Salviamo Taranto dal Petrolio
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- Scritto da CIVG
Perché è importante
Ai Ministeri italiani dell' Ambiente e dello Sviluppo Economico.
Salviamo Taranto dal petrolio. No al progetto Tempa Rossa!
Tempa Rossa è un giacimento petrolifero situato in Basilicata. Il petrolio estratto sarà trasferito a Taranto e smistato su navi petroliere. Per questo progetto saranno costruiti 2 serbatoi da 180 mila metri cubi ed è previsto l'allungamento in mare del pontile Eni per oltre 324 metri.
Secondo il Progetto Tempa Rossa 2,7 milioni di tonnellate di petrolio transiteranno nel Mar Grande di Taranto ogni anno, con un aumento del traffico di 140 petroliere che metteranno in serio pericolo di inquinamento le nostre risorse marine. Uno studio ufficiale dell'ISPRA ha evidenziato che i porti più trafficati da petroliere sono quelli più inquinati da idrocarburi derivanti da petrolio.
l 10 ottobre sciopero generale dei lavoratori/trici della scuola insieme agli studenti
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- Scritto da Cobas Scuola
Il furbone Renzi promette on-line la sacrosanta assunzione di 150 mila precari. Ma essa non sarà fumo solo se le risorse verranno inserite nella Finanziaria
E il piano-Renzi di precari ne espellerebbe altrettanti, mentre rilancia la scuola dei presidi-padroni, la concorrenza tra docenti ed Ata per qualche spicciolo, la subordinazione alle aziende, la scuola-miseria e la scuola-quiz
Che furboni Renzi e i suoi consiglieri: in 136 pagine hanno riassunto quanto di peggio i governi degli ultimi 20 anni hanno cercato di imporre alla scuola pubblica - incontrando una forte resistenza - nascondendolo dietro la proposta dell’assunzione di 150 mila precari delle GAE (graduatorie ad esaurimento) entro il 1 settembre 2015. Essa, se realizzata davvero, sarebbe la compensazione doverosa per tanti anni di discriminazioni e aleatorietà di vita di docenti ed Ata e una risposta positiva alle tante lotte dei precari e dei Cobas. Ma perché Renzi non ha fatto approvare dal CdM, annullato all’ultimo momento, l’immissione dei 3-4 miliardi annui necessari nella Finanziaria? Perché non avrebbe avuto via libera da Padoan o da Draghi? Dunque, va imposto il mantenimento della promessa con l’approvazione del CdM e l’introduzione dello stanziamento in Finanziaria.
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DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO: IMPORTANTE SENTENZA del Tribunale del Lavoro di Busto Arsizio
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- Scritto da CUB
E’ LEGITTIMO CHE LA CUB TRASPORTI POSSA COSTITUIRE LA RSA ELETTA DAI LAVORATORI anche a seguito dell’intervento della Corte Costituzionale con la sentenza n. 231/2013.
E’ antisindacale negare ai lavoratori il diritto di scegliersi il sindacato e il diritto di rappresentarli.
Il Giudice del Lavoro Dott.ssa Francesca La Russa obbliga l’azienda a: 1) fissare, entro il 30.9.2014, un incontro con il sindacato ricorrente per discutere la piattaforma rivendicativa; 2) riconoscere il diritto di Cub trasporti a nominare proprie RSA; 3) riconoscere ai signori Giorgio Caramella e Giuseppe Parisi la funzione di RSA costituite nell’ambito del sindacato Cub trasporti ( LEGGI LA SENTENZA).
Ancora un morto sul lavoro
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- Scritto da Centro di Iniziativa Proletaria
Stamattina un altro ferroviere è morto sul lavoro. Alessio Corradini, ferroviere di 34 anni, dipendente da Rfi Spa, è morto stamattina, 5 agosto 2014, folgorato alle 11.20 mentre stava lavorando sui fili dell'alta tensione della linea ferroviaria Firenze Roma, nella stazione di Fabro-Ficulle, in provincia di Terni. La tragedia è avvenuta durante la manutenzione programmata della linea elettrica di alimentazione dei treni. In Rfi le cautele le procedure di sicurezza per la manutenzione - sulla carta pressoché perfette - si continuano a rivelare tragicamente inadeguate. Solo pochi giorni fa in Sicilia tre colleghi sono morti sotto ad un treno mentre lavoravano in linea.
Il tragico elenco dei morti sui binari continua ad allungati. Ogni commento appare insufficiente ad esprimere i sentimenti di rabbia e di impotenza che si provano di fronte a infortuni così prevedibili e ripetitivi. Ma qualcuno dovrà pure costringere Rfi, a interrompere questa strage ed a far rispettare le precauzioni necessarie. Il governo si gingilla con 'le riforme' costituzionali ignorando colpevolmente che la Costituzione deve essere ancora applicata.
L'ansf scrive decreti senza preoccuparsi di controllare se vengono applicati. Gli organi di vigilanza delle ASL e delle DPL vengono depotenziati e demotivati. La magistratura apre le inchieste sempre dopo.....
La mobilitazione contro IKEA continua e punta a vincere! Report dai presidi del 26 luglio
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- Scritto da Clash City Workers
28 luglio 2014
Il 26 Luglio, lo diciamo con molta sobrietà, è successo qualcosa di straordinario. Nonostante il sabato estivo, le concomitanti mobilitazioni a sostegno del popolo palestinese, gli stancanti mesi di lotta che abbiamo alle spalle, si sono tenuti ben 12 presidi di protesta fuori agli store di IKEA della penisola, e addirittura tre presidi internazionali a Vienna, Berlino e Cordoba!
Sui motivi di questa lotta non torneremo qui (potete leggere qui l’indizione della giornata e qui il testo che spiega i motivi della campagna). Ci interessa piuttosto sottolineare solo quest’aspetto:quello che è accaduto è straordinario perché dimostra la determinazione dei facchini di Piacenza, in lotta da ben tre mesi, e di tutti i solidali che li stanno appoggiando in giro per l’Italia.
È straordinario perché dimostra che c’è una nuova generazione di lavoratori e di militanti pronti a mettersi in gioco, che – forte delle proprie ragioni e dei propri diritti – non ha paura di affrontare il compatto fronte padronale fatto di cooperative, governo, enti locali, giudici e forze dell’ordine. E che, nonostante provenienze geografiche e politiche anche diverse, sta iniziando a unirsi in un unico fronte, accorgendosi così delle proprie potenzialità.
Ma vediamo sinteticamente cosa è successo.
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