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E’ criminale difendere le produzioni di Pfas.

 

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Il polo chimico di Spinetta Marengo è come un enorme iceberg alla deriva. Che Solvay non ha affrontato neppure dopo la sentenza della Cassazione. Anzi l’ha acutizzato non riuscendo neppure a mettere sotto controllo i Pfas.  I Pfas rappresentano, da decenni, la “punta dell’iceberg” di tossici e cancerogeni emessi in suolo-acqua-aria: massa composta da cromo esavalente, arsenico, antimonio, nichel, selenio, DDT, fluorurati, solfati, idrocarburi, metalli pesanti, solventi organici clorurati, cloroformio, trielina acido fluoridrico, acido cloridrico, ammoniaca, alcoli, anidride fosforica, iodurati, Zn, idrossido di potassio, NOx, SOx, polveri eccetera. Sarebbe riduttivo concentrare sui Pfas il processo-bis di Alessandria, ignorerebbe la sentenza della Cassazione.

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Giornata Mondiale contro l’amianto

In ricordo di tutti i lavoratori assassinati in nome del profitto

 

contro lo sfruttamento degli esseri umani e la distruzione della natura

 

Sabato 27 aprile 2013           

Il 28 aprile di ogni anno si celebra la giornata mondiale contro l’amianto.

Ogni 5 minuti, una persona nel mondo muore a causa dell’amianto: 120.000 persone ogni anno nel mondo ne sono vittime. I danni provocati all’ambiente e agli esseri umani sono giganteschi. Questa strage avrà il suo picco massimo attorno al 2020 – 2030. In Italia ci sono circa 4.000 morti all'anno.

  La strage provocata dall’amianto è uno dei più grandi “crimini di pace” del XX° secolo e in Italia sono ancora molte le questioni aperte. Le bonifiche delle coperture in cemento-amianto (si stima in circa 32 milioni di tonnellate), la bonifica delle reti degli acquedotti con migliaia di km. di tubazioni in cemento/amianto per l'acqua "potabile", delle scuole, degli edifici pubblici e dei siti industriali dismessi è un problema non più rinviabile e una vera emergenza.

  Una società civile non può accettare che l’unico diritto riconosciuto sia quello di fare profitti a scapito di tutti gli altri “diritti umani”. Contro le morti sul lavoro, gli infortuni e le malattie professionali si deve alzare forte la voce di tutti i lavoratori e dei cittadini, perché la salute viene prima del profitto.

  Sono centinaia le vittime dell’amianto che hanno lavorato nei cantieri e in fabbrica, alla Breda, alla Falck, alla Pirelli, all’Ansaldo e alla Marelli. Per ricordare i lavoratori morti e impedire che altri continuino a morire dobbiamo alzare forte la nostra voce. Basta morti sul lavoro e di lavoro!

Le fibre d’amianto non guardano in faccia nessuno. Manifestare insieme alle vittime e alle loro famiglie per onorare tutti i morti d’amianto e dello sfruttamento è difendere la propria salute e la propria vita.

 

Da Comitato Difesa Salute, Sesto S. Giovanni (MI)

 

                                   

 

 

 

 

Schiume di Pfas nelle acque

 

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Queste immagini (clicca il video) sono uguali a quelle che ho denunciato negli anni ’90 per gli scarichi del polo chimico di Spinetta Marengo nel fiume Bormida, affluente del Tanaro, a sua volta del Po, fino all’Adriatico.

La schiuma è acido solfonico, perfluoroottansolfonico base di perfluoroottansolfonato, ovvero Pfos, il tipo di Pfas che è stato da poco tempo messo al bando in parte del mondo, e che nel 2023 ad Alessandria i cittadini, come me, se lo sono ritrovato nel sangue dall’indagine svolta dall’Università di Liegi, e che chiedono i danni alla Solvay.

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Processo Materit. 5 Condanne con pena sospesa, indennizzi e prescrizioni.

 

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Sono passati sei anni dall’avvio del processo prima di giungere a sentenza davanti al tribunale monocratico del Tribunale di Matera, presieduto dal giudice Rosa Bia. In udienza una parte degli avvocati,le parti civili , famigliari in attesa di giustizia, che è arrivata. Alcuni delusi, ma occorrerà conoscere le motivazioni della sentenza, per saperne di più.

Per la cronaca Il Tribunale di Matera ha condannato a 1 anno di reclusione, con il beneficio della sospensione della pena, Silvano Benitti, Pietro Pini, Michele Cardinale, Michele Bonanni e Lorenzo Mo dirigenti delle ex aziende Cemater-Materit dell’area industriale di Ferrandina (Matera), accusate a vari titolo di omicidio e lesioni colpose nei confronti di quattro lavoratori, per averne causato il decesso o procurato malattie professionali da esposizioni da amianto.

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Solvay a Spinetta, Capodanno con C6O4 per tutti, ma forse la festa sta per finire!

 

L’11 dicembre 2023 ARPA ha reso noti gli esiti delle campagne di monitoraggio delle acque sotterranee di settembre e dicembre 2022 e marzo 2023, mentre è in corso la quarta campagna di campionamento trimestrale del 2023 che terminerà ad inizio gennaio 2024.

In sintesi, nell’acquifero profondo all’interno dello stabilimento, a marzo 2023 ARPA ha rilevato concentrazioni di ADV-N2 e cC6O4 superiori al limite di quantificazione. È possibile affermare, pertanto, che anche nell’acquifero profondo si trovano le sostanze perfluoroalchiliche (i PFAS ADV-N2 e cC6O4) per le quali questa associazione ha impugnato l’autorizzazione alla produzione ed uso e che Solvay dichiara di dismettere entro il 2026 e che in parte dice di avere già dismesso.

Nell’acquifero profondo esclusivamente sotto lo stabilimento, certo, ma per guardare al futuro occorre ricordare che si tratta di sostanze “eterne” che non si degradano. Le abbiamo viste “migrare” dall’acquifero superficiale dentro lo stabilimento all’acquifero superficiale fuori dallo stabilimento: “…All’esterno del sito, nel livello più superficiale della falda (livello A), si conferma la presenza di contaminanti lungo la direzione del deflusso di falda oltre l’area di influenza della barriera idraulica, sia per quanto riguarda i PFAS che per gli inquinanti storici…” dice l’ARPA.

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