Siria: Testimonianze dirette dei Padri da Damasco e Aleppo.

“La popolazione vuole vivere in pace e non sotto l’incubo delle bombe”.

Padre Bahjat Elia Karakach è francescano della Custodia di Terrasanta, superiore del convento francescano di Damasco, principale parrocchia cristiana di rito latino della capitale.

Le parole, ma soprattutto l’audio, in italiano, sono molto esplicativi. Di una schiettezza sconcertante ed emozionante. (Tiziano Tussi)

Siamo stati svegliati alle 4 di notte dal sibilo dei missili e abbiamo capito che gli attacchi erano in corso. Si sono udite delle esplosioni nei dintorni di Damasco. Qui al centro tutto è tranquillo ma la gente è preoccupata per il futuro”.

Così padre Bahjat Elia Karakach, , racconta l’attacco missilistico. “Sapevamo che esisteva l’intenzione di bombardare da parte degli Usa dopo il presunto attacco chimico alla Ghouta orientale ma la speranza era riposta in un’indagine oggettiva sull’uso di armi chimiche e che per questo non ci sarebbero stati lanci di missili”, dichiara il frate che spera non si ripeta quanto già avvenuto in Iraq che fu invaso nel 2003(da una coalizione formata per la maggior parte da Stati Uniti e Regno Unito, e con contingenti minori di altri Stati, ndr) perché il regime di Saddam Hussein era stato accusato di possedere armi di distruzione di massa. Armi che non furono mai trovate. La volontà è distruggere la Siria. Il progetto va avanti con le bombe. Non ci resta che pregare per la pace ora più che mai.

Leggi tutto: Siria: Testimonianze dirette dei Padri da Damasco e Aleppo.

Kosovo, Mitrovica nord: la tensione sale a limiti altissimi. Arresti, 32 feriti, di cui 5 gravi, incidenti e blocchi stradali come proteste. Il Presidente Vucic chiama Putin, convoca il Consiglio Sicurezza nazionale e abbandona ogni trattativa.

27 marzo 2018  - Forum Belgrado Italia e SOS Kosovo Metohija

 


 

Membri delle Forze Speciali kosovare albanesi (ROSU), addestrati e armati dalla KFOR e dalla NATO nella base "Adem Jashari" in Kosovo e nelle basi USA dello Iowa, in un operazione militare che ha coinvolto circa 200 agenti, in assetto antisommossa e armati di tutto punto, hanno preso d'assalto, intorno alle 17.30 del 26 marzo, con granate assordanti e gas lacrimogeni, la sala a Kosovska Mitrovica, dove si teneva una tavola rotonda sul Kosovo e Metohija.

Leggi tutto: Kosovo, Mitrovica nord: la tensione sale a limiti altissimi. Arresti, 32 feriti, di cui 5 gravi,...

La dichiarazione di Fondazione dell’Associazione delle Vittime di guerra della NATO in Libia

 

 

Noi siamo i cittadini di Libia e siamo stati afflitti dai dolori causati dalla feroce guerra nel nostro Paese di cui siamo stati testimoni dal 2011. Questa guerra causò dolori incalcolabili, è difficile misurarne le dimensioni, le ripercussioni e gli impatti sul presente e sul futuro. Ha causato danni alle anime e ai corpi, gravato i cuori e portato tristezza e miseria. Ha obbligato il popolo a essere testimone di massacri; ha tormentato i cuori e tempestato il paese con mortali missili. Ha distrutto il paese, portato morte e ha reclamato vite ovunque nel territorio del paese. Ha diviso famiglie, i cui membri sono morti, dispersi o emigrati. È una guerra che è esplosa in un mondo che è governato dalla legge della giungla dove il debole è schiacciato e la sua voce non è ascoltata o non gli è permesso nemmeno di parlare.

Leggi tutto: La dichiarazione di Fondazione dell’Associazione delle Vittime di guerra della NATO in Libia

Dichiarazioni del Partito comunista unificato Siria, del Comitato per la pace -Turchia e del Syria Solidarity Movement (internazionale)

Fuori Turchia e Usa dalla Siria! Siriani uniti per l’indipendenza e la pace.

 

 

DICHIARAZIONE DEL PARTITO COMUNISTA UNIFICATO DELLA SIRIA

Le autorità turche hanno perpetrato un nuovo crimine, attaccando la città di Afrin in Siria, facendo già diverse vittime civili. I bombardamenti continuano, con il pretesto di colpire le posizioni militari curde, in violazione del diritto internazionale che proibisce l’aggressione di un altro paese, indipendentemente dalle ragioni.

Gli attacchi fanno parte di una serie di politiche adottate dal regime fascista di Erdogan contro la Siria, e degli alleati imperialisti come gli Stati uniti e i regimi arabi reazionari, nel tentativo di rovesciare e distruggere lo Stato nazionale siriano.

Leggi tutto: Dichiarazioni del Partito comunista unificato Siria, del Comitato per la pace -Turchia e del...

Palestina. Rapporto OCHA del 30 gennaio

 

 

Laith Abu Naim 16 anni, ucciso con un colpo alla testa reo di avere da solo tirato delle pietre ai soldati

Il 30 gennaio, nel villaggio di Al Mughayyir (Ramallah), durante un episodio di lancio di pietre, un ragazzo palestinese di 16 anni è stato ucciso dalle forze israeliane.

Il ragazzo è stato colpito al collo con arma da fuoco, secondo quanto riferito, dopo aver lanciato pietre contro due veicoli militari israeliani che attraversavano il villaggio. Secondo testimoni oculari e fonti della comunità locale, in quel momento nel villaggio non erano in corso scontri. Le autorità israeliane hanno annunciato l’apertura di un’indagine da parte della polizia militare. Dall’inizio del 2018, questo è il quarto ragazzo palestinese ucciso nei territori occupati in episodi di lancio di pietre; gli altri minori sono stati uccisi in Iraq Burin (Nablus), Deir Nidham (Ramallah) e nel Campo profughi di Al Bureij (Deir Al-Balah).

Leggi tutto: Palestina. Rapporto OCHA del 30 gennaio