I rabbini americani interrompono la riunione delle Nazioni Unite e chiedono a Biden di smettere di bloccare la pace a Gaza

12 Gennaio 2024

 

Jewish Americans calling for a cease-fire in the Israel-Hamas war in Gaza :  NPR

 

La riunione dell’Assemblea Generale fa seguito al recente veto degli Stati Uniti sull’emendamento alla risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza. L’inviato palestinese chiede al mondo di porre fine alla “schizofrenia” di opporsi alle atrocità della guerra e allo stesso tempo mettere un veto alla pace.

Decine di rabbini americani hanno interrotto una riunione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York per chiedere che Washington smetta di impedire al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di intraprendere azioni urgenti a sostegno di un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza.

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A proposito di sionismo e semitismo

 

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…iniziamo con il cercare di capire come e quando è nato il sionismo.

Solitamente si ritiene che esso sia originato da un filone di pensiero, sorto all’interno della comunità ebraica, verso i primi anni del secolo scorso (od alla fine del precedente) ed abbia trovato una sua prima attuazione concreta nella fondazione di Israele. Questo fatto è stato comunque accompagnato da una forte crescita dell’influenza di un certo “ceto” ebraico nel campo economico e della finanza mondiale. Il nido in cui tale influenza ha potuto svilupparsi si trova negli USA, il cuore dell’America, ed in parte anche in Inghilterra. Fu proprio in seguito a questa forte influenza che l’Inghilterra acconsentì alla cessione della Palestina, al termine del secondo conflitto mondiale, affinché gli ebrei (vittime di persecuzioni e sterminio) potessero fondare (o rifondare) una loro patria. La famosa “terra promessa”… Ed il ritorno in quella casa ideale avvenne con una celere penetrazione e occupazione del territorio palestinese, considerato “proprio”.

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Palestina: disinformazione e falsità

 

Report: nel mese scorso, escalation delle violazioni contro giornalisti  palestinesi | Infopal Facebook limita visibilità a pagina di InfoPal | Infopal

 

Siamo intossicati da propaganda e fake news. Non ricordo una simile battente campagna di disinformazione e mistificazione in eventi precedenti e i miei ricordi spaziano fino alla guerra in Vietnam. Talvolta sono state raggiunte punte altissime di falsità come ad esempio l’ormai famosa provetta di Colin Powell a giustificazione della seconda guerra del Golfo. Ma erano episodi sporadici. Quella che è in corso dal 7 ottobre ad opera di Israele (col sostegno indiscusso della generalità dei mass media senza il quale non avrebbe tutta l’efficacia che ha) è invece una massiccia, continua e ben orchestrata opera di propaganda mediatica tesa a creare, prima, e a conservare, poi, consenso attorno al massacro di migliaia di persone inermi. Israele da sempre attribuisce un’enorme importanza alla propaganda e non a caso ha avuto uno specifico ministero che si è occupato dell’Hasbara (propaganda).

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Dichiarazione di solidarietà al popolo di Gaza della coalizione statunitense “Writers Against the War on Gaza” (WAWOG)

Novembre 2023

 

       WRITERS AGAINST THE WAR ON GAZA      Writers Against War on Gaza: thousands support letter - How To Be Books

 

WAWOG è una coalizione impegnata nella solidarietà e nell'orizzonte di liberazione del popolo palestinese. Riunendo scrittori, editori e altri operatori culturali, WAWOG intende fornire un'infrastruttura continua per l'organizzazione culturale in risposta alla guerra. Questo progetto è modellato su American Writers Against the Vietnam War, un'organizzazione fondata nel 1965.

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La minaccia nucleare di Israele: i pericoli non fanno altro che moltiplicarsi

21 novembre 2023

 

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Il robusto esercito israeliano, il  quarto più forte  al mondo, sta  devastando  Gaza e, insieme ai coloni armati, sta  terrorizzando  i palestinesi in Cisgiordania in seguito ai brutali massacri di Hamas del 7 ottobre. 

Come tanti altri progetti coloniali, Israele è  nato dal terrore e da allora  ha reso necessario l’uso della violenza per occupare il territorio arabo e  segregare i palestinesi. 

La consapevolezza che la sua esistenza dipendeva dalla superiorità militare in una regione ostile incoraggiò inoltre Israele a perseguire un programma di armi nucleari poco dopo la fondazione dello Stato, nel 1948.

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