In Nuova Caledonia, la Francia sta per perdere un altro dominio coercitivo e di sfruttamento neocoloniale

29 maggio 2024

 

Nuova Caledonia, la lotta di indigeni  al colonialismo francese; è paura della di restare intrappolati come i palestinesi  file:///C:/Users/Diest/Downloads/436310945_122115269594288868_5794534723531924999_n.jpg

 

Nuova Caledonia in rivolta, per la Francia, la posta in gioco è alta. Le conseguenze e i danni collaterali e geopolitici nella regione sono già visibili, si sta frantumando la presenza ed il ruolo opprimente della potenza europea.

La scorsa settimana in Nuova Caledonia, un’entità amministrativo-territoriale sotto dominio francese, situata nell’Oceano Pacifico e formata da una grande isola omonima e un gruppo di piccole isole nel Pacifico sud-occidentale, in Melanesia, sotto la direzione del Fronte di Liberazione Nazionale Kanaco Socialista, sono scoppiate, prima pacifiche e poi violente proteste, causa una repressione inaudita e inutile da parte delle forze speciali francesi, inviate da Parigi.

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Alle elezioni in Serbia vince nettamente la coalizione di governo. Gli elettori serbi hanno votato per stabilità, lavoro per scenari pacifici, indipendenza del paese e contro sanzioni alla Russia.

5 giugno 2024

 

Vučić u Lazarevcu: Pred nama, u narednih deset dana, velika i važna bitka  za Srbiju - JMU Radio-televizija Vojvodine

 

 

La Missione di osservazione elettorale internazionale (ODIHR), ha decretato che le elezioni locali del 2 giugno in Serbia, sono state “correttamente organizzate e hanno offerto agli elettori un’ampia gamma di alternative politiche”, afferma il rapporto finale. “I candidati, come scritto nel testo, hanno potuto fare campagna elettorale liberamente. Il quadro giuridico per le elezioni, ha stabilito l’esistenza di una base adeguata nello svolgimento di elezioni democratiche”, ha affermato la missione. “…La giornata elettorale si è svolta in gran parte senza intoppi, il conteggio dei voti e il conteggio dei risultati sono stati generalmente valutati positivamente. Il voto è stato valutato negativamente solo nel 7% dei seggi elettorali osservati. Nonostante il periodo di tempo ridotto, le Commissioni elettorali municipali (MEC) hanno gestito le elezioni in modo efficace e nella maggior parte dei casi hanno rispettato le scadenze legali”, afferma il rapporto dell'ODIHR.

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Wall Street Journal: i creditori occidentali si preparano a chiedere a Kiev il pagamento degli interessi sui debiti

10 maggio 2023

Cosa accadrebbe effettivamente se l'Ucraina entrasse nell'Unione europea? |  Euronews


Per l’Ucraina si avvicina il momento della liquidazione del debito e della resa dei conti. L’altra faccia dell’amicizia e solidarietà occidentali

Come ha scritto il Wall Street Journal, icreditori stranieri si preparano a esigere da Kiev il pagamento degli interessi sui propri obblighi, l'Ucraina dovrà effettuare i primi pagamenti all'inizio del prossimo anno.

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Blocco di ingresso sul territorio del Kosovo e Metohija, al Patriarca serbo Porfirie

15 maggio 2024

 

https://www.savezsrba.it/it/wp-content/uploads/2024/05/441579286_481681034233853_8340368749098051244_n.jpg Primati della Chiesa ortodossa serba - Wikipedia

 

Solidarietà al Patriarca e al Santo Sinodo dei Vescovi della Chiesa Ortodossa Serba e appello per un intervento del Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite.

 

Le forze dell’ordine del cosiddetto “Kosovo”, un territorio non riconosciuto dalle Nazioni Unite (è ancora in vigore la risoluzione 1244 del 1999) ed in Europa non riconosciuto dalle Spagna, Grecia, Romania, Slovacchia e Cipro, hanno bloccato il 14 maggio 2024 l’ingresso sul territorio del Kosovo e Metohija, al Patriarca serbo Porfirie e ad alti prelati serbo-ortodossi che si recavano per il consueto incontro del Santo Sinodo dei Vescovi che si svolge ogni anno nel monastero del Patriarcato di Peć, dove si sono sempre tenuti questi incontri a partire dal XIV secolo. E non è neanche la prima volta che ciò accade, però la chiesa serba ha sempre voluto mantenere i toni bassi, sperando nel ritorno del buon senso.

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Il vescovo Longhin, della Chiesa Ortodossa Russa in Ucraina, aggredito dai neonazisti è in convalescenza in Romania, dopo l’operazione agli occhi.

Maggio 2024

 https://www.ortodossiatorino.net/Images/2024/Longhin_attentato_2024.jpg

L'Unione dei giornalisti ortodossi aveva denunciato chenella notte del 22 gennaio 2024, il metropolita della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca, Longhin (Jar) di Banceni nella Bucovina ucraina, era stato ferocemente aggredito sulla porta della sua abitazione, colpito ripetutamente con un coltello anche sul volto, fu ritrovato da alcuni monaci svenuto, dopo aver perso i sensi in seguito alle violenze subite. (A sinistra nella foto).

Naturalmente nella attuale Ucraina, il suo caso è stato rubricato in un procedimento contro ignoti per "lesioni personali intenzionali leggere".

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