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Alta tensione in Bosnia. A 30 anni dalla sua fondazione la Repubblica Serba di Bosnia non si assoggetta ai diktat occidentali e rilancia un suo ruolo non asservito.
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- Scritto da Enrico Vigna
10 gennaio 2022
Nuovi scenari si riaprono nei Balcani, che interesseranno tutti gli equilibri internazionali.
Come una legge, imposta dall’esterno, ha fatto esplodere tutte le contraddizioni già latenti nella regione.
Una crisi che viene da lontano, che è storica e politica, ma che, nel corso del 2021 è cresciuta in modo sistematico in tutti gli aspetti statali e sta denotandosi come quasi irreversibile. Ora la speranza per la popolazione locale è quella che sia un percorso concordato, pacifico e negoziale, come pubblicamente richiesto dal presidente serbo bosniaco M. Dodik, rivolgendosi anche ad un ruolo costruttivo degli USA.
La decisione dell'Alta Corte inglese è un "Grave orrore giudiziario", afferma la compagna di Julian Assange
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- Scritto da assangedefense
Un tribunale del Regno Unito ha annullato una precedente decisione che bloccava l'estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti, dove è accusato di aver pubblicato informazioni vere, che rivelano crimini commessi dal governo degli Stati Uniti nel campo di detenzione di Guantanamo Bay, in Iraq e in Afghanistan, e dettagli sulle torture della CIA e le detenzioni illegali. Julian Assange non è stato autorizzato a partecipare di persona all'udienza d'appello.
Uzbekistan. Un altro paese nel mirino delle strategie occidentali antirusse, inserito nel Progetto USA “C5+1”
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- Scritto da Enrico Vigna
luglio 2021
All’interno delle strategie geopolitiche gli Stati Uniti, dai tempi della caduta dell’URSS hanno sempre dedicato particolare attenzione alle cinque repubbliche dell'Asia centrale: Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Tagikistan e Uzbekistan, con l’obiettivo di far saltare il ponte geografico e politico che forma un collegamento naturale che congiunge Cina e Russia, destabilizzando tutta quell’area continentale. Già in passato Hillary Clinton, come Segretario di Stato, illustrando le linee strategiche della politica statunitense, proclamò che mai gli USA avrebbero permesso qualsiasi forma di “resurrezione dell'URSS" in quell’area in particolare, per la sua posizione geostrategica, per questo motivo quelle Repubbliche andavano costantemente monitorate e “seguite”, in sostanza sono un obiettivo della politica imperialista.
Pensavamo che fosse hybris, ma era cirrosi
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- Scritto da Piotr
6 novembre 2021
Dopo aver seguito con qualche interesse le miserande elezioni amministrative e con interesse maggiore le manifestazioni contro il green pass obbligatorio, se non altro perché in contrasto con gli encefalogrammi dei partiti, appiattiti sul fenomeno Draghi che più fenomenale non ce n'è, dopo aver cercato, con fatica, di prestare attenzione agli inconcludenti abbai della Lega, ai rari squittii dei 5 Stelle e alle continue sonnacchiose fusa del PD (che, come dice Luciano Canfora, basta che stia al potere e il resto non conta), dopo queste poco eccitanti attività ho ripreso un po' ad occuparmi di quel che succede nel resto del mondo.
Bielorussia 22 giugno 1941-1945. Lukaschenko : Non cederemo a nessuno la nostra patria, l'indipendenza e la sovranità!
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- Scritto da Enrico Vigna
Discorso del presidente Alexander Lukashenko al complesso commemorativo della fortezza degli eroi di Brest
Cari bielorussi! Compatrioti! Cari veterani! Ospiti e amici della nostra Bielorussia!
Il 22 giugno 1941 per tutti i bielorussi è un giorno di memoria e dolore, una data che ha diviso la vita del popolo prima e dopo.
Quella domenica mattina d'estate divenne un terribile confine tra pace e guerra, tra luce e oscurità, tra vita e morte.
Un'armata armata e spietata si mosse sulla nostra terra, portando morte e schiavitù. I nazisti non risparmiarono né gli anziani né i bambini.
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