Il blocco dei BRICS, uno "tsunami economico", che diventa più grande all'orizzonte degli Stati Uniti

5 dicembre 2013

Gli Stati uniti non si rendono conto del potere delle cinque nazioni BRICS che diventeranno la prossima superpotenza economica del mondo superando gli Stati Uniti, dicono gli esperti.

"Secondo tutti i dati disponibili, sembra che questo gigante economico vada dritto nella direzione di guadagnare sempre più forza", scrive Michael Payne analista indipendente in un articolo Opednews.

L'analista, i cui articoli coprono una vasta gamma di argomenti, dall'economia alla politica estera, cita i seguenti indicatori economici: la popolazione totale del BRICS ammonta a circa 3.000 milioni di persone (43% della popolazione mondiale) e ha presentato un PIL complessivo di 15.000 miliardi di dollari nel 2012 quasi identico al PIL degli Stati Uniti che è di 15.680 miliardi nel 2012, secondo la CIA World Factbook [pubblicazione annuale della CIA che riporta i dati statistici fondamentali].

"La cattiva notizia per gli Stati Uniti è che il PIL di questi paesi continuerà a crescere costantemente nel futuro, mentre quello degli Stati Uniti è destinato a crescere lentamente nel migliore dei casi", dice Payne.

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ARGENTINA: Saluto del Presidente della Nazione Cristina Fernandez Kirchner dopo il giuramento dei nuovi membri del nuovo governo

20 novembre 2013

Mi sentite bene? Siete sicuri? Quanto mi siete mancati, per Dio! In questo pomeriggio e in questo giorno così speciale, il 20 novembre, Giorno della Sovranità Nazionale, desidero ringraziare la presenza dei giovani, dei lavoratori, dei sindacati, dei movimenti sociali, dei movimenti giovanili, di tutto ciò che costituisce questo grande e diverso spazio politico che sta operando da molto tempo nella Repubblica Argentina.

Anche io vi amo tutti e molto; oggi stavo pensando, dopo tante cose che sono successe in questi giorni e proprio oggi che è la festa della Sovranità Nazionale, pensavo a quando l’altro giorno ho preso contatto in rete non solo con gli argentini ma anche con moltissimi uomini e donne di ogni latitudine, che si erano preoccupati per il nostro paese, perché quando si preoccupano per il Presidente non significa che si stiano preoccupando solo della sua persona, ma di tutto il Paese, dato che a me è toccato il compito di dirigere il paese; e pensavo a tutte quelle lettere che stavo catalogando e in particolare a una lettera che ho ricevuto ieri e che sembra scritta proprio per la giornata di oggi.

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Notizie cubane - 10/2013

Due interessanti articoli: uno circa la “dissidenza cubana”, su un premio dato in Grecia alle "dame in bianco", altrimenti ribattezzate dame in verde (il colore dei dollari) e l’altro sulla medicina a Cuba, visto che, in questo periodo in Italia si fa un gran parlare delle cure con staminali bloccate dal governo italiano.

(Enrica Mendo)

“ Premio alle Dame bianche”

13 ottobre 2013

Un chiarimento per la Washington Oxi Day Foundation: Creta non ha niente a che vedere con Berta Soler. Casualmente, il premio della Battaglia di Creta viene consegnato a Berta Soler poco dopo il suo ritorno da un giro negli Stati Uniti dove ha frequentato il fior fiore della mafia terrorista anticubana. Di  M. H. Lagarde.

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Hands off Assata! Giu’ le mani da Assata!

       

 

Una Taglia di un Milione di Dollari Insanguinati è stato offerto per la cattura di Assata Shakur

L’impero del male sta intensificando gli sforzi per riafferrare la nostra amata sorella Assata. Dobbiamo fare in modo che ogni lettore sappia e possa difendere l'onore della nostra sorella e regina  Assata, dobbiamo fare del suo nome una vocabolo di famiglia come quelli di Malcolm X, Kwame Nkrumah, Martin Luther King. Sappiano quelli di noi che si chiamiamo attivisti e critici della politica americana che e’ giunto il momento di serrare i ranghi. Assata oggi, domani noi tutti. Questo il messaggio che il governo statunitense ha voluto mandare.

Assata Speaks sta attualmente sollecitando idee e suggerimenti su come scuotere, organizzare e mobilitare in difesa di Assata, nel tentativo di proteggere il suo diritto alla libertà e denunciare, quello che riteniamo essere un tentativo in corso, di fermare, imprigionare e screditare autorevoli attivisti neri che combattono le disuguaglianze della società in USA.

Da AssataShakur.com

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Grenada: ottobre 1993- ottobre 2013, memoria di una invasione

Trent’anni fa, il 25 ottobre del 1983, il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, con l'attiva partecipazione dei suoi alleati nella regione caraibica, la Reubblica Dominicana , Barbados e Giamaica, in particolare, decise l’invasione di Grenada ( una piccola isola dei Caraibi) con più di 8.000 soldati di forze di terra, mare e aria.

 

Le truppe statunitensi martoriarono l'isola per diverse settimane, sorpresi da una durissima e inaspettata resistenza dell’esercito rivoluzionario del popolo grenadino e di 1.000 cubani che erano lì per costruire l’aeroporto internazionale dell'isola. L'assalto iniziale avvenne il 25 ottobre 1983, ed era costituito da circa 1.200 soldati, ma trovarono una dura e inaspettata resistenza da parte dell'esercito di Grenada. Pesanti combattimenti continuarono per diversi giorni , ma dopo che la forza di invasione crebbe a 8.000 militari, i difensori soccombettero o dovettero fuggire in montagna. Gli ottomila marines e i 353 caraibici delle  Forze Caraibiche di Pace (FCP), alleati degli USA, ebbero la perdita di 19 militari e 116 feriti; perirono 25 cubani, 59 furono feriti e 638 catturati. Le forze grenadine persero 45 soldati e 358 feriti; 24 civili morirono, molti dei quali nel bombardamento dell’ospedale psichiatrico di Grenada. Cosi, schiacciato nel sangue, fini ’il tentativo popolare rivoluzionario, guidato da Maurice Bishop, dirigente ancora oggi nel cuore e nella memoria dei grenadini, che era iniziato quattro anni prima; e dopo trent’anni il popolo di Grenada aspetta ancora molte risposte.

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