Ucraina: “E’ una guerra civile non un operazione anti terrorismo!”. Poroshenko mente sulla guerra nella parte orientale del paese. Una coraggiosa denuncia della deputata Viktoria Shilova contro la guerra.

video posted by Anti-Maidan in YouTube.

Viktoria Shilova, membro allontanato del Parlamento ucraino, da Dnipropetrovsk, chiede al presidente ucraino ed al suo governo di fermare la guerra civile e denuncia il numero effettivo delle vittime della guerra. La Shilova è anche leader del Movimento Anti Guerra Ucraino (Anti Voyna). Rivolgendosi al popolo ucraino con un video, sui temi relativi alla guerra in corso in Ucraina orientale, nel suo discorso rivela anche informazioni preziose sul numero effettivo di vittime subite da parte dell'esercito ucraino, dato che è stato finora nascosto al popolo dal governo di Poroshenko. A seguire il video e la trascrizione del suo coraggioso e documentato discorso. Con queste documentazioni intendiamo far conoscere e solidarizzare con quelle forze e personalità ucraine, che nonostante violenze, minacce, persecuzioni terroristiche, continuano a non riconoscere e a non riconoscersi nella giunta di Kiev, e con coraggio ad opporsi ad essa mettendo a rischio le proprie vite, e che quindi si integrano con pieno diritto con le forze popolari che nella Repubblica di NovoRossya stanno combattendo per respingere dalla loro terra l’arrivo dei neonazismo della giunta di Kiev. Verso esse va la nostra solidarietà ed il nostro supporto, che verrà esplicitato in passaggi concreti, come è nella prassi di impegno del CIVG, che indicheremo nei prossimi giorni.

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Contributi per capire la situazione del Donbass

25 agosto 2014

Chi sopravvivrà ancora una generazione, troverà difficile spiegare ai bambini di domani le ragioni dell’indifferenza del mondo alla tragedia dell’Ucraina orientale nel 2014.

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=0ozdz7fMdXI

Una delle regioni per cui è necessario un aiuto umanitario (ma anche una chiara presa di posizione politica) è che in Donbass è in corso, che lo si voglia ammettere o no, un genocidio. Chi ancora non ci crede, o non vuole crederci, può vedersi questo filmato (lungo, ma non più di uno dei tanti film per cui passiamo volentieri un’ora o più davanti a uno schermo... e se è pieno di immagini raccapriccianti, è proprio perché è la documentazione di un genocidio):

Le domande si affollano nella mentre di chiunque si sente (a buon diritto) turbato da ciò che vede. Il fatto di essere stati nutriti per mesi di mezze verità propagandistiche (o di assordanti silenzi stampa) fa sentire indignati. E tra i più indignati sembrano essere gli stessi ucraini a cui sono state fatte promesse vuote e che ora piangono anch’essi i loro morti; potete sentire un po’ di sincere proteste in questo video, girato a Novgorod Volinskij, nell’Ucraina del nord-ovest, dove sono ritornati 83 soldati di una brigata meccanizzata composta da 4700 uomini, per chiedere ai loro capi perché sono stati inviati “a morte certa”:

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Nasce a Lugansk il battaglione dei russini

24.08.2014

 

Il 23 agosto, nella Repubblica Popolare di Lugansk è stata creata la prima unità etnica della milizia - il battaglione dei russini, dedicato a Ivan Georgievich Kundrja (archimandrita Iov di Ugol') - noto missionario ortodosso carpato-russo e veterano della Seconda Guerra Mondiale ( ndt: dove era al fronte e come cittadino della Repubblica Cecoslovacca, ha servito nella brigata di volontari cecoslovacca del generale Ludvik Svoboda, in artiglieria, ricevendo anche medaglie al merito della Grande Guerra Patriottica). Fanno parte del battaglione volontari russini dalla Rus' Carpatica, dalla Prjashevshchina (Slovacchia), dalla Lemkovina (Polonia) e dall'Ungheria. 387 persone, comandate da Jurij A. Jantso.

da antimaydan.info            

La lettera di una madre: "Chi ha dato l'ordine di uccidere le mie bambine?"

26 agosto 2014

Kristina, insieme con la sua bambina, è stata uccisa a Gorlovka dalle forze punitive ucraine

Natalia, la madre di Kristina appena assassinata, ha scritto una lettera alla madre dei figli di Poroshenko, chiedendo: "Chi ha dato l'ordine di uccidere le mie bambine?"

Presso la stazione ferroviaria di Kiev ho incontrato Natalia, la cui figlia e nipote sono state uccise a Gorlovka nel bombardamento di missili Grad delle truppe ucraine. Negli occhi di questa donna bella e un tempo felice oggi c'è profondo dolore, tristezza e vuoto. In una pagina del suo quaderno ha scritto una lettera a Marina Poroshenko, e, seduta nella sala d'attesa, è discesa nei ricordi dolorosi di due settimane fa.

"La vita è finita, e non c'è più niente"

Natalia, le mie condoglianze! Se ci riesce, ci dica cosa accadde in quel tragico giorno, quando le vostre bambine sono morte?

In quel giorno, il 27 luglio, ero a casa, ed era domenica. I nostri bagagli erano preparati davanti alla soglia di casa da diversi giorni, ma quel giorno ancora non potevamo uscire da Gorlovka. In ogni pensione e in altri luoghi non potevano ospitarci a causa della bambina.

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Solidarietà verso il Donbass

Mentre la NATO rifornisce di armamenti i terroristi Ucraini, la Russia manda un convoglio umanitario nel Donbass.
Quasi 300 camion che trasportano 2.000 tonnellate di aiuti umanitari sono stati inviati da Mosca verso il confine con l'Ucraina. In precedenza, la Russia e l'Ucraina hanno concordato l'invio di aiuti umanitari per la regione sotto l'autorità della Croce Rossa
280 camion Kamaz che trasportano cibo, medicine e acqua potabile sono stati inviati dal Ministero per le Emergenze della regione di Mosca questa mattina, secondo quanto riportato dalla agenzia Itar-Tass.
"Il convoglio consegnerà circa 2.000 tonnellate di aiuti umanitari raccolti dai moscoviti e dagli abitanti della regione di Mosca" - ha riferito l'amministrazione della regione di Mosca.
Il carico umanitario comprende 400 tonnellate di cereali, 100 tonnellate di zucchero, 62 tonnellate di alimenti per bambini e 54 tonnellate di attrezzature mediche e farmaci. Il convoglio consegnerà anche circa 12.000 sacchi a pelo e 69 generatori di energia di vario tipo.
La missione umanitaria si svolge senza alcuna partecipazione dei militari russi, ha sottolineato Dmitry Peskov portavoce del Cremlino.
Il presidente russo Vladimir Putin ha riferito ieri al presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso che la Russia, in collaborazione con i rappresentanti del Comitato internazionale della Croce Rossa, avrebbe inviato un convoglio umanitario in Ucraina.

Coordinamento Solidale per il Donbass