Per il riconoscimento e la repressione dei reati sociali e ambientali

 

PER IL RICONOSCIMENTO E LA REPRESSIONE DEI REATI SOCIALI E AMBIENTALI.

 

 Il Professor DELMAS – MARTY[1] evoca giustamente la doppia funzione, quasi antropologica, del diritto penale: da un lato chiarire quali sono i comportamenti vietati, dall'altro reprimere le violazioni.

Forgiati per la maggior parte all'inizio del 19° secolo, modificati nella seconda parte del 20° secolo per tener conto dei crimini di massa commessi durante la 2° guerra mondiale e successivamente integrati per far fronte ai problemi sociali più recenti, i differenti sistemi penali nazionali oggi si rivelano sostanzialmente incapaci di prendere in considerazione in modo adeguato i delitti di massa collegati all'attività industriale e allo sviluppo della tecnologia.

Conseguentemente, le catastrofi industriali e tecnologiche che hanno macchiato gli ultimi decenni (Minamata, Bhopal, Tchernobyl, Fukushima, la questione del sangue contaminato o quella dell'amianto) sono “filtrate” attraverso qualificazioni giuridiche inadatte che non tengono in alcun conto delle volontà collettive e “organizzate” che connotano questi crimini, nonché consenso dei loro autori (in genere grandi gruppi industriali) all'accumulo progressivo di rischi mortali per le vittime.

Le cifre non sono un dato di conoscenza molto diffuso, ma secondo le ultime stime dell'organizzazione internazione del lavoro, per l'anno 2008, le condizioni di lavoro avrebbero provocato più di un milione di morti nei soli paesi asiatici.

La “semplice” utilizzazione industriale dell'amianto provoca 100.000 morti all'anno su scala mondiale.

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Prima udienza del processo promosso da Eternit France

 7 settembre 2012

 

COMUNICATO STAMPA

 

Si è svolta ieri, di fronte al Giudice Istruttore del Tribunal de Grande Instance di Parigi, la prima udienza del processo promosso da Eternit France contro l'avv. Jean Paul Teissonnière (presidente di Interforum) che, tra l'altro, è uno dei difensori di parte lesa nel processo Eternit di Torino.

L'Eternit France (che si è costituita parte civile) ha ritenuto diffamatorie le dichiarazioni rese dall'avv. Teissonnière ad alcune televisioni francesi in occasione della sentenza del Tribunale di Torino del febbraio di quest'anno.

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1° assemblea di Interforum

 Torino, lì 4 settembre 2012

 

 

Cari Amici,

in allegato l'invito alla 1° assemblea di Interforum che si terrà a Torino il 28 e 29 settembre 2012.

 

Abbiamo ricevuto e alleghiamo un contributo di Jean Paul Teissonnière, presidente della nostra ONG, che propone una simulazione di intervento legislativo sul codice penale francese.

La traduzione è artigianale e probabilmente carente soprattutto nella parte del testo proposto.

Per chi è interessato c’è  il testo in francese.

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ILVA DI TARANTO: Continua la Strage di Lavoratori

Comunicato Stampa Associazione LEGAMI D’ACCIAIO

ILVA DI TARANTO: Continua la Strage di Lavoratori

 

L’ Associazione Legami d’ Acciaio (ex – Operai TK e Famigliari delle Vittime del 6 Dicembre 2007) esprime il suo più sentito cordoglio e la solidarietà alla Famiglia Masella, per la tragedia che l’ ha colpita, privandola e lasciandola senza l’ affetto di Claudio, perito in modo così assurdo e tragico, l’ ennesima morte sul lavoro in nome del profitto che accade nello stabilimento di Taranto.

La nostra fraterna solidarietà e il nostro cordoglio oltre alla Famiglia, ai Cari e agli Amici di Claudio, va innanzitutto agli Operai dell’ ILVA, in particolare a tutti quelli che si battono per la Salute e la Sicurezza sul proprio posto di lavoro, nelle linee e nei reparti in cui ogni giorno entrano per lavorare con la propria dignità a testa alta e purtroppo devono fare i conti con uno scenario da Guerra a causa delle condizioni generali del luogo di lavoro e in particolare delle condizioni precarie degli impianti e dei macchinari. Condizioni che sono volutamente lasciate all’ incuria da parte della Direzione Aziendale e dai suoi preposti, che con pressioni e vessazioni sugli operai, chiedono di lavorare in condizione fuori dalla legalità, sia per quanto riguarda le normative sulla Sicurezza e la Salute, sia per quanto riguarda l’ Organizzazione del Lavoro e ai Turni fino alla negazioni più palesi in spregio totale della Legalità e della Costituzione Italiana in nome dell’ unico valore che conta per Lor Signori la massima produzione per il Profitto.

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