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A Mosca, riunite tutte le fazioni della Resistenza palestinese

7 marzo 2024

 

Russian Foreign Ministry - МИД России - <hr id=

 

Il rappresentante speciale del presidente russo per il Medio Oriente e i paesi africani, il viceministro degli Esteri della Federazione Russa, M. Bogdanov , che ha proposto la piattaforma per l’incontro, svoltosi nel palazzo del Ministero degli Esteri, ha rilasciato una dichiarazione, dove ha sottolineato un clima di collaborazione e dialogo tra tutte le fazioni, al di là di posizioni e giudizi su molti aspetti molto diversificati: “…La composizione è stata più o meno la stessa dei due precedenti incontri interpalestinesi, con la presenza di 14 organizzazioni, da quelle che fanno parte dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, ma anche strutture che non sono in essa incluse come Hamas e la Jihad islamica. Ora abbiamo invitato anche loro…L’obiettivo della Russia è favorire e aiutare le varie forze palestinesi ad accettare di unire politicamente i loro ranghi…”.

 

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Il generale Ivašhov: con l’adesione alla NATO, il Montenegro diventa carne da cannone

06 febbraio 2013                    

Il Presidente dell’Accademia per i Problemi Geopolitici di Mosca, il generale russo Leonid Ivašhov ha dichiarato nell’intervista per il portale IN4S, che il Montenegro con l’adesione alla NATO sarebbe diventato solo carne da canone per la realizzazione degli obiettivi di conquista di tale alleanza militare.

Il generale Ivašhov è uno dei più importanti esperti militari russi ed è noto perchè nel 1999 è stato il primo ad entrare nel Kosovo e Metohija con le truppe russe della SFOR ed aveva occupato l'aeroporto Slatina presso Priština.

Egli è noto all’ opinione pubblica anche perchè è stato uno dei testimoni di difesa nel processo contro Slobodan Milošević nel Tribunale dell’ Aja.

Ivašhov per il portale IN4S parla di come occupò l'aeroporto di Priština prima della NATO, dei piani di conquista dell'Alleanza, sul rientro della Russia nella scena globale, sui nuovi rischi  per la sicurezza e sui rapporti tra Podgorica e Mosca.

Egli ha detto che la Nato è un'organizzazione criminale e che il Montenegro con l'adesione a tale alleanza militare sarebbe entrato nella compagnia dei criminali.

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Appello del Movimento Donne di Serbia: No al Summit della NATO a Belgrado

La NATO, Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, ha annunciato la sua intenzione di riunirsi a Belgrado il 13, 14 e 15 giugno.

Il Movimento Ženes, Donne di Serbia, richiede al governo di cancellare il summit. Se il governo non annullerà l’incontro, il Movimento Ženes lancerà un appello a tutti i cittadini affinché si mobilitino e manifestino la loro opposizione a ciò che, per il popolo serbo, rappresenta una offesa e una provocazione.

Per quanto riguarda l’aspetto formale, le date scelte coincidono (a distanza di quasi due giorni) col dodicesimo anniversario della fine (11 giugno 1999) dei bombardamenti della NATO contro la Serbia. Esse segnano il periodo degli “accordi di Kumanovo”, un inganno che ha permesso alla NATO di entrare in Kosovo e di imporre la risoluzione 1244 dell’ONU, violata dai paesi della NATO, avendo questi riconosciuto successivamente una “indipendenza” del Kosovo che non era stata inclusa nella risoluzione.

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KRAJINA Notizie - Marzo 2013

 A cura del Forum Belgrado Italia e CIVG

 

KRAJINA Notizie, è un impegno di informazione e solidarietà, non legato a partiti o ideologie, ma orientato ad una informazione ed a una solidarietà con il popolo sofferente, annichilito e da tutti ormai dimenticato, delle Krajine. Una informazione legata a dati, fatti, documentazioni ufficiali, ma spesso nascoste o eluse dai media occidentali.

Sarà uno spazio informativo di documenti, foto, segnalazioni di filmati, dichiarazioni, prove dei crimini commessi in quelle terre, nella storia e nel presente, e, al tempo stesso, portare informazioni aggiornate sulla situazione attuale.

KRAJINA Notizie si propone il superamento di astiosità, della violenza, il rigetto dei conflitti interetnici e la diffusione di odio etnico, nazionale o razziale e dell'intolleranza.

Per realizzare questo è necessario un lavoro per la verità e la giustizia, che sveli interessi, obiettivi, strategie di chi su quelle tragedie ha costruito il suo dominio anche indiretto, in tutti i sensi.

Dal 1578la comunità serbasi stabilì in questa regione alloradesolatadella Krajina ( frontiera militare).

Da allora fu un luogo dibattaglia costanteei serbi dovettero affrontare secoli di lotte e battaglie per difenderla dalle invasioni, e con essa l’Europa.

Durantela seconda guerra mondiale, per manodegli “Ustasha” croati guidati dall’alleato e protetto dal nazifascismo Ante Pavelic, un sanguinario e feroce dittatore,i serbifurono oggetto di un feroce genocidio .

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Bosnia, Kravica 1993-2013: una strage impunita e obliata, ed un Natale di dolore e solitudine per i serbi

Banja Luka, Rep. Srpska di Bosnia, 5 gennaio 2013  

Nel villaggio di Kravica nei pressi di Bratunac si è celebrato con una funzione funebre, il 20° anniversario, del ricordo delle 49 vittime massacrate nel Natale ortodosso del 1993; una strage efferata commessa da unità dell’Armija Bosniaca musulmana secessionista, sotto il comando di Naser Oric,.
La cerimonia funebre è stata officiata nella chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (che fu vandalizzata) , e poi corone e fiori sono stati posti presso il monumento centrale in Kravica.


Nel Natale ortodosso di 20 anni fa, membri dell'esercito secessionista della BH, sotto il comando di Naser Oric uccisero a Kravica e nella vicina Kravica Zasa, 49 serbi, 80 civili e soldati furono feriti; sette persone furono rapite, di cinque delle quali ancora non sono stati ritrovati i corpi.

Due giorni dopo il Natale del 1993, furono trovati e sepolti sette corpi di civili serbi, mentre i resti delle altre 42 vittime sono stati trovati,  identificati e sepolti dopo due mesi.

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