Ebola: un'analisi alternativa

In vista di un aggravarsi dell'epidemia di Ebola, che minaccia ora di estendersi anche in Europa, risegnaliamo questo articolo del 2010,  un  documento della Rockefeller Foundation.

Il Nuovo Ordine Mondiale scopre le carte

La Rockefeller Foundation ha pubblicato un interessante documento, intitolato “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale”, nel quale ipotizza quattro possibili situazioni in cui potrebbe venire a trovarsi il mondo intorno al 2025.
Naturalmente, in questo gioco “ad indovinare il futuro”, la linea fra quello che potrebbe accadere e quello che si vorrebbe veder accadere è sempre molto sottile, ed è questo che rende il documento particolarmente interessante.
L’elemento su cui si focalizza la ricerca è il progresso tecnologico, e la domanda centrale che si pone è la seguente: “Che effetto potrà avere la tecnologia nel superare gli ostacoli verso la stabilità e la giusta crescita nel mondo dei prossimi 15-20 anni?”
Per rispondere alla domanda gli autori hanno identificato due elementi variabili, che ritengono di fondamentale importanza nel determinare il futuro assetto del mondo. Queste variabili sono l’”allineamento politico-economico” delle varie nazioni, che potrà risultare “debole” o “forte”, e la “capacità adattiva” dei popoli che ne fanno parte, che potrà risultare “alta” o “bassa”.

Leggi tutto: Ebola: un'analisi alternativa

La lunga marcia contro il biocidio: la campagna d'autunno

18 / 10 / 2014

Si è tenuta ieri sera presso il Laboratorio Occupato Insurgencia la partecipata assemblea pubblica di Stop Biocidio. L’obiettivo dellappuntamento pubblico era quello di stabilire un’agenda comune per l’autunno, una campagna fatta di marce, iniziative, approfondimenti, ed appuntamenti di lotta che attraversino la Terra dei Fuochi e che siano preludio alla convocazione di una manifestazione nazionale contro il biocidio a Napoli alla fine dell’autunno. Si sono confrontati comitati di diversi territori. La bocciatura del decreto terra dei fuochi; la rivendicazione del diritto alla salute ed alla prevenzione in una regione dove la spesa sanitaria e le strutture ospedaliere si dismettono; la necessità di intervenire per fermare i roghi attraverso un’opera strutturale di controllo che inizi dal mercato della merce falsa che sfrutta inoltre i lavoratori sottopagandoli e sfruttandoli; la necessità di un investimento pubblico nelle bonifiche sotto il controllo dei comitati; la definizione precisa dei terreni inquinati e la protezione e valorizzazione dei prodotti agricoli campani di qualità. Questi in estrema sintesi i temi principali che sono stati trattati. Da tutti è venuto chiaro un segnale: bisogna tornare a riempire le piazze per imporre al governo Renzi il tema della Terra dei Fuochi. Per riempire le piazze c’e’ bisogno di una costante attività sui territori ed una grande connessione delle lotte territoriali tra loro. Così come è necessario collegare le battaglie dei nostri territori ad un piano generale. Per questo la manifestazione del prossimo 7 novembre a Bagnoli contro il decreto Sblocca Italia, rappresenta un appuntamento centrale per tutti. Lo Sblocca Italia è un modello di governance che agevola petrolieri, inceneritoristi e costruttori e devasta i territori sospendendo la prassi democratica attraverso i commissari straordinari. L’assemblea ha assunto la mobilitazione del 7 novembre e contestualmente la partecipazione all’assemblea preparatoria del 21 ottobre come punto di partenza della campagna d’autunno di Stop Biocidio.

Leggi tutto: La lunga marcia contro il biocidio: la campagna d'autunno

Salviamo Taranto dal Petrolio

 

Perché è importante

Ai Ministeri italiani dell' Ambiente e dello Sviluppo Economico.

Salviamo Taranto dal petrolio. No al progetto Tempa Rossa!

Tempa Rossa è un giacimento petrolifero situato in Basilicata. Il petrolio estratto sarà trasferito a Taranto e smistato su navi petroliere. Per questo progetto saranno costruiti 2 serbatoi da 180 mila metri cubi ed è previsto l'allungamento in mare del pontile Eni per oltre 324 metri.

Secondo il Progetto Tempa Rossa 2,7 milioni di tonnellate di petrolio transiteranno nel Mar Grande di Taranto ogni anno, con un aumento del traffico di 140 petroliere che metteranno in serio pericolo di inquinamento le nostre risorse marine. Uno studio ufficiale dell'ISPRA ha evidenziato che i porti più trafficati da petroliere sono quelli più inquinati da idrocarburi derivanti da petrolio.

Leggi tutto: Salviamo Taranto dal Petrolio

Perché è peccato mangiare gamberi anche di venerdì

 “L’uomo non ha tessuto la trama della vita, in essa egli non è che un filo” disse più di un secolo fa il rappresentante di uno di quei popoli “sottosviluppati” e primitivi che la società  di guerra e progresso ha sterminato, convertito, corrotto e perseguitato in tutta la sua storia: perché erano la testimonianza inoppugnabile di una diversa possibilità di vita e, di conseguenza, la testimonianza dei suoi errori e della sua follia.

Questo filo che è l’uomo si è strappato volontariamente dalla trama della vita e ormai, ad ogni suo movimento contribuisce a distruggerla, a renderla sempre più fragile: una rete piena di buchi che non può che cedere e deteriorarsi alla minima pressione.

“Tutto quello che fa alla trama, lo fa a sé stesso”.

Magari non sarà il proverbiale, e un po’ fiabesco, battito d’ali della farfalla a un capo del mondo che provoca un terremoto all’altro capo, ma non c’è niente di fiabesco nel nostro risotto ai gamberetti che ha provocato, per esempio, una buona parte di quei centocinquantamila e più morti uccisi dallo tsunami del 2004.

Leggi tutto: Perché è peccato mangiare gamberi anche di venerdì

Il bambino che ci ha fatto piangere

E' morto Lorenzo, il piccolo malato con un tumore al cervello. Due anni fa il padre salì sul palco per dire STOP all'inquinamento

30 luglio 2014

"Cari amici volevo avvisarvi che Lorenzino ci ha fatto uno scherzetto... ha voluto diventare un angioletto..."

Mauro Zaratta sul palco nel 2012 a Taranto con il cartello

 

Ce lo ha comunicato in serata su Facebook in questo modo, Mauro Zaratta, padre di Lorenzo, bimbo di 5 anni malato di tumore al cervello.
A 3 mesi di vita avevano trovato a Lorenzo un tumore alla testa di 5 centimetri. «Era più grande il tumore che la sua testolina», diceva il padre Mauro Zaratta.
Mauro era diventato un "papà coraggio" perché oltre che accompagnare il figlio in lunghi viaggi della speranza, ebbe la forza di salire sul palco nel 2012 e di dire a tutti di fermare l'inquinamento, portando con sé su un cartello l'immagine del figlio.
Mauro era andato a Firenze per non fare respirare più l'aria malata di Taranto e per curare il suo bambino dopo pochi mesi dalla nascita.
"Lorenzo - disse Mauro dal palco - ha un tumore al cervello dalla nascita e ha perso la vista. Io spero che continui a vivere e sono qui perchè condivido la protesta della gente. Voglio però anche dire che i bambini della città devono poter vivere serenamente e in salute: bisogna fermare questo massacro".

Leggi tutto: Il bambino che ci ha fatto piangere