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Il pentito e quelli che non si pentono mai, ovvero la societa’ dei rifiuti tossici.

L’estate scorsa Carmine Schiavone, ex camorrista pentito, ha cominciato a rilasciare interviste, a chiunque le volesse, sui rifiuti tossici e radioattivi interrati dalla camorra in un’area che va dal basso Lazio fino a Napoli, passando per tutta la provincia di Caserta.

“Interviste” simili, ma ben più articolate e particolareggiate, le aveva rilasciate dal 1993 ai magistrati e (udite, udite!) nel 1997 alla commissione parlamentare sulle ecomafie.

Carmine Schiavone, nella sua ignoranza, si aspettava che qualcuno, lo Stato con la esse maiuscola, prendesse provvedimenti. E un provvedimento lo prese, lo Stato: secretare la sua testimonianza. Con una scusa plausibile: c’era un’inchiesta in corso. Non si sa mai che i camorristi, saputo della testimonianza (come, non lo sapevano dal ’93?), riuscissero a nascondere le prove, rimuovendo magari, favoriti dal buio e dalle tenebre, qualche milione di tonnellate di veleni che ci muori solo ad abitarci sopra.

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Marlane Di Praia A Mare: La Lotta Continua

Si è riunita a Praia a Mare l’assemblea del “Comitato per le bonifiche dei terreni,dei fiumi e dei mari della Calabria”. Una riunione ricca di argomenti e di profonde riflessioni sulla situazione ambientale oggi in Calabria. L’assemblea ha ribadito la volontà di continuare la lotta per dare completa verità e giustizia a quanto avvenuto all’interno della fabbrica della morte Marlane, dando piena fiducia al processo in corso a Paola. Non ci fermeranno le elemosine che il Conte Marzotto ha distribuito ai familiari delle vittime. Il nostro silenzio non è in vendita e continueremo a sostenere le lotte per giungere alla piena verità su quanto avvenuto in quella fabbrica. Non è vero quanto si dice che il processo si è sgonfiato o è finito. Sono voci messe in giro ad arte. Il processo, nonostante i tentativi del conte Marzotto, continua con le altre parti civili delle associazioni ambientaliste come Legambiente e WWF, come la CGIL e lo SLAI Cobas, come Medicina democratica, e le istituzioni come la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza e lo stesso Comune di Praia.

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Liberi dall’amianto. Quali strumenti, quali prospettive

Giovedì 14 febbraio 2013, si terrà a Torino la prima udienza del processo di Appello per disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche contro i proprietari e amministratori dell’Eternit, condannati in primo grado il 13 febbraio 2012 a 16 anni di carcere.

Nonostante la condanna – non rispettata, perché i responsabili dell’Eternit, Jean Louis de Cartier e Stephan Schmidheiny, sono stati giudicati in contumacia – in tutti i luoghi infestati dalle fibre d’amianto ci si continua ad ammalare e si muore, perché lo Stato dopo aver promesso risorse per la bonifica non le ha erogate, perché non ci sono progressi sostanziali nel progetto di Centro Regionale che dovrebbe coordinare la ricerca per le cure del mal d’amianto, perché nel mondo chi si impegna fattivamente perché non vuole rassegnarsi a questo stato di cose viene isolato, delegittimato e denigrato, perché ogni anno in una città di 35.000 anime come Casale Monferrato si hanno 60 nuovi casi di mesotelioma pleurico, vissuti come qualcosa di ineluttabile.

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Il nostro cibo nelle loro mani: Quali interessi serve l'Autorità europea per la sicurezza alimentare?

(globalresearch.ca)

Secondo il sito web dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)la valutazione dei rischi in materia di alimenti e mangimi è la chiave di volta dell'Unione europea (UE) . Il sito afferma che l'EFSA fornisce consulenza scientifica indipendente nonché una comunicazione chiara sui rischi esistenti ed emergenti e che si tratta di un'agenzia europea indipendente finanziata dal bilancio dell'UE. L'autorità opera separatamente dalla Commissione europea, dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell'UE. Parole dal suono dolce,  più della metà dei 209 scienziati dirigenti nei  vari settori dell'agenzia hanno legami diretti o indiretti con le industrie che hanno lo scopo di regolamentare. Infatti, secondo una recente analisi indipendente effettuata da Corporate Europe Observatory (CEO) il giornalista freelance Stéphane Horel, osserva che  quasi il 60% degli esperti, i vari quadri esperti scientifici dell'EFSA hanno legami diretti o indiretti con le  industrie che dovrebbero poi regolamentare con l'agenzia.

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