Ci sarà ancora un giudice a Belgrado?

 

Come sapete, evito accuratamente di parlare di politica; la politica è una cosa seria, dovrebbe esser fatta da persone altrettanto serie e competenti, quindi lo ammetto in premessa, ho il buongusto di auto escludermi.

C’è un momento però, in cui non parlare di politica è politica attiva e militante. Mai come in questo tempo e ce lo insegna Wittgenstein, il silenzio e il disinteresse, “sono elementi fondamentali dell’agibilità del potere, che si diffonde in un substrato di assoluta indifferenza che rende le masse avulse dal contesto storico e sociale che vivono, ottenendone de facto seppur inespresso, un necessario consenso all’azione sia amministrativa che politica, che il potere esercita” (Ricerche filosofiche - 1967).                                                                                   Wittgenstein, sarà macchinoso, ma se si ha pazienza nell’intenderlo, illuminante.

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Appello per la difesa dei diritti umani in Ucraina

 

L’Appello per la difesa dei Diritti Umani in Ucraina, con richiesta di sottoscrizione, che invieremo alle autorità ucraine ed europee

Siamo stati informati di numerose condotte contro i diritti umani e di repressioni politiche in Ucraina. Inoltre, siamo stati informati delle violazioni dei diritti dei bambini nati nel Donbass, da parte del governo attuale ucraino.

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Cronaca di “ordinarie” violenze in Kosovo Methoija

Assaltata con bombe e armi automatiche una sala pubblica a Zubin Potok

A Zubin Potok il 2 aprile alle tre della notte, nella sala dove il giorno dopo doveva parlare il Primo Ministro serbo A. Vucic, è stata lanciata una bomba e sono state sparate raffiche di armi automatiche da una macchina. Nella sala al momento dell’attacco si trovavano dieci persone, che stavano preparando la sala, ma non ci sono stati feriti.                         

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Radovan Karadzic condannato a 40 anni di carcere

Nel 17mo anniversario dell’aggressione NATO alla Jugoslavia, una condanna che sa di giustizia coloniale.                                                                

3 Aprile 2016

 

 

Il Tribunale dell’Aja, costituito con la risoluzione numero 827 del 25 maggio 1993, ha condannato il 24 marzo scorso Radovan Karadzic (età 70 anni) a 40 anni di carcere per crimini di guerra, crimini contro l’umanità, e per aver avuto un ruolo sostanziale nel “genocidio”, dei mussulmani di Bosnia (il “massacro di Srebrenica” e “l’accerchiamento di Sarajevo”), dopo un processo che ebbe inizio nell’ottobre 2009.

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Bufale dalla Siria – Report sulle foto di “Caesar”

22 marzo 2016

 

Guardate questo video. È stato prodotto da un gruppo di attiviste e attivisti siriani – SyrianGirlpartisan – che, con pochissimi mezzi, cercano di fare emergere la verità su una guerra che ha già dilaniato il loro Paese provocando 250.000 morti; un video, che al pari di alcune foto sulle foibe  capovolge la realtà, trasformando  le vittime in carnefici e i carnefici in vittime.

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