Dai kibbutz alla Nakba


 

 

Sionismo laburista, movimento operaio

e pulizia etnica della Palestina

(1936 – 1948)

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Yemen: Foto dell’orribile massacro di donne e bambini commesso dalle forze di aggressione Saudite vicino alla città di Sanaa

15 febbraio 2017

Le foto documentano l’orribile massacro commesso dalla coalizione Saudita sostenuta dagli USA e dall’Occidente in un bombardamento mentre passava un funerale, in un villaggio vicino alla capitale Sanaa, nel governatorato di Arhab. Sono rimasti uccisi un bambino e otto donne. Dieci altre donne e altri bambini sono rimasti feriti e mutilati nel criminale attacco.

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Il cancro della guerra: Gli USA ammettono di aver usato munizioni radioattive in Siria

 

( RPI ) Nonostante giurino di non usare le armi con Uranio Impoverito (DU) nella loro azioni militari in Siria, il governo degli Stati Uniti ora ha ammesso  aver sparato migliaia di proiettili mortali nel territorio siriano. Il Foreign Policy Magazine riporta :

" Il portavoce Maj. Josh Jacques, US Central Command (CENTCOM), ha  dichiarato sulla guerra aerea e la politica estera che 5.265 munizioni da 30 mm perforanti contenenti uranio impoverito (DU) sono stati sparati da aerei della Air Force A-10  ad ala fissa, il 16 novembre e 22 novembre, 2015, distruggendo circa 350 veicoli militari nel deserto orientale del paese ".

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Dichiarazione finale di Astana: la Siria stato sovrano, indipendente e non confessionale

24 gennaio 2017

 

La dichiarazione congiunta finale dei negoziati sulla Siria che si sono svolti ad Astana (in Kazakhstan) sancisce l’impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale della Repubblica Araba Siriana come stato non confessionale, democratico, multi-etnico e multi-religioso. La dichiarazione è stata sottoscritta dalle delegazioni della Repubblica Islamica dell’Iran, della Federazione Russa e della Repubblica di Turchia, in linea con la dichiarazione congiunta dei loro ministri degli esteri a Mosca il 20 dicembre 2016 e la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 2336.

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La Siria è un regime alawita?

La guerra civile siriana prosegue ininterrotta da ormai 5 anni. Inizialmente essa ci è stata presentata come “una pacifica rivolta di un popolo contro un corrotto dittatore”. In seguito è diventato chiaro che la rivolta non solo era tutto men che pacifica, ma che i suoi protagonisti erano in buona parte gruppi islamisti più o meno radicali; allora la narrazione dei media ha cominciato a parlare di “guerra settaria”, “scontro religioso”, “lotta tra potenze sciite e sunnite”. Si tratta di una tecnica ben collaudata: prima si propone uno schema semplice, quello dei Buoni Democratici (preferibilmente giovani e dotati di connessione wi-fi) e dei Dittatori Cattivi. Quando lo schema manicheo è del tutto screditato, gli opinionisti occidentali lo mettono in soffitta e avanzano una nuova, sofisticata analisi, riassumibile con “la Siria è un casino”. Persone che non sospettavano nemmeno l’esistenza di una ventina di confessioni in un Paese di 22 milioni di abitanti finiscono per ridurre tutto al “caos etnico-religioso” che nella mentalità occidentale media domina tutto il resto del pianeta. Ma un cattivo deve essere comunque identificato. Nel caso della Siria è ovviamente il “regime alawita” o “sciita” (i due termini vengono usati disinvoltamente come sinonimi) degli Assad, colpevole di opprimere la maggioranza sunnita. Perfino molti mezzi di “controinformazione” accettano questa lettura, almeno per quanto riguarda l’esistenza di un governo ad egemonia alawita in Siria. In che cosa consista questo regime “alawita” non viene di solito precisato.

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