La Voce della Cina: il momento giusto per la cooperazione Cina-America Latina

 

PECHINO, 6 gennaio 2015

Mentre la prima riunione ministeriale del Forum di Cina e Comunità degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi (CELAC) sta per iniziare, per la Cina e l'America Latina è il momento giusto per
aprire nuovi orizzonti e per promuovere una cooperazione a tutto tondo.


L'incontro di due giorni, a partire dall' 8 gennaio a Pechino, vede i rappresentanti di Cina e CELAC incontrare i capi di Organizzazioni regionali latinoamericane.

L'evento servirà a portare la già ampia cooperazione Cina-America Latina ad un nuovo livello.

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Afghanistan Notizie 2014

La NATO vuole estendere la missione in Afghanistan dopo il 2014

3 Dicembre

L'ambasciatore russo presso la NATO A. Grushko ha dichiarato che molti membri della NATO sono interessati ad adottare nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite una risoluzione sul dispiegamento delle forze della NATO in Afghanistan dopo il 2014. Questo è emerso, secondo Grushko, dalla sessione del Consiglio NATO dei ministri degli esteri dei 28 stati membri della NATO a Bruxelles il 2 dicembre.

"So che molti di loro (membri della NATO) sono interessati a questa delibera da adottare, perché i parlamenti nazionali possano decidere il dispiegamento di contingenti in una nuova missione. Sono certo che questa sia una condizione importante per prendere una decisione positiva da parte dei parlamenti nazionali di alcuni paesi", ha detto ai giornalisti russi Grushko.

Mosca ritiene che un ulteriore dispiegamento di forze militari degli Stati Uniti e dei loro alleati della NATO in Afghanistan è inammissibile, senza una specifica risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri russo, A. Lukashevich.

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Mujaheddin bosniaci hanno inondato la Siria

Media bosniaci hanno riportato che dai Balcani alla Siria sono andati circa 300 mujaheddin, per lo più provenienti dalla Bosnia-Erzegovina, l'Albania, la Macedonia e la Serbia sudoccidentale ( le regioni abitate da musulmani come il Sangiaccato) e dal Kosovo. Nel caso della Bosnia, la metà dei mujaheddin che combattono in Siria provengono da Sarajevo e dei suoi dintorni.

 

 

Il numero di cittadini bosniaci che combattono contro il presidente Assad in Siria, soprattutto come membri del Fronte Al Nusra, che è classificata come organizzazione terroristica, è di gran lunga superiore a quanto riportato dai media, secondo i servizi segreti.

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L'Occidente dovrebbe collaborare con i BRICS, dichiara Malcolm Fraser, ex Premier australiano, alla conferenza dello Schiller Institute

6 novembre 2014

 

 

L'ex Premier australiano Malcolm Fraser (dal 1975 al 1983) ha inviato un messaggio di saluto alla conferenza dello Schiller Institute tenutasi nei pressi di Francoforte il 18-19 ottobre, in cui presenta una alternativa alla politica dell'attuale Premier Tony Abbot, che ha promesso di "placcare" Vladimir Putin quando si recherà in Australia per il vertice del G20. Fraser ha anche ribadito il suo appello per una separazione netta tra banche commerciali e banche d'affari secondo il modello Glass-Steagall. Ecco il suo messaggio:

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Medio Oriente: Mutamenti profondi e forse irreversibili

Comincia con questa riflessione, la collaborazione di Angelo Travaglini, ex Ambasciatore, sancendo così l’adesione al CIVG di cui entra a far parte nel Comitato Scientifico.

Premessa

Gli eventi in corso di svolgimento in Iraq rivestono un’importanza primordiale nella misura in cui potrebbero rivelarsi portatori di mutamenti irreversibili nella mappa del Medio Oriente quale noi conosciamo.

La proclamazione, da parte dell’ISIL (Stato islamico in Iraq e nel Levante), di un Califfato su un’area che va dall’est della Siria all’ovest dell’Iraq, dall’alto significato simbolico seppur dalla portata effettiva tutta da verificare, avvenuta lo scorso 29 giugno, primo giorno del sacro mese del Ramadan, suona conferma degli intendimenti dello schieramento estremista, sorto in Iraq, di conferire tratti di legittimità e credibilità internazionale alla sua azione destabilizzante volta ad alterare la configurazione territoriale concordata agli inizi del secolo scorso dalle diplomazie di Francia e Gran Bretagna.

Con la proclamazione del Califfato la formazione jihadista ha ridato vita ad una forma di potere politico venuta meno nell’universo islamico con la scomparsa dell’Impero ottomano all’indomani della prima guerra mondiale.

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