Caro Putin, paga anche noi
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- Scritto da Dario Faccini
Caro Presidente Putin,
ci ha inizialmente creato qualche problema la notizia divulgata dal segretario della Nato Rasmussen, secondo la quale la Russia avrebbe finanziato dei movimenti ambientalisti per intralciare l’applicazione in Europa delle tecniche di fracking nell’estrazione del gas naturale. Questo per impedire che l’Europa si possa liberare dalla dipendenza dal gas russo.
Siccome ASPO Italia da tempo mette in guardia sulla marginalità e i rischi di queste tecniche, alcuni tra i nostri membri sono saltati alla conclusione che anche la nostra associazione, pur indipendente e sostenuta solo dal lavoro di volontariato dei suoi soci, abbia beneficiato di queste elargizioni a “fondo perduto”. Non essendoci traccia, nel nostro magro bilancio interno, di una qualsivoglia donazione da parte vostra, si sono presto diffuse voci che alcuni soci avrebbero ricevuto fondi neri che non hanno condiviso con tutta l’associazione.
Ufficiale di Praga rifiuta le medaglie Nato
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- Scritto da Il Piccolo
Sta facendo molto discutere in Repubblica ceca una storia che ha come protagonista Marek Obrtel, ex ufficiale medico dell'esercito di Praga, impegnato in passato in missioni di peacekeeping in Bosnia-Erzegovina, Kosovo e Afghanistan. Obrtel che, in una lettera aperta, ha chiesto nei giorni scorsi al ministero della Difesa di Praga di riprendersi le medaglie da lui guadagnate durante le operazioni all'estero compiute nell'ambito di operazioni Nato. Un coinvolgimento di cui oggi Obrtel «si vergogna profondamente», ha scritto l'ex tenente colonnello. Questo perchè l'Alleanza atlantica si sarebbe trasformata in una «organizzazione criminale, guidata dagli Usa e dai suoi perversi interessi», la giustificazione di Obrtel, che ha poi chiarito ai media di Praga che l'impulso a riconsegnare le onorificenze è nato «dai recenti sviluppi politici» e dalla sua opposizione alle «politiche Usa verso la Russia, l'Ue e tutti i Paesi liberi». (m. man.)
Da Il Piccolo 3 Gennaio 2015
Altro di cui preoccuparsi in Europa: la disastrosa conseguenza della moria di api per l’Europa
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- Scritto da Sardinya Sotziali
Si è parlato a lungo della grande moria di api che ha colpito Stati Uniti ed Europa, una carenza che si temeva potesse minacciare varie colture che dipendono da loro come impollinatori. Ora, alcune ricerche hanno messo in numeri quanto dannoso sia il deficit di questi insetti per il territorio europeo. E i risultati sono allarmanti, a dir poco.
Nello studio su 41 Paesi, i ricercatori hanno scoperto che tra il 2005 e il 2010 la domanda per i cosiddetti “servizi impollinatori” è cresciuta quasi cinque volte più velocemente rispetto alla concreta fornitura consentita attualmente dalle api. Nel Regno Unito i ricercatori stimano che ora ci siano sufficienti alveari solo per soddisfare un quarto della domanda. In generale, in Europa, possono soddisfare solo il 25% al 50%. Nel complesso, quasi la metà dei Paesi studiati accusano un deficit di api.
Moldova Elezioni
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- Scritto da PCRM
Il Presidente del Partito Socialista della Repubblica di Moldavia Igor Dodon si è congratulato con i cittadini, per aver decretato l'inizio della fine del potere oligarchico-eurounionistico
1 dicembre 2014
Il Presidente del Partito Socialista della Repubblica di Moldavia (PSRM), Igor Dodon ritiene che i risultati del 30 novembre delle elezioni parlamentari abbiano dimostrato che la maggioranza dei cittadini ha deciso di scegliere l'integrazione nell’Unione Doganale con la Russia, non l'Unione Europea.
"I risultati delle elezioni hanno mostrato che la situazione in Moldova sta cambiando. Secondo i calcoli i socialisti hanno ottenuto25 seggi nel nuovo parlamento. Il PSRM ha vinto le elezioni in 15 distretti del paese, e anche in 3 comuni della Moldova. I socialisti hanno avuto la maggioranza in Chisinau, Balti, Comrat e in decine di altre giurisdizioni. Voglio congratularmi con tutti i cittadini, per aver deciso l'inizio della fine del potere oligarchico-eurounionistico e ringraziare i nostri sostenitori per la fiducia."- ha detto Igor Dodon oggi in conferenza stampa. Il leader del PSRM ha sottolineato che l'inclusione di piccoli partiti presenti nelle elezioni, consentirà ai partiti pro-europei i numeri per formare una maggioranza. Tuttavia, Igor Dodon è certo che la prospettiva dei partiti pro-europei sarà di breve durata: "In breve tempo gli oligarchi e gli eurounionisti dovranno lasciare il governo", ha dichiarato.
Un imponente monumento dedicato alla Seconda Guerra Mondiale è divenuto un simbolo nazionale della Novo Rossiya
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- Scritto da Roland Oliphant
Gli ucraini dell’est trasformano la località dove si è svolta una battaglia contro i tedeschi nella Seconda guerra mondiale e contro gli ucraini nel recente conflitto in un luogo di pellegrinaggio e in un simbolo di una nuova realtà.
Piuttosto di frequente la verità sul conflitto ucraino viene fuori tra le righe di una copertura mediatica occidentale persistentemente ostile. Roland Oliphant, il corrispondente britannico che ha scritto questo articolo per il Daily Telegraph, non può certamente essere definito filo-russo. Al contrario fu lui che unitamente con il collega Shaun Walker del Guardian ebbe i primi titoli dei giornali lo scorso agosto quando sostenne di aver avvistato un convoglio militare russo penetrare in maniera surrettizia nel territorio ucraino, affermazioni che nessuno dei due giornalisti poté successivamente corroborare, infliggendo in tal modo un serio colpo alla loro reputazione professionale. In quest’articolo comunque Oliphant è costretto ad ammettere qualcosa da noi sempre sostenuta ovverossia che la rivolta nel Donbass fruisce di un appoggio diffuso tra la popolazione locale e che, come conseguenza della violenta repressione orchestrata da Kiev, le comunità dell’est-Ucraina non intendono più far parte dell’Ucraina.
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