L'impero delle multinazionali e le nuove guerre globali

Dall'attacco alle comunità contadine della Colombia agli interventi militari Usa per la difesa degli interessi occidentali. Se ogni conflitto sul nostro Pianeta viene programmato e sovvenzionato dall'impero delle multinazionali, per contrastare il Sistema della Guerra Globale sono necessarie una coscienza ed una responsabilità che permettano a noi 'consumatori-consumisti' di comprendere le implicazioni di ogni nostra scelta.

Ottobre 2013

I contadini colombiani protestano contro il trattato di libero commercio con gli Usa che prevede l'utilizzo di sole sementi 'certificate'

In Colombia da metà agosto i contadini, che sono il sessanta per cento della popolazione, manifestano, vengono picchiati e arrestati dalla polizia, scioperano. Lottano contro il trattato di libero commercio con gli USA. Trattato che prevede l’utilizzo di sole sementi “certificate”. E le sementi certificate sono quelle della Monsanto, Cargyll ecc. Sono sementi USA.

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Speciale Giornata della Memoria: Veterani USA di Iraq e Afghanistan Restituiscono medaglie di guerra al Vertice NATO

Democracy Now! torna a Chicago, sede del più grande vertice Nato della storia in 60 anni di questa organizzazione, dove quasi 50 veterani, strappate le loro medaglie di guerra, le hanno scagliate in strada in direzione del vertice Nato. Sentiamo le voci dei soldati, mentre restituiscono le loro medaglie uno per uno dal palcoscenico. "Sono qui per restituire la mia Medaglia per la Guerra Globale al Terrorismo in solidarietà con il popolo iracheno e il popolo dell'Afghanistan ", ha detto Jason Hurd , ex combattere medico che ha trascorso 10 anni nell'esercito degli Stati Uniti . " Sono profondamente dispiaciuto per la distruzione che abbiamo causato in quei paesi e in tutto il mondo . " Scott Kimball , un veterano della guerra in Iraq , aggiunge: " Per tutto il personale di servizio e i veterani che sono contro queste guerre , non siete soli ! "

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Arundhati Roy sul 10° anniversario di Guerra in Iraq: Bush può essere finito, ma la " Psychosi " della politica estera degli Stati Uniti prevale

Alla vigilia del 10 ° anniversario dell'invasione americana dell'Iraq, l' attivista per la giustizia globale e autrice Arundhati Roy si unisce a noi per discutere l'eredità della guerra . Roy è autrice di molti libri , tra cui " Il Dio delle piccole cose ", "Camminando con i compagni " e "Quando arrivano le cavallette " . Roy sostiene che la mentalità imperiale che ha permesso agli Stati Uniti di invadere l'Iraq continua ancora oggi senza sosta in tutto il mondo . " Ci vengono date lezioni di moralità [ dai leader mondiali ] mentre ci sono decine di migliaia di vittime , mentre interi paesi sono sconvolti, mentre intere civiltà sono arretrate di decenni , se non secoli ", dice Roy . " E tutto continua normalmente . "

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Un problema finora taciuto nell'ambito della globalizzazione: la proliferazione delle armi all'uranio impoverito, cioe' la diffusione di scorie nucleari nel mondo

IL MONITO DI PAPA FRANCESCO (SU CUI È CADUTO IL TOTALE SILENZIO) CIRCA LA VENDITA DI ARMI COME ANTEFATTO DELLE GUERRE

Nella discussione che si è svolta finora attorno alla tematica della globalizzazione si è parlato delle guerre stellari, dello scudo spaziale e della disseminazione di armi nucleari. Ma è stato ignorato il problema della diffusione delle armi all'uranio impoverito e della loro triplice pericolosità: da un lato le radiazioni, dall'altro la tossicità chimica e dall’altro ancora il “particolato”. Ma si è appreso dal rapporto pubblicato da USA Today che anche negli Stati Uniti è emerso il problema della pericolosità delle armi all'uranio al punto che queste non verranno più utilizzate da reparti dei Marines.

La globalizzazione favorisce i fabbricanti di queste armi che portano straordinari utili a chi le produce perché il costo della materia prima (scorie di processi delle centrali nucleari) è bassissimo. Le industrie USA hanno esportato ad almeno 16 paesi armi all'uranio: tra questi Thailandia, Taiwan, Turchia, Bahreim, Israele, Arabia Saudita, Grecia e Kuwait.

La corsa agli armamenti all'uranio impoverito è partita dopo la guerra del Golfo quando i militari si sono accorti dei vantaggi di cui godevano carristi e piloti americani nei riguardi degli irakeni per via della particolare performatività delle nuove armi.

Gli USA fin dal ‘91 hanno usato munizioni all'uranio impoverito sui carri armati Abrams ed M 60 e nei sistemi navali antimissile Phalanx.

L'impiego si è esteso agli aerei A 10 ed F 16, ai mezzi blindati Bradley, agli elicotteri Cobra e a numerosi altri mezzi bellici. La Gran Bretagna fin dal ‘91 ha impiegato armi all'uranio sui carri armati Challenger, seguita a ruota dalla Francia che le ha impiegate sui carri armati Leclerc. Armi all'uranio impoverito sono state prodotte anche in Russia e Cina.

Falco Accame

Possibile bombardamento in Siria con missili tomahawk: armi chimiche contro armi chimiche?

Vale la pena di fare una riflessione sul fatto che l’utilizzo di missili Tomahawk implica la dispersione nell’ambiente di uranio impoverito. Le armi all’uranio impoverito producono un avvelenamento chimico. Ci troviamo dunque di fronte a un paradosso. Usare armi chimiche contro armi chimiche. Anche se le armi chimiche come il gas nervino, l’iprite producono effetti immediati, mentre gli effetti delle nanoparticelle e delle radiazioni emanate dall’uranio impoverito hanno effetti ritardati (provocazione di malattie di tipo tumorale ed altro). Il concetto della distruzione indifferenziata resta immutato.

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