Dalla Storia di Miguel alla Corsa di Miguel
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- Scritto da Carla Gagliardini
(Parte prima)
Quella di Miguel è una storia nella storia. E’ il racconto di un giovane uomo, un giovane argentino che ha sperimentato nel suo Paese il pugno duro della dittatura del governo della giunta militare golpista (1976-1983), guidato da Jorge Rafael Videla. E’ una storia finita malissimo perché l’8 gennaio del 1978 i militari fanno violentemente irruzione nella sua abitazione, lo bendano e lo portano via, dove non si saprà mai. Miguel da quel momento va ad infoltire la lista dei desaparecidos/as, uomini e donne fatti sparire dalla dittatura e di cui, ancora oggi, non si sa che fine abbiano fatto. Le madri e le nonne di Plaza de Mayo non hanno mai smesso di cercarli/le e, nonostante siano passati quasi cinquant’anni da quei sequestri di Stato, continuano a darsi appuntamento nella piazza simbolo della loro resistenza e della loro ostinazione.
Notiziario Patria Grande - Gennaio 2024
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- Scritto da PatriaGrande/CIVG
NOTIZIARIO GENNAIO 2024
GRANMA (CUBA) / MONDO / MEDIO ORIENTE
Il paradosso d’Israele o l’indifferenza dell’inferno
RESUMEN LATINOAMERICANO (CUBA) / ESTERI / GUATEMALA
Guatemala, un colpo di Stato sventato
MISION VERDAD (VENEZUELA) / INTERNI / VENEZUELA
Ciò che Maduro prospetta per il 2024. Accordi, bilanci, progetti e sfide
GRANMA (CUBA) / ESTERI / FORUM DI DAVOS
Una «vetrina» per ricchi
GRANMA (CUBA) / LA GESTIONE DEL DISSENSO NELLE DEMOCRAZIE OCCIDENTALI
Il “pericolo rosso” e la caccia alle streghe: cose del passato?
GRANMA (CUBA) / ESTERI / IL CASO EPSTEIN
Il “libro nero” di Jeffrey Epstein o la decadenza morale ignuda
GRANMA (CUBA) / ESTERI / LA PIAGA DEL NARCOTRAFFICO
Nuestra America: narcotraffico e politica indissolubilmente uniti?
SPECIALE ECUADOR
SINPERMISO / ESTERI / LA GUERRA CONTRO LE DROGHE IN ECUADOR
L’Ecuador è vittima della guerra contro le droghe
CONTEXTOLATINOAMERICANO / ATTUALITA’ / ECUADOR
La violenza straripa
SINPERMISO / ANALISI / DOSSIER ECUADOR
> Ecuador, cosa c’è dietro e le risposte femministe
> Si criminalizzano e si incarcerano le persone degli strati popolari
> Piano Ecuador o la “ballata sulla droga” con molti capi
>Come è stato possibile che l’Ecuador sia precipitato nell’inferno omicida?
Notiziario Patria Grande - Dicembre 2023
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- Scritto da PatriaGrande/CIVG
NOTIZIARIO DICEMBRE 2023
RT en español / ANALISI / GLI EVENTI SALIENTI DEL 2023 IN AMERICA LATINA
I sei eventi che hanno segnato la politica latinoamericana nel 2023
(e che influenzeranno anche il 2024)
REBELION (CUBA) / ESTERI / ARGENTINA IN PIAZZA
Argentina in piazza per protestare contro Milei
REBELION (CUBA) / ANALISI / L’ONDA ECOLOGISTA
Il governo di Lula naviga in acque pericolose
TERCERA INFORMACION (SPAGNA) / AMBIENTE / ENERGIE RINNOVABILI IN NICARAGUA
Nicaragua tra i leader mondiali in energie rinnovabili
GRANMA (CUBA) / ESTERI / LA MORTE DI HENRY KISSINGER
Il miglior servitore dell’impero muore a cento anni
REBELION (CUBA) / ANALISI / L’ONDA ECOLOGISTA VISTA DAL SUD DEL MONDO
L’ecologismo dei poveri
GRANMA (CUBA) / INTERNI / L’INGERENZA DEGLI STATI UNITI
Ordine del governo degli Stati Uniti: «incendiare» il clima di festa nell’Isola
GRANMA (CUBA) / INTERNI / INFLAZIONE
Appunti sull’inflazione a Cuba
GRANMA (CUBA) / STORIA / L’ITALIANO DEL GRANMA
Gino Donè: da partigiano italiano a ribelle della spedizione del Granma
Il significato teorico dell'"Imperialismo" di Lenin
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- Scritto da Prabhat Patnaik
L'importanza dell'Imperialismo di Lenin risiede nel fatto che rivoluziona totalmente la percezione della rivoluzione. Marx ed Engels avevano già immaginato la possibilità che i Paesi coloniali e dipendenti potessero avere rivoluzioni proprie anche prima della rivoluzione proletaria nella metropoli, ma queste due serie di rivoluzioni erano viste come disgiunte; e sia la traiettoria della rivoluzione nella periferia sia la sua relazione con la rivoluzione socialista nella metropoli rimanevano poco chiare. L'Imperialismo di Lenin non solo collegava le due serie di rivoluzioni, ma faceva anche della rivoluzione nei Paesi periferici una parte del processo di avvicinamento dell'umanità al socialismo.
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Di chi è la Guyana Esequiba?
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- Scritto da Adelina Bottero, Patria Grande/CIVG
PATRIA GRANDE CIVG / ANALISI / SPECIALE ESEQUIBO
I precedenti storici
La disputa territoriale sul territorio dell’Esequibo, che coinvolge Venezuela e Guyana ex-britannica, è uno degli infausti lasciti della colonizzazione che le voracità imperiali continuano ad usare a proprio beneficio. Per capirne le radici e l’attuale portata occorre ripercorrerne, anche per sommi capi, la storia.
Già due anni dopo il primo sbarco di Colombo, quel fatidico 1492 che segnò l’inizio del genocidio e della conquista, i regni di Spagna e Portogallo stabilivano la spartizione del "Nuovo Mondo”, assegnando alla Spagna anche il vasto territorio che dal massiccio di Guyana digrada verso l’Oceano Atlantico, subito sopra l’Equatore.
Ma un territorio così vasto da presidiare si prestava all’insediamento e sfruttamento da parte di altri appetiti europei. In particolare, nella regione che si estende ad Est del fiume Esequibo si stabilirono dei coloni provenienti dai Paesi Bassi. Nel 1648 essi firmarono con la Spagna un trattato in cui si vedevano riconosciuta la propria indipendenza, pur continuando nei secoli successivi contese territoriali con l’impero britannico a suon di guerre, trattati, compravendite e cessioni. Gli olandesi ne conquistarono definitivamente una parte nel 1667: la Guyana olandese rimase sotto il loro governo fino al 1975, anno dell’indipendenza, quando prese il nome di Suriname.
Il resto del territorio fu variamente conteso e divenne Guyana britannica dal 1814, come colonia del Regno Unito. Nel 1966 ottenne l’indipendenza col nome di Repubblica Cooperativa di Guyana pur rimanendo nell'ambito del Commonwealth.
Per quanto riguarda il Venezuela, data fondamentale è il 1777, quando la Spagna ne riunisce in un’unica entità tutte le province formando la Capitaneria Generale del Venezuela, la cui frontiera orientale era il fiume Esequibo che, partendo in prossimità del confine brasiliano, sfocia nell’Atlantico dopo un percorso di 1014 km. Tutte le costituzioni del Venezuela, dal 1819 in poi, definiscono come proprio territorio quello riportato dalle mappe della Capitaneria Generale del Venezuela.
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