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Il Consiglio Mondiale della Pace condanna la crescente aggressività imperialista e l'escalation delle tensioni intorno all'Ucraina

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "W.P.C. WORLD PEACE COUNCIL" natoblato

 

Il Consiglio mondiale per la pace (WPC) esprime le sue più profonde preoccupazioni per le crescenti tensioni nell'Europa orientale e in particolare intorno all'Ucraina, causate principalmente dalla crescente espansione aggressiva della NATO verso l'Europa orientale, dal suo massiccio dispiegamento di truppe dal Mar Baltico alla Bulgaria e creando una cintura che mira all'accerchiamento della Federazione Russa.

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Alta tensione in Bosnia. A 30 anni dalla sua fondazione la Repubblica Serba di Bosnia non si assoggetta ai diktat occidentali e rilancia un suo ruolo non asservito.

10 gennaio 2022

 

Diritti Umani - Human Rights: La Rep. Serba di Bosnia Erzegovia (Srpska)  vuole cancellare al pena di morte Passaggio a Sud Est: BOSNIA: LA SERBIA APPOGGIA LA STABILITA' DELLA  REPUBLIKA SRPSKA

 

Nuovi scenari si riaprono nei Balcani, che interesseranno tutti gli equilibri internazionali.

Come una legge, imposta dall’esterno, ha fatto esplodere tutte le contraddizioni già latenti nella regione.

Una crisi che viene da lontano, che è storica e politica, ma che, nel corso del 2021 è cresciuta in modo sistematico in tutti gli aspetti statali e sta denotandosi come quasi irreversibile. Ora la speranza per la popolazione locale è quella che sia un percorso concordato, pacifico e negoziale, come pubblicamente richiesto dal presidente serbo bosniaco M. Dodik, rivolgendosi anche ad un ruolo costruttivo degli USA.

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Pensavamo che fosse hybris, ma era cirrosi

6 novembre 2021

 

Relazioni internazionali e geopolitica - 2018 :: Scienze per la pace ::  Categorie :: Mediateca - Università di Pisa

 

Dopo aver seguito con qualche interesse le miserande elezioni amministrative e con interesse maggiore le manifestazioni contro il green pass obbligatorio, se non altro perché in contrasto con gli encefalogrammi dei partiti, appiattiti sul fenomeno Draghi che più fenomenale non ce n'è, dopo aver cercato, con fatica, di prestare attenzione agli inconcludenti abbai della Lega, ai rari squittii dei 5 Stelle e alle continue sonnacchiose fusa del PD (che, come dice Luciano Canfora, basta che stia al potere e il resto non conta), dopo queste poco eccitanti attività ho ripreso un po' ad occuparmi di quel che succede nel resto del mondo.

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La decisione dell'Alta Corte inglese è un "Grave orrore giudiziario", afferma la compagna di Julian Assange

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Un tribunale del Regno Unito ha annullato una precedente decisione che bloccava l'estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti, dove è accusato di aver pubblicato informazioni vere, che rivelano crimini commessi dal governo degli Stati Uniti nel campo di detenzione di Guantanamo Bay, in Iraq e in Afghanistan, e dettagli sulle torture della CIA e le detenzioni illegali. Julian Assange non è stato autorizzato a partecipare di persona all'udienza d'appello.

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Uzbekistan. Un altro paese nel mirino delle strategie occidentali antirusse, inserito nel Progetto USA “C5+1”

luglio 2021

Kazakistan e Kirghizistan: uno sguardo d'insieme – Missionarie della  Consolata

 

All’interno delle strategie geopolitiche gli Stati Uniti, dai tempi della caduta dell’URSS hanno sempre dedicato particolare attenzione alle cinque repubbliche dell'Asia centrale: Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Tagikistan e Uzbekistan, con l’obiettivo di far saltare il ponte geografico e politico che forma un collegamento naturale che congiunge Cina e Russia, destabilizzando tutta quell’area continentale. Già in passato Hillary Clinton, come Segretario di Stato, illustrando le linee strategiche della politica statunitense, proclamò che mai gli USA avrebbero permesso qualsiasi forma di “resurrezione dell'URSS" in quell’area in particolare, per la sua posizione geostrategica, per questo motivo quelle Repubbliche andavano costantemente monitorate e “seguite”, in sostanza sono un obiettivo della politica imperialista.

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