihadista e contro l’occupazione straniera

Dettagli
Scritto da Enrico Vigna

Febbraio 2025

 

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In molte regioni della Siria ha preso forma e si stanno formando milizie armate e di autodifesa contro le atrocità e i crimini che stanno imperversando in tutto il paese. Qui sono riportati i documenti di presentazione e di proposta politica di alcune milizie rivolti al popolo siriano e una cronaca delle azioni partigiane e di guerriglia dispiegatesi in quasi tutto il paese.

Dopo la caduta del governo di Bashar al-Assad, mentre l’Esercito arabo siriano si è di fatto strutturalmente sciolto, con molte “diversissime” ipotesi tra loro, che solo col tempo potranno essere dipanati i molti, anche geopolitici, delicati e inquietanti interrogativi, riguardanti le dinamiche del devastante “dicembre siriano”. Le parti migliori e più patriottiche, comprendenti ufficiali, soldati e membri delle numerose milizie territoriali, comprendenti elementi di tutte le etnie, fedi e collocazioni politiche del paese, grazie alle capacità di alcuni alti ufficiali e generali hanno dato inizio, già dal dicembre ad un processo di costruzione di strutture e milizie territoriali, frenando la dispersione soggettiva, partendo da miliari delle varie unità dell’EAS, combattenti delle numerose milizie locali che hanno mantenuto una disciplina e una propria organizzazione strutturata, passando così più facilmente ad uno stadio di clandestinità nelle proprie regioni o città, o andando su posizioni delocalizzate, come le campagne e le aree montagnose.

In una situazione così devastata sia politicamente che moralmente, questi siriani, con coraggio e lucidità non comuni, stanno osando rialzare la bandiera della dignità e dell’identità nazionale araba e socialista, quale era la Repubblica Araba Siriana, dove c’era posto per tutti, al di là di etnie, fedi religiose o partiti politici, tranne che per terroristi e asserviti a interessi stranieri imperialisti. Pur sapendo ed essendo coscienti, che sono soli e possono contare solo più, come forze amiche ed alleate, su Hezbollah, sull’Iran, sugli Houti in Yemen e sulle Forze palestinesi amiche, compagne di sventura e tradite nel paese.

Sul giornale arabo “Erem” , il professore egiziano esperto di Iran, Ahmed Lashin dell’Università Ain Shams, de Il Cairo, ha fatto notare che esistono molte indicazioni che ci siano molti fili tra le varie forme resistenti che si stanno organizzando in Siria e l’Iran. Significativo secondo lui, che la Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, abbia pubblicamente dichiarato che la situazione in Siria non resterà questa e che il popolo siriano e la sua gioventù, non accetteranno le imposizioni di HTS e riprenderanno in mano il paese. Lashin ha dichiarato che anche il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghci e alti esponenti delle Guardie Rivoluzionarie hanno rilasciato dichiarazioni simili. Questo indica chiaramente la linea futura su cui lavorerà l’Iran in Siria, e verso chi andrà il sostegno e supporto di tutti i tipi. Un dato emerge: il fuoco cova sotto la cenere in tutto il paese.

 

Questa documentazione, è espressione di materiali provenienti da là, da patrioti siriani dell’Asse della Resistenza o dai media arabi non assoggettati alla nuova realtà terrorista che occupa il paese.

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CIVG Informa n.237

Dettagli
Scritto da CIVG

14 Febbraio 2025
Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.
Dossier/ Le catene della guerra in Italia. I fornitori in Emilia Romagna
Linda Maggiori

29 gennaio 2025

https://www.atlanteguerre.it/wp-content/uploads/2025/01/specna-arms-bGJ15W7Zseo-unsplash-scaled.jpg

 

Con i venti di guerra che soffiano sempre più forti, l’industria della difesa traina l’economia. Sempre più aziende civili stanno convertendo parte (o tutta) della loro produzione al settore bellico, si allunga la supply chain (catena dei fornitori) di chi produce armi o sistemi militari. Leonardo Spa, azienda statale con la maggior parte del fatturato nel settore militare, conta oltre 4000 fornitori in Italia, per lo più piccole e medie imprese. Sono aziende legate all’automotive, ai sistemi ottici, alla meccanica di precisione, all’idraulica, al packaging, alla cyber security che nascono come civili e, complice la crisi, si orientano ad una produzione dual use (civile e militare) in una “riconversione al contrario”.

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Notiziario Patria Grande - Gennaio 2025
PatriaGrande/CIVG

NOTIZIARIO GENNAIO 2025

 

 

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / L’ELEZIONE DI TRUMP

Trump versione 2025

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / ARGENTINA

Argentina, la tragedia di una società senza Stato

 

REBELION (CUBA) / ESTERI / LA SITUAZIONE IN COLOMBIA

Colombia: le cause profonde del caos socioeconomico e finanziario

 

GRANMA (CUBA) / INTERNI / INGERENZE USA

Trump revoca la rimozione di Cuba dalla lista nera degli Stati terroristi

 

TELESUR (VENEZUELA) / INTERNI / RESISTENZA ALLE INGERENZE

Maduro: il Venezuela si prepara alla lotta permanente per la democrazia

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / CRONACA

Luigi Mangione e la violenza sterile

 

RESUMEN LATINOAMERICANO (CUBA) / OPINIONE / LE TENDENZE GLOBALISTE

Lo scisma imperialista e la politica woke

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / BRICS+

Cuba e Brics+, un’Alleanza che parte dall’Intelligenza Artificiale

 

GRANMA (CUBA) / INTERNI / LA SITUAZIONE ECONOMICA

La parziale dollarizzazione dell’economia contribuirà al controllo sulle divise circolanti

 

GRANMA (CUBA) / INTERNI / PRO GRAMMI SETTORI STRATEGICI

Prospettive della produzione petrolifera nazionale

 

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L’ecomafia: la responsabilità di un’intera classe politica bipartisan.
ReteAmbientalista

 

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La Corte europea dei diritti umani (Cedu) condanna l’Italia per aver messo a rischio la vita degli abitanti della Terra dei Fuochi, dove oggi vivono 2,9 milioni di persone e dove gli scarichi illeciti di rifiuti pericolosi e le morti non sono un capitolo chiuso, qui, dove la criminalità organizzata ha gestito il traffico di rifiuti provenienti da ogni parte d’Italia, dalle concerie ai petrolchimici, fino alle industrie di alluminio, distruggendo la fertilissima Campania Felix, della quale non è rimasto più nulla. Nella vasta area della regione Campania, tra Caserta e Napoli, compromessa dagli interramenti e dalle sostanze tossiche, le bonifiche vanno a rilento e c’è chi ancora aspetta i risultati dello studio Spes, un biomonitoraggio sulla popolazione residente promosso nel giugno 2016 da Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e Istituto Pascale. Spesa: 30 milioni di euro.

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Liberare Ismail Lghazaoui, adesso
BDS

 

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Vi invitiamo ad agire immediatamente per fare pressione sulle repressive autorità Marocchine affinché rilascino immediatamente il difensore dei diritti umani e ingegnere agricolo Marocchino Ismail Lghazaoui, ingiustamente imprigionato per aver esercitato il suo diritto costituzionale alla libertà di espressione.

La sua instancabile difesa dei diritti dei palestinesi lo ha reso un bersaglio della repressione da parte del regime autoritario Marocchino, complice del genocidio di Israele in corso contro il popolo Palestinese attraverso la sua vergognosa normalizzazione e alleanza militare con l'Israele dell'apartheid.

Il crimine di Ismail? Chiedere di protestare contro l'attracco di navi che trasportavano equipaggiamento militare americano per le forze genocide di Israele, navi a cui è stato negato l'ingresso dallo Stato Spagnolo, ma accolte dai porti Marocchini.

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Uniti si vince!!!
Cobas

10 Febbraio 2025

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Dal 17 gennaio u.s. 48 lavoratrici e lavoratori, dopo decenni di lavoro precario in appalto presso gli uffici amministrativi della ASL Roma 1, prima in qualità di dipendenti di società esterne e negli ultimi 4 anni con contratto di somministrazione, sono rimasti senza lavoro. La giunta Rocca giustifica ipocritamente il mancato rinnovo con l’internalizzazione delle attività e la sostituzione del personale precario con neoassunti tramite procedure concorsuali, pur sapendo della falsità di quanto afferma, in considerazione che le posizioni occupate per decenni da questi lavoratori sono tutt’ora vacanti, con grave danno per il servizio sanitario pubblico reso ai cittadini, ovvero le medesime attività sono state affidate nel frattempo a cooperative esterne.

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La nostra solidarietà concreta continua – Gennaio 2025 Kosovo Metohija
S.O.S. KOSOVO METOHIJA / S.O.S. Yugoslavia – ONLUS

 

S.O.S. KOSOVO METOHIJA

 

 

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Grazie all’enorme e difficoltoso impegno delle nostre Radmila e Gordana si è conclusa la campagna disolidarietà con le famiglie più in difficoltà in Kosovo e tra i profughi a Nis, dell’Associazione  Srecna Porodica (vedove e profughe di guerra) e dell’Associazione Madri dei Rapiti e Scomparsi del Kosovo Methoija di Nis

 

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La forza di un progetto concreto, non di un sogno
Luigi Mezzacappa

 

L’ingegner Adriano Olivetti

 

Si dichiarava antifascista, e tutta la sua famiglia si comportò sempre con coerenza, salvando e guidando la fabbrica al riparo del delirio bellico. In qualche caso, arrivò anche a rischiare la vita per proteggere chi era finito nel mirino dei nazisti. Però rifiutava con veemenza l’etichetta di comunista che gli affibbiava con disprezzo chi non lo conosceva o capiva, per screditarlo agli occhi della nascente borghesia industriale o a quelli degli elettori quando intentò la carriera politica. Si proclamava socialista-liberale, o cristiano-socialista: “Tutt’al più” – diceva – “sono comunitarista”. Soprattutto, si dichiarava anti-partitico. Non riusciva a credere che il sistema della rappresentanza attraverso i partiti potesse esprimere un’autentica democrazia: troppo esposto agli interessi del denaro e dei prepotenti.

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La nostra solidarietà concreta continua - gennaio 2025
SOS YUGOSLAVIA – ONLUS

 

S.O.S. Yugoslavia

 

 

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Anche il “Progetto di sostegno alla scuola elementare ‘Vuk Karadžić’ di Dragušica,”  è stato completato.

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La targa sulla scuola per i martiri della lotta di liberazione jugoslavi del villaggio

 

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Conclusa trattativa aeroportuale in Toscana, lavoratori assunti alle stesse condizioni
CUB

28 gennaio 2025

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A seguito dell’odierno incontro sindacale con Consulta, stiamo procedendo in queste ore alla sottoscrizione del verbale di accordo. Nel verbale è scritto che verrà applicata la clausola sociale includendo le garanzie richieste a tutela dei lavoratori.

Tutti i lavoratori saranno assunti da Consulta spa il 1 di febbraio 2025, alle medesime normative e retributive presenti al 31 gennaio 2025 (compreso eventuali superminimi individuali), non ci sarà il periodo di prova, viene poi mantenuta la stessa sede di lavoro e, per chi ne beneficiava (ossia gli assunti a tempo indeterminato prima del Marzo 2015), delle tutele previste all’art. 18 legge 300/1970.

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Resoconto incontri su OGM in Piemonte – nascita coordinamento piemontese contro i nuovi OGM
Statale 590

 

Immagine che contiene testo, schermata, posterDescrizione generata automaticamente

 

Ciao!

La scorsa settimana, tra il 15 e il 18 gennaio, si sono tenuti in Piemonte quattro incontri (a Canelli, Alessandria, Torino e Monteu Da Po) sul tema dei nuovi OGM/NGT (New Genomic Techniques – Nuove Tecniche Genomiche).

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Proposta di legge israeliana per facilitare gli acquisti di terreni ai coloni nella Cisgiordania occupata
Middle East Monitor

28 gennaio 2025

 

A group of Jewish settlers under the protection of Israeli soldiers raids the Old City area of Hebron, West Bank on September 14, 2024 [Mamoun Wazwaz/Anadolu Agency]

Coloni armati ,pro tetti dai soldati israeliani, marciano per una via della città vecchia di Hebron. Foto: Mamoun Wazwaz/Anadolu Agency

 

 

Il Comitato Ministeriale Israeliano per la Legislazione ha approvato domenica una proposta di legge volta ad agevolare gli acquisti di terreni ai coloni ebrei nella Cisgiordania occupata. In base alle attuali normative, ai coloni israeliani è proibito acquistare direttamente terreni, possono acquisire proprietà solo tramite società registrate presso l’amministrazione civile israeliana.

Secondo Haaretz la proposta di legge mira a rimuovere queste restrizioni e ad abrogare formalmente una legge di epoca giordana che proibisce l’affitto o la vendita di beni immobili a individui che non siano giordani, palestinesi o di discendenza araba.

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(Esselunga): pagheranno (forse) gli ultimi della fila e intanto .... (porto di Genova ) si continua a morire.
Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio

 9 Febbraio 2025

 

 

Qualche giorno fa la procura di Firenze ha indagato ufficialmente 3 dipendenti della società abruzzese che effettuavano alcuni lavori nel cantiere Esselunga dove, per il crollo di un pilastro, un anno fa morirono 5 operai e altri 3 rimasero feriti. Secondo i PM i calcoli dei carichi erano sbagliati, l’armatura del cemento insufficiente e il personale “non adeguato”.

Neanche una parola, però, sul caos del cantiere, dove pare operassero circa 30 ditte appaltatrici, che neppure sapevano l’una cosa stessero facendo le altre.

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COMUNICATO stampa del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali,sulla situazione in SERBIA
Enrico Vigna

 

Di fronte alla grave crisi interna che sta travolgendo il governo e la società serba in queste settimane, che potrebbe definitivamente travolgere le istituzioni, lo stato e la società serba, portando a scenari di “colonizzazione” del paese su tutti i fronti,  e all’occupazione straniera dei punti nevralgici politici, economici, militari e culturali: il Consiglio centrale del BF, ha emesso questo comunicato in cui precisa e propone passi e azioni basilari per salvaguardare e contribuire al futuro delle Serbia e del popolo serbo.

 

https://tse3.mm.bing.net/th?id=OIP.icIPtZeMp00bzoJ1s5qnVgHaJ2&pid=Api&P=0&h=180

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2.000 miliardi di danni. La lobby dei Pfas e l’inciucione italiano
Lino Balza

20 gennaio 2025

 

Rispetto a quando per la prima volta (1990) scrivemmo che lo stabilimento di Spinetta Marengo scaricava Pfas in Bormida. Rispetto a quando dai primi anni 2000 eravamo in pochi, se non i  soli, a diffondere sui Pfas informazioni e documenti internazionali sempre più allarmanti, anche trasmettendoli -come Movimento di lotta per la salute Maccacaro– in forma di esposti (venti) alla Procura di Alessandria. Ebbene, rispetto a quei tempi, fino a quelli odierni, per tutti i quali ci appuntiamo la medaglietta di indefessa costanza, ebbene oggi si può affermare che la tragedia Pfas primeggia quasi in tutti gli organi di informazione, merito anche negli ultimissimi anni dell’accelerata mediatica della campagna di Greenpeace in Italia ( http://bit.ly/3FAJ7H0 ). Meglio tardi che mai. Ma non ancora a sufficienza.

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Notizie dal MONDOMULTIPOLARE - Gennaio 2025
Enrico Vigna


Informazioni e Notizie

in breve, dai paesi e popoli che hanno intrapreso un nuovo cammino e progettualità, non più soggiogati ad interessi e politiche subordinate agli interessi unipolari occidentali, bensì fondati su interessi, indipendenza e sovranità nazionali.

 

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UNICEF: quasi 500 milioni di bambini colpiti dai conflitti
Nigrizia

14 Gennaio 2025

 

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Secondo un recente report, è in corso una "nuova era di crisi" per l'infanzia.

Sull'Africa, pesano molto non solo i conflitti armati ma anche il cambiamento climatico e il debito, che soffoca gli investimenti in istruzione e sanità

473 milioni. Quasi mezzo miliardo. È il numero di bambini nel mondo (più di uno su sei a livello globale) che nel 2023 viveva in aree colpite da conflitti armati. Una cifra che rappresenta quasi il doppio rispetto agli anni Novanta. 

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I poteri occidentali, dalla UE, alla NATO, agli USA, stanno muovendo con risolutezza verso Belgrado! Cosa succederà alla Serbia?
Enrico Vigna

2 febbraio 2025

 

Persone con le torce dei loro cellulari accese durante una protesta a Novi Sad, in Serbia, sabato 1 febbraio 2025 (AP Photo/Armin Durgut) Vučić, Vučević e Brnabić annunciano importanti notizie ai cittadini della  Serbia

 

Il governo serbo è sotto dure pressioni. Dalle proteste di piazza continue da tre mesi, ai tentativi di secessione della Vojvodina, alle intimidazioni in Kosovo, ai ricatti economici della UE, alle minacce della NATO e all’ultimatum di Trump. Lo scenario è da tipica “rivoluzione colorata”. Se questo governo cede, il paese sarà definitivamente in mani straniere. Fortissime preoccupazioni a Mosca. 

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CIVG Informa n.236

Dettagli
Scritto da CIVG

26 Gennaio 2025
Se volete contattarci per collaborare con questo progetto, per proporci materiali, per chiedere altre informazioni o per essere cancellati dalla newsletter, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, gli ultimi articoli caricati sul sito.
Le voci dei bambini di Gaza
CIVG

 

Ha sollevato un grande interesse l’evento organizzato dal gruppo di lavoro SOS Palestina del CIVG e dalla Compagnia di Luigi Cecchetti che si è svolto nella serata di domenica 19 gennaio 2025 presso i locali dello Sporting Dora, a Torino.

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Dal referendum delle Funzioni Centrali del Pubblico Impiego un segnale che parla a tutti
USB

07/01/2025

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Lo straordinario esito del referendum sul contratto degli statali, dei dipendenti delle agenzie fiscali, di Inps, Inail e altri enti proposto da USB a Cgil e Uil, segna un passaggio rilevante per la ripresa della lotta per il salario e per il diritto di tutti i lavoratori e le lavoratrici a decidere sul proprio contratto.

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Notiziario Patria Grande - Dicembre 2024
PatriaGrande/CIVG

 

NOTIZIARIO DICEMBRE 2024

 

 

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / SIRIA

Crolla il governo del presidente Bashar al-Assad per mano di gruppi armati

 

PRENSA ALTERNATIVA (VENEZUELA) / INTERNI / VENEZUELA COME LA SIRIA?

BOMBA! Contattano i jihadisti per entrare a Caracas

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / ECUADOR E IMPERIALISMO USA

L’Ecuador cede le Isole Galápagos per costruire una base militare statunitense


RESUMEN LATINOAMERICANO (CUBA) / ESTERI / HONDURAS

Honduras: le basi militari concesse agli Stati Uniti saranno riconsiderate

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / TRUMP E IL CANALE DI PANAMA

Trump minaccia di riprendere il controllo del Canale di Panama

 

GRANMA (CUBA) / INTERNI / ECONOMIA, ANDAMENTO E PREVISIONI

Per il 2025 prevista una crescita del PIL dell’1%

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Report morti sul lavoro del 2024
smips

16 Gennaio 2025

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

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Report morti sul lavoro del 2024.

I dati sono classificati per ciascuna Provincia e Regione italiana, con i morti in riferimento al numero di abitanti, così come fa Eurostat che esclude dalla “conta” anche i morti in itinere per non creare confusione. L’Osservatorio li monitora a parte, anche perché richiedono interventi diversi, che non possono essere addebitati alla professione o all’aziende in cui lavora la vittima, così come fa INAIL e chi “copia” la sua raccolta dati, inventandosi formule “magiche” per meglio poter speculare su queste tragedie, formule che non hanno nessun valore statistico. In questa terribile conta ci sono anche i morti in nero o che hanno assicurazioni diverse da INAIL.

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Pegasus uno dei più potenti strumenti di spionaggio israeliano, ha fallito il 7 ottobre a Gaza. Perché?
GIT,GruppoInvestigativoTzargrad

 

Segnale perso: pala palestinese e Telegram russo contro le armi informatiche israeliane

 

Una delle domande principali degli ultimi tempi, che, sia gli abitanti dello Stato ebraico che i loro partner occidentali si pongono con stupore, è perché i servizi di intelligence molto avanzati di Israele, il suo esercito e altre strutture non hanno anticipato l’improvviso attacco delle forze Palestinesi? E sebbene alcune risposte stiano già venendo fuori, un punto molto sottile viene trascurato: gli israeliani, che un tempo svilupparono e iniziarono ad esportare armi informatiche in tutto il mondo, che non hanno una potenza inferiore ai decantati programmi americani di sorveglianza totale,hanno perso terreno in questi ambiti ?. Perché l'attacco è stato una sorpresa e i programmi virtuali di Tel Aviv sono rimasti in silenzio?

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“La Fabbrica”, una rubrica video a cura di Lino Balza.
Buzzz Blog

 

 

 

Segnaliamo la rubrica YouTube “La FABBRICA” è un rubrica di Lino Balza che "step by step" ripercorrerà cento e più anni, del sito industriale più inquinato d'Europa. Guarda tutte le puntate pubblicate finora ai link riportati di seguito:

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Una voce “altra” dalla Siria nel giorno di Natale: “Tutti noi siamo perduti”.
Rick Sterling

27 dicembre 2024

 

Protests Erupt in Syria Following Arson of Christmas Tree Amidst Christian Community Tensions | കൂറ്റന്‍ ക്രിസ്മസ് ട്രീക്ക് തീയിട്ടു; വന്‍ പ്രതിഷേധം; സംഘർഷഭരിതമായി സിറിയ - Malayalam Oneindia

 

Di seguito alcuni punti chiave da una discussione con il mio amico Qusay (non il suo vero nome) a Damasco. È un traduttore e professore universitario. La situazione in Siria continua ad evolversi. Vedi il racconto X di Tim Anderson TimAnd2037 per i video che mostrano atrocità in corso che contraddicono la narrativa mediatica occidentale e alleata.

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Stop ai finanziamenti pubblici alle cliniche private
Ioscelgo

 

AL "Governo italiano", "Ministero della Sanità", "Parlamento italiano"

Petizione lanciata da Enzo Ravanelli – Ioscelgo

 

Stop ai finanziamenti pubblici alle cliniche private

 

È ora che l'Italia rilanci, in modo strutturale ed efficace, la sanità pubblica riconosciuta, a livello internazionale, come una delle migliori al mondo. Per fare ciò, fra le varie misure da adottare, c'è lo stop al finanziamenti pubblico alle cliniche private, foraggiate a più riprese negli anni

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La più grande organizzazione di storici degli Stati Uniti condanna la distruzione “deliberata” del sistema educativo di Gaza da parte di Israele
Etan Nechin

9 gennaio2025,  New York

 

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NEW YORK – La più grande associazione professionale di storici negli Stati Uniti ha adottato una risoluzione in cui condanna lo “scolasticidio” di Israele a Gaza e critica gli aiuti militari statunitensi a Israele.

L’American Historical Association ha approvato a larga maggioranza la risoluzione che afferma che “il governo degli Stati Uniti ha sostenuto la campagna delle Forze di difesa israeliane (IDF) [esercito israeliano, ndt.] a Gaza con oltre 12,5 miliardi di dollari in aiuti militari tra ottobre 2023 e giugno 2024”.

Con il termine scolasticidio viene definita la distruzione deliberata di un sistema educativo. La risoluzione, approvata con 428 voti contro 88, afferma che l’IDF ha distrutto l’80 percento delle scuole di Gaza lasciando oltre 625.000 bambini senza accesso all’istruzione e ha anche distrutto tutti i 12 campus universitari di Gaza.

Accusa inoltre Israele di aver preso di mira biblioteche, musei, centri culturali e siti religiosi, tra cui la biblioteca dell’Università di al-Aqsa e centinaia di siti storici. Queste azioni, afferma la risoluzione, hanno cancellato risorse cruciali legate alla storia e alla cultura di Gaza.

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Roma: l'INPS sfratta, gli inquilini resistono. Basta emergenza abitativa
ASIAUsb

14/01/2025

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Il 14/01, in Via Calpurnio Fiamma 142 è andata in scena l’ennesima battaglia tra Asia-Usb e l’Inps, che voleva eseguire uno sfratto ai danni di una famiglia che per motivi economici non può acquistare una casa e tantomeno affittarla, sia per ragioni di carenza di abitazioni che per affitti insostenibili. Questa Famiglia, seguita anche dai Servizi Sociali del Municipio VII, rientra a pieno titolo nella norma di regolarizzazione approvata con la Legge 164 del 2014 che l’Ente Previdenziale non ha mai attuato, pertanto si richiedeva il rilascio dell’immobile per una situazione di fatto sanabile.

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Ucraina: neonazisti di Azov assaltano la Chiesa Ortodossa Ucraina PM di Cherkassy , feriti il metropolita e i fedeli.
Enrico Vigna

Enrico Vigna

I fedeli della Chiesa ortodossa ucraina difendono la cattedrale di San Michele a Cherkasy, in Ucraina, durante un attacco da parte dei sostenitori della Chiesa ortodossa ucraina sostenuta da Kiev. (Social media)https://cdn.politnavigator.news/wp-content/uploads/2024/10/photo_2024-10-17_15-33-52.jpg

 

Il mese scorso, un centinaio di neonazisti in passamontagna e mimetica hanno fatto irruzione nella cattedrale dell'Arcangelo Michele della Chiesa ortodossa ucraina Patriarcato di Mosca, mentre si svolgeva la liturgia notturna. I criminali hanno rotto finestre e porte, demolito le telecamere di sorveglianza, picchiato i parrocchiani e poi li hanno gettati fuori dal tempio. Sono poi entrati nei locali dell'amministrazione diocesana, terrorizzando i bambini presenti, che hanno un età compresa tra 3 mesi e 8 anni. Quando il capo della diocesi, il metropolita Teodosio di Cherkassy e Kaniv, si è frapposto all’irruzione con un gruppo di credenti, questi banditi hanno aperto il fuoco su di loro con gas lacrimogeni, granate stordenti, sparato con una pistola a gas, rubando icone, documenti e 60.000 $.  Il metropolita ha riportato una commozione cerebrale e ustioni. Molti parrocchiani sono rimasti ferito in conseguenza dei pestaggi emolti hanno riportato ustioni alle cornee a causa delle sostanze tossiche.

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Carceri: nel 2025 facciamo respirare i diritti
Patrizio Gonnella

16 Gennaio 2025

 

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Questa prima newsletter dell’anno è anche un invito, un invito a iscrivervi ad Antigone.  La fase che sta attraversando il sistema penitenziario italiano è quanto mai grave, le prospettive politiche non lasciano spazio a grande ottimismo. Per questo abbiamo bisogno di essere sempre di più a portare avanti un’idea di pena che guardi al valore della Costituzione e ai diritti, diritti che devono poter respirare anche nelle carceri. Il 2024 si è chiuso con il record di suicidi, sono stati 89, e il 2025 si è aperto con la stessa drammatica continuità, sono già 8 in due settimane.

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Solo il primo ministro slovacco Fico, s'interessa del futuro energetico della UE...?
Paolo D’Arpini

28 dicembre 2024

 

https://tse4.mm.bing.net/th?id=OIP.HF7xJe75vErpIVE-rK6JTQHaEK&pid=Api&P=0&h=180

 

Dopo la visita a Mosca di Robert Fico, il 23 dicembre u.s., per discutere sulla decisione ucraina di interrompere l'afflusso di gas russo all'UE, dal 1° gennaio 2025, Fico ha  affermato che questa decisione porterà  alla crisi non solo la Slovacchia ma molti altri Paesi europei.

La Slovacchia valuterà la situazione del gas dopo il 1° gennaio e prenderà in considerazione la possibilità di adottare misure di ritorsione contro l'Ucraina, compresa la possibilità di interrompere le forniture energetiche a Kiev. Lo ha dichiarato recentemente il primo ministro slovacco Robert Fico: "Se ciò fosse inevitabile, interromperemo la fornitura di energia elettrica, di cui l'Ucraina ha urgentemente bisogno durante le interruzioni della rete, o studieremo un altro metodo", ha affermato.

Il primo ministro slovacco ha aggiunto che, dopo la cessazione del transito del gas russo attraverso l'Ucraina, le perdite dell'UE potrebbero ammontare fino a 120 miliardi di euro nel 2025 e nel 2026.

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Prevenzione rischi sul lavoro e mobbing
Lavoro e salute

 

Siamo perplessi di fronte alla sentenza che sposta tutta la responsabilità del mobbing all’organizzazione del lavoro in un’azienda. Riteniamo che, pur valorizzando la decisione della magistratura, si corre il rischio di ammettere preventivamente, di fronte alla denuncia di una lavoratrice, di un lavoratore, che non è possibile individuare il responsabile, sia esso dirigente oppure collega. Certamente il mobbing ( Far subire a un proprio dipendente o a un proprio collega di lavoro le vessazioni e le pesanti pressioni psicologiche del mobbing. Enciclopedia Treccani) spesso ha nella organizzazione del lavoro, con le sue rigide gerarchie, la genitrice dei comportamenti odiosi dei singoli, ma è anche vero che spesso sono i singoli atti personali a determinare l’individuazione della vittima su cui accanirsi sulla produzione – non sempre “motivate” da esigenze di produttività ma da altre odiose cause: sadismo, maschilismo, autoritarismo, razzismo – con decisioni di comando ingiustificate sui singoli o su un gruppo, o sul campo sessuale con pressioni da predatore.

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Il conflitto in Ucraina e l’orologio dell’Apocalisse
Giuseppe Romeo

22 Novembre 2024 

Il conflitto in Ucraina e l’orologio dell’Apocalisse

   

Verso la mezzanotte nucleare dell’Europa

 

Ci sono molte citazioni cui spesso si fa riferimento per diverse ragioni. Per una sorta di eleganza di testo o anche per semplice dimostrazione di erudita saccenterìa. E ci sono diverse possibilità di poterle raggiungere grazie alle scorciatoie che il Web permette agli utenti più attenti se non curiosi, o anche solo per non perdere tempo in letture complesse. Ad esempio, circa il rischio di un conflitto nucleare due citazioni sono interessanti, ognuna delle quali nasconde una sua verità. Un senso di pragmaticità, seppur celato da autori diversi per formazione, esperienza e provenienza. Una di queste è quella di Charles Bukowski per il quale “Le due più grandi invenzioni dell’uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene lontano dalla noie, il secondo le elimina”. L’altra, e forse più significativa anche se datata, è quella di Omar Nelson Bradley, generale degli Stati Uniti, ex vice di Patton e poi suo superiore quale comandante della I armata ai tempi dello sbarco in Normandia, oltre a essere stato il comandante del XII gruppo di armate fino al termine del Secondo conflitto mondiale.

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Perché e per chi questo libro
Enrico Vigna

Gennaio 2025  

 

 

Levoci deibambinidiGaza. Attraverso i loro disegni.    Ediz. Punto Rosso

 

 

 

Questo libro è parte di un impegno di solidarietà che SOS Palestina/CIVG, “La compagnia Luigi Cecchetti” con l’Associazione “Fonti di pace” presente a Gaza, che, grazie al lavoro e impegno di Giuditta Brattini, volontaria a Gaza e responsabile del Progetto, insieme all’Associazione Social Media Club Palestine di Gaza,ha progettato, per sostenere i bambini gazawi, travolti dagli eventi del conflitto che dura da 76 anni, ma che dallo scorso ottobre ha assunto i caratteri di un genocidio, come indicato in questi giorni dalla Corte Internazionale dell’Aja.

Nella Striscia di Gaza, ad oggi si contano oltre 42.000 palestinesi, in grande maggioranza bambini e donne, una contabilità dell’orrore e della barbarie, con altre decine di migliaia di feriti, mutilati e centinaia di migliaia di profughi e senza casa.

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Yemen: prossima tappa del sovvertimento del Medio Oriente in funzione occidentale, con obiettivo Teheran?
Enrico Vigna

7 gennaio 2025

 

https://m.politnavigator.net/wp-content/uploads/2024/01/photo_2024-01-13_04-18-54.jpg 

 

 

Mentre si intensificano bombardamenti statunitensi e israeliani sul paese, prevedendo una aggressione anche di terra, il portavoce militare delle Forze Armate Yemenite (YAF), il generale Yahya Sarea, ha dichiarato pochi giorni fa che tutte le strutture militari, le forze miliziane volontarie alleate nel paese, l’intero popolo yemenita èpronto “… per una lunga guerra con questo nemico, in sostegno e assistenza ai Mujahideen di Gaza e in difesa dell’amato Yemen, e non ci fermeremo fino a quando l’aggressione su Gaza e sul popolo palestinese non si fermerà e l’assedio su di esso non sarà revocato. Noi siamo pronti alla battaglia e ad affrontare qualsiasi ritorsione contro di noi, nel nome di Allah e della causa palestinese…”.

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