Pensavamo che fosse hybris, ma era cirrosi
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- Scritto da Piotr
6 novembre 2021
Dopo aver seguito con qualche interesse le miserande elezioni amministrative e con interesse maggiore le manifestazioni contro il green pass obbligatorio, se non altro perché in contrasto con gli encefalogrammi dei partiti, appiattiti sul fenomeno Draghi che più fenomenale non ce n'è, dopo aver cercato, con fatica, di prestare attenzione agli inconcludenti abbai della Lega, ai rari squittii dei 5 Stelle e alle continue sonnacchiose fusa del PD (che, come dice Luciano Canfora, basta che stia al potere e il resto non conta), dopo queste poco eccitanti attività ho ripreso un po' ad occuparmi di quel che succede nel resto del mondo.
Uzbekistan. Un altro paese nel mirino delle strategie occidentali antirusse, inserito nel Progetto USA “C5+1”
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- Scritto da Enrico Vigna
luglio 2021
All’interno delle strategie geopolitiche gli Stati Uniti, dai tempi della caduta dell’URSS hanno sempre dedicato particolare attenzione alle cinque repubbliche dell'Asia centrale: Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Tagikistan e Uzbekistan, con l’obiettivo di far saltare il ponte geografico e politico che forma un collegamento naturale che congiunge Cina e Russia, destabilizzando tutta quell’area continentale. Già in passato Hillary Clinton, come Segretario di Stato, illustrando le linee strategiche della politica statunitense, proclamò che mai gli USA avrebbero permesso qualsiasi forma di “resurrezione dell'URSS" in quell’area in particolare, per la sua posizione geostrategica, per questo motivo quelle Repubbliche andavano costantemente monitorate e “seguite”, in sostanza sono un obiettivo della politica imperialista.
Bielorussia 22 giugno 1941-1945. Lukaschenko : Non cederemo a nessuno la nostra patria, l'indipendenza e la sovranità!
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- Scritto da Enrico Vigna
Discorso del presidente Alexander Lukashenko al complesso commemorativo della fortezza degli eroi di Brest
Cari bielorussi! Compatrioti! Cari veterani! Ospiti e amici della nostra Bielorussia!
Il 22 giugno 1941 per tutti i bielorussi è un giorno di memoria e dolore, una data che ha diviso la vita del popolo prima e dopo.
Quella domenica mattina d'estate divenne un terribile confine tra pace e guerra, tra luce e oscurità, tra vita e morte.
Un'armata armata e spietata si mosse sulla nostra terra, portando morte e schiavitù. I nazisti non risparmiarono né gli anziani né i bambini.
Moldavia verso le nuove elezioni
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- Scritto da Enrico Vigna
5 luglio 2021
L’11 luglio la Moldavia, dopo poco più di 7 mesi del fallimentare governo europeista e filo NATO della Maia Sandu, vincitrice di misura delle elezioni del 15 novembre scorso, di fronte ad una completa incapacità della stessa e dei suoi alleati di migliorare o cambiare la difficile situazione del paese, il paese ex sovietico affronta una nuova tornata elettorale. Per il popolo moldavo stavolta ci potrebbe essere una nuova speranza legata alla storica, dati i precedenti scontri fratricidi, decisione dei due partiti progressisti moldavi, di formare una alleanza elettorale per puntare a riprendere il governo del paese.
Saharawi. Lo stato spagnolo di Aragona chiede la libertà dei prigionieri politici e delle dighe saharawi.
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- Scritto da Rebelion
Nella giornata internazionale dei prigionieri politici, il coordinatore della piattaforma SAHARAGÓN ha voluto far conoscere il conflitto nel Sahara occidentale e la situazione delle rappresaglie saharawi.
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