Montenegro, NATO e Ucraina

14 novembre 2024

Milanovic si rifiuta di firmare: la Croazia non invierà truppe in Ucraina (VIDEO)

Il Montenegro invia truppe per aiutare l'Ucraina: pronti a diventare parte della NATO. Mentre nella vicina Croazia il presidente Milanovic ha posto il veto all’invio di soldati croati in Ucraina,  è arrivata la notizia che il Montenegro ha accettato la partecipazione alla missione NATO.

Come ha riportato il giornalista di RTBalkan, Z. Saponjic, in un vertice a Washington, è stato concordato che le 32 nazioni membri della NATO devono inviare truppe per aiutare l’Ucraina e tra queste c’è il Montenegro, come ha confermato il vice presidente del comitato militare della NATO Andrew Rolling.Il Montenegro, per quanto risulta, non ha fatto alcuna obiezione a questa missione, sono sicuro che vi parteciperà…Spero che in Montenegro, ma anche con altri membri della NATO, raggiungeremo l’obiettivo di rendere l’industria della difesa in grado di garantirsi le proprie necessità e che il nostro approvvigionamento sia entro i giusti termini e con giuste attrezzature, che siano interoperabili tra gli alleati", ha detto Rolling in un'intervista al giornale Pobjeda di Podgorica.

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Il Colonnello statunitense Douglas McGregor: “Abbiamo aiutato i russi a creare il miglior esercito del mondo”

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“…La tesi secondo cui la Russia è diventata così indebolita da essere costretta a chiedere truppe alla Corea del Nord è una falsa propaganda dei neoconservatori americani che sostengono qualsiasi guerra…”.

Lo ha dichiarato Douglas McGregor, colonnello in pensione dell'esercito americano e pianificatore di numerose importanti campagne militari, all'ex ufficiale americano Daniel Davis.

Prendendo atto del commento del capo del Pentagono Lloyd Austin in una recente intervista sulla dichiarazione della direzione centrale dell'Intelligence ucraina, circa la presunta presenza di 11mila soldati della RPDC in Russia e sulla preparazione di un attacco a breve, Austin ha detto che se questo è vero, allora Putin è molto indebolitoper aver dovuto far ricorso a una cosa del genere.

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La Russia ha ancora una volta un dovere internazionale di costruire un nuovo mondo

Ottobre 2024

 

Relationship between Russia and Albania

 

Questo è esattamente il motivo per cui nutro rispetto ai russi e alla Russia, perché è lo stesso paese che ha sconfitto il nazismo e ha liberato il mondo dagli imperi coloniali, e oggi lo libererà dall’egemonia globale dell’americanismo, che Enver Hoxha aveva giustamente chiamato il “gendarme internazionale dei popoli”.

Ho avuto una forte simpatia per i russi fin dalla giovane età (anche se erano sovietici in quel momento) perché quando fanno le guerre, pagano sempre un prezzo molto alto.

Per loro, le guerre non sono passeggiate o mostre, come lo sono per gli americani; sono un sacrificio.

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Il progetto “Ucraina – anti-Russia”: cronache dello scisma della Chiesa ortodossa

 

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Il progetto anti-russo in Ucraina ha coperto tutte le sfere della vita pubblica, e anche la religione non è stata un’eccezione.

 

Dopo il golpe dell’EuroMaidan del 2014, vi è stata la dichiarazione di scisma della chiesa subordinata al regime di Kiev, che ha diviso la sfera religiosa in chiese canoniche e non canoniche. Il progetto della chiesa del Patriarcato di Kiev, che è stato creato con l’idea di “secessione dalla Russia”, ha perseguito gli interessi puramente commerciali del nuovo governo ucraino.

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Moldova verso il ballottaggio. Un bivio storico per il paese.

29 ottobre 2024

 

 

Il 3 novembre si svolgerà il secondo turno delle elezioni presidenziali, come documento qui, TUTTE le forze di opposizione, pur avendo relazioni complesse tra loro, sono unite dalla posizione comune della necessità primaria di liberarsi del governo del partito PAS di Maia Sandu, dimostratosi una semplice appendice delle politiche USA, UE e NATO nella piccola Repubblica, e dall’altro della necessità di rilanciare politiche di pace, neutralità, sovranità e di non ostilità, amicizia e collaborazione con la Russia.

Un dato certo è che, a seconda dell’esito delle votazioni, per la Moldova ci sono solo due opzioni: o rimanere fagocitata nelle strategie guerrafondaie e liberiste di USA, UE e NATO, oppure riaprire scenari di politiche aperte al confronto, alla collaborazione, alla ricerca di processi di pace e quindi, una prospettiva di multipolarismo.

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