Istat: in Italia 5,7 milioni di persone sono in povertà assoluta: i dati sono in aumento rispetto al 2022
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- Scritto da globalist
Istat, secondo le stime preliminari della povertà assoluta per l'anno 2023, l’incidenza di povertà assoluta è pari all'8,5% tra le famiglie (8,3% nel 2022) e al 9,8% tra gli individui (9,7% nel 2022).
File davanti alla Caritas
E’ impietoso il ritratto che l’Istat fa dello stato di salute dell’economia italiana. Secondo le stime preliminari della povertà assoluta per l’anno 2023, l’incidenza di povertà assoluta è pari all’8,5% tra le famiglie (8,3% nel 2022) e al 9,8% tra gli individui (9,7% nel 2022), in un quadro di sostanziale stabilità rispetto al 2022. Si tratta di oltre 2 milioni 234mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni 752mila individui.
Morire in un cantiere si chiama omicidio
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- Scritto da Stefano Galieni
20/02/2024
Bouzekri Rachimi, 56 anni, è stato l’ultimo corpo ad essere recuperato. Prima di lui erano stati estratti dalle macerie di un cantiere privo di qualsiasi garanzia di sicurezza, quelli di Taufik Haidar, 45 anni, Mohamed Toukabri di 54 anni; Mohamed El Ferhane, 24 anni e Luigi Coclite, 59 anni. Non è l’ora del cordoglio e del silenzio, come si chiede dai palazzi, ma dell’indignazione e della protesta. La vicenda macroscopica di questa strage, che ha causato altri 3 feriti gravi rivela molte chiavi di lettura che, in attesa delle doverose indagini, vale la pena di accennare. La prima, macroscopica, è che ormai da anni la logica dei subappalti al ribasso ha annientato quei vincoli di condizioni del lavoro che nei cantieri dovrebbero essere rispettati. Quando si deve costruire di corsa non c’è tempo di badare a questo. Chi offre i lavoratori a costo minore vince la gara, chi crea meno problemi al marchio famoso, assumendosi responsabilità che non pagherà mai, ha maggiori opportunità di ottenere la commessa.
Il declino indifferente
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- Scritto da Enzo Pellegrin
20 febbraio 2024
Qualche tempo fa, dalle pagine del Domani, Gianluca Passarelli compiva un’impietosa fotografia della spettrale pace sociale che avvinghiava l’Italia.
I dati economici erano e sono da horror-movie, anche per le categorie sociali che sinora hanno avallato di tutto, sposando l’individualismo e l’ideologia liberale in nome del mito dell’opportunità, gioco che sinora pochissime volte ha valso la candela.
Il dato sistemico più impressionante è il crollo della produzione industriale, dato che più rappresenta lo stato dell’economia e della produzione reale, al netto della speculazione finanziaria e dei profitti speculativi dei rentiers. Ad aprile 2023 il dato precipitava al - 7,2 %. Un crollo peggiore lo si era registrato solo nel luglio 2020, in piena pandemia. Del resto, ad ottobre 2023, si registrava il nono mese consecutivo di calo della produzione industriale italiana.
Lettera aperta della CUB di Pisa agli studenti e alle studentesse, alla cittadinanza tutta dopo i fatti di Venerdi' 23 Febbraio
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- Scritto da Cub Pisa
28 febbraio 2024
Rimandiamo al mittente la divisione tra buoni e cattivi: Lettera aperta della CUB di Pisa agli studenti e alle studentesse, alla cittadinanza tutta dopo i fatti di Venerdi' 23 Febbraio a Pisa
Proviamo a ragionare nel merito dei fatti con due obiettivi: evitare ogni divisione tra gli studenti e le studentesse, valorizzare anche i contributi esterni al mondo della scuola, ad esempio quello sindacale e sociale, rafforzare le istanze generali e in primis la mobilitazione contro il genocidio del popolo palestinese
Educatori scolastici: si rinnova lo sfruttamento
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- Scritto da Elisa Bianchini
27/02/2024
Per gli Educatori scolastici, solo pochi spicci nel nuovo Contratto per chi tutti i giorni si occupa di bambini/e e ragazzi/e con fragilità. La settimana scorsa è stato rinnovato il Contratto Nazionale delle Cooperative Sociali, che coinvolge tutti quei lavoratori impiegati nei servizi alla persona, che siano pubblici o privati, costretti ad operare sotto appalti esterni. Un anno di ritardo e di contrattazione “fittissima” fra CgilCislUil e i datori per firmare un accordo che prevede un aumento salariale irrisorio: si calcola che un livello C1 avrà un aumento tabellare di 120 euro in tre tranche, da riproporzionare per chi è inquadrato con livelli più bassi o è a part time.
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