La guerra in Ucraina poteva finire in due mesi: ecco le prove
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- Scritto da Roberto Vivaldelli
20 Aprile 2024
Dopo il fallimento della controffensiva dello scorso anno, nelle ultime settimane si sono moltiplicate sui media internazionali le notizie di un imminente sconfitta dell’Ucraina provocata da una grave mancanza di uomini, armi e munizioni, oltre che da un morale delle truppe pessimo. Nel frattempo, i russi avanzano – seppur lentamente – un po’ ovunque. Il tempo sembra essere dalla parte di Mosca, e contro Kiev e l’occidente.
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Multipolarismo come rispetto dell’interesse e sovranità nazionali, per ogni stato e popolo. Fondamentale presupposto per un futuro di pace e prosperità per l’umanità.
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- Scritto da Enrico Vigna
Dal Mondo UNIPOLARE verso un Mondo MULTIPOLARE
Da alcuni annil’ordine mondiale globale è mutato e si stanno trasformando gli equilibri e le architetture geopolitiche, economiche e strategiche mondiali. Una mutazione veloce, quasi straripante, che procede tuttora ad un ritmo incalzante. I vecchi equilibri/relazioni/alleanze fra le potenze mondiali e i rispettivi campi di influenza, vengono bruscamente rimessi in discussione, sul piano militare, politico, economico, culturale e persino spirituale. Che possa piacere o meno, la storia ci presenta questa situazione. Come evolverà o si svilupperà o regredirà sarà, come sempre, la storia e i fatti a sancirlo. Ma negare ciò che sta avvenendo o sottovalutarlo equivale, oggettivamente vivere fuori dalla realtà o in dimensioni dottrinarie, nello stesso tempo si tratta di NON IDEALIZZARE o rendere semplice, un processo che è storico e materiale, QUINDI suscettibile ed esposto nei suoi passaggi, a continue modifiche, limiti, contraddizioni o reversibilità oggettive.
A Mosca, riunite tutte le fazioni della Resistenza palestinese
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- Scritto da Enrico Vigna
7 marzo 2024
Il rappresentante speciale del presidente russo per il Medio Oriente e i paesi africani, il viceministro degli Esteri della Federazione Russa, M. Bogdanov , che ha proposto la piattaforma per l’incontro, svoltosi nel palazzo del Ministero degli Esteri, ha rilasciato una dichiarazione, dove ha sottolineato un clima di collaborazione e dialogo tra tutte le fazioni, al di là di posizioni e giudizi su molti aspetti molto diversificati: “…La composizione è stata più o meno la stessa dei due precedenti incontri interpalestinesi, con la presenza di 14 organizzazioni, da quelle che fanno parte dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, ma anche strutture che non sono in essa incluse come Hamas e la Jihad islamica. Ora abbiamo invitato anche loro…L’obiettivo della Russia è favorire e aiutare le varie forze palestinesi ad accettare di unire politicamente i loro ranghi…”.
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Transnistria e Moldova, un altro fronte di guerra?
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- Scritto da Enrico Vigna
4 marzo 2024
Le politiche guerrafondaie e di scontro del governo sottomesso ai diktat occidentali e della NATO, stanno chiudendo la piccola repubblica della Pridnestrovie in una situazione pericolosa e molto delicata, da qui la richiesta ufficiale di aiuto del Parlamento di Tiraspol, per l’unificazione alla Russia come forma di autodifesa. Ma in caso di conflitto, c’è un fattore che potrebbe essere un detonatore che investirebbe e incendierebbe a domino, anche i paesi vicini: la base militare di Kolbasna sotto protezione russa, dove si ipotizza vi siano anche armamenti nucleari.
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Nella sessione del Consiglio di sicurezza dell'ONU, il presidente serbo Vučić ha dimostrato che esiste un paese libero e un leader libero
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- Scritto da A. Vulin
L'ex direttore dell’Intelligence serba A. Vulin così si è espresso in una intervista alla TV Tanjug: “…Vučić ha dimostrato alla sessione del Consiglio di sicurezza dell'ONU che esiste un paese libero e un leader libero…Il presidente Vučić ha dimostrato un grande coraggio, una grande capacità diplomatica. Il mondo sta cambiando, la maggior parte del mondo vuole essere libera, la maggior parte del mondo e delle Nazioni Unite apprezzano il presidente Vučić e apprezzano la Serbia per la sua politica libertaria, per il coraggio di essere libera. Non è facile essere liberi, la libertà costa, si paga. Il presidente Vučić è un uomo che ha dimostrato di poter pagare per la libertà, paga con i propri problemi politici. Se si fosse presentato alla sessione dell'ONU e avesse detto di aver riconosciuto il Kosovo, avrebbe ricevuto il premio Nobel, avrebbe governato a vita, le elezioni sarebbero state abolite e nessuno avrebbe potuto parlare delle elezioni in Serbia…Ma Vučić si batte contro l'indipendenza del Kosovo, gli costa caro, la sta pagando, ma lui è un uomo libero, la Serbia è un paese libero, questo è il più grande successo della sessione del Consiglio di sicurezza dell'ONU…", ha sottolineato Vulin.
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