Il ritorno degli arabi a Damasco
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- Scritto da Collettivo per la Palestina
8 maggio 2023
La velocità con la quale i vari governi arabi hanno decretato il ritorno della Siria ad occupare il suo posto nelle Lega Araba, devono far riflettere.
Le notizie che circolavano nelle settimane o mesi scorsi su questo ritorno, sembravano indicare problemi su questo passo per l’opposizione di alcuni governi come il Qatar, l’Egitto, il Marocco e il Kuwait. Non sappiamo nulla dell’ultima sterzata e su come siamo arrivati a questo punto cosi velocemente e come si sono appianati i vari problemi/opposizioni.
SOS SIRIA/CIVG Italia - Aprile 2023
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- Scritto da SOS SIRIA / CIVGItalia
La nostrasolidarietàconcretacontinua…nonostante tutto
Risultati preliminari della visita nella Repubblica Araba Siriana, del Relatore Speciale sull'impatto negativo delle misure coercitive unilaterali sul godimento dei diritti umani della Dr.Alena Douhan
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- Scritto da Enrico Vigna
31 marzo 2023
![A Luglio vado in Siria, ci servono vestiti per bambini - [ Darioreggio ]](images/02016/213/2ONURepoSyriaita/2ONURepoSyriaita_image001.jpg)
Questo rapporto della Dott.ssa Dohuan, frutto di una visita di due settimane nel paese arabo, è una documentazione preziosa, corretta e irreprensibile, effettuata con un’etica professionale e strettamente fondata sul Diritto Internazionale e sulla Carta dei diritti Umani dell’ONU.
Giustizia negata per le vittime dei crimini di guerra in Yemen, nonostante le accertate violazioni delle norme su export di armi
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- Scritto da Coordinamento Campagne Rete Italiana Pace e Disarmo
Archiviata l’accusa a funzionari pubblici italiani e al manager di RWM Italia di aver contribuito a potenziali crimini di guerra, nonostante le prove della violazione del Trattato ATT sul commercio di armi e l’accertata consapevolezza che le armi avrebbero potuto essere utilizzate sui civili nello Yemen.
Lettera da Aleppo: terremoto, un’altra sfortuna nella tragedia siriana.
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- Scritto da Dottor Nabil Antaki
18 marzo 2023
Alle ore 04:17 di lunedì 6 febbraio 2023, sono bastati quarantacinque secondi per gettare in strada l'intera popolazione di Aleppo. Era buio, pioveva e faceva freddo, 2 gradi Celsius, quando la terra tremò. Gli edifici crollavano, altri si spostavano, soprattutto i piani superiori. I mobili ballavano, ninnoli e quadri cadevano a terra, i vetri si rompevano, i muri si crepavano, sassi, pezzi di cemento o intonaco cadevano dalle pareti o dai soffitti ferendo gli abitanti, bottiglie di olio, sciroppi, detersivi uscivano dai loro armadietti in cucina rovesciandosi sul pavimento e, soprattutto, il rumore assordante, un rumore terrificante, delle porte che sbattevano e delle finestre che si aprivano. Durò 45 secondi. Un'eternità.
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