La decisione "illegittima" delle nuove autorità del Libano di disarmare Hezbollah, equivale ad "alto tradimento”.

Agosto 2025


Secondo l’avvocato libanese, la recente decisione del governo libanese di disarmare il movimento di resistenza Hezbollah è "illegittima" e costituisce un "alto tradimento", in quanto serve gli interessi del nemico israeliano.

In un'intervista al sito web Press TV , Qassem Hadraj, avvocato libanese ed esperto di relazioni internazionali, ha affermato che la decisione del governo libanese "manca di legittimità sia nella forma che nel contenuto".

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Le forze indipendentiste e patriote della Nuova Caledonia hanno rifiutato l'accordo con la Francia, ribadendo l’obiettivo dell’indipendenza

Novembre 2025

FLNKS e consuetudine

 

Il Fronte di Liberazione Nazionale Kanaco  Socialista (FLNKS), il MNIS, l'EPKNC e l'Autorità di confronto indigena, che riunisce il Senato consuetudinario e i Consigli consuetudinari indigeni, hanno rilasciato una dichiarazione unitaria, rimandando la proclamazione di indipendenza dell'arcipelago melanesiano e la creazione di uno Stato, chiamato Kanaky.

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Vulin: La rivoluzione colorata in Serbia va avanti da dieci anni: i servizi di intelligence occidentali continuano a tramare per distruggerci

13 ottobre 2025

Aleksandr Vulin became a senator of the Republika Srpska - Center for  Western Balkans Studies

 

Il presidente del Movimento Socialista serbo, vice presidente della Serbia e ed ex direttore dei Servizi segreti serbi, in una intervita dei giorni scorsi, ha denunciato e documentato, come la Serbia sia sempre più nella morsa dei piani di destabilizzazione occidentali. Un lavorio continuo e pianificato in tutti gli aspetti dello stato serbo, non solo ai livelli politici, ma anche nei gangli della società serba nel suo insieme. Dagli attacchi economici, a quelli finanziari, dalle provocazioni nelle piazze, a quelle militari NATO in Kosovo e Croazia. Alle accuse e mandati di cattura contro la presidenza della Repubblica Srpska in Bosnia, alle strumentalizzazioni di parte della gioventù, all’uso provocatorio anti serbo, della musica, delle arti della cultura. Fino alle aperte minacce e ricatti contro la posizione di neutralità della Serbia rispetto al conflitto ucraino.

Questo è il quadro dentro cui quotidianamente da dieci anni operano i governi serbi non assoggettati completamente ai diktat NATO, UE e USA. Fino a quando?

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Moldavia. Elezioni del 28 settembre: un bivio storico per il paese.

23 settembre 2025

 

https://images.theconversation.com/files/510306/original/file-20230215-2783-dza0kj.png?ixlib=rb-1.1.0&q=45&auto=format&w=1000&fit=clip https://tse2.mm.bing.net/th/id/OIP.6kmqrTj2ge8qVqEuDAO41QHaHa?pid=Api&P=0&h=180 

 

Le elezioni parlamentari che si terranno in Moldavia il 28 settembre 2025, rappresentano un bivio storico decisivo, non solo per il piccolo paese, ma di grande rilevanza geopolitica, che influenzerà e traccerà le future dinamiche politiche, economiche e militari sia interne, che con ripercussioni a domino sugli stati vicini, dall’Ucraina, alla Romania, all’Ungheria. Oltre alla questione NATO e le sue implicazioni di sovranità e indipendenza nazionali, alla sempre più complessa situazione in Pridnestrovie/Transnistria, alle relazioni con la Russia e relativa posizione su sanzioni e coinvolgimento nel conflitto ucraino. Sul rapporto con i BRICS e il Progetto Silk Road, quindi con scelte di sottomissione all’unipolarismo ed egemonismo occidentale, oppure con uno sguardo per lo sviluppo, verso il mondo del multipolarismo. Senza dimenticare le profonde crisi interne, relative alla sempre più indocile Gagauzia e alla piccola regione della Taraclia, le cui autorità sono ormai apertamente schierate contro il governo centrale.

Questo è in gioco il 28 settembre. Uno scenario che potrebbe rivelarsi disastroso per UE e NATO.

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Nella “europea” Lituania, decreti di glorificazione dei nazisti locali, targhe commemorative dei collaborazionisti, distruzioni dei monumenti antifascisti e esili all’estero di candidati presidenziali…Sono i valori occidentali.

7 luglio 2025

 

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Il Centro Documentazione e associazione della comunità ebraica situata in Lituania, Defending History, ha pubblicamente denunciato i processi in corso di riabilitazione e legalizzazione del passato neonazista locale, con commemorazioni, riscrizione della storia circa i crimini e massacri perpetrati nella seconda guerra mondiale nella regione, inaugurazioni di targhe e monumenti a criminali nazisti, antisovietismo e russofobia assurti a leggi e normalità. Nel frattempo Eduardas Vaitkus, candidato indipendente alle ultime elezioni presidenziali, è stato costretto a scappare dal paese per sfuggire a minacce di morte e persecuzioni continue.

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