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APPELLO DI Safia Farkash, vedova di Muammar Gheddafi, sulle torture di suo figlio Saadi Gheddafi

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Io sono la madre di Al Saadi Gheddafi, mio terzo figlio. Tre dei suoi giovani fratelli sono stati uccisi durante la guerra del 2011. Uno di loro, Mutassim, fu brutalmente trucidato dopo la sua cattura da parte delle milizie di Misurata, che erano impegnate per la distruzione della Libia.  

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Il Caso di due detenuti torturati ad Asti nel 2004 davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani: il governo pronto a risarcire le vittime

1 dicembre 2015

 


 

IL CASO DI DUE DETENUTI TORTURATI AD ASTI NEL 2004 DAVANTI ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI: IL GOVERNO PRONTO A RISARCIRE LE VITTIME

Amnesty International Italia e Antigone hanno accolto con soddisfazione la decisione, assunta lo scorso 23 novembre dalla Corte europea dei diritti umani di dichiarare ammissibile il ricorso di due detenuti sottoposti a torture nel carcere di Asti 11 anni fa. Lo stato italiano ha proposto una composizione amichevole di 45.000 euro per ciascuno dei due ricorrenti.

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La legge sta colpendo le donne della Libia

 

Quello che era iniziato come un giorno normale per una giovane e ordinaria donna qui in Libia  si è traformato in un incubo, quando una guardia di sicurezza dell’università pubblica l’ha fisicamente e verbalmente aggredita, cercando di bloccare il suo ingresso in classe perché non portava il velo.

L’assalto pubblico nel mese di aprile alla donna, di nome Hind, non è unico, ma è piuttosto raro. Come i libici a volte mi dicono, il loro Paese è formato da musulmani conservatori – ma ancora moderati.

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Appello per la libertà di Grigory Petrenko e degli altri arrestati durante le manifestazioni contro l'oligarchia in Moldavia

Firma la petizione!

 

 

Invitiamo il governo della Repubblica Moldava a rilasciare i sette attivisti arrestati nell'ufficio del Pubblico Ministero a Chisinau, il 6 settembre 2015. Il 6 settembre la Polizia a Chisinau, in Moldavia, ha attaccato brutalmente una protesta contro l'oligarchia e l'austerità. Qualche centinaio di persone hanno marciato verso l'Ufficio del Pubblico Ministero (Dipartimento di Giustizia) chiedendo le dimissioni del procuratore generale del paese nel corso della crescente repressione del movimento popolare e chiedendo l'arresto dell'oligarca e influente politico Vladimir Plahotniuc. Decine sono stati i feriti nella successiva azione della polizia che ha impedito ai manifestanti di erigere una tenda di protesta di fronte agli uffici governativi.

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Centinaia di migliaia di manifestanti per l’indipendenza della Catalogna a Barcellona

 11 settembre 2015

 

Centinaia di migliaia di catalani sono scesi in piazza nella città di Barcellona, in una manifestazione per l’indipendenza della Catalogna. Migliaia di bandiere con i colori e la stella catalana. Cartelli con le scritte “ No alla Catalogna spagnola”, “ Catalogna libera” e altri.                                     

L’organizzazione della manifestazione è stato il cartello indipendentista ANC ( Assemblea Nazionale Catalana), le stime dei manifestanti sono di oltre 400.000, un fiume lungo cinque chilometri; il tema di convocazione è stato “ Per una via libera alla Repubblica Catalana”.

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