Le radici dei liberatori “Euromajdan” a Kiev

Documenti inediti per l’Italia – 2° Parte

segue alla 1°parte - Ecco chi sono i gruppi d’assalto della rivolta di Kiev

 

A cura di Enrico Vigna, civg.it

Il Presidente del Congresso mondiale ebraico Ronald S. Lauder, ha chiesto alla Chiesa Ucraina divietare ai sacerdoti di partecipare ad "eventi che glorificano il nazismo." Lauder ha fatto riferimento ad una recente cerimonia, svoltasi nei pressi di Leopoli, che ha segnato il 70° anniversario della Divisione Galizia delle Waffen SS, che ha visto riuniti volontari ucraini della lotta contro l'Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale.

"Sono rimasto inorridito a vedere immagini di giovani ucraini che indossavano l'uniforme delle SS con le svastiche sui loro caschi chiaramente visibili, che ricollocavano le bare di nazisti di questa divisione in nuove tombe, sparando colpi in onore loro. Ero estremamente turbato nel vedere partecipante a questa cerimonia, un sacerdote della Chiesa ucraina, che ha dato come religioso, legittimità di riabilitazione alle unità SS ", dice in una lettera aperta il presidente del Congresso mondiale ebraico.

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Srebrenica

 

Docente Ordinariodi Diritto Internazionale nell’Università di Teramo

 

1. Srebrenica, la Auschwitz degli anni ’90. L’Aja, la Norimberga attuale. Equiparazioni oggi correnti, sono fra i mantra dell’ideologia imperiale, i derivati del mostruoso sistema di “giustizia penale internazionale” che alquanto spensieratamente si pretende discenda dal Tribunale di Norimberga, al quale fu assegnato di giudicare i criminali del nazifascismo tedesco. Sulla base dell’accordo internazionale di Londra dell’8 agosto 1945 fra le quattro grandi Potenze (Unione Sovietica, USA, Gran Bretagna, Francia) che occuparono la Germania debellata nel secondo conflitto mondiale.

Srebrenica. Quale Srebrenica? La conclamata strage di (si dichiara) 8000 musulmani ad opera dei Serbi di Bosnia nel 1995 – la strage detta ma che secondo molti forse non ci fu, almeno nei termini della presentazione usuale -, o quella non detta, ma che ci fu, dei serbi perseguitati, trucidati, espulsi, soprattutto ma non solo nel 1995 intorno a Srebrenica e altrove, inclusa la Kraijna di Croazia? Su tutto ciò, Autori varii Il dossier nascosto del “genocidio” di Srebrenica, La Città del sole, Napoli 2007.

È davvero esistito il massacro (quello “ufficiale”) di Srebenica?

Oramai bisogna dubitare di tutto. Tante volte siamo stati ingannati:

Vi ricordate il famoso massacro di Timisoara attribuito a Ceaucescu ed alla sua crudele “Securitate”? Quanti di noi sanno oggi che i cadaveri fotografati erano quelli di persone decedute per cause naturali e “straziati” non dalle torture, ma dall’obduzione condotta dal personale medico dell’ospedale municipale?

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KRAJINA Notizie - Febbraio 2014

Veritas: identificati i resti di 14 serbi della Krajina

18/10/2013

Trovati i resti di vittime serbe uccise durante la guerra in Croazia del 1991-1995. Secondo un rapporto della ONG Veritas, le vittime sono serbi provenienti dai territori della Lika, Dalmazia, Kordun, Banija e della Slavonia. I resti identificati eraono stati esumati da una fossa comune o individuali, oltre 12 anni fa.

Veritas possiede un’elenco con i nomi di 1920 serbi scomparsi durante la guerra in Croazia, nel territorio della Krajina Serba; di essi 1317 son civili e 516 donne. Veritas ha dichiarato che possiede indizi che ci sono circa 440 luoghi di fosse comuni ancora non esumate, che contengono vittime serbe, nonostante siano passati gia’ 18 anni dalla fine della guerra.

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Dichiarazione delle Confraternite ortodosse, Unione dei Consigli della Fratellanza ucraina in Russia

30/01/2014

Noi, guide delle associazioni locali delle regioni d'Ucraina a Mosca, e rappresentanti dell'Unione delle Confraternite ortodosse, riuniti nella Cattedrale di San Nicola a Bersenevke, per celebrare il 10° anniversario della istituzione del Consiglio della fratellanza locale di Ucraina, esprimiamo la nostra estrema preoccupazione per la situazione in Ucraina .

Milioni di cittadini russi, immigrati provenienti dall’Ucraina, ci è cara la nostra " piccola patria", dove abbiamo persone ancora vicine, le tombe dei nostri antenati - tutto ciò che da tempo immemorabile ci è caro a tutti. Vogliamo essere orgogliosi del nostro paese di origine, di vederlo alla pari con i paesi più sviluppati del mondo .

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Chi sono le forze che si battono nelle piazze di Kiev per la democrazia, per l’Unione Europea e per la NATO

Capire e interpretare cosa sta accadendo in Ucraina, in questo delicatissimo momento, non è una cosa semplice. Se non altro perché una riposta unica non c’è, è un contesto dove si scontrano strategie internazionali, geopolitiche e geostrategiche, con radici storiche ideologiche legate a sentimenti di alcune frange di popolazione, che si sono riconosciute e non hanno mai abiurato valori e appartenenze alle politiche naziste; e dove probabilmente si giocano prospettive ed equilibri europei ed internazionali, che vanno ben al di là delle proteste di piazza e di molte richieste che, per alcuni aspetti avrebbero talune, anche motivi validi e legittimi. Alcuni dati sono ben visibili, da un lato la grave ingerenza degli USA e dell’Unione Europea in una questione tutta interna a un paese straniero, dove ovviamente l’obiettivo, nemmeno tanto nascosto in alcune dichiarazioni pubbliche è quello di sottrarre alla Russia un paese strategico nella rinata e moderna “guerra fredda” tra Ovest ed Est.  Basti pensare al gravissimo atto compiuto ai primi di dicembre, quando due tra i più importanti membri della politica statunitense, come John McCain e Victoria Nuland sono andati a Kiev nella piazza Maidan per dare il loro appoggio ai manifestanti; un atto definito anche da molti politici europei ed occidentali, non solo gravissimo ma lesivo della usuale diplomazia internazionale.

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