Odessa, la tragedia del 2 maggio 2014 nel palazzo dell’Associazione Sindacale: il racconto di un sopravvissuto

 

 

Un partecipante ai tragici eventi, del 2 maggio 2014, sulla Piazza Kulikovo Pole in Odessa, un addetto ai servizi di sorveglianza privata, ha preso la decisione di condividere, per la prima volta, con i lettori quello che ha visto in quel terribile giorno, scrive il Timer-Odessa* (*il sito web di informazione di Odessa).

La verità è paragonabile ad un ago. Anche essa non può essere nascosta nel sacco, quanto l’ultimo può sembrare fitto ed infeltrito, scrive il Taimer-Odessa.

Igor Stepanenko, l’addetto ai servizi di sorveglianza privata (il nome ed il cognome sono modificati), racconta i suoi ricordi di quanto avvenuto il 2 maggio. 

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RP Donetsk, grande obiettivo raggiunto dai minatori: festeggiata la milionesima tonnellata di carbone estratta nel 2018, nonostante la guerra


 

Il 19 giugno, un momento solenne si è avuto presso la miniera Shakhterskaya-Glubokaya in onore della milionesima tonnellata di carbone ottenuto dalla impresa statale di carbone  Torezantratsit SE nel 2018.

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Sono sempre bambini...Luminosi ricordi agli angeli del Donbass...

 3 giugno 2018

 

 

Se un regime politico, qualunque esso sia, uccide un solo figlio ... per di più, in un territorio la cui unica "colpa" è che ha una visione diversa del proprio modo di vita, conforme con la sua identità culturale ... tutto il resto del mondo, se fosse davvero civilizzato, dovrebbe condannare un tale regime all'Inferno.

Ripeto ... UN SINGOLO BAMBINO!
Sono per sempre bambini ... ricordo luminoso degli angeli del Donbass ...

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Intervista a Mira Marković al quotidiano “Novosti“

 

Nell’edizione del 1 maggio 2018 “Večernje Novosti“ ha pubblicatato un'intervista con Mira Marković il cui testo pubblichiamo integralmente

 

 

D: Chi, oppure che cosa l’ha delusa di più dopo il colpo di stato del 5 ottobre 2000?

R: Da diciassette anni e mezzo che i giornalisti, tra le altre, mi fanno questa domanda. Ed io sempre rispondo: nessuno. Ecco i motivi per la risposta, nessuno. Alla fine degli anni settanta e all’inizio degli anni ottanta sono stata qualche volta in compagnia di un uomo che rispettava molto la politica di quel periodo sia serba che jugoslava, e quella politica, tra l’altro, esprimeva la paura dal nazionalismo serbo che pur nascosto era vitale, minacciava di mettere a rischio tutte le altre nazionalità ed etnie in Jugoslavia. Quest' uomo che rispettava tale politica ed i suoi rappresentanti più importanti in Serbia, esprimeva la propria posizione pubblicamente, spesso anche emotivamente. Ed ammirava i protagonisti di tale politica in ogni occasione, particolarmente in occasioni in cui loro erano presenti. Questa ammirazione sovradosata qualche volta imbarazzava pure loro.

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Kosovo e Metohija. Intorno alla risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

giugno 2018

 

E' stato detto che il conflitto sospeso tra Kosovo e Metohija non è favorevole agli interessi della Serbia, ma nessuno fa notare che la Serbia rischia di perdere ancora di più se i negoziati sotto gli auspici dell'UE continueranno con gli stessi schemi e tendenze.

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