Il Crimine di Barbados. Cuba non dimentica

Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha presieduto la cerimonia politico – culturale nel  teatro Lázaro Peña della capitale, in occasione del giorno delle Vittime del Terrorismo di Stato.

 

 

7  - 10 - 2016

Nel teatro Lazaro Peña della capitale è stata realizzata una manifestazione politico - culturale in occasione del Giorno delle Vittime del Terrorismo di Stato e nel 40º anniversario del criminale attentato in Barbados.

La manifestazione presieduta da Miguel Díaz-Canel Bermúdez,( membro del Burò Politico e primo vicepresidente del Consiglio di Stato e dei Ministri), è stata l’occasione per ricordare e rendere  omaggio a coloro che persero la vita il 6 ottobre del 1976.

Wilfredo Pérez Rodríguez, a nome dei familiari, ha reclamato quella giustizia che il popolo di Cuba, con la comunità internazionale e le famiglie delle vittime, aspetta ancora. Poi ha citato un lungo elenco di attacchi terroristici perpetrati contro l’Isola fin dall’inizio della Rivoluzione.

Ha sottolineato che:”Dopo l’attentato all’aereo cubano a Barbados, il terrorismo contro Cuba non si è fermato, infatti, ci sono state ulteriori azioni, sia contro singoli diplomatici, sia con la collocazione di bombe nei centri turistici. Luis Posada Carriles, autore principale del crimine a Barbados, ha continuato a organizzare attentati, utilizzando

mercenari, che misero bombe in diversi alberghi, in uno dei quali, perse la vita il giovane Fabio Di Celmo, e inoltre cospirò continuamente con l’intento di uccidere Fidel”.

(Posada Carriles ha agito anche in Venezuela e Nicaragua, rendendosi anche  responsabile di torture nei confronti dei patrioti combattenti)

Perez Rodrìguez ha ricordato poi, che non esiste un terrorismo buono e un terrorismo cattivo, ma c’è un solo terrorismo  che colpisce indiscriminatamente, colpendo innocenti  e provocando un immenso dolore irreparabile ai parenti e agli amici delle vittime.

Sucelys Morfa González, prima segretaria del Comitato Nazionale dell’Unione dei Giovani  Comunisti, ha definito così il crimine di Barbados: “uno dei fatti più brutali contro il popolo cubano. Sin dai primi momenti si scopersero gli autori del delitto e si presentarono prove assolute sulle loro implicazioni.  Fidel denunciò in Piazza della Rivoluzione il ruolo svolto dall’ Agenzia Centrale d’Intelligenza - CIA – nordamericana.” Ha poi sostenuto che gli U.S.A, già dal  1959, tentarono di rovesciare il governo rivoluzionario cubano operando senza tregua attacchi pirati e sabotaggi di ogni genere.

Morfa Gonzàlez ha pure precisato che, Fidel Castro denunciò l’opera della CIA nella pianificazione di programmi volti alla destabilizzazione di governi stranieri, nei quali erano comprese operazioni di assassinio dei leaders di questi paesi, tramite l’esplosione in volo di aerei, come accadde in Barbados.

Ha ricordato che il terrorista (agente dalla Cia) Posada Carriles andava per le strade di Miami affermando pubblicamente che non si pentiva delle sue azioni e che: “se rinascesse lo rifarebbe”; un esempio di questo suo modo d’essere, sono state le dichiarazioni da lui fatte a proposito della morte di Fabio di Celmo, sulla quale disse cinicamente che:” il giovane si trovava nel luogo e nel momento sbagliato.

Morfa Gonzàlez ha concluso dicendo che:”I  nostri giovani non smetteranno mai d’essere rivoluzionari, e di esigere l’attuazione, senza rinvii, della giustizia; l’eredità martiana, fidelista ha forgiato i loro animi”.

Hanno partecipato all’incontro anche membri della segreteria del Comitato Centrale e dei Consigli di Stato e dei Ministri, dirigenti del Partito e del Governo, delle organizzazioni di massa, la UJC e altri. (Traduzione GM - Granma Int.)

 

Il 6 ottobre a Cuba è il giorno delle vittime del terrorismo di Stato.

 

                                                 Celebrazione al Cimitero Cristobal Colon per il 40° anniversario dell’attentato all’aereo cubano in Barbados

                                                                              Il figlio di una delle vittime degli attentatati ricorda suo padre

                                                                  Uno dei Cinque Eroi liberati, Gerardo Hernandez Nordelo parla alla commemorazione

 

Da CUBA: Gramna Italiano/CIVG, a cura di Gioia Minuti