Lo Yemen entra nella nuova fase: l’aggressione statunitense diretta, con obiettivo terminale l’Iran

19 marzo 2025

 

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Come da tempo si poteva delineare e  nei mesi scorsi avevo documentato, gli USA sono passati dalle minacce all’operatività militare, come preannunciato dal neo presidente Trump, in materia di Medio Oriente. Il 15 marzo Washington ha sollevato ancora una volta il bastone del “terrorismo” contro Sana’a e gli Houti, ma le Forze Armate yemenite hanno risposto prontamente abbattendo un drone MQ-9 e attaccando una portaerei statunitense. Una mossa piena di messaggi e implicazioni significative. Nel frattempo, mentre scrivo, nella  notte del 18 marzo, una nave della Marina militare iraniana in navigazione nel Mar Arabico, verso lo Stretto di Bab al-Mandab, è stata colpita e affondata.

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I poteri occidentali, dalla UE, alla NATO, agli USA, stanno muovendo con risolutezza verso Belgrado! Cosa succederà alla Serbia?

2 febbraio 2025

 

Persone con le torce dei loro cellulari accese durante una protesta a Novi Sad, in Serbia, sabato 1 febbraio 2025 (AP Photo/Armin Durgut) Vučić, Vučević e Brnabić annunciano importanti notizie ai cittadini della  Serbia

 

Il governo serbo è sotto dure pressioni. Dalle proteste di piazza continue da tre mesi, ai tentativi di secessione della Vojvodina, alle intimidazioni in Kosovo, ai ricatti economici della UE, alle minacce della NATO e all’ultimatum di Trump. Lo scenario è da tipica “rivoluzione colorata”. Se questo governo cede, il paese sarà definitivamente in mani straniere. Fortissime preoccupazioni a Mosca. 

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La più grande organizzazione di storici degli Stati Uniti condanna la distruzione “deliberata” del sistema educativo di Gaza da parte di Israele

9 gennaio2025,  New York

 

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NEW YORK – La più grande associazione professionale di storici negli Stati Uniti ha adottato una risoluzione in cui condanna lo “scolasticidio” di Israele a Gaza e critica gli aiuti militari statunitensi a Israele.

L’American Historical Association ha approvato a larga maggioranza la risoluzione che afferma che “il governo degli Stati Uniti ha sostenuto la campagna delle Forze di difesa israeliane (IDF) [esercito israeliano, ndt.] a Gaza con oltre 12,5 miliardi di dollari in aiuti militari tra ottobre 2023 e giugno 2024”.

Con il termine scolasticidio viene definita la distruzione deliberata di un sistema educativo. La risoluzione, approvata con 428 voti contro 88, afferma che l’IDF ha distrutto l’80 percento delle scuole di Gaza lasciando oltre 625.000 bambini senza accesso all’istruzione e ha anche distrutto tutti i 12 campus universitari di Gaza.

Accusa inoltre Israele di aver preso di mira biblioteche, musei, centri culturali e siti religiosi, tra cui la biblioteca dell’Università di al-Aqsa e centinaia di siti storici. Queste azioni, afferma la risoluzione, hanno cancellato risorse cruciali legate alla storia e alla cultura di Gaza.

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Yemen: scoperta una massiccia rete di spionaggio della CIA e del Mossad interna alle ONG pro-democrazia

 

  Yemen reveals list of projects part of Israeli-US espionage network | Al  Mayadeen EnglishDangerous confessions of US-Israeli spy network about targeting cultural  sector in Yemen - SabaNet

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Mentre lo Yemen evoca quotidianamente immagini di conflitti con Israele e la coalizione guidata dai sauditi, è emersa una nuova dimensione per questo paese e il suo popolo: la guerra segreta delle spie al suo interno. MintPress ha esaminato i documenti sulla più grande cellula di spionaggio della CIA mai scoperta nello Yemen, rivelando una grande operazione di sicurezza, che ha intercettato i suoi membri e ha esposto le attività di spionaggio statunitense, ampliando notevolmente la nostra comprensione del complesso campo di battaglia in Yemen.

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Da Guantanamo Bay alla prigione di Gweran (Siria nord-orientale). Decifrazione di un affare oscuro.

14 novembre 2024

 

Un articolo del 2023 e ... ancora oggi novembre 2024 la straziante agonia del popolo siriano continua

 

  • Gli Stati Uniti hanno trasferito nel nord-est della Siria lo schema di Guantanamo Bay , affidando il subappalto dei prigionieri dell’ISIS ai Curdi; centri di detenzione senza alcun controllo, nonostante i gravi abusi che vi si stanno consumando e la corruzione delle guardie curde.
  • L’estradizione dei prigionieri dell’ISIS in Turchia durante l’assedio di Baghouz nel marzo 2019 fu il risultato di una transazione finanziaria con le autorità curde nella zona autonoma della Siria nord-orientale.
  • 270 membri dell’ISIS sono riusciti non solo a fuggire dalla prigione, ma anche a raggiungere “aree sicure”, spesso armati di “ordini di missione” con il sigillo dell’autogoverno curdo.
  • La rete di comunicazione istituita all’interno della prigione di Gweran per collegare i prigionieri dell’ISIS al mondo esterno, comprese le comunicazioni cellulari, fu istituita con la tacita connivenza delle forze curde.
  • Le autorità curde de facto della zona autonoma hanno usato il caso della prigione sia per dissuadere Ankara dall’impegnarsi in un’operazione militare contro l’area curda, sia contro gli Stati Uniti per dissuadere Washington dal ritiro dalla Siria nord-orientale.

 

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