Appello agli attivisti per aiutare il popolo del Montenegro

Maggio 2017

 

Il Montenegro sta affrontando una situazione pericolosa. Il Parlamento recentemente ha preso una decisione contro la volontà della maggioranza dei cittadini, di aderire alla NATO, sebbene l'84% della popolazione del Montenegro, secondo le fonti del governo, è a favore di un referendum per decidere.
Bisogna comprendere che forzare il Montenegro a entrare nella NATO, da parte della NATO e dai suoi partner e dalla cricca di stile mafioso al potere del paese, può solo destabilizzare la società ed è quello che sta già succedendo oggi.

Leggi tutto: Appello agli attivisti per aiutare il popolo del Montenegro

Terrore anticomunista: il drammatico appello dei giovani comunisti ucraini

23 Maggio 2017

Unione Leninista Comunista della Gioventù dell'Ucraina

Arresti, torture e condanne dei militanti comunisti e di altre forze dell'opposizione al regime,   distruzione e saccheggi delle sedi di partiti politici, roghi di libri non graditi sull'esempio dei “maestri” hitleriani, sono all'ordine del giorno nell'Ucraina emersa dal colpo di Stato del 2014. Di pochi giorni fa è la notizia di una nuova sentenza, questa volta contro militanti dell'Unione Leninista Comunista dell'Ucraina (il Komsomol), accusati di essere fedeli a un'ideologia sgradita (quella comunista) ai nuovi padroni del paese e condannati in base alle leggi liberticide approvate dalla Giunta al potere.
Ci auguriamo che questo nuovo drammatico appello lanciato dai giovani comunisti ucraini venga  diffuso e, soprattutto, raccolto da chi, nelle istituzioni del nostro paese, dovrebbe levare la sua voce indignata per queste continue, sfacciate violazioni dei diritti umani. Il silenzio che regna nelle aule parlamentari del nostro paese (anche tra chi si dichiara “di sinistra”) deve finalmente cessare. E' una vergogna! (Marx21.it)

Leggi tutto: Terrore anticomunista: il drammatico appello dei giovani comunisti ucraini

Una volta si chiamava carità pelosa: l'umanitario funzionale al potere

11-04-2017

Grandi ong, miliardari, fondazioni, denaro: ecco la fitta rete di rapporti e relazioni che unisce chi il potere e il denaro li ha e li usa.

 

 

Trilateral Commission, giugno 1991. David Rockfeller dice: "Siamo grati al Washington Post, al New York Times, a Time Magazine e ad altre importanti pubblicazioni i cui direttori hanno partecipato alle nostre riunioni e rispettato la promessa di discrezione per quasi quarant'anni... Sarebbe stato impossibile per noi sviluppare il nostro piano mondiale se fossimo stati esposti alle luci della pubblica opinione in questi anni. Ma il mondo ora è più evoluto e preparato a incamminarsi verso un governo mondiale. La sovranità sovranazionale di un'élite intellettuale e degli uomini d'affari mondiali è sicuramente preferibile alla sovranità nazionale praticata nei secoli passati".

Leggi tutto: Una volta si chiamava carità pelosa: l'umanitario funzionale al potere

La lunga storia delle interferenze degli Stati Uniti con le elezioni di altri Paesi

13 Ottobre 2016

Il Segretario di Stato americano Henry Kissinger stringe la mano al Ministro degli Esteri Cileno Ismale Huerta Diaz durante una pausa della Conferenza dei Ministri degli Esteri dei Paesi Latini a Città del Messico, 22 febbraio 1974.

Una delle questioni più preoccupanti della campagna elettorale del 2016 negli Stati Uniti è stata quella dell’apparente ingerenza del Cremlino. La scorsa settimana, gli Stati Uniti hanno accusato formalmente il governo russo di aver rubato e diffuso email inviate dal Comitato Nazionale Democratico e da importanti personalità di Washington.
Le violazioni informatiche, in parte rivelate da Wikileaks, hanno portato a rumorose dichiarazioni sul fatto che Mosca voglia la vittoria del candidato repubblicano Donald Trump, la cui retorica ha sconvolto i tradizionali alleati europei di Washington e messo  in dubbio il futuro della NATO, bestia nera della Russia.

Leggi tutto: La lunga storia delle interferenze degli Stati Uniti con le elezioni di altri Paesi

Dichiarazione finale di Astana: la Siria stato sovrano, indipendente e non confessionale

24 gennaio 2017

 

La dichiarazione congiunta finale dei negoziati sulla Siria che si sono svolti ad Astana (in Kazakhstan) sancisce l’impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale della Repubblica Araba Siriana come stato non confessionale, democratico, multi-etnico e multi-religioso. La dichiarazione è stata sottoscritta dalle delegazioni della Repubblica Islamica dell’Iran, della Federazione Russa e della Repubblica di Turchia, in linea con la dichiarazione congiunta dei loro ministri degli esteri a Mosca il 20 dicembre 2016 e la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 2336.

Leggi tutto: Dichiarazione finale di Astana: la Siria stato sovrano, indipendente e non confessionale