Docente esperto, l’ultima pirotecnica baggianata del governo Draghi

Sciopero e richiesta di Stati Generali della scuola per tornare a porre la scuola, l’università e i saperi al centro della società

 

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Tre percorsi formativi di tre anni per un totale di nove anni al termine dei quali il 99% del corpo docenti italiano verrà giudicato “inesperto” e quindi punibile con la conferma degli stipendi meno significativi di tutta l’Unione Europea. Francamente neppure Berlinguer nel 2000 si era inventato tanto, il suo concorsone definiva un numero inferiore di “cretini”, solo i quattro quinti, tra l’altro proprio quel concorso lo ha mandato a casa, dopo un sciopero indetto dal sindacalismo di base a metà febbraio di quell’anno e sul cui carro vincente son saltati tutti, ricordiamo a un mese di distanza sindacalisti confederali che si attribuivano il merito dell’azione di lotta, che invece avevano osteggiato, essendo pronti alla firma anche di quella stupidaggine.

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Un lavoro organizzato per uccidere

PERCHE’ LE MORTI ED INFORTUNI SUL LAVORO AUMENTANO ? RISPOSTA: PERCHE’ SONO PROGRAMMATI DAL SISTEMA PRODUTTIVO

 

L’ultimo morto di lavoro – scrivo il 24 maggio – si chiamava Alessandro Zabeo ed era un portuale precario interinale di 34 anni, caduto da un’altezza di oltre tre metri all’interno di una nave  container ormeggiata a Porto Marghera.

Secondo i dati INAIL nei primi tre mesi del 2022 gli infortuni sul lavoro sono saliti del 46,6% passando dai 109.662 casi dei primi tre mesi del 2021 ai 160.813 nei primi tre mesi 2022. E sempre nei primi tre mesi del 2022 i morti sul lavoro sono stati 189 con un incremento del 4% rispetto al primi tre mesi del 2021.

Gli omicidi nei luoghi di lavoro avvengono per schiacciamento, cadute, decapitazione e stritolazione nei macchinari, affogamenti, congelamenti… Ogni anno i morti sul lavoro continuano ad aumentare. Nel 2021 se ne contano 1.400 circa: 100 in più rispetto al 2020.

Non sono “incidenti” ma morti programmati da una organizzazione capitalista del lavoro che ha messo al centro il risparmio di tutti i costi compresi quelli della prevenzione, formazione, informazione, addestramento … per fare più profitti.

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Il grande Gap

09/05/2022

 

 L'ad di Stellantis, Carlos Tavares

 

Il caso dell'ad di Stellantis ha riportato di attualità il fenomeno della differenza stellare tra le retribuzioni dei manager e i salari degli operai e dei tecnici. Quali sono le ragioni e quali le possibili alternative alla crescita infinita della diseguaglianza? Lo abbiamo chiesto a tre esperti

Il segretario generale della Cgil Landini urante una recente trasmissione delle Iene ha detto che è inammissibile la differenza tra remunerazioni dei manager e degli ad con quelle degli operai. Il caso è sorto per le battute del presidente francese Macron, che rispondendo alla domanda di un giornalista sullo stipendio milionario dell’ad di Stellantis, Carlos Tavares, ha parlato di un fenomeno scandaloso.

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Sanità, USB: il Cardarelli non è una sorpresa.

 

 

In Italia i pronto soccorso sono in emergenza già da venti anni. Occorre un piano assunzionale straordinario e immediato.

 

La drammatica condizione nella quale versano i pronto soccorso della città di Napoli, su tutti Cardarelli e Ospedale del Mare, è ancora una volta portata all’attenzione dell’opinione pubblica rappresentandola come una sorpresa. Si tratta, invece, di una realtà che viene denunciata da anni ed è trasversale a tutta l’Italia. Il Covid ha invece aggravato ancora di più la situazione, anche se sembrava impossibile.

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Storie esemplificative della ordinaria Italietta

La storia che sto per raccontarvi è figlia di due “cose ordinarie”, la giornata di ieri e il mio zaino porta computer.

 

La giornata di ieri l’ho spesa con la famiglia Vuletović, a Milano. È stato un lungo giorno, segnato dalla visita pediatrica generale, da quella gastroenterologa e infine dall’oculistica.

Come immagino già sappiate, il piccolo Jakov, 6 anni, è autistico, ogni visita è disturbante, quella oculistica poi, dopo le gocce di atropina per dilatare la pupilla, l’ha fatto diventare pazzo.

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