Report morti sul lavoro del 2024

16 Gennaio 2025

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

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Report morti sul lavoro del 2024.

I dati sono classificati per ciascuna Provincia e Regione italiana, con i morti in riferimento al numero di abitanti, così come fa Eurostat che esclude dalla “conta” anche i morti in itinere per non creare confusione. L’Osservatorio li monitora a parte, anche perché richiedono interventi diversi, che non possono essere addebitati alla professione o all’aziende in cui lavora la vittima, così come fa INAIL e chi “copia” la sua raccolta dati, inventandosi formule “magiche” per meglio poter speculare su queste tragedie, formule che non hanno nessun valore statistico. In questa terribile conta ci sono anche i morti in nero o che hanno assicurazioni diverse da INAIL.

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Roma: l'INPS sfratta, gli inquilini resistono. Basta emergenza abitativa

14/01/2025

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Il 14/01, in Via Calpurnio Fiamma 142 è andata in scena l’ennesima battaglia tra Asia-Usb e l’Inps, che voleva eseguire uno sfratto ai danni di una famiglia che per motivi economici non può acquistare una casa e tantomeno affittarla, sia per ragioni di carenza di abitazioni che per affitti insostenibili. Questa Famiglia, seguita anche dai Servizi Sociali del Municipio VII, rientra a pieno titolo nella norma di regolarizzazione approvata con la Legge 164 del 2014 che l’Ente Previdenziale non ha mai attuato, pertanto si richiedeva il rilascio dell’immobile per una situazione di fatto sanabile.

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Carceri: nel 2025 facciamo respirare i diritti

16 Gennaio 2025

 

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Questa prima newsletter dell’anno è anche un invito, un invito a iscrivervi ad Antigone.  La fase che sta attraversando il sistema penitenziario italiano è quanto mai grave, le prospettive politiche non lasciano spazio a grande ottimismo. Per questo abbiamo bisogno di essere sempre di più a portare avanti un’idea di pena che guardi al valore della Costituzione e ai diritti, diritti che devono poter respirare anche nelle carceri. Il 2024 si è chiuso con il record di suicidi, sono stati 89, e il 2025 si è aperto con la stessa drammatica continuità, sono già 8 in due settimane.

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Prevenzione rischi sul lavoro e mobbing

 

Siamo perplessi di fronte alla sentenza che sposta tutta la responsabilità del mobbing all’organizzazione del lavoro in un’azienda. Riteniamo che, pur valorizzando la decisione della magistratura, si corre il rischio di ammettere preventivamente, di fronte alla denuncia di una lavoratrice, di un lavoratore, che non è possibile individuare il responsabile, sia esso dirigente oppure collega. Certamente il mobbing ( Far subire a un proprio dipendente o a un proprio collega di lavoro le vessazioni e le pesanti pressioni psicologiche del mobbing. Enciclopedia Treccani) spesso ha nella organizzazione del lavoro, con le sue rigide gerarchie, la genitrice dei comportamenti odiosi dei singoli, ma è anche vero che spesso sono i singoli atti personali a determinare l’individuazione della vittima su cui accanirsi sulla produzione – non sempre “motivate” da esigenze di produttività ma da altre odiose cause: sadismo, maschilismo, autoritarismo, razzismo – con decisioni di comando ingiustificate sui singoli o su un gruppo, o sul campo sessuale con pressioni da predatore.

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Reato di Omicidio sul lavoro, sembra finalmente in arrivo una legge, fortemente voluta da USB e Rete Iside, che lo istituisce

11/12/2024

 

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Apprendiamo da organi di stampa che sarebbe in dirittura d’arrivo nella Commissione del ministero di Giustizia sulle norme riguardanti la sicurezza sul lavoro l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro con la previsione di specifiche aggravanti per chi non adempia ai fondamentali obblighi di prevenzione.

“Se la notizia annunciata dal vice Ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto durante la trasmissione televisiva Tagadà troverà attuazione ci troveremo di fronte ad un fatto che potrebbe dare un considerevole contributo a ridurre le morti sul lavoro e che sembra andare nel senso della proposta di legge su cui Rete Iside e USB hanno congiuntamente raccolto decine di migliaia di firme nei luoghi di lavoro e nelle piazze e che hanno consegnato sotto forma di petizione al Presidente del Senato lo scorso 30 aprile. La proposta di legge di Rete Iside e USB, oltre alla “Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime” prevede ulteriori interventi e in particolare il rafforzamento del ruolo, dei poteri e delle tutele per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza – RLS, che operano in ogni posto di lavoro, mentre attendiamo di conoscere nello specifico la legge annunciata, manteniamo alta la mobilitazione nei luoghi di lavoro e nel Paese su queste importanti questioni”.  Unione Sindacale di Base - Rete Iside aps

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