A Martin s'è rotto il cuore, all'Irlanda la speranza. In morte di Martin McGuinness, già comandante dell'IRA

Con Martin McGuinness sul luogo di Bloody Sunday

 

Il modo più efficace per distruggere i popoli è negare loro e cancellarne la comprensione della propria storia”. (George Orwell)

Erano le cinque della sera e anche in Irlanda a quell’ora si finiva di morire. E iniziava l’inganno dei vivi, di quelli che lo subirono, di quelli che lo inflissero. Erano le cinque della sera tra il 30 e il 31 gennaio 1972 e si era compiuta la mattanza di Derry, quella che poi avremmo chiamato la Domenica di Sangue. Gli U2 ci avrebbero fatto una canzone, Paul Greengrass ci avrebbe fatto un film che avrebbe perpetuato l’inganno scaricando la mattanza ordinata dal governo di Sua Maestà su qualche militare fuori di testa, Ci feci un film anch’io. Anzi, era il momento culminante di un film che avevo iniziato a girare due anni prima e che dei “troubles”, dei guai, come chiamavano la guerra di liberazione nordirlandese, raccontava ciò che non è mai più stato raccontato. Me lo aveva montato Marco Ferreri, nientemeno. Non c’è più, disperso nei caveau delle polizie nordirlandese, irlandese e di Scotland Yard. che lo confiscarono. La mia copia andò dispersa con il resto dell’archivio di Lotta Continua, quando l’organizzazione fu uccisa dai suoi fondatori.

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Verso il Summit del SilkRoad a Pechino: incoraggiando la connessione e la compatibilità

Belgrado, 27 Febbraio 2017

Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali

SilkRoad Connectivity Research Center (COREC)

 

 

La Cina si appresta ad ospitare il Summit Belt and Road nel Maggio 2017, al quale sono attesi un grande numero di capi di stato e ufficiali di governo.

 

1. Riguardo la cooperazione tra Cina e Serbia, nell'ambito dell'iniziativa 'Belt and Road', quali sono i fattori limitanti (i cosiddetti colli di bottiglia)? Quali sono le sfide?

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Bertolt Brecht ”Epistola serba”, in occasione del bombardamento di Belgrado il 6 aprile 1941

marzo 2017

 

…..Per NON dimenticare i bombardamenti NATO sulla Jugoslavia del 1999

 

Per ricordare e NON dimenticare questo 18° triste anniversario, ho ritrovato tra mille carte, queste righe che il grande scrittore tedesco scrisse nel lontano 1941.                                              

Tragico è che dopo 56 anni, la tragedia si è ripetuta e ancora una volta ha lasciato, come in ogni guerra di aggressione: tragedie, morte, miserie, devastazioni sociali e odio.

Qualcuno dice che è il prezzo per la “democrazia occidentale”…                                                                          

Forse quel qualcuno in quelle terre non ci va, o ci va da turista distratto e opulento.                     

Per chi ha vissuto sotto le bombe del ’99 e oggi continua in un legame senza fine con quelle genti fiere, dignitose e tenaci…nonostante tutto e tutti, la realtà è un'altra. 

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24 Marzo 1999 - Marzo 2017 : NOI NON DIMENTICHIAMO

“…la guerra non è una canzone, che si può dimenticare

 la guerra è una favola funesta, che ogni giorno si manifesta…”     ( Milena N. Kosovo, 12 anni )

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“…Ho appena dato mandato al comandante supremo delle forze alleate in Europa, il generale Clark, di avviare le operazioni d'aria (ndt: bombardamenti aerei…) sulla Repubblica Federale di Jugoslavia…Tutti gli sforzi per raggiungere una soluzione politica negoziata alla crisi del Kosovo sono falliti e non ci sono alternative all'intraprendere l'azione militare…”.

 

Così, il 23 marzo 1999, l'allora Segretario generale della NATO J. Solana, davanti ai mass media del mondo, decretava l'inizio della fine della “piccola” Jugoslavia e del popolo serbo in particolare…

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L’Ucraina sbalordita dalle dichiarazioni dei redditi e delle enormi riserve di contanti, delle elite politiche

 

Due anni dopo che la rivolta del Maidan, ha rovesciato Victor Yanukovich e dopo le irruzioni nelle sue abitazioni lussuose, le rivelazioni dei funzionari governativi, obbligati a dichiarare i loro patrimoni e proprietà, fanno pensare tanti ucraini che la nuova elite politica non è meglio.
Le dichiarazioni dei funzionari, ne hanno resi famosi per le tante bizzarrie,come politici che possiedono collezioni di orologi preziosi,di uova di Faberge e grandi collezioni di armi. Un politico ha dichiarato addirittura di possedere una chiesa. Ma certamente lo shock più grande e venuto da quanto denaro i politici nascondono come soldi contanti. Il Primo Ministro Vladimir Groisman ha dichiarato 1,2 milioni di dollari e 460.000 euro in contanti e anche una collezione di orologi di lusso.

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