Chiediamo al governo...

SOS –SIRIA/CIVG 

 

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Inquietanti sviluppi nell’area del golfo

settembre 2018

 

 

Premessa    

 L’area bagnata dal Golfo Persico, dove la concentrazione di interessi contrapposti da parte di potenze regionali e globali è tra le più alte al mondo, una mina vagante per la pace dell’intero pianeta, subisce da qualche tempo gli effetti delle politiche autoritarie e brutalmente espansive adottate principalmente da due Paesi arabi, molto diversi in quanto a dimensione territoriale ma affini sotto il profilo delle politiche interne, biecamente repressive, con obiettivi, come vedremo più avanti, per converso differenziati nella loro proiezione esterna.

 Intendiamo riferirci all’Arabia saudita, dove imperversa il giovane figlio del sovrano, Mohammed bin Salman, e agli Emirati arabi uniti (UAE) dove domina la personalità dell’altrettanto intollerante autocrate, Mohammed bin Zayen al Nayan, anch’egli principe ereditario, di fatto alla guida del Paese, viste le precarie condizioni di salute del Presidente Khalifa bin Zayed al-Nahyan, suo fratellastro, a riposo forzato (e dorato) in una lussuosa villa nella ridente Costa Azzurra francese, essendo stato vittima di un ictus quattro anni fa.

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Le donne della Siria e la loro resistenza quotidiana

Storie siriane 2018  - 5 agosto 2018

 

 

Samarcanda, la canzone di Roberto Vecchioni, sembra ispirata dalla storia che Om Ahmad sta raccontando. Robusta, foulard a fiori in testa e abito nero, seduta sui cuscini che fungono da divano nello spoglio appartamento affittato nel quartiere Masaken Barzeh, spiega che lei, il marito meccanico e i loro tre figli maschi vivevano a Douma, l’area più tradizionalista della regione Ghouta orientale.

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Con i bambini siriani - SOS -SIRIA

Progetto di Solidarietà nella Siria martoriata

Progetto: AIUTIAMO la piccola ALMA –  luglio 2018

 

Alma Tamer

La famiglia Tamer è di Aleppo in Siria, il padre Mohammad ha deciso di non lasciare il paese nonostante la guerra che imperversa da anni, decidendo di restare, dopo il matrimonio nascono due figlie gemelle.

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Non lasciate la vostra terra

Come racconta Suor Yola Girges, “la Siria si va riprendendo. Purtroppo, questi ultimi anni sono stati duri e difficili. Ma non ci scoraggiamo! Non si può nascondere che durante il conflitto, per paura l’emigrazione dei siriani, sia musulmani che cristiani, è aumentata”. I 5 patriarchi d’Antiochia (Chiesa ortodossa siriaca, Chiesa greco-ortodossa, Chiesa cattolica sira, Chiesa cattolica maronita, Chiesa cattolica greco-melchita) hanno detto: Non lasciate la vostra terra”. Ora l’appello lanciato dai capi religiosi, ed appoggiato dalle autorità politiche, sta avendo i suoi effetti: dal Libano e da altre parti i rifugiati stanno rientrando nelle loro case. Ogni uomo ha diritto, prima che di emigrare, a vivere in sicurezza nella propria terra. Potrebbe essere un modello da seguire: aiutare nella loro terra quanti hanno necessità, favorendo la ricostruzione e la creazione di posti di lavoro. Certo, quanti non si sentono di tornare a causa delle ferite della guerra, devono avere la possibilità di essere accolti, manifestando sinceramente la propria identità e la volontà di integrarsi nel paese ospitante.

Da L’Antidiplomatico