Situazione generale in Serbia e a Kragujevac

Il tenore di vita dei cittadini in Europa calcolato in base al consumo annuo di una famiglia media è peggiorato in 15 su 27 paesi membri dell'DE. Il più peggiorato è in Grecia (per 12,3%), poi in Bulgaria (6,6%). Eppure, nonostante il peggioramento così drastico una famiglia media greca ha speso quasi 11.000 euro mentre i primi sono francesi, tedeschi e belgi con circa 20.000 euro di consumo di una famiglia media! Serbi sono gli ultimi con soli 4.719 euro spesi nell' intero anno 2012.

Dopo soli 6 mesi dall'approvazione del budget dal governo serbo bisogna equilibrare il budget! Già ora si sa che nel budget proiettato di 7,5 miliardi a causa della situazione economica entro fine anno mancherà l miliardo! Il governo ha offerto un piano per risparmiare in fretta 36 miliardi di dinari (circa 320 milioni di euro).

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CIVG Informa N°22 - Medak Pocket, Croazia 1993, un massacro impunito

1993-2013: A vent'anni dal massacro della " Sacca di Medak", Croazia

 

" Sacca di Medak" nella Krajina, regione nel sud della Croazia:

Settembre 1993 : esattamenteventi anni fa, l’esercito secessionista croato, con più di 2.500 soldati, appoggiati da carri armati, lanciarazzi e artiglieria, “sfonda” le linee di resistenza a Medak, delle milizie volontarie di autodifesa della Repubblica Serba di Krajina e occupa la cittadina ed i villaggi a sud e a sud-est dalla città di Gospic e l’intera zona. In quell’area erano stanziate per l’ONU, come forze di interposizione tra le parti in conflitto, i soldati canadesi, alla richiesta di questi ultimi di essere presenti all’occupazione della città e dei villaggi, per proteggere i civili, ci fu il rifiuto dei secessionisti croati e solo dopo violenti scontri durati 16 ore tra canadesi e croati, con 27 miliziani croati uccisi, questi accettarono le ispezioni e i terribili sospetti delle forze canadesi di pace trovarono riscontro ( in questo caso va dato atto di una reale volontà di essere forza di pace neutrale, tant'è che il governo canadese ha decorato i propri soldati che parteciparono a quegli avvenimenti con coraggio e lealtà, fedeli ai propri compiti). In meno di 20 ore senza controllo di nessuno nella cittadina, i miliziani croati avevano già commesso innumerevoli crimini: massacri, incendi, violenze efferate contro vecchi, bambini, donne serbi e rom, mutilando e violentando ferocemente.

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L’unione europea vuole soddisfare gli appetiti delle multinazionali con le nostre piante e i nostri semi

di  Sonia Savioli

 

L’uomo che piantava gli alberi oggi non potrebbe più farlo: secondo la proposta di legge europea sul “materiale riproduttivo vegetale”, che ci minaccia tutti, sarebbe un criminale.

Quello che nel bel racconto “vero” di Jean Giono è un silenzioso eroe, colui al quale gli abitanti di Verdun e tutti gli esseri umani finora dovevano essere grati per il manto forestale che copre quelle montagne, un tempo aride e nude, sarà domani un pericoloso fuorilegge. Sic transit (et muta) gloria mundi. Soprattutto se a farla mutare ci sono le lunghe mani e gli artigli delle multinazionali.

Nel 2005 la Monsanto compera Seminis e diviene uno dei colossi mondiali delle sementi ortofrutticole, dal 2007 la solerte Commissione Europea ha cominciato a studiare la legge che darà definitivamente in mano alle multinazionali l’agricoltura europea. Non solo la Monsanto, ovviamente, ci sono anche la Dupont, la Novartis, la Cargill... E’ al loro servizio il “Testo unico sul materiale riproduttivo vegetale”.

Una legge che si propone di controllare totalmente semi e piante: “tutti i semi, tutte le piantine, piante o talee”. Potranno essere commerciati solo semi e piante “approvate” da un ufficio preposto, “certificate” e inserite in un elenco ufficiale; potranno essere coltivati per il mercato solo vegetali prodotti con i suddetti semi e piante.

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La secessione di Slovenia e Croazia dalla Federazione jugoslava quale parte integrante della costruzione del Nuovo Ordine Mondiale, vista nella prospettiva della politica italiana del tempo

La crisi che durante il corso del 1991 portò alla separazione unilaterale delle repubbliche di Slovenia e Croazia dalla Jugoslavia dev'essere inquadrata nel progetto di costruzione del «Nuovo ordine mondiale»[1] basato sull'imperialismo Usa (Washington consensus) successivo al collasso dei governi socialisti dei Paesi dell'Est ed allo smantellamento dell'Unione Sovietica[2]. L'economista Michel Chossudovsky risale alle ragioni ti tipo economico-sociale che condussero alla catastrofe balcanica:

L'implosione della Jugoslavia era in parte dovuta alle macchinazioni statunitensi. Malgrado il non allineamento politico di Belgrado e le sue importanti relazioni con la Comunità europea e gli Usa, l'amministrazione Reagan aveva preso di mira l'economia jugoslava in un «ordine di decisione per la sicurezza nazionale» del 1984 […] intitolato «La politica degli Stati Uniti nei confronti della Jugoslavia», classificato come riservato e segreto. Una versione censurata di questo documento venne resa di dominio pubblico nel 1990; era in gran parte conforme a un precedente Ordine (NSDD 64), emesso nel 1982 e concernente l'Europa orientale. Quest'ultimo perorava «sforzi diffusi per favorire una “rivoluzione silenziosa” che rovesciasse i governi e i partiti comunisti» reintegrando nel frattempo i Paesi dell'Europa orientale nell'economia di mercato[3].

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