Vulin: La rivoluzione colorata in Serbia va avanti da dieci anni: i servizi di intelligence occidentali continuano a tramare per distruggerci
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- Scritto da Enrico Vigna
13 ottobre 2025

Il presidente del Movimento Socialista serbo, vice presidente della Serbia e ed ex direttore dei Servizi segreti serbi, in una intervita dei giorni scorsi, ha denunciato e documentato, come la Serbia sia sempre più nella morsa dei piani di destabilizzazione occidentali. Un lavorio continuo e pianificato in tutti gli aspetti dello stato serbo, non solo ai livelli politici, ma anche nei gangli della società serba nel suo insieme. Dagli attacchi economici, a quelli finanziari, dalle provocazioni nelle piazze, a quelle militari NATO in Kosovo e Croazia. Alle accuse e mandati di cattura contro la presidenza della Repubblica Srpska in Bosnia, alle strumentalizzazioni di parte della gioventù, all’uso provocatorio anti serbo, della musica, delle arti della cultura. Fino alle aperte minacce e ricatti contro la posizione di neutralità della Serbia rispetto al conflitto ucraino.
Questo è il quadro dentro cui quotidianamente da dieci anni operano i governi serbi non assoggettati completamente ai diktat NATO, UE e USA. Fino a quando?
Moldavia. Elezioni del 28 settembre: un bivio storico per il paese.
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- Scritto da Enrico Vigna
23 settembre 2025
Le elezioni parlamentari che si terranno in Moldavia il 28 settembre 2025, rappresentano un bivio storico decisivo, non solo per il piccolo paese, ma di grande rilevanza geopolitica, che influenzerà e traccerà le future dinamiche politiche, economiche e militari sia interne, che con ripercussioni a domino sugli stati vicini, dall’Ucraina, alla Romania, all’Ungheria. Oltre alla questione NATO e le sue implicazioni di sovranità e indipendenza nazionali, alla sempre più complessa situazione in Pridnestrovie/Transnistria, alle relazioni con la Russia e relativa posizione su sanzioni e coinvolgimento nel conflitto ucraino. Sul rapporto con i BRICS e il Progetto Silk Road, quindi con scelte di sottomissione all’unipolarismo ed egemonismo occidentale, oppure con uno sguardo per lo sviluppo, verso il mondo del multipolarismo. Senza dimenticare le profonde crisi interne, relative alla sempre più indocile Gagauzia e alla piccola regione della Taraclia, le cui autorità sono ormai apertamente schierate contro il governo centrale.
Questo è in gioco il 28 settembre. Uno scenario che potrebbe rivelarsi disastroso per UE e NATO.
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Nella “europea” Lituania, decreti di glorificazione dei nazisti locali, targhe commemorative dei collaborazionisti, distruzioni dei monumenti antifascisti e esili all’estero di candidati presidenziali…Sono i valori occidentali.
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- Scritto da Enrico Vigna
7 luglio 2025

Il Centro Documentazione e associazione della comunità ebraica situata in Lituania, Defending History, ha pubblicamente denunciato i processi in corso di riabilitazione e legalizzazione del passato neonazista locale, con commemorazioni, riscrizione della storia circa i crimini e massacri perpetrati nella seconda guerra mondiale nella regione, inaugurazioni di targhe e monumenti a criminali nazisti, antisovietismo e russofobia assurti a leggi e normalità. Nel frattempo Eduardas Vaitkus, candidato indipendente alle ultime elezioni presidenziali, è stato costretto a scappare dal paese per sfuggire a minacce di morte e persecuzioni continue.
Lettera all'"Occidente liberale", ONU e UE, che sostengono l'attuale giunta di al-Qaeda / ISIS in Siria
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- Scritto da SOS Siria/CIVG

A chi può interessare.
Ci opponiamo fermamente alla dichiarazione fatta da Hadja Lahbib, in cui ha espresso il continuo sostegno finanziario alla Siria, senza riuscire ad affrontare le gravi implicazioni di tali aiuti diretti alle autorità di fatto attualmente in controllo del paese. Queste regioni sono dominate da fazioni estremiste guidate da Abu Mohammad al-Joulani, noto anche come Ahmed al-Sharaa, il leader dell’HTS (in precedenza, Jabhat al-Nusra) affiliato di Al-Qaeda.
26° anniversario dell'inizio dell'aggressione della NATO contro la Serbia (Repubblica Federale di Jugoslavia), intitolata "Quando la guerra fu reintrodotta in Europa”
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- Scritto da Forum Belgrado Italia

Noi, partecipanti alla Conferenza tenutasi il 21 marzo 2025 presso il Club Militare Serbo, riuniti per celebrare il 26° anniversario dell'inizio dell'aggressione della NATO contro la Serbia (Repubblica Federale di Jugoslavia), intitolata "Quando la guerra fu reintrodotta in Europa", abbiamo adottato questa DICHIARAZIONE:
Ci battiamo per :
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- Notizie dal MONDOMULTIPOLARE - Gennaio 2025
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