La minaccia nucleare di Israele: i pericoli non fanno altro che moltiplicarsi

21 novembre 2023

 

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Il robusto esercito israeliano, il  quarto più forte  al mondo, sta  devastando  Gaza e, insieme ai coloni armati, sta  terrorizzando  i palestinesi in Cisgiordania in seguito ai brutali massacri di Hamas del 7 ottobre. 

Come tanti altri progetti coloniali, Israele è  nato dal terrore e da allora  ha reso necessario l’uso della violenza per occupare il territorio arabo e  segregare i palestinesi. 

La consapevolezza che la sua esistenza dipendeva dalla superiorità militare in una regione ostile incoraggiò inoltre Israele a perseguire un programma di armi nucleari poco dopo la fondazione dello Stato, nel 1948.

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Coloni israeliani hanno torturato, picchiato e urinato su tre palestinesi inermi in Cisgiordania

 

Haaretz,  uno dei più autorevoli quotidiani dello stato ebraico, ha raccontato l’incursione di soldati e coloni in un villaggio palestinese: tre uomini sono stati sequestrati e torturati per ore

La rappresaglia di Israele dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre non si è “limitata” alla Striscia di Gaza, pesantemente bombardata da oltre due settimane. Soldati e coloni israeliani hanno infatti preso di mira anche i palestinesi residenti in Cisgiordania, commettendo omicidi, torture e umiliazioni a persone inermi. A renderlo noto Haaretz, uno dei più autorevoli quotidiani dello stato ebraico, che ha raccontato un episodio avvenuto lo scorso 12 ottobre, quando alcuni palestinesi sono stati picchiati, spogliati, sodomizzati e torturati. L’IDF ha dichiarato che la polizia militare ha aperto un’indagine sulla vicenda e che nel frattempo un ufficiale dell’esercito è stato rimosso dal suo incarico.

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I sindacati palestinesi e la guerra a Gaza

 

Solidarietà del lavoro palestinese https://www.etun-palestine.org/site/wp-content/uploads/2023/10/StopArmingIsrael--945x945.jpeg

 

Dopo che ho documentato le posizioni e scelte di campo delle forze laiche, progressiste e rivoluzionarie, delle Chiese cristiane nelle sue varie fedi, delle comunità ebraiche religiose antisioniste e delle associazioni di ci cittadini ebrei per la pace e per la giustizia, solidali con la Palestina. qui è documentata la posizione dei sindacati palestinesi che rappresentano alcuni milioni di lavoratori palestinesi.

Tutto questo per cercare contrastare ciò che cercano di far passare con i media occidentali, associati e subalterni alle politiche razziste e oppressive del sionismo israeliano: cioè che lo scontro sarebbe tra un movimento terrorista e Israele. Tutta questa documentazione dimostra inoppugnabilmente che il conflitto è tra un popolo, quello palestinese in tutte le sue componenti sociali, politiche e religiose e lo stato sionista israeliano occupante e oppressore.

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Serata “CON la Palestina. PER la Palestina” a Torino

 

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Interessante e partecipata iniziativa organizzata da SOS Palestina/CIVG e dal Collettivo Per la Palestina, con la presentazione del libro di Diana Carminati “ Come si liquida un popolo”. Come sempreospitati dal Circolo ARCI  “La Criccae dal suo presidente Renzo Cibrario.

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Israele, la questione palestinese e l’immane ipocrisia dell’Occidente. Il ruolo degli intellettuali e dei mezzi di comunicazione di massa

22/10/2023, Milano

 

Palestina, quel proiettile non mente: Shireen Abu Akleh è stata uccisa da  un cecchino israeliano

 

Una prima considerazione di metodo. “Il presente come storia” è il problema per i nostri dominanti, in Italia e nel mondo. Le guerre per loro, e per i loro intellettuali e per i loro giornalisti, sono quello che si vede in superficie. Così come per ogni fenomeno della realtà contemporanea. Non bisogna guardare i processi storici, non occorre vedere il retroterra storico da cui guerre e realtà contemporanea originano.

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