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La nostra Solidarietà concreta…continua

Luglio 2016

In questo video la documentazione che la nostra solidarietà concreta continua. Gli attivisti del Movimento contro la guerra di AntiVoyna, nostri referenti per i Progetti a Donetsk, hanno portato ulteriori contributi solidali a Donetsk; nel video si può vedere Andrey Lysenko, responsabile di AntiVoyna a Donetsk, che consegna a Jana Ciepikova, rappresentante del Governo della Repubblica Popolare di Donetsk e responsabile del Centro statale pre-scuola. Sono stati consegnati al Centro vari materiali scolastici e libri per i bambini.

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Progetto Yasinovataya, Donetsk – Referente Padre Vitaliy Bakun

I Nostri PROGETTI di Solidarietà concreta

“Buongiorno! Vi informo che il vostro aiuto ha raggiunto le persone bisognose. Ho ricevuto i vostri 2000 Euro (146.000 rubli). Dopo un rilevamento, si è stabilito che le persone hanno disperatamente bisogno primariamente di farmaci, che, causa il loro alto costo, non possono permettersi di comprare.   Abbiamo acquistato i farmaci il 24 marzo e il 26 marzo li abbiamo distribuiti in tre parrocchie. Il numero totale delle persone aiutate grazie al vostro sostegno è stato di 185 famiglie.
Chi poteva è venuto a ritirarli in chiesa, per chi era in ospedale o in casa impossibilitato glieli abbiamo portati noi.
Vi mando il seguente rapporto fotografico:
1. Foto di tre assegni per un importo di 149 000 (abbiamo riferito tremila).
2. Foto di persone che hanno ricevuto i farmaci.
3. Le foto con persone che ricevono i farmaci.
Molte grazie per il vostro aiuto!

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Comunicato di denuncia di Viktoria Shilova e del CIVG/CISNU: grave provocazione subita al ritorno a Kiev dopo la settimana di incontri in Piemonte

“Al mio ritorno dall’Italia mi aspettava una brutta sorpresa. Alle sei di mattina di sabato 12 marzo 2016 diversi agenti delle forze di sicurezza ucraine sono entrati in casa mia per effettuare una perquisizione. Sottolineo sin da ora che si sono comportati in modo civile e professionale, non hanno spaventato i miei figli, seppure per loro siano stati momenti difficili. Mi sono stati sequestrati il computer, la macchina fotografica con le foto degli incontri italiani, svariati libri portati dall’Italia – tra cui quello per i bambini del Donbass – e materiale documentale di vario tipo.

Da tutto questo si intuisce quanto il Governo attuale non mi sopporti più e come stia cercando nuove motivazioni per chiudermi la bocca.

Un anno fa abbiamo organizzato alcuni incontri con parlamentari europei sul tema degli ordinamenti governativi dei paesi dell’Eurozona e di quale sistema di democrazia debba essere costruito in un'Ucraina che punti a entrare nell'Unione Europea. Alle nostre tavole rotonde abbiamo sempre garantito la presenza delle forze dell'ordine e di sicurezza. Solo un anno fa, queste non ponevano alcuna riserva in relazione alle nostre iniziative. Dubbi e interrogativi compaiono solamente ora. Ed io credo di sapere il perché.

Il loro primo obiettivo è chiudermi la bocca, affinché il pubblico europeo non prenda sempre maggiore coscienza degli "atti eroici" del governo ucraino. Il secondo motivo non è meno importante: alle tavole rotonde abbiamo discusso dei temi della decentralizzazione e del ritorno dei miliardi di grivna alla tesoreria di Dnepropetrovsk, denaro che Kiev sta sottraendo indisturbata.

Come conseguenza, sono stata convocata per un interrogatorio sabato prossimo, 19 marzo 2016”.

 

Il video denuncia di Viktoria Shilova in russo:

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24 Marzo 1999 - Marzo 2016 : NOI NON DIMENTICHIAMO

             

             

             

“…la guerra non è una canzone, che si può dimenticare

 la guerra è una favola funesta, che ogni giorno si manifesta…”    

Milena N. Kosovo, 12 anni

 

“…Ho appena dato mandato al comandante supremo delle forze alleate in Europa, il generale Clark, di avviare le operazioni d'aria (ndt: bombardamenti aerei…) sulla Repubblica Federale di Jugoslavia…Tutti gli sforzi per raggiungere una soluzione politica negoziata alla crisi del Kosovo sono falliti e non ci sono alternative all'intraprendere l'azione militare…”.

 

Così, il 23 marzo 1999, l'allora Segretario generale della NATO J. Solana, davanti ai mass media del mondo, decretava l'inizio della fine della “piccola” Jugoslavia e del popolo serbo in particolare. 

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Presentazione del libro “Uomini e non uomini” di G. Jelisic al Sovietniko

Riuscita serata di informazione e solidarietà del Forum Belgrado Italia il 9 febbraiopresso il locale “Sovietniko”; oltre trenta presenti alla serata che dopo la presentazione del libro “ Uomini e non uomini” di G. Jelisic, ha poi partecipato ad una cena serbo bosniaca, preparata dalle cuoche volontarie Jovanka e Vida, per raccogliere fondi per Jelisic.

Ringraziando i partecipanti e le cuoche, non dimentichiamoci degli amici Giovanna e Sasha del Sovietniko, sempre sensibili e disponibili per iniziative solidali e informative.

Torino 

  

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