Articoli

Al-Nakba: settanta anni dopo

15 maggio 2018

 

 

Il quindici maggio di settanta anni fa nasceva lo Stato di Israele, evento considerato dai Palestinesi Al-Nakba (la catastrofe). La sua nascita ha rappresentato il culmine di un lungo percorso, iniziato alla fine del Primo conflitto mondiale, in conseguenza dell’implosione dell’Impero ottomano, proseguito nei trent’anni successivi nel corso dei quali la Potenza mandataria britannica ha con fermo intento operato inflessibilmente perché l’apparato politico e militare del futuro Stato assumesse i tratti di un’entità indipendente, foyer delle comunità ebraiche esistenti nel mondo, principalmente in Europa. Tale ben approntata operazione si è contraddistinta nel suo negativo corso anche per la spietata repressione esercitata dalle forze britanniche sulla comunità palestinese, destinataria a quel tempo delle stesse forme di abuso e di prevaricazione che rivediamo oggi, perpetrate dalla Potenza sionista (demolizione di immobili, arresti arbitrari, confisca di territori e via dicendo).

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Le illusioni di Netanyahu

27 aprile 2018

 

 

Premessa

   Lo scorso 18 aprile si è celebrata in Israele una ricorrenza, denominata il “Giorno della Memoria” (Rimembrance Day), di alto significato simbolico, tragica per gli uni, i Palestinesi, sottoposti da settant’anni a forme di assoggettamento coloniale, per converso vibrante ed intensamente vissuta per tutti coloro orgogliosi di appartenere ad una terra che, seppur non la loro, da settant’anni  lo è diventata, in maniera cruenta e tutt’altro che indolore; un foyer finalmente trovato dopo secoli di astio ed emarginazione subiti dagli ebrei nella vecchia Europa

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GAZA, Palestina: nuovi possibili scenari in prospettiva

settembre 2017

“Nessuna apertura diplomatica in vista. Divisioni di cui non scorgiamo la fine

Si è in un periodo di inquietante attesa. Nessuno può sapere  dove ci condurrà”

 

 

Premessa

La Palestina è tornata a occupare un posto di rilevanza nel quadro tragicamente convulso del Medio Oriente. La crisi esplosa nei luoghi di preghiera di Al-Aqsa ha restituito alla crisi arabo-israeliana un ruolo di assoluto rilievo, da diverso tempo assunto dalle guerre in corso in Iraq e Siria e in misura inferiore dall’infame guerra di aggressione contro il più povero Paese della regione, lo Yemen.

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Il 29 settembre della Palestina

 

Una data importante perché segna il 17° anniversario dell'inizio della Seconda Intifada, esplosa in questo giorno 17 anni fa all'indomani della infame visita di Ariel Sharon nei luoghi sacri dell'Islam a Gerusalemme, gli stessi dove poche settimane orsono è scoppiata la rivolta della gioventù palestinese per le stesse ragioni di 17 anni fa.

Tra pochi giorni ricorrerà egualmente il 44° anniversario dell'inizio della guerra del Kippur del 1973 quando Egitto e Siria tentarono invano di recuperare i territori persi sei anni prima. Date e momenti di importanza nella lotta dei Palestinesi contro l'oppressione sionista.

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Un processo di trasformazione poco notato

aprile 2017

 

 

L’Arabia Saudita è una delle realtà più discusse e controverse, ed al tempo stesso più influenti, in un universo arabo sconvolto da eventi tragici, destinati, inter alia, a mutare la mappa della regione così com’era stata configurata dai colonizzatori europei nel secondo decennio del secolo scorso. Un Paese di strategica rilevanza, sede dei due luoghi santi dell’Islam, Mecca e Medina, dove convergono milioni di fedeli ogni anno, oltre che punto d’incontro di tre continenti, Asia, Africa ed Europa.

Il contrasto della monarchia wahabita con l’Iran sciita rimane immutato e implacabile, destinato a costituire uno dei fattori più gravi d’instabilità nella devastata regione. Per taluni commentatori l’avvelenato rapporto con il potente vicino rappresenterebbe la principale minaccia per il Regno, poggiante la propria legittimità su basi che restano, a distanza di quasi un secolo dalla sua creazione, piuttosto vulnerabili. Le “proxy wars” (guerre per procura) che insanguinano da anni alcune realtà arabe, in primis Siria, Yemen e Iraq, costituiscono le aree dove la contrapposizione tra Teheran e Riyadh appare stridente.

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