Un'altra Crimea in Bosnia, Banja-Luka chiede l'indipendenza
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- Scritto da Artem Kobzev
21 marzo - 2014
Col tempo sulla mappa mondiale può comparire un nuovo Stato sovrano: la Repubblica Serba. Attualmente questa formazione fa parte della Bosnia-Erzegovina, ma il leader della Repubblica Serba Milorad Dodik sta perorando l’idea della indipendenza.
Precisando che, come dicono gli esperti, i motivi giuridici per la proclamazione dell’indipendenza di Banja-Luka sono di gran lunga più numerosi rispetto al caso del Kosovo.
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Abitanti in Alaska e della Striscia di Gaza chiedono l’unione alla Russia
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- Scritto da Anna Dolgov
25 Marzo 2014
Una petizione per la secessione dell'Alaska dagli Stati Uniti e per l’unione con la Russia e per ottenere la cittadinanza russa ha raccolto più di 12.000 firme in pochi giorni.
L’unione della Crimea alla Russia in seguito ad un referendum ha prodotto appelli provenienti da luoghi lontani tra loro come l'Alaska e la Striscia di Gaza per chiedere il voto su un loro incorporamento con la Russia.
Una petizione per la secessione dell'Alaska dagli Stati Uniti e per l’unione con la Russia ha raccolto più di 12.000 firme in pochi giorni sul sito della Casa Bianca, pochi giorni dopo che è stato inviato da un residente locale.
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Senza precedenti: la Russia ha ritirato tutti fondi in contanti depositati presso banche americane (oltre 100 miliardi)
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- Scritto da Ticinolive.ch
mercoledì 12 marzo 2014
MOSCA - La Banca centrale russa ha ritirato gran parte dei suoi averi dalle banche americane. Miliardi di dollari sono stati trasferiti nelle banche europee.
La settimana scorsa la Banca centrale di Russia ha ritirato - ma la notizia è filtrata solo oggi - gran parte delle sue riserve depositate nelle banche americane per trasferirle in istituti finanziari europei. L’importo esatto della somma trasferita non è noto ma si tratterebbe di decine di miliardi di dollari. (fonti qualificate citano una somma oscillante tra gli 80 e 150 miliardi di USD).
Questo movimento mostra che nel suo conflitto con il nuovo potere in Ucraina il presidente russo Vladimir Putin considera tutti gli scenari, incluso quello che vedrebbe il governo americano congelare gli averi russi depositati nelle banche negli Stati Uniti.
Il segnale, comunque, è tutt'altro che tranquillizzante e dà l'idea che si stia preparando uno scontro tra Stati Uniti e Russia che non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda.
Da Ticinolive.ch- ilnord
La NATO verso Est, la costruzione di un “Impero Romano” in Europa
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- Scritto da Zivadin Jovanovic
21 febbraio 2014
Il primo atto illegale della guerra di aggressione “umanitaria” della Nato, denominata “Operazione Deliberate Force” nel 1995, contro la Republika Srpska, ha dato il via libera per attuare, successivamente, la spietata campagna aerea contro obiettivi civili nella Repubblica federale di Jugoslavia. Il fatto che alla Nato sia stato permesso di farla franca con questi atti di guerra d'aggressione e che gli architetti Usa-Nato siano stati autorizzati a mettere in atto tali scenari, ha incoraggiato ancora di più l'“alleanza” ed ha portato alla sua recente espansione globale ed a decine di “cambi di regime” e “guerre per il controllo delle risorse”, mascherati da “guerre umanitarie”. Lo scenario è pressoché identico ogni volta e sta verificandosi attualmente in Ucraina. Per il 15 esimo anniversario dell'aggressione alla Jugoslavia, in un'intervista esclusiva, alla Voce della Russia ha parlato l'ultimo ministro degli Esteri della Repubblica federale di Jugoslavia, Zivadin Jovanovic. Qui è John Robles, sto parlando con Zivadin Jovanovic. Egli è l'ex-ministro degli Esteri della Repubblica federale di Jugoslavia e presidente del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali. Questa è la prima parte di un colloquio più lungo. Potete trovare il testo di questa intervista sul nostro sito web voiceofrussia.com
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In Bosnia scatenata la rivoluzione colorata
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- Scritto da Stefan Karganovic
La rivoluzione colorata che ci si aspettava da oltre un anno in Bosnia è finalmente iniziata. Ma il punto fondamentale che deve essere sottolineato è che, contrariamente a quanto molti analisti si aspettavano, questo non sarà un "cambio di regime" nella sola Repubblica di Srpska. Si preannuncia come un putsch a livello nazionale, che comprenderà sia la Federazione croato-musulmana sia la Repubblica Srpska.
Questo è un punto molto importante perché suggerisce che i servizi di intelligence occidentali e, naturalmente i loro governi, desiderano fare tabula rasa in tutto il paese. Il piano è quello di utilizzare la montante insoddisfazione sociale, per la quale ci sono numerose cause, al fine di provocare il caos generale. Questo caos e l'illusione di una vita migliore che i media occidentali e le agenzie di propaganda genereanno nella mente del pubblico, saranno quindi utilizzati per installare una nuova squadra di burattini non solo al livello dell’entità regionale, ma anche nel governo centrale.
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