Di fronte all’assenza di aiuto internazionale, «i siriani sono in collera con l’Occidente»

26 febbraio 2023

 

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Con gli aiuti internazionali che ancora stentano a raggiungere la Siria tre settimane dopo le scosse di terremoto che hanno devastato il paese e la Turchia meridionale, si levano diverse voci per chiedere la rimozione dei blocchi diplomatici e delle sanzioni. Ad Aleppo, nel nord-ovest siriano, la popolazione si sente dimenticata dai paesi occidentali. 

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Il Congresso Usa vota per ripristinare tutte le sanzioni alla Siria

3 marzo 2023

 

 

Quest’azione che si può definire un crimine contro una umanità, quella siriana dopo il terremoto, è l’ennesimo atto di barbaria, disumanità, cinismo feroce, di un paese che vuole essere il campione dei diritti umani, della democrazia,che da decenni si erge come gendarme del mondo, che negli ultimi anni ha aggredito, invaso, bombardato decine di paesi. Oltre ad aver finanziato e diretto altre decine di colpi di stato. Come dice Suor Marta da Azer, una sola parola è consona: VERGOGNA,  per loro e per il nostro paese, fedele servitore e puntuale esecutore di ordini.

Enrico Vigna SOS Siria/CIVG

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Appello da Azer in Siria

Ci associamo fortemente a questo appello che arriva da Suor Marta da Azer in Siria, con cui da dieci anni collaboriamo con Progetti di Solidarietà CONCRETA, sia dal lato umanitario per la raccolta fondi, che dal lato della DENUNCIA e della GIUSTIZIA.

 

Basta parole a vuoto:

ORA SI DEVONO TOGLIERE LE SANZIONI ALLA SIRIA ! ADESSO!! SUBITO !

Suor Marta e le Monache Trappiste di Azer- Siria

 

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Appello dell’Unione Nazionale Studenti Siriani

23 febbraio 2023

 

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Abbiamo ricevuto questo appello dagli studenti siriani rivolto a tutte le federazioni, organizzazioni, sindacati, associazioni, organismi e istituzioni arabe e straniere amiche affinché si muovano celermente e con urgenza per fare pressione sui governi, per la fine immediata dell'assedio e delle misure coercitive unilaterali imposte alla Siria e al suo popolo 12 anni fa. Nell’appello, che facciamo nostro, l’UNSS chiede di lavorare per fornire assistenza immediata e urgente alla Siria e al suo popolo per alleviare le sofferenze e gli effetti del terremoto e dell'assedio che le è stato imposto, per sostenere i casi umanitari, differenziarli dalle posizioni politiche dei governi, e rispondere agli appelli degli studenti e delle comunità siriane per facilitare l'arrivo di trasferimenti di denaro a favore delle persone colpite dal terremoto. L’Unione degli studenti La federazione ha riaffermato che, nonostante l'assedio e le immorali sanzioni contro la Siria e il suo popolo, il governo siriano e tutte le federazioni, i sindacati e le organizzazioni della società civile, fin dai primi momenti del devastante disastro, hanno messo a disposizione tutte le capacità materiali, umane e logistiche disponibili per aiutare e salvare i cittadini, curare i feriti e gli infortunati e cercare di assicurare alle migliaia di famiglie afflitte un alloggio adeguato, oltre a ogni altra assistenza come cibo, vestiario e altre cose.

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Turchia, il terremoto colpisce le minoranze da sempre represse: Curdi e Aleviti

Appena sei mesi fa mi trovavo a visitare le zone interessate al terremoto di magnitudo 7.8 che nella notte tra 5 - 6 febbraio 2023 ha colpito l’area tra la Siria e la Turchia meridionale, con epicentro a Gaziantep. Le città più colpite sono Gaziantep, Kahramanmaras, Malatya, Osmaniye, Iskenderun, Antakya e Adana,  danni significativi anche  a Sanliurfa e Diyarbakir, tutte province in cui è stato proclamato lo stato di emergenza di tre mesi, abitate da minoranze di Curdi e Aleviti.

 

CURDI – DIYARBAKIR e GAZIANTEP.

Dalla Rivoluzione dei Giovani Turchi (luglio 1908), le minoranze etniche di Turchia - che già vivevano con l’Impero Ottomano condizioni di emarginazione e sottosviluppo - sono state oggetto  di repressione e assimilazione da parte della politica governativa più volte sfociata in bagni di sangue. La riforma linguistica del 1928 di M. Kemal Atatürk vietò la lingua curda; ai Curdi fu imposto un processo di de-nazionalizzazione con l’assunzione di nomi di ascendenza turca. Fin dalle scuole elementari programmi di rieducazione avvicinavano i giovani curdi agli ideali del Panturchismo.

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