Palestina: i sindacati globali denunciano l’ILO per recuperare i salari di oltre 200.000 lavoratori palestinesi in Israele

27-09-2024

file:///C:/Users/Diest/Downloads/gaza_palestine_majdi_fathi_nurphoto_via_afp_x750-7e02f.jpg Gaza

 

Una denuncia contro il governo israeliano per le palese violazioni della Convenzione sulla protezione dei salari dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) è stata presentata da nove sindacati globali, con membri in oltre 160 paesi in rappresentanza di 207 milioni di lavoratori.

La denuncia evidenzia gli obblighi delle autorità israeliane di riparare e porre rimedio a una serie di abusi, compresi i salari non pagati e i benefici trattenuti per oltre 200.000 lavoratori palestinesi impiegati in Israele.

Questi abusi hanno portato a milioni di dollari di reddito perso, causando grave insicurezza finanziaria, disagio economico, privazione dei servizi di base e difficoltà diffuse per i lavoratori colpiti e le loro famiglie, che non hanno accesso ai rimedi giudiziari.

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Come l'asabiyya dello Yemen sta rimodellando la geopolitica mondiale

 

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La parola araba Asabiyya, o “solidarietà sociale”, in Occidente è solo una parola ad effetto, ma viene presa molto sul serio dai nuovi contendenti del mondo, In suo nome lo Yemen si sacrifica per la moralità collettiva del mondo, nel tentativo di porre fine al genocidio di Gaza... 

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“Volevo che morissimo come una famiglia”: le donne di Gaza descrivono gravidanza, aborto spontaneo e parto in una zona di guerra

17 ottobre 2024 

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Una madre palestinese sfollata tiene la figlia in una tenda a Deir Al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, il mese scorso. Credito: Ramadan Abed/Reuters

 

La confluenza di bombardamenti costanti, mancanza di cure mediche, malnutrizione e l’impossibilità di mantenere un’igiene minima costituiscono una triste realtà a Gaza per le donne in gravidanza e le neomamme, in una guerra che ha superato da tempo il nono mese

 “Il mio bambino è stato costretto a svezzarsi”, racconta Reham (nome di fantasia), una madre di 21 anni originaria di Gaza, nella parte settentrionale della Striscia. Non potendo allattare il figlio di 10 mesi a causa della sua malnutrizione, dice che prendersi cura di lui sotto una minaccia costante è stato estenuante.

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Samaritani: la setta israelitica contraria all’occupazione dei Territori palestinesi

23 Settembre 2024

 

Immagine di copertina https://flux.community/wp-content/uploads/2022/08/5671133587_1485551da4_k-1187x800.jpg

 

I Samaritani contano circa 850 fedeli, in gran parte uomini anziani. Si definiscono “i veri discendenti di Mosè” e considerano Israele un progetto coloniale. Hanno persino un seggio al Parlamento dell’Anp. Ma sono sottoposti a varie restrizioni da Tel Aviv. E ora rischiano anche l’estinzione

Si prosternano al suolo dopo aver recitato parti del libro Sacro. Le voci dei fedeli fanno eco e si confondono con quella della guida spirituale che dirige la preghiera comunitaria. Le tuniche bianche e i cappelli rossi simboleggiano il giorno di festa e preghiera. Siamo a Nablus, in Cisgiordania, nei territori palestinesi ai piedi del monte Garizim, dove sorge Kiryat Luza, un piccolo villaggio abitato da poche centinaia di persone, tutti Samiriun, una delle più piccole sette religiose al mondo, 850 fedeli in tutto divisi tra Nablus e Holon, in Israele. Sarebbero i Samaritani citati nella Bibbia. E si definiscono «i veri discendenti di Mosè, a differenza degli ebrei israeliani che hanno modificato la Torah, sviando dalla retta via».

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LEA - Laboratorio Ebraico Antirazzista

7 ottobre 2024

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Sulla limitazione della libertà di espressione

 

La scelta di non autorizzare l'incontro previsto per il 7 ottobre all'università di Siena con Ilan Pappé (storico israeliano) e Francesca Albanese (Relatrice speciale dell'ONU sui territori palestinesi occupati), così come quella di vietare la manifestazione prevista il 5 a Roma, sono emblematiche, al di là del diverso merito specifico dei due eventi, di una stessa volontà politica.

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