Solidarietà a Hebe de Bonafini
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- Scritto da Hebe de Bonafini
Care amiche e cari amici,
ieri 4 agosto a Buenos Aires è statà una giornata difficile per Hebe de Bonafini e le Madres de Plaza de Mayo.
A fronte di una richiesta di arresto da parte delle autorità giudiziarie argentine nei confronti di Hebe de Bonafini il popolo è sceso in piazza per difendere le Madres de Plaza de Mayo ed evitare l'arresto di Hebe stessa per mano della Polizia Federale. La notizia ha "bucato" anche qualche media nazionale (Left, Corriere della Sera, Ansa): la notizia ha fatto il giro del mondo perché ha dimostrato l'atteggiamento violento e machista del governo Macri.
A questo link una breve cronaca della giornata raccolta da noi di Kabawil su racconto dei ragazzi dell'Associazione Madres de Plaza de Mayo e la nostra dichiarazione di solidarietà personale e politica a Hebe e a tutte le Madres.
All'interno del post cliccate sul link finale in cui vi è una carrellata di foto che ricostruisce tutta la giornata: potete notare la moltitudinaria resistenza al fianco delle Madres de Plaza de Mayo.
Pubblicato il 5 agosto 2016 di kabawilassociazione
Lo schieramento di Polizia fuori la Casa de las Madres, Buenos Aires
Giovedì 4 agosto 2016 Hebe de Bonafini ha ricevuto dal giudice Marcelo Martínez de Giorgi un mandato di arresto nell’ambito dell’inchiesta Sueños Compartidos.
Un mandato di arresto che per noi ha il sapore di sfida politica lanciata dal governo di Mauricio Macri.
Alla richiesta di arresto Hebe, che ha ribadito la sua intenzione di non presentarsi in tribunale, ha risposto con una memoria in cui scrive che la giustizia ha sempre dimostrato indifferenza nei suoi confronti, nei confronti dei 168 habeas corpus presentati per richiedere dove fossero i suoi figli desaparecidos Jorge e Raùl e sua nuora Maria Elena. Hebe ha sempre considerato la giustizia senza solidarietà, complice della dittatura. A fine lettera Hebe dichiara di essere vittima del caso Shocklender, insieme a tutte le altre Madri di Plaza de Mayo, donne la cui età oscilla tra gli 85 e i 90 anni.
Hebe de Bonafini in Plaza de Mayo accerchiata da migliaia di militanti
Il pomeriggio di ieri era in programma in Plaza de Mayo la tradizionale marcia del giovedì: era la marcia numero 1999. L’Asociación Madres de Plaza de Mayo ha lanciato l’appello alla militanza affinché in piazza affluissero tanti giovani in solidarietà con Hebe. Di fronte alle migliaia di persone era pronto in piazza uno schieramento di Polizia pronto ad arrestare Hebe: questa moltitudine di giovani e meno giovani, deputati e politici, sindacalisti e persone dello spettacolo ha evitato l’arresto accerchiando Hebe e le Madres durante la loro marcia e scortandole in corteo durante il tragitto di ritorno alla sede dell’Associazione. Per qualche ora Buenos Aires è stata bloccata a causa del corteo che accompagnava le Madres nella loro Casa.
In occasione della marcia e dell’atto politico seguito fuori la Casa de las Madres Hebe de Bonafini ha dichiarato che il pensiero critico non si può arrestare e ha ringraziato la moltitudine di ragazzi che è scesa in strada a difendere queste donne valorose simbolo di integrità e coraggio. E, ovviamente, ha dichiarato di continuare a lottare e a resistere contro il governo Macri.
Con lei numerosi politici che si sono affiancati alla lotta delle Madres rimarcando l’importanza della loro lotta nella costruzione della democrazia argentina, lotta che è simbolo ancora oggi di dignità.
Noi di Kabawil – El otro soy yo, in quanto gruppo di appoggio italiano alle Madres de Plaza de Mayo, seguiamo costantemente l’evoluzione delle vicende argentine sin dal pomeriggio di ieri. Confermiamo che Hebe e le Madres stanno bene e sono determinate più che mai a resistere contro la giustizia complice in nome e per conto dei trentamila desaparecidos.
Il fiume di persone che accompagna le Madres nella loro sede
Esprimiamo la nostra solidarietà personale a Hebe e politica nei confronti di tutte le Madres confermando quanto diciamo sempre: la loro lotta che dura ormai da quasi quarant’anni è un esempio di resistenza, emancipazione, amore per tutti i popoli del mondo e la loro determinazione nel resistere deve essere da esempio per le giovani generazioni. Il regalo più bello che la gioventù argentina potesse fare a Hebe de Bonafini ieri è stato quello di scendere in strada; il regalo più bello che loro fanno a noi è il continuo insegnamento che con il loro corpo ci trasmettono.
Con las Madres siempre!
TEXTO PRESENTADO POR EL ABOGADO DE HEBE DE BONAFINI EN EL JUZGADO DE MARTÍNEZ DE GIORGI
04/08/2016
Testo presentato dalla PROCURATORE Hebe de Bonafini IN TRIBUNALE MARTÍNEZ DE GIORGI
2016/04/08
Ufficio del signor Giudice
Marcelo Martínez de Giorgi
Mi rivolgo a voi. Per esprimere la ragione per la risposta alle vostre citazione.
Che dal 1977, più precisamente l'8 febbraio di quell'anno, ho sofferto dagli attacchi della cosiddetta giustizia, attuate dai giudici della nazione. In quel momento ha iniziato il mio calvario, ho fatto 168 presentazioni da mio figlio Giorgio, poi insieme per l'altro mio figlio Raul, che fu scomparso nel dicembre dello stesso anno, su un costante pellegrinaggio da parte dei giudici, sempre sofferto le stesse ingiustizie, rivendicare lo stesso aggressioni. Poi a maggio del 1978, anche lui scomparso mia figlia Maria Elena, cambiare niente.
Sempre la stessa ignominia, la stessa indifferenza, mi sentivo come la cosiddetta giustizia è stato complice in campo militare e assassini marini. Una giustizia senza solidarietà, senza sentirsi per gli altri, senza soffrire per loro.
Vedi lettera PRESENTATO
Dopo un po ', nel 2001, più precisamente un 25 maggio mia figlia Maria Alejandra, che era sola in casa mia mentre ero via, torturato quasi a morte. E c'è ancora una volta il mio pellegrinaggio per vedere se poteva trovare un giudice per mostrarci il valore della giustizia, e che questo esisteva, ma ancora una volta scherno e senza motivo.
E ne è venuto caso Schoklender, ci madri con grande sforzo contribuire volontariamente 60 scatole di prove, insieme a 40 di backup, e di altri elementi di più, prima di Oyarbide e poi ud. nemmeno leggere qualcosa contribuito.
Abbiamo partecipato molte volte abbiamo chiamato a testimoniare, ha fatto esperienza delle aziende trovate che non erano miei, sempre disponibile per la verità, anche a pochi mesi fa è andato volontariamente nel suo ufficio per informarmi prima della marcia causa indegna.
E ancora soffriamo nella beffa carne, che tutti noi, donne anziane punisce 85 ai 90 anni, e ci condanna per pagare i debiti, ingiuste e altri.
Le madri saranno sempre difendere i valori della solidarietà sociale, estendendo le mani alle violati, i loro sogni, in questo momento e in quelli a venire. E ci batteremo per una volta ci troviamo di fronte con i giudici in posizione verticale per aiutarci a sentire nei nostri corpi il valore della giustizia.
Hebe de Bonafini
Presidente dell'Associazione
Madri di Plaza de Mayo da madres.org
Al Sr. Juez de la Nación
Marcelo Martínez de Giorgi
Me dirijo a Ud. Para manifestarle el motivo de la respuesta a su citación.
Que desde el año 1977, más precisamente el día 8 de Febrero de ese año, vengo padeciendo las agresiones de la mal llamada justicia, implementada por jueces de la Nación. En ese momento empezó mi calvario, hice 168 presentaciones por mi hijo Jorge, luego en conjunto reclame por mi otro hijo Raúl, que fue desaparecido en diciembre del mismo año, en una constante peregrinación por los juzgados, siempre padecí las mismas injusticias, las mismas agresiones. Luego en mayo de 1978, desapareció también mi nuera María Elena, nada cambio.
Siempre la misma ignominia, la misma indiferencia, yo sentía como la denominada justicia era cómplice de los asesinos militares y marinos. Una justicia sin solidaridad, sin sentir por los otros, sin sufrir por ellos.
Después de un tiempo en el año 2001, más precisamente un 25 de mayo, a mi hija María Alejandra que se encontraba sola en mi casa, mientras yo estaba de viaje, la torturaron casi hasta matarla. Y allí otra vez mi peregrinación para ver si encontraba algún juez que nos muestre el valor de la Justicia, y que esta existía, pero otra vez la burla y la sin razón.
Y llego el caso Schoklender, allí las madres con gran esfuerzo aportamos voluntariamente 60 cajas con pruebas, junto con 40 backup, y otros elementos más, primero a Oyarbide y después a ud. que ni siquiera leyeron algo de lo aportado.
Asistimos cuantas veces nos llamaron a declarar, hicimos pericias de las firmas que constataron que no eran mías, siempre a disposición por la verdad, incluso hace unos meses asistí voluntariamente a su despacho para informarme ante la indigna marcha de la causa.
Y otra vez sufrimos en carne propia la burla, que nos castiga a todas, ancianas de 85 a 90 años, y nos condena a pagar las deudas, injustas y ajenas.
Las madres siempre vamos a defender los valores de solidaridad social, extender las manos a los vulnerados, por sus sueños, en este tiempo y en los que vendrán. Y vamos a luchar para que alguna vez nos enfrentemos con jueces probos que nos ayuden a sentir en nuestros cuerpos el valor de la Justicia.
Hebe de Bonafini
Presidenta de la Asociación
Madres de Plaza de Mayo
IL CIVG ritenendo interno ai propri intenti e obiettivi fondanti questo appello farà da punto di riferimento per sostenere e supportare il movimento libico, sulla base delle indicazioni che ci verranno richieste da là, per la difesa della giustizia e della verità, oltreché la salvaguardia della concezione dei Diritti Umani come normalmente sanciti nel Diritto Internazionale.