Il presidente ceco Milos Zeman ha chiamato il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk un "primo ministro della guerra"

4/01/2015

"A giudicare dalle dichiarazioni di Yatsenyuk, credo che sia un 'primo ministro della guerra', mi pare che non voglia una soluzione pacifica del conflitto ucraino raccomandato dalla Commissione europea, ma stia cercando di risolverlo con l'uso della forza", ha detto Zeman in un'intervista con i media cechi. Secondo Zeman, il presidente ucraino Poroshenko può fungere da paciere, mentre Yatsenyuk rappresenta il partito della guerra che mantiene un atteggiamento non negoziale verso le milizie in Ucraina orientale. Zeman ritiene inoltre che le sue dichiarazioni sulla situazione in Ucraina orientale potrebbero aver provocato una diminuzione della sua popolarità in Repubblica Ceca negli ultimi mesi, ma egli, come non tutti nel paese, è a conoscenza di ciò che è realmente accaduto a Kiev lo scorso febbraio. "Pensano che quegli eventi sono stati in qualche modo simile alla nostra Rivoluzione di Velluto. Maidan non è stata una rivoluzione democratica e credo che una guerra civile sia in corso in Ucraina", ha detto Zeman.

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Molotov nelle chiese ortodosse di Kiev

8 dicembre 2014

 

Nella notte del 2 dicembre, persone non identificate hanno incendiato la Chiesa ortodossa ucraina nel complesso memoriale Babi Yar "Una bottiglia Molotov è stata gettata all’interno attraverso la grata della finestra. Il fuoco ha attaccato le pareti, la finestra e alcune parti infiammabili della Chiesa". Ha dichiarato Padre Serhiy Temnik. Egli ha detto che il guardiano della chiesa ha visto le fiamme e si è messo subito a spegnere il fuoco, salvando le reliquie che erano sull’altare. Padre Serhiy ha aggiunto che la chiesa era stata minacciata molte volte negli ultimi tempi e anche recentemente, ma questa è stata la prima volta che la chiesa è stata attaccata.

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Intervista: Volontario navarro nella milizia della Novorossia / La Haine

21/10/2014

 

Se n'è andato un mese fa in Donbas a lottare per l'indipendenza di Donetsk e Lugansk. Ha lasciato tutto per imbracciare un fucile e vuole ricordare così le Brigate Internazionali che combatterono nella Guerra Civile di fianco ai Repubblicani

E' originario di Pamplona, ha 24 anni e conduce una vita a dir poco movimentata, per l'età che ha.  Félix (nome di fantasia) dice che quello che sta facendo vale la pena, che, almeno secondo lui, ne vale la pena per soddisfare i suoi ideali. Si trova nel sudest dell'Ucraina da più di un mese e non ci è andato per  raccontare prodezze di guerra. E' andato in guerra armato, con tutto ciò che questo comporta, conseguenze delle quali supponiamo sia ben cosciente.

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Voci dall’Ucraina e dalla Novorossiya. Video in italiano inedito per l’Italia.

( Video soggetto a limiti età)

 

Gloria all’Ucraina, gloria agli eroi. Morte e distruzione in Ucraina.

In questo video le testimonianze la documentazione dei crimini di guerra perpetrati nell’Ucraina orientale, dalle forze golpiste neonaziste, contro la popolazione civile: Distruzioni di infrastrutture, scuole, ospedali, asili, parchi, stazioni di treni, aziende…

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Nazisti ucraini torturano prigionieri marchiandoli con svastiche sulle natiche

11 novembre 2014

Il video che segue contiene la testimonianza di un prigioniero torturato da paramilitari della Guardia Nazionale ucraina nella zona di Kramatorsk.

Abbiamo già segnalato dettagli di torture ammesse dai neo-nazisti – capezzoli schiacciati con le pinze, aghi infilati sotto le unghie, torture con getti d'acqua e così via.

Abbiamo anche mostrato la testimonianza di un sacerdote vittima della nuova parlamentare alla Rada ucraina, Nadezhda Savchenko, che lo ha personalmente torturato e ha suggerito di mettere in vendita gli organi delle vittime.

In questo video, il cittadino ucraino Stanislas Stankevich parla delle tecniche di tortura utilizzate dai nazisti a Kramatorsk contro prigionieri di guerra e civili. Questa è la sua testimonianza:

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