S.O.S. Yugoslavia – SOS Kosovo Metohija

La nostra solidarietà concreta continua...

Novembre 2016

Aderendo alla proposta ricevuta dal Kosovo Methoija, attraverso Padre Benedetto, l’Associazione, ha deciso di avviare un nuovo Progetto di Solidarietà verso le enclavi del Kosovo Methoija, che si andrà ad inserire dentro il Progetto Decani, di cui lo stesso Padre Benedetto sarà garante e nostro referente.

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Storie di disumanità della guerra in Donbass.

Un residente di Donetsk racconta la sua tragedia

Per tutti quelli che pensano che il conflitto nel Donbass sia terminato solo perché è sparito dalle prime pagine, presentiamo la trascrizione italiana della video-intervista a un padre di famiglia reso vedovo e vittima di mutilazioni dai bombardamenti sui civili.

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SOS Donbass: la nostra solidarietà concreta continua

I Bambini di Zaizevo nel Donbass rivedono la luce. Grazie CISNU!

Grazie ai contributi raccolti in Italia dal CISNU per il Progetto SOS DONBASS i nostri referenti hanno comprato un generatore elettrico per una famiglia del posto che da otto mesi non aveva più la luce elettrica.

 

 

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CIVG Informa N°100 - Moldavia: speciale elezioni

MOLDAVIA: alle elezioni presidenziali il popolo moldavo cambia rotta e cerca un'alternativa, rivolgendosi verso la Russia. Una svolta geopolitica.

14 novembre 2016

 

 

Dopo decenni di rapine e saccheggio sistematico del Paese compiuto dai politici e dai partiti legati, finanziati e protetti dall’occidente, dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Mondiale, dall’Unione Europea e dalla NATO, che hanno portato il Paese ad essere il Paese più povero d’Europa; infatti secondo uno studio del FMI basato sul reddito pro-capite a parità di potere di acquisto, in Moldavia risulta di 5.006 dollari pro-capite. Questo è un dato riferito a chi materialmente vive nel paese, altro discorso andrebbe fatto per chi è emigrato in occidente. Anche un rapporto dell’UNDP(United Nations Development Programme), ha stabilito che l’8,1% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà internazionale di 1,25 dollari al giorno (2000-2007); ma il 48,5% vive al di sotto della cosiddetta soglia di povertà nazionale. La Moldavia è un paese con circa 3.600.000, di cui oltre la metà vivono all’estero, situata tra Ucraina e Romania. Si parla rumeno, come lingua ufficiale, ma una grande parte parla russo. La Moldavia, posizionata alla 103esima posizione nella Corruption Perceptions Index 2015 di Trasparency International è anche considerato uno dei Paesi più corrotti d’Europa, preceduta nella classifica solo dalla Georgia. Il 13 novembre c’è stato il secondo turno delle elezioni presidenziali, dove ha prevalso il candidato del Partito Socialista della Repubblica di Moldavia, con il 52,18% complessivo, ma senza i voti esteri, in Moldavia la media è del 75%. Questo nonostante  tutto l’insieme dei “poteri forti” del sistema, partiti, apparati, media e ONG filooccidentali hanno profuso ogni sforzo e investimento finanziario, sabotaggi elettorali, ricatti, pressioni e minacce sulla stampa e i media, completamente in mano ai potentati filo occidentali. Un esempio denunciato dal Blocco elettorale per  il candidato socialista Dodon è quello che, mentre nei paesi occidentali il governo moldavo ha istituito centinaia di seggi per permettere di votare i propri emigrati, in stragrande maggioranza fautori dell’occidente in quanto arricchitisi e culturalmente occidentalizzati, un dato che non ha bisogno di ulteriori commenti, al primo turno in Italia l’80% aveva votato per l’americana Sandu e il 7% per Dodon! In Russia e in altri paesi dove i  lavoratori emigrati non riconoscono l’occidente come un modello o una soluzione, il governo ha ridotto ad una minima presenza i seggi, basta pensare che in una città come Mosca, dove vivono e lavorano oltre 700.000 moldavi emigrati, le scorse elezioni erano stati messi 3 seggi.

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